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  1. #1

    Facoltà di Psicologia di Firenze: è una buona facoltà?

    Ciao a tutti: come da titolo vorrei sapere se fare psicologia a Firenze è consigliabile o meno e perché.

    Vedo che nelle classifiche del Censis ha un ottimo piazzamento, però leggevo in giro che presenta (o presentava) diverse problematiche.
    E' effettivamente così o erano solo i commenti dei più lamentosi?
    Che livello di preparazione offre?

  2. #2
    L'avatar di Duccio
    Data registrazione
    25-06-2002
    Residenza
    Firenze
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    Riferimento: Facoltà di Psicologia di Firenze: è una buona facoltà?

    Ciao, allora di sicuro ci sono persone che si lamentano di tutto e a cui non va e non andrà mai bene niente, io credo che bisogna fare delle considerazioni ad ampio raggio.
    Studiare all'università oggi è costoso, soprattutto in tempi di crisi spendere 2000 euro l'anno è un investimento non da poco, contando poi acquisto di libri, materiale vario didattico, spostamenti, pranzo fuori quando si seguono le lezioni, se poi si è pendolari significa acquistare abbonamenti di treni o bus, affitto ecc ecc.. quindi il costo può aumentare anche esponenzialmente...
    Io se spendo 2000 euro voglio un servizio e una serie di parametri garantiti che mi giustifichino la spesa fatta. Quindi oltre alle lezioni da seguire (che ricordo in ogni facoltà pubblica italiana sono pubbliche) anche dei servizi opportuni, segreterie efficienti, docenti e personale che rispondano prontamente a mail e richieste, un edificio sicuro con aule studio con collegamento internet, illuminazione , riscaldamento e aria condizionata che funzionino, un servizio mensa e bibliotecario efficiente. La buona università ha tutte queste cose... oltre a laboratori e possibilità di fare pratica esperenziale non sempre garantiti.
    La facoltà di firenze ha una buona organizzazione triennale, due anni ben fatti con tutti gli esami di tutti gli ambiti e una serie di opzionali che ti consentono di farti una panoramica completa sulla psicologia, un anno di indirizzo dove "tasti" il terreno di un ambito in particolare. Per ogni corso è previsto un esame chiamato "esercitazioni" dove si dovrebbe fare un po' di pratica.. lavori in gruppo, simulate, progettazione ecc... questo in teoria ma non so se effettivamente venga fatto o meno.
    I "dolori" a mio avviso nascono con la magistrale, la magistrale è nata due anni fa dopo la divisione ulteriore di dipartimenti ecc.. e la nostra offerta formativa è stata divisa per la magistrale in due magistrali, uno di psicologia clinica e neuropsicologia e uno di psicologia del ciclo di vita e dei contesti.
    Per quanto riguarda il primo indirizzo è nata una polemica enorme in quanto precedentemente i rappresentanti degli studenti a dei tavoli di lavoro con docenti e professionisti aveva buttato giù una proposta formativa adeguata alla realtà lavorativa... questa proposta durante la scrittura dei nuovi piani formativi non è stata presa in considerazione e i baroni universitari di scienze della salute fra cui alcuni di psicologia e altri di medicina si sono spartiti cattedre e crediti formativi come si fa con le figurine panini creando una offerta formativa a detta anche di molti docenti vergognosa e scadente, questo non lo dico io che non sono nessuno ma lo dicono i docenti e i rappresentanti che erano presenti durante la messa in atto di tutto questo. Quindi la magistrale di clinica e neuropsicologia è nata così, senza alcuna riflessione sulla realtà lavorativa e professionale ma secondo interessi politici dividendola in due curricula che differiscono al secondo anno di cui uno incentrato sulla neuropsicologia (che ha mantenuto una sua identità iniziale) e l'altro di clinica dove trovano spazio esami come anestesiologia, ostetricia, endocrinologia e altri ancora messi li e tenuti da docenti di medicina senza alcuna formazione psicologica e tenuti alla facoltà di medicina.
    Diverso il discorso per la magistrale di psicologia del ciclo di vita, li diciamo questi giochi di potere paiono non esserci stati, forse anche perchè nata dalle "influenze di docenti di altri settori e dipartimenti che hanno creato una proposta formativa secondo me discreta, in cui il primo anno uguale e il secondo che differisce seguendo tre curricula, uno centrato sulla psicologia dello sviluppo, uno sull'ambito comunitario e uno sulla psicologia del lavoro. (su quest'ultimo io ho delle riserve conoscendo bene l'ambito credo che abbia delle mancanze ma va beh è una mia opinione).
    Quindi ecco la situazione è questa, ci sono problemi alla base di natura formativa, politica in quanto la facoltà politicamente al momento non conta molto e soprattutto i problemi sono strutturali, si fa lezione in un prefabbricato di cartongesso bollente in estate (due aule con l'aria condizionata spenta quando non ci sono al suo interno docenti) e in inverno spesso non funziona perfettamente il riscaldamento, la facoltà non ha una struttura solida, quando ci sono state forti grandinate e piogge è capitato che pezzi di soffitto crollassero.. Aule studio insufficienti e scarse da un punto di vista funzionale, molti studenti seguono i corsi e "scappano" a studiare in altri plessi universitari molto più accoglienti. Segreterie che spesso si contraddicono o danno informazioni inesatte... per quanto riguarda i docenti ce ne sono di ottimi come di altri che sembrano messi lì per caso.. ma questo vale un po' dappertutto...
    Insomma io per 2000 euro l'anno mi aspetto se non altro una struttura funzionale. segreterie informative ed efficienti, e corsi pratici... cosa che spesso non è
    Poi dobbiamo fare un'altra considerazione, se devi spostarti e venire a Firenze da altre città beh secondo me conviene prendere in considerazione altre mete, cesena, padova, torino sono ottime.. gli studenti che si sono trasferiti lì che conosco dicono di essere rinati... Se sei di firenze pensaci, magari il gioco non vale la candela... almeno per la triennale.
    Credo di aver spiegato il mio punto di vista in tutto e per tutto.. se hai bisogno di altre info...

