Buongiorno a tutti, volevo proporre un argomento di riflessione prendendo spunto da un articolo di Nicola Piccinini. Ho trovato questo articolo molto interessante e soprattutto perchè si esce da una visione classicamente "clinica" della psicologia che è propria di gran parte degli psicologi italiani. In particolare si fa riferimento all'utilizzo della “nudge theory" per progettare o interventi di vario tipo.. ad esempio circa l'aumento delll'aderenza terapeutica, l'alimentazione, l'attività fisica nelle persone anziane ecc ecc ecc...
Penso a questo come allo studio delle dinamiche di gruppo virtuali e a concetti che esulano l'ambito clinico ma che trovano forti applicazioni soprattutto nella realtà quotidiana quando parliamo di realtà virtuale , di "social" ecc.. il che oltre all'ambito sociale, marketing ecc può avere risvolti in tantissimi ambiti... Stanno nascendo oggi laboratori, gruppi di ricerca all'interno di dipartimenti e università dove si studiano i modelli lineari applicati alla psicologia sociale e dei gruppi in ambito virtuale.. Penso alla teoria dei grafi e a tante altre applicazioni che prevedono l'intersezione fra ambiti disciplinari apparentemente opposti come la fisica e matematica e la psicologia....
So che all'estero tutto questo è pratica comune, istituzionalizzata, gli psicologi ci lavorano e si applicano in queste , per noi, nuove frontiere della psicologia...
Ovviamente quanto sopra viene e veniva comunque studiato anche da noi... ma senza lo psicologo... non in maniera illegittima ma sicuramente lo psicologo come esperto dei processi può dire la sua e aggiungere un plus valore...
Penso che quando ci si riferisce all'interdisciplinarietà, allo studio di tutto ciò che è "altro" rispetto alla psicologia... ci si riferisce a questo.. ovvero a collegare.. unire... pensare in maniera interdisciplinare... Essere scientificamente creativi .. creando collegamenti fra discipline, argomenti, ambiti.. possibilità....
Trovo che questi esempi.. come l'articolo che ho riportato siano esempi di buone pratiche e sicuramente uno stimolo per tutti.. ad uscire in particolare da una visione ristretta ed esclusivamente "clinica" di cui leggo spesso un naturale imprinting...
Che ne pensate?

http://nicolapiccinini.it/psicologia...-team/2015/08/