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  1. #1
    Neofita
    Data registrazione
    21-01-2016
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    brescia
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    2

    Quale magistrale/specializzazione scegliere???

    Ciao a tutti, io sono Camilla e mi trovo a concludere a breve la triennale di Scienze e tecniche psicologiche dell'università Bicocca di Milano. Ho una grande domanda: quale magistrale ritenete sia più sensato fare? (per sensato intendo: che da più sbocchi lavorativi, che non sia già satura di posizioni sul mercato del lavoro, che non abbia test d'ingresso impossibili da superare ecc...)
    Ovviamente non mi aspetto che mi diciate il nome dela magistrale specifica, ma anche solo l'orientamento... Infatti sono rintronata da mille pareri: chi dice che il futuro è di psicologia del lavoro, chi ritiene che psicologia clinica non andrà mai in crisi, chi mi consiglia neuropsicologia...ma di questi vorrei sapere chi ha vemente ragione!
    Quindi ,se vi va, datemi la vostra opinione al riguardo, o se state frequentando qualche spettacolare corso di laurea magistrale, avvertitemi, che mi informerò!

    p.s.: piccolo ma fondamentale particolare: abito a Brescia, quindi mi interesso dei corsi di laurea di università del nord italia!


    ringrazio in anticipo!

  2. #2
    L'avatar di Duccio
    Data registrazione
    25-06-2002
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    Firenze
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    Riferimento: Quale magistrale/specializzazione scegliere???

    Guarda lo psicologo oggi e sempre di più in futuro lavora e lavorerà come libero professionista spendendosi in uno o più contesti... Quindi l'importante è capire bene quali ambiti e contesti ti piacciono di più... e iniziare ad interessarti di quegli ambiti in generale...
    Per quanto riguarda la scelta della magistrale davvero scegli quella che maggiormente ti piace, ti appassiona e ti interessa... Una volta abilitata darai psicologa e con possibilità giuridica di operare in ogni campo ti interessi a prescindere dall'indirizzo della magistrale che hai scelto... Quindi non ragionare tanto in termini di sbocchi occupazionali.. Oggi nessuno sbocco è preferibile da questo punto di vista.. La psicologia del lavoro in realtà è abbastanza satura anche quella e risente di un grosso luogo comune.. ovvero che si lavori e anche senza abilitazione.. Il problema è che nelle risorse umane delle aziende piccole grosse o medie ci si lavora come impiegati, difficilmente si somministrano test e i colloqui e recruiting sono ad un livello che la possono fare tutti.. Quindi alla fine prendono lo psicologo come il laureato in filosofia ... ed è un lavoro da impiegato.. Diverso è se apri uno studio di consulenza e da libero professionista offri i tuoi servizi alle aziende per selezione del personale, valutazione del potenziale ecc...
    Ma come libero professionista puoi operare in campo neuropsicologico, di sviluppo, clinico , formativo ecc ecc...
    Io ti consiglio di fare quello che più ti appassiona .. perchè se ti piace la farai anche in fretta e poi sfruttare il tirocinio per capire cosa vuoi approfondire e vedere successivamente... Se poi ci saranno altri campi differenti da quello che hai studiato li approfondirai tramite autoformazione successiva... Ma non scegliere secondo motivazioni strumentali perchè rischi di complicarti la vita.

  3. #3

    Riferimento: Quale magistrale/specializzazione scegliere???

    Leggendo la risposta di Duccio, mi è parso di capire che attraverso qualche master si possono acquisire le nozioni e i requisiti necessari per impiegarsi anche in rami che non appartengono in modo specifico al corso della specialistica a cui si è laureati.
    Quindi, ad esempio, posso laurearmi in clinica e interessarmi ad ambiti di natura forense (di cui quindi si occupano gli psicologi forensi) tramite dei master adeguati, giusto? Quindi posso spaziare tra i vari ambiti a piacimento a prescindere dal titolo della specialistica.

    Avrei inoltre altre domande, nella mia ignoranza: di cosa si occupa realisticamente uno psicologo forense? E clinica può essere intesa come una laurea che può portarti "naturalmente" a intraprendere una carriera nell'esercito?

    Ho postato il mio messaggio quì perchè mi è parso in linea con ciò che tratta il topic. Se ritenete si poco attinente spostatelo pure

    Grazie mille per le eventuali risposte

  4. #4
    L'avatar di Duccio
    Data registrazione
    25-06-2002
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    Firenze
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    8,939

    Riferimento: Quale magistrale/specializzazione scegliere???

    Certo puoi farlo, sottolineo che non esiste lo psicologo del lavoro, non esiste lo psicologo forense, non esiste lo psicologo scolastico, non esiste il criminologo, non esiste il sessuologo. Sono tutti nomi professionali che non trovano alcuno spazio nella giurisdizione... Esiste lo psicologo con determinate competenze in ambito aziendale, giuridico, scolastico, criminologico, sessuologico... Ma i corsi non abilitano perchè l'unica cosa che ti abilita è l'esame di stato e l'iscrizione all'albo.
    Poi ovviamente abbiamo un codice deontologico che dice che dobbiamo agire in scienza e coscienza e lavorare su aspetti e problematiche e contesti su cui ci siamo formati...
    Quindi non esiste ad esempio lo psicologo forense, esiste il CTU o CTP che può essere psicologo e che spende le sue competenze in ambito giuridico.. Come si è fatto queste competenze? A seconda.. può avere fatto una magistrale ad hoc, può aver frequentato master, può aver fatto corsi e training specifici..
    Ora ad esempio l'ambto forense presenta delle specificità, per lavorare come CTP o CTU spesso e volentieri vieni nominato dall'avvocato o giudice.., Il CTP è nominato dall'avvocato e per essere CTP formalmente non vengono richiesti titoli particolari .. è nominato e lavora.. chiaramente deve essere esperto... Per fare il CTU invece è previsto un percorso specifico ad hoc tipo master con un numero di ore tot.. e qualche anno di iscrizione all'albo. Ogni tribunale ha specifiche regole in tal senso e quindi è necessario vedere la regola regionale che varia da regione a regione .. Il CTU che è in regola può iscriversi all'albo dei CTU e operare.. Però ecco uno psicologo con indirizzo forense alla magistrale ma senza questa certificazione non lavora come CTU... Uno psicologo magari del lavoro o sperimentale che ha fatto questo iter formativo per diventare CTU invece può lavorare come tale.
    Attenzione a scegliere ad esempio il master o corso.. deve avere delle caratteristiche particolari e specifiche in termini di ore.. quindi quando si sceglie un master in tal senso verificare sempre le specifiche perchè sennò non ci vale.. sempre relativamente al CTU.
    Chiaramente parliamo di un contesto specifico, molto difficile nel quale è necessario avere solide e forti competenze nella diagnostica, nella testistica e nella psicologia clinica e nel suo assesstment... quindi più che una magistrale in psicologia forense servono competenze inerenti a questi argomenti.
    Per quanto riguarda l'esercito lì la situazione è particolare... Il ruolo è prettamente di "psicologo del lavoro" come mansioni, si lavora molto come formatori, come diagnosti, si fa poca clinica in senso stretto... Ci sono dei bandi che prevedono delle prove e anche una idenoità fisica (in termini oltre che di salute anche di altezza, assenza di tatuaggi, piercing ecc)...
    Però ecco di sicuro nel bando non è richiesto strettamente l'indirizzo della magistrale ma l'abilitazione a psicologo per poter concorrere

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