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Visualizzazione risultati 1 fino 8 di 8
  1. #1
    Partecipante
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    01-02-2010
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    Analisi personale e supervisione

    avrei bisogno di avere dei chiarimenti a riguardo: volevo sapere se è davvero consigliato effettuare un analisi personale (anche per chi non vuole diventare psicoterapeuta) e in cosa consiste e se la supervisione la si può far rientrare nel l'analisi personale o è un altra cosa? Se non si vuole fare un analisi personale (perché non riesco a sostenere tali spese) posso ugualmente lavorare come psicologo giusto? Grazie

  2. #2
    Partecipante Leggendario L'avatar di Lyanne
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    Riferimento: Analisi personale e supervisione

    Io penso che l'analisi sia importante, soprattutto per chi lavora in campo educativo, scolastico, sociale, psicologico.
    La supervisione è un'altra cosa e se decidi di affrontare entrambe le scelte (analisi e supervisione), il tuo analista non può essere anche il tuo supervisore. Non ho esperienza diretta di supervisione ma credo riguardi la discussione e la condivisione, con una persona esperta ma esterna, del tuo rapporto con il paziente, al fine di mettere a fuoco le dinamiche del rapporto attraverso il confronto. Quindi, vedersi e vedere il paziente e se stessi riflettendo su cosa si è detto, fatto, provato, affinché si possano affrontare le sedute successive con un equilibrio emotivo tale da poter effettivamente essere di aiuto a paziente, senza che quello che di nostro emerge in seduta sia di ostacolo alla relazione. Credo che sia fondamentale per diventare psicoterapeuti e che abbia senso per rapporti che hanno una certa continuità e che raggiungono un certo livello di profondità (ad es. se propongo incontri formativi su un certo tema, la supervisione a cosa mi serve?). Dipende quindi da quello che vuoi fare, dal tipo di rapporto che hai con le persone. Che cosa intendi con "lavorare come psicologo"?

  3. #3
    Partecipante
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    01-02-2010
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    Riferimento: Analisi personale e supervisione

    Grazie! So cosa si intende x supervisione. Quello che
    Mi chiedevo e': cosa devi fare dall'analista se non hai problemi psicologici. Cosa gli racconti? Per psicologo intendo fare sostegno, riabilitazione senza voler essere psicoterapeuta. In questo casi è necessario comunque essere sia in supervisione che fare analisi personale? Geazie

  4. #4
    Partecipante Leggendario L'avatar di Lyanne
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    16-06-2007
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    Riferimento: Analisi personale e supervisione

    In entrambi i casi, credo stia alla persona.
    Per quanto riguarda in particolare la domanda sulla supervisione, come ho scritto prima, dipende dal tipo di rapporto che lo psicologo ha con il paziente, dalla frequenza, da quello che in sostanza si fa insieme.
    Sostegno, riabilitazione, senza altra specifiicazione, mi sembrano termini molto generici.
    In ogni caso, dipende da come "si sente" lo psicologo nella relazione, come sente il paziente e il rapporto che intercorre tra loro.
    Ultima modifica di Lyanne : 09-12-2015 alle ore 22.18.51

  5. #5
    L'avatar di Duccio
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    Riferimento: Analisi personale e supervisione

    Supervisione e terapia personale sono cose molto differenti e proprio per la loro natura sono cose che non possono coincidere nello stesso percorso con lo stesso terapeuta. In supervisione porti casi e discuti con il terapeuta di questi .. e poi in terapia parli dei tuoi vissuti ecc.. insomma direi che sono cose che dovrebbero essere ben scisse...
    Il mio docente in un corso di formazione in ambito HR sosteneva che ogni persona che ha l'obiettivo di lavorare con le persone (quindi non per forza lo psicoterapeuta ma anche l'educatore, il selezionatore del personale, il formatore e qualunque altra figura che si "occupi" di altre persone) dovrebbe fare un percorso iniziato e concluso di psicoterapia... proprio perchè il tuo modo di essere, di reagire, le tue emozioni e stati d'animo si riflettono costantemente nel rapporto con gli altri.. quindi più siamo "risolti" e più siamo scevri (per quanto alla fine non si possa esserlo mai al cento per cento anche dopo anni e anni di psicoterapia).. da condizionamenti interni e sociali e meglio lavoriamo con gli altri...
    Mah io credo che succeda qualunque cosa accada ad uno specializzando "costretto" a fare dalla scuola un percorso di terapia personale senza sentirne l'esigenza per problematiche.. ovvero iniziate a parlare di te stesso... senza indagare inizialmente una problematica in particolare... poi piano piano seduta dopo seduta qualcosa da affrontare di maggiormente "critico" si trova sempre

  6. #6
    L'avatar di Duccio
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    Riferimento: Analisi personale e supervisione

    La supervisione è una consulenza che richiedi a persone esperte di cui ti fidi.. la puoi fare anche per il counseling psicologico che stai facendo per casi particolari che non riesci a gestire, oppure per tuoi problemi di gestione emotiva in alcune sedute ecc.. La puoi fare anche da psicologo, magari per casi che stai seguendo o ambiti in cui vuoi affinare e imparare meglio..

  7. #7
    Partecipante
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    Riferimento: Analisi personale e supervisione

    Citazione Originalmente inviato da Duccio Visualizza messaggio
    La supervisione è una consulenza che richiedi a persone esperte di cui ti fidi.. la puoi fare anche per il counseling psicologico che stai facendo per casi particolari che non riesci a gestire, oppure per tuoi problemi di gestione emotiva in alcune sedute ecc.. La puoi fare anche da psicologo, magari per casi che stai seguendo o ambiti in cui vuoi affinare e imparare meglio..
    Ammettiamo che uno psicologo non abbia i soldi (all'inizio) per permettersi una supervisione è una terapia personale, cosa fa?

  8. #8
    L'avatar di Duccio
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    Riferimento: Analisi personale e supervisione

    non la fa... succede spesso.. chi non la fa lavora senza farla.. non è certo obbligatoria ovviamente... è un più che sicuramente può dare un valore aggiunto.. Io la maggior parte delle persone che conosco hanno fatto la terapia personale se era prevista nel loro iter di scuola e/o quando ne hanno sentito il bisogno.. la supervisione in casi particolari quando riscontravano problemi o bisogno di un confronto..
    Detto fra noi... la supervisione si può fare anche fra amici /colleghi... crei dei gruppi (che più che di supervisione chiamerei di intervisione) nella propria città e vi ritrovare a cadenza temporale per scambiarvi info su casi e situazioni professionali...discuterne e accrescere così il vostro lavoro e competenza... tutto aggratisse.
    La terapia non possiamo farla? Un buon lavoro su se stesso, non sostitutivo e neanche paragonabile alla terapia personale in ogni caso, può essere fatto indagando le proprie emozioni, riflettendo sui propri stati d'animo, sulle proprie reazioni, scrivendo pensieri su un diario su quello che ci accade intorno e sulle nostre modalità di relazione con il prossimo.. Non sarà sufficiente e neanche sostituirà un percorso di terapia ma sicuramente è un buon modo per mettersi un po' in gioco e sviluppare una capacità di autoflessione e autoanalisi...

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