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  1. #16
    L'avatar di Duccio
    Data registrazione
    25-06-2002
    Residenza
    Firenze
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    8,939

    Riferimento: Da Infermiere a Psicologo

    Ciao, una ulteriore precisazione.. Perchè ribatti necessariamente su quelle online? Io ho conosciuto tantissimi studenti lavoratori, che andavano in università solo a fare gli esami, molto iscritti a 35, 40 anni con moglie figli e famiglia.. Nessuno ha fatto le facoltà online ma hanno scelto università che non prevedevano corsi a frequenza obbligatoria e così hanno fatto.. e si sono laureati tutti o quasi in tempo e con ottimi risultati ..e il costo delle tasse è più basso nelle università pubbliche che in quelle private online... Quindi quando hai trovato una università senza obbligo di frequenza puoi benissimo fare così...
    Ti ricordo inoltre che tu in quanto lavoratore hai dei diritti relativamente al diritto allo studio, se non sbaglio fino a 150 ore di permesso retribuite per studio l'anno ...se non ricordo male... per i lavoratori a tempo indeterminato.. ma informati meglio, ci sono comunque dei diritti al riguardo di cui molti neanche si informano e non le sfruttano...
    Una cosa invece su cui rifletterei è il tirocinio, una volta terminato ci sarà un anno di tirocinio tendenzialmente part time, 20, 25 ore a settimana.. come regola.. poi ci sono enti flessibili che ti fanno andare nel serale, o due volte a settimana facendoti fare un lavoro da casa ma questo a prescindere dagli enti flessibili può essere un paletto..
    Per il resto che dire.. Capisco bene la tua situazione, e ragionerei anche io così dato che ho una impostazione mentale abbastanza logica e razionale.. E' anche vero però che a volte bisogna fare anche scelte "rischiose"... provare in modo da vedere come va.. Magari provi a fare un anno. due... vedi come procede ... al limite se poi vedi che non è aria.. ti ritiri... almeno però avrai "annusato" l'ambiente e visto un po' come è la psicologia...
    Non vedo molte altre soluzioni sinceramente... fossi in te mi regalerei la possibilità di provarci almeno ..

  2. #17

    Re: Riferimento: Da Infermiere a Psicologo

    @Duccio
    per il discorso delle 150 ore, in ospedale, con la carenza di personale cronica, difficilmente viene accettata bene dai colleghi e superiori perchè per coprire i miei turni molte colleghi dovrebbero saltare riposi e turni.
    Quindi capisci bene perchè sono restio a chiedere le 150h se non per un progetto ben definito...
    Purtroppo tutte le facoltà di psicologia statali sono lontane da dove sono e non potrei sostenere continue trasferte oltre il lavoro: dopo un turno, sono fisicamente e mentalmente stanco, se mettersi davanti i libri credo sia già fattibile di certo molto più impegnativo e farmi ore di strada per frequentare...per questo opto per le unionline. Oppure aspetto di trasferirmi verso città con facoltà, fra qualche anno.

    Non ho rinunciato completamente, mi sono dato qualche anno per ragionare e cogliere eventuali momenti migliori.

    @Lyanne

    Capisco un eventuale crescita personale data da un percorso simile, ma farei un tale sacrificio economico, di impegno e tempo solo per avere opzioni lavorative migliori, non solo per evolvermi: se fosse quello il mio obiettivo, farei missioni in africa, mediterei giorni tra i boschi, e continuerei a leggere...

    L'obiettivo era formarmi per un lavoro più affine a me, se non ho questa certezza, cercherò altre soluzioni, tra cui piuttosto un percorso terapeutico di orientamento cognitivo-comportamentale (lo ritengo il più efficace), trovare delle passioni al di fuori del lavoro, migliorare le relazioni,ecc..

    C'è anche da accettare un mercato del lavoro in un mondo esterno alle nostre più rosee aspettative chiamato realtà,.

    Hai intenzione di cambiare lavoro? Hai valide prospettive in merito?

  3. #18
    Partecipante Leggendario L'avatar di Lyanne
    Data registrazione
    16-06-2007
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    vivo a Genova
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    2,302

    Riferimento: Re: Riferimento: Da Infermiere a Psicologo

    Mi piace sia il mio lavoro sia il percorso fin qui intrapreso.

    Saluti

  4. #19

    Re: Riferimento: Re: Riferimento: Da Infermiere a Psicologo

    Vi aggiorno sulle mie decisioni,

    sto esplorando il forum e il web, quello che c'è scritto non è molto incoraggiante ma...

    Effettivamente spero ancora nel fatto che a chi va bene, di certo non viene nel forum a vantarsene e non ne sente il bisogno.

    Purtroppo ai limiti dei 30 anni e con la voglia di spendermi ancora non posso iniziare un percorso con la semplice intenzione di vivere una passione, che probabilmente potrei sviluppare magari più avanti (inteso come sola cultura generale), ma vorrei iniziare un percorso professionalizzante e imprenditoriale al fine di sviluppare tutte le mie capacità personali: la psicologia e la professione di psicoterapeuta nelle medie condizioni, sarebbe abbondantemente all'altezza delle mie aspettative.

