Salve ragazzi, spero che qualcuno fresco di studi, o che esercita la pratica clinica neuropsicologica, sappia aiutarmi. Quello che cerco è molto semplice. Vorrei avere un confronto su quanto si sa ad oggi, da letteratura scientifica, sul WCST. In particolare ci sono alcuni aspetti che mi interessano più dal punto di vista speculativo, relativi alle teorie cognitive che spiegano i putativi meccanismi sottostanti allo svolgimento di questo compito. Io sono laureato in neuropsicologia, ma sono oramai anni che sono fuori allenamento poiché mi occupo di tutt'altro. Quindi mi farebbe piacere se qualcuno potesse darmi una mano a recuperare la letteratura scientifica che possa eventualmente supportare o sconfermare le speculazioni che elencherò qui di seguito:
1) È possibile pensare ad un processo attentivo selettivo per le dimensioni (feature: colore, numero, forma) dei target (carte)?
2) Questo processo di allocamento dell'attenzione riguarda le tre dimensioni in modo indipendente (forma, colore e dimensione sono processati separatamente assumendo risorse differenti per ogni feature? Oppure si può parlare di un unico processo sottostante che condivide una unica risorsa (se alloco maggior attenzione alla dimensione colore, allora ne allocherò di meno ad un'altra dimensione, per bilanciamento).
3) l'allocamento dell'attenzione di base fluttua in maniera rumorosa (random) con differenze individuali?
4) Le performance negative possono essere dovute anche a specifiche problematiche legate al puro shift attentivo, oltre che a problemi di flessibilità in risposta a feedback e aggiornamento dell'informazione, considerando questi (shift attentivo verso le dimensioni del target, e incapacità di aggiornare la strategia di matching) come due sistemi separati?

Mi servirebbe trovare letteratura scientifica (anche datata) che possa darmi delle risposte seppur solamente teoriche e speculative. Oppure volentieri anche vostre opinioni personali!!!

Ovviamente chi mi aiuterà avrà un ringraziamento formale.