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  1. #1

    Anorgasmia maschile: psicologo o psichiatra?

    Ciao a tutti, sono un uomo di 45 anni e da una decina d'anni circa soffro di anorgasmia. Esclusi motivi fisici dove non è stato riscontrato nessun problema di natura organica (ho fatto davvero tutti gli esami in merito: sangue, testosterone, SHBG...) e visite urologo ed andrologo, quest'ultimo stesso m'ha detto che il problema è nella testa.
    Ho iniziato alcune sedute con sessuologi ma poi ho abbandonano per una serie di motivi.
    Il problema, come ho scritto all'inizio, è venuto nel tempo. Quindi non è da sempre. Riesco a mantenere un'erezione anche per qualche ora vista l'anorgasmia. Alcune volte, raramente, ripeto raramente, riesco anche a raggiungere l'orgasmo sia manualmente (mi masturba lei) sia durante coito, un paio di volte a seguito fellatio di lei. Se mi masturbo da solo nessun problema (odio scaturito nei confronti delle donne dopo profonda sofferenza per essere stato lasciato in passato?), addirittura una volta sono riuscito a venire facilmente dopo aver bevuto un'intera bottiglia di vino ad una cena (ma l'alcol non è nemico del sesso?). Quindi è palesemente dimostrato dai fatti che il problema è di natura mentale.
    Premesso questo chiedo: psicologo o psichiatra? Visto che per venire devo fantasticare molto e cercare di lasciarmi andare (ho un forte autocontrollo), presumo che lo psichiatra sia più appropriato in quanto può prescrivere farmaci appositi (es. aumentare la libido, l'eccitazione, esistono? e/o ridurre l'autocontrollo così da facilitare il lasciarmi andare). Che ne pensate?
    Grazie di cuore a chi vorrà darmi consigli: è bruttissimo fare l'amore e voler venire senza, quasi mai, riuscirci. Preferirei a sto punto l'eiaculazione precoce!!

  2. #2
    L'avatar di claudia1976
    Data registrazione
    23-01-2005
    Residenza
    Lodi
    Messaggi
    457

    Riferimento: Anorgasmia maschile: psicologo o psichiatra?

    Buonasera, lei soffre di eiaculazione assente (in gergo non si chiama anorgasmia maschile)
    Da quanto racconta è secondaria, i medicinali di solito provocano un effetto contrario a quello da lei desiderato.
    Consiglio psicoterapeuta specializzato in sessuologia/sessuologo, nel caso servissero medicinali verrebbe comunque indirizzato per farsene prescrivere (per questo serve fare dei colloqui anamnestici ed avere evidenza di altre problematiche...)

    Tutto quello che riferisce
    - ferita di abbandono/mancanza di fiducia (emotiva) nelle donne (valutare anche il rapporto attuale che dinamiche ci sono...)
    - autocontrollo eccessivo
    - ricerca dell'orgasmo (controproducente perchè dovrebbe avvenire naturalmente, si chiama "riflesso orgasmico")
    - quando si beve il cervello razionale (controllante) si spegne e quindi spiegherebbe perchè in quella occasione è riuscito a lasciarsi andare; [essendo un vasodilatatore l'alcool può influenzare negativamente l'erezione, ma dipende da molti molti fattori ]

    Sono tutti elementi su cui potrebbe lavorare in un percorso sessuologico, la serie di motivi per cui ha abbandonato quei percorsi non li evidenzia: si deve dare tempo anche per lavorare su dinamiche psichiche, e riabituare il suo corpo alle sensazioni diverse che si possono avere, e il suo corpo è 10 anni che trae piacere da una compressione manuale personale.
    Se lei è estremamante controllante anche in questo, o pensa di poter risolvere con 3 incontri una dinamica che si porta dietro da 10 anni (conti lei quanto è in proprozione in termini di ore), o non riesce a fidarsi del terapeuta è un po' complicato.
    Se esistessero pillole che aiutano l'eiaculazione assente, credo che un andrologo ne sarebbe al corrente ancora prima dello psichiatra e a che mi risulti non esistono ancora pillole che ci aiutino ad avere fiducia nel partner o a lasciarci andare (non credo lei voglia ricorrere all'escamotage di bere una bottiglia di vino ogni volta per "aiutarsi" perchè comunque avrebbe altre conseguenze...)

    Lei mentre ha rapporti ascolta il suo corpo e le sensazioni che trasmette o lo "pilota"? Questo potrebbe già essere una prima chiave di volta.

    Non so se ho risposto alla sua domanda, ma spero quantomento di averle dato utili spunti di riflessione
    "Nessuno teme l'Inquisizione spagnola" (tratto da "Sliding doors")

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