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Discussione: Adozioni gay?

  1. #181
    Postatore Compulsivo L'avatar di arwen
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    04-07-2002
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    in viaggio verso il Paradiso (o qualcosa che ci assomiglia)
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    Originariamente postato da LUTHIEN
    ci sono tanti gay che nascono gay, ma secondo me la maggior parte dei gay lo diventano successivamente, per vari motivi( oggigiorno sento dire spesso "per provare esperienze diverse", "perchè ho avuto una delusione d'amore e non credo più agli/alle uomini/donne").
    davvero? scusa luthien, ma quanti gay/lesbiche/bisessuali conosci? no tanto per capire... io ho diversi amici omosessuali, alcuni sono solo conoscenze, altri sono persone care che mi sono state e mi sono vicine, e ti assicuro che nessuno di questi ha mai detto che esce con persone del suo stesso sesso per provare qualcosa di nuovo o per lenire l'amarezza di esperienze passate ... poi non so, magari io da eterosessuale non capisco una mazza, e tu hai miliardi di amici gay che agiscono così

    E con questo rispondo anche a chi ha detto "avete paura che i gay aumentino?": francamente sì, perchè la cosa mi sembra che stia diventando piuttosto pervasiva.
    non ti viene il dubbio che forse i gay "stanno aumentando" (madò,manco stessimo parlando di una pestilenza ) perchè ci sono meno pregiudizi, più libertà e apertura e, soprattutto, meno persone che (come invece mi pare tu faccia) considerano l'omosessualità una minaccia????????????????????

    evviva la libertà di azione
    Ultima modifica di arwen : 30-10-2004 alle ore 00.22.01
    Dott.ssa Chiara Facchetti
    Ordine Psicologi della Lombardia n.12625


    Io credo che le pietre respirino. Non possiamo percepirlo con le nostre brevi vite.

    Siamo tutti nella fogna, ma alcuni di noi guardano alle stelle (Oscar Wilde)

  2. #182
    Postatore Compulsivo L'avatar di arwen
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    ah tra l'altro, riflettendo....
    in effetti concordo con chi (perdonatemi, ho letto solo il 10% della discussione) ritiene impossibile l'adozione a coppie gay se prima non si eliminano i pregiudizi

    sono assolutamente favorevole all'adozione di popini a coppie gay, proprio perchè ho parecchi amici omosessuali, e credo fermamente che saranno (chissà, un giorno...) o potrebbero essere degli splendidi genitori ... ma finchè ci saranno persone che li giudicheranno per le loro preferenze sessuali e non per quello che sono, si rischia di esporre questi nuovi nuclei familiari ad una pressione sociale troppo grande che non gioverebbe nè al popino in questione nè ai neo-genitori
    Ultima modifica di arwen : 30-10-2004 alle ore 00.26.38
    Dott.ssa Chiara Facchetti
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    Io credo che le pietre respirino. Non possiamo percepirlo con le nostre brevi vite.

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  3. #183
    Iggy
    Ospite non registrato
    Scusate, ma a questo punto mi pare evidente che Luthien non sia preparata per affrontare l'argomento. Pregiudizi radicati e una buona dose di ignoranza sono un biglietto da visita che tutti siamo in grado di valutare senza necessariamente trascendere o accanirci. Mi spiace per voi studenti di psicologia, perché l'impressione di un profano è che alle facoltà di psicologia si iscrivano cani e porci con molto tempo da perdere. Sono sinceramente preoccupato, dal momento in cui ci si aspetta una certa apertura mentale anche solo da parte di uno studente della materia, che in futuro potrebbe avere tra le mani dei pazienti in cerca di aiuto. Ma stendiamo subito un velo pietoso...

    Piuttosto, a mio avviso restano alternative: la prima vede la fine della discussione, in una condizione nella quale usciamo tutti vincitori perché giunti al punto focale della discussione, ovvero la constatazione che un cambiamento come quello discusso sia sperimentabile solo dopo aver convinto la massa a pensare esattamente come stiamo facendo noi da un paio di pagine a questa parte; la seconda alternativa è sviluppare ulteriormente il discorso sulle origini di quella che in qualche caso sembra rappresentare una vera fobia.
    Per accennare brevemente la mia opinione, dico che non mi capacito di come si possa essere passati dalla pederastia dell'antica Grecia all'intolleranza dell'età moderna; cosa è passato tra queste due epoche, che mi sono perso? Sul serio, così su due piedi non mi viene in mente nulla che giustifichi questa chiusura.

  4. #184
    indiana
    Ospite non registrato
    Originariamente postato da LUTHIEN
    Mi piaceva aprire una parentesi sul diverbio tra natura e cultura, visto che molti interventi hanno tirato in ballo questo argomento che investe sempre un importanza fondamentale in molti campi. si sa che il sesso è determinato dai geni e questo potrebbe essere un'ottima argomentazione per coloro che sostengono che un bambino con una coppia gay non subirebbe nessuna influenza negativa, perchè tanto il sesso biologico deciderebbe tutto. Io però credo che le influenze ambientali e culturali riguardo a questo argomento siano più forti e incisive: ci sono tanti gay che nascono gay, ma secondo me la maggior parte dei gay lo diventano successivamente, per vari motivi( oggigiorno sento dire spesso "per provare esperienze diverse", "perchè ho avuto una delusione d'amore e non credo più agli/alle uomini/donne"). E con questo rispondo anche a chi ha detto "avete paura che i gay aumentino?": francamente sì, perchè la cosa mi sembra che stia diventando piuttosto pervasiva. ecco quindi che un bambino adottato da una coppia gay, benchè i suoi geni dicano che è maschio o femmina, potrebbe comunque diventare omosessuale o bisessuale. E per quanto riguarda lo stereotipo dei sessi "fiocco rosa/ fiocco blu", io penso che questo stereotipo comunque faccia parte della perpetuazione di una ben precisa identità di genere nelle generazioni a venire.
    Riprendo dal tuo discorso. Il dibattito Natura/Cultura
    Facciamo una prova:
    geneticamente abbiamo due generi: maschio e femmina. Fisicamente il maschio e la femmina sono ben diversi, lo impariamo fin da piccoli, l'osserviamo, ce lo insegnano. Ad un tratto nel corso della nostra esistenza ci accorgiamo che io femmina ho un paio di tette che il maschio nn ha e caspiteriana a me manca qualcosa in mezzo alle gambe che invece il maschietto possiede. Fin qui tutto ok, noto la differenza fisica sostanziale tra me e il mio opposto. Mettiamo il caso, per assurdo, che in