  3. #3
    L'avatar di Duccio
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    25-06-2002
    Residenza
    Firenze
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    Riferimento: Facoltà di Psicologia di Firenze: è una buona facoltà?

    Ciao, allora di sicuro ci sono persone che si lamentano di tutto e a cui non va e non andrà mai bene niente, io credo che bisogna fare delle considerazioni ad ampio raggio.
    Studiare all'università oggi è costoso, soprattutto in tempi di crisi spendere 2000 euro l'anno è un investimento non da poco, contando poi acquisto di libri, materiale vario didattico, spostamenti, pranzo fuori quando si seguono le lezioni, se poi si è pendolari significa acquistare abbonamenti di treni o bus, affitto ecc ecc.. quindi il costo può aumentare anche esponenzialmente...
    Io se spendo 2000 euro voglio un servizio e una serie di parametri garantiti che mi giustifichino la spesa fatta. Quindi oltre alle lezioni da seguire (che ricordo in ogni facoltà pubblica italiana sono pubbliche) anche dei servizi opportuni, segreterie efficienti, docenti e personale che rispondano prontamente a mail e richieste, un edificio sicuro con aule studio con collegamento internet, illuminazione , riscaldamento e aria condizionata che funzionino, un servizio mensa e bibliotecario efficiente. La buona università ha tutte queste cose... oltre a laboratori e possibilità di fare pratica esperenziale non sempre garantiti.
    La facoltà di firenze ha una buona organizzazione triennale, due anni ben fatti con tutti gli esami di tutti gli ambiti e una serie di opzionali che ti consentono di farti una panoramica completa sulla psicologia, un anno di indirizzo dove "tasti" il terreno di un ambito in particolare. Per ogni corso è previsto un esame chiamato "esercitazioni" dove si dovrebbe fare un po' di pratica.. lavori in gruppo, simulate, progettazione ecc... questo in teoria ma non so se effettivamente venga fatto o meno.
    I "dolori" a mio avviso nascono con la magistrale, la magistrale è nata due anni fa dopo la divisione ulteriore di dipartimenti ecc.. e la nostra offerta formativa è stata divisa per la magistrale in due magistrali, uno di psicologia clinica e neuropsicologia e uno di psicologia del ciclo di vita e dei contesti.
    Per quanto riguarda il primo indirizzo è nata una polemica enorme in quanto precedentemente i rappresentanti degli studenti a dei tavoli di lavoro con docenti e professionisti aveva buttato giù una proposta formativa adeguata alla realtà lavorativa... questa proposta durante la scrittura dei nuovi piani formativi non è stata presa in considerazione e i baroni universitari di scienze della salute fra cui alcuni di psicologia e altri di medicina si sono spartiti cattedre e crediti formativi come si fa con le figurine panini creando una offerta formativa a detta anche di molti docenti vergognosa e scadente, questo non lo dico io che non sono nessuno ma lo dicono i docenti e i rappresentanti che erano presenti durante la messa in atto di tutto questo. Quindi la magistrale di clinica e neuropsicologia è nata così, senza alcuna riflessione sulla realtà lavorativa e professionale ma secondo interessi politici dividendola in due curricula che differiscono al secondo anno di cui uno incentrato sulla neuropsicologia (che ha mantenuto una sua identità iniziale) e l'altro di clinica dove trovano spazio esami come anestesiologia, ostetricia, endocrinologia e altri ancora messi li e tenuti da docenti di medicina senza alcuna formazione psicologica e tenuti alla facoltà di medicina.
    Diverso il discorso per la magistrale di psicologia del ciclo di vita, li diciamo questi giochi di potere paiono non esserci stati, forse anche perchè nata dalle "influenze di docenti di altri settori e dipartimenti che hanno creato una proposta formativa secondo me discreta, in cui il primo anno uguale e il secondo che differisce seguendo tre curricula, uno centrato sulla psicologia dello sviluppo, uno sull'ambito comunitario e uno sulla psicologia del lavoro. (su quest'ultimo io ho delle riserve conoscendo bene l'ambito credo che abbia delle mancanze ma va beh è una mia opinione).
    Quindi ecco la situazione è questa, ci sono problemi alla base di natura formativa, politica in quanto la facoltà politicamente al momento non conta molto e soprattutto i problemi sono strutturali, si fa lezione in un prefabbricato di cartongesso bollente in estate (due aule con l'aria condizionata spenta quando non ci sono al suo interno docenti) e in inverno spesso non funziona perfettamente il riscaldamento, la facoltà non ha una struttura solida, quando ci sono state forti grandinate e piogge è capitato che pezzi di soffitto crollassero.. Aule studio insufficienti e scarse da un punto di vista funzionale, molti studenti seguono i corsi e "scappano" a studiare in altri plessi universitari molto più accoglienti. Segreterie che spesso si contraddicono o danno informazioni inesatte... per quanto riguarda i docenti ce ne sono di ottimi come di altri che sembrano messi lì per caso.. ma questo vale un po' dappertutto...
    Insomma io per 2000 euro l'anno mi aspetto se non altro una struttura funzionale. segreterie informative ed efficienti, e corsi pratici... cosa che spesso non è
    Poi dobbiamo fare un'altra considerazione, se devi spostarti e venire a Firenze da altre città beh secondo me conviene prendere in considerazione altre mete, cesena, padova, torino sono ottime.. gli studenti che si sono trasferiti lì che conosco dicono di essere rinati... Se sei di firenze pensaci, magari il gioco non vale la candela... almeno per la triennale.
    Credo di aver spiegato il mio punto di vista in tutto e per tutto.. se hai bisogno di altre info...