    Certo l'investimento è oneroso, e il ROI che ho previsto è davvero un forte ostacolo...ma qualcosa chiama sempre, come faccio a non rispondere!!

  5. #20
    Partecipante Super Esperto L'avatar di studentessaa
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    553

    Riferimento: Da Infermiere a Psicologo

    potresti, come dice Duccio provare a fare qualche anno....tipo la triennale....

  6. #21

    Re: Riferimento: Da Infermiere a Psicologo

    Certo ma il mio obiettivo non è semplicemente "vivermi alla giornata" senza avere un obiettivo di fronte a lungo termine, una luce in fondo al tunnel da raggiungere.

    A questo punto preferisco eventualmente scendere a maggiori compromessi con me stesso, sulla desiderabilità dei progetti che avevo in testa. Questo perchè sono a ridosso dei 30 anni, e se voglio percorrere strade alternative al mio percorso professionale che ho finora intrapreso, ho pochissimi anni e comunque pochissime opportunità:

    Ovviamente se avessi avuto la reale opportunità avrei proseguito fino al completamento della formazione come psicoterapeuta, ma basta cogliere già in rete alcuni dati(1/10 degli psicologi del mondo è italiano) per comprendere, e scusate se lo dico, perchè lo dico con la morte nel cuore, ma la psicologia non è "strada che spunta", come si dice dalle mie parti.

    Molti mi dicono di farlo comunque, e "poi si vedrà", ma non riuscirei mai a iniziare e concludere un percorso, per quanto straordinario , senza averne in cambio opportunità di autorealizzazione professionale: perchè è questo quello che cerco.

    Quindi per i prossimi 5 anni, tenterò con altri percorsi, a raggiungere i miei obiettivi. Magari c'è l'avrò fatta, magari no. Magari fra 5 anni, avrò la serenità necessaria per studiare psicologia senza alcuna aspettativa.

    Un grazie per avermi aiutato a chiarire le idee, vi auguro il meglio!

  7. #22
    Moderatore OPS L'avatar di Vialibera
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    6

    Riferimento: Da Infermiere a Psicologo

    Citazione Originalmente inviato da Duccio Visualizza messaggio
    Detto questo ti confermo che non ci sono paletti per essere iscritto a due ordini, ci sono vari psicologi che sono psicologo e ingegnere, psicologo e avvocato ecc ecc.. :
    Sono perfettamente d'accordo con quello che hai scritto. Tuttavia, a me risulta che i paletti esistono eccome! Non si può affatto essere iscritti a due Ordini, si è costretti a sceglierne uno solo. Del resto, non sono certa che gli infermieri abbiano un Ordine... ma credo solo un Albo (che non è vincolante per la doppia iscrizione)
    Ho imparato che le persone dimenticheranno quello che dici e quello che fai, ma non dimenticheranno mai come le hai fatte sentire. (M. Angelou)

  8. #23

    Riferimento: Da Infermiere a Psicologo

    Gli Infermieri hanno un ordine, ma onestamente ancora non so se è possibile la doppia iscrizione in due ordini.


    Citazione Originalmente inviato da Vialibera Visualizza messaggio
    Sono perfettamente d'accordo con quello che hai scritto. Tuttavia, a me risulta che i paletti esistono eccome! Non si può affatto essere iscritti a due Ordini, si è costretti a sceglierne uno solo. Del resto, non sono certa che gli infermieri abbiano un Ordine... ma credo solo un Albo (che non è vincolante per la doppia iscrizione)

  9. #24

    Riferimento: Da Infermiere a Psicologo

    Ti parlo dalla mia esperienza di studente (per cui abbastanza scarsa a dire la verità).
    Mi sono informata con vari esperti del settore e il lavoro in ambito psicologico, soprattutto se vuoi intraprendere il percorso di clinica, non è affatto roseo, anzi.... Tuttavia, conscio di ciò, se hai la passione e ritieni che sia la strada che fa per te, peneso sia comunque un percorso che vada intrapreso.
    La materia regala tanto, sia in termini di conoscenze che in termini di comprensione, e la psicologia ha così tanti sbocchi diversi che è -quasi- impossibile non trovare un ramo che ti piaccia. Dal mio punto di vista la specializzazione va intrapresa anche in base alle proprie attitudini. Se sei una persona incline all'ascolto e all'analisi allora psicologia clinica fa per te. Altrimenti meglio scegliere un'altra strada. Nel mio caso, ero partita con l'idea di fare psicologia clinica, ma successivamente ho cambiato del tutto idea e adesso vorrei specializzarmi in psicologia del lavoro.
    La materia non è affatto facile, ti troverai a studiare tante materie diverse.... Per alcune proverai un'intensa passione, altre le odierai con tutto il cuore (solitamente è psicometria, anche se nel mio caso sono le materie del percorso di clinica a non piacermi [quindi psicodiagnosi, psicodinamica ecc.]). Ci vorrà un grosso impegno. La psicologia è una materia discorsiva, ma per riuscire bene non basta il solo studio a memoria.... Bisogna saper applicare una buona dose di logica.
    Non saprei se c'è la possibilità di iscriversi in due ordini.
    Buona fortuna.

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