  4. #4
    Partecipante Assiduo L'avatar di Mish
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    187

    Riferimento: Facoltà di Psicologia di Firenze: è una buona facoltà?

    Citazione Originalmente inviato da Duccio Visualizza messaggio
    Ciao, allora di sicuro ci sono persone che si lamentano di tutto e a cui non va e non andrà mai bene niente, io credo che bisogna fare delle considerazioni ad ampio raggio.
    Studiare all'università oggi è costoso, soprattutto in tempi di crisi spendere 2000 euro l'anno è un investimento non da poco, contando poi acquisto di libri, materiale vario didattico, spostamenti, pranzo fuori quando si seguono le lezioni, se poi si è pendolari significa acquistare abbonamenti di treni o bus, affitto ecc ecc.. quindi il costo può aumentare anche esponenzialmente...
    Io se spendo 2000 euro voglio un servizio e una serie di parametri garantiti che mi giustifichino la spesa fatta. Quindi oltre alle lezioni da seguire (che ricordo in ogni facoltà pubblica italiana sono pubbliche) anche dei servizi opportuni, segreterie efficienti, docenti e personale che rispondano prontamente a mail e richieste, un edificio sicuro con aule studio con collegamento internet, illuminazione , riscaldamento e aria condizionata che funzionino, un servizio mensa e bibliotecario efficiente. La buona università ha tutte queste cose... oltre a laboratori e possibilità di fare pratica esperenziale non sempre garantiti.
    La facoltà di firenze ha una buona organizzazione triennale, due anni ben fatti con tutti gli esami di tutti gli ambiti e una serie di opzionali che ti consentono di farti una panoramica completa sulla psicologia, un anno di indirizzo dove "tasti" il terreno di un ambito in particolare. Per ogni corso è previsto un esame chiamato "esercitazioni" dove si dovrebbe fare un po' di pratica.. lavori in gruppo, simulate, progettazione ecc... questo in teoria ma non so se effettivamente venga fatto o meno.
    I "dolori" a mio avviso nascono con la magistrale, la magistrale è nata due anni fa dopo la divisione ulteriore di dipartimenti ecc.. e la nostra offerta formativa è stata divisa per la magistrale in due magistrali, uno di psicologia clinica e neuropsicologia e uno di psicologia del ciclo di vita e dei contesti.
    Per quanto riguarda il primo indirizzo è nata una polemica enorme in quanto precedentemente i rappresentanti degli studenti a dei tavoli di lavoro con docenti e professionisti aveva buttato giù una proposta formativa adeguata alla realtà lavorativa... questa proposta durante la scrittura dei nuovi piani formativi non è stata presa in considerazione e i baroni universitari di scienze della salute fra cui alcuni di psicologia e altri di medicina si sono spartiti cattedre e crediti formativi come si fa con le figurine panini creando una offerta formativa a detta anche di molti docenti vergognosa e scadente, questo non lo dico io che non sono nessuno ma lo dicono i docenti e i rappresentanti che erano presenti durante la messa in atto di tutto questo. Quindi la magistrale di clinica e neuropsicologia è nata così, senza alcuna riflessione sulla realtà lavorativa e professionale ma secondo interessi politici dividendola in due curricula che differiscono al secondo anno di cui uno incentrato sulla neuropsicologia (che ha mantenuto una sua identità iniziale) e l'altro di clinica dove trovano spazio esami come anestesiologia, ostetricia, endocrinologia e altri ancora messi li e tenuti da docenti di medicina senza alcuna formazione psicologica e tenuti alla facoltà di medicina.
    Diverso il discorso per la magistrale di psicologia del ciclo di vita, li diciamo questi giochi di potere paiono non esserci stati, forse anche perchè nata dalle "influenze di docenti di altri settori e dipartimenti che hanno creato una proposta formativa secondo me discreta, in cui il primo anno uguale e il secondo che differisce seguendo tre curricula, uno centrato sulla psicologia dello sviluppo, uno sull'ambito comunitario e uno sulla psicologia del lavoro. (su quest'ultimo io ho delle riserve conoscendo bene l'ambito credo che abbia delle mancanze ma va beh è una mia opinione).
    Quindi ecco la situazione è questa, ci sono problemi alla base di natura formativa, politica in quanto la facoltà politicamente al momento non conta molto e soprattutto i problemi sono strutturali, si fa lezione in un prefabbricato di cartongesso bollente in estate (due aule con l'aria condizionata spenta quando non ci sono al suo interno docenti) e in inverno spesso non funziona perfettamente il riscaldamento, la facoltà non ha una struttura solida, quando ci sono state forti grandinate e piogge è capitato che pezzi di soffitto crollassero.. Aule studio insufficienti e scarse da un punto di vista funzionale, molti studenti seguono i corsi e "scappano" a studiare in altri plessi universitari molto più accoglienti. Segreterie che spesso si contraddicono o danno informazioni inesatte... per quanto riguarda i docenti ce ne sono di ottimi come di altri che sembrano messi lì per caso.. ma questo vale un po' dappertutto...
    Insomma io per 2000 euro l'anno mi aspetto se non altro una struttura funzionale. segreterie informative ed efficienti, e corsi pratici... cosa che spesso non è
    Poi dobbiamo fare un'altra considerazione, se devi spostarti e venire a Firenze da altre città beh secondo me conviene prendere in considerazione altre mete, cesena, padova, torino sono ottime.. gli studenti che si sono trasferiti lì che conosco dicono di essere rinati... Se sei di firenze pensaci, magari il gioco non vale la candela... almeno per la triennale.
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    Doppio post
    Cmq rileggevo quanto hai scritto caro Duccio, adesso capisco certe affermazioni reiterate di alcuni docenti che pensano non possa uscire un clinico decente dal nostro ateneo, forse proprio per questo problema a livello formativo... Un po' avvilente...
    Implementate Tapatalk su OPS ! ! ! Thanks

  5. #5
    Partecipante Affezionato L'avatar di interesting
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    Riferimento: Facoltà di Psicologia di Firenze: è una buona facoltà?

    La maggior parte dei professori sono baroni che valgono ben poco, e tirapiedi dei suddetti che valgono ancor meno. Ho raggiunto il successo grazie agli studi che ho portato avanti per i fatti miei; questa università a me ha dato veramente ben poco; direi anzi che mi ha tolto.
    Citazione Originalmente inviato da *pinnina*
    Per il momento mi faccio il Mecacci (il libro intendo!).

  6. #6
    Partecipante Affezionato L'avatar di interesting
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    Riferimento: Facoltà di Psicologia di Firenze: è una buona facoltà?

    Citazione Originalmente inviato da Mish Visualizza messaggio
    capisco certe affermazioni reiterate di alcuni docenti che pensano non possa uscire un clinico decente dal nostro ateneo
    Ma andassero a quel paese. Questi cercano in tutti i modi di buttare giù gli studenti. Lo fecero anche con me personalmente, ma la realtà gli ha dato torto parrebbe.
    Citazione Originalmente inviato da *pinnina*
    Per il momento mi faccio il Mecacci (il libro intendo!).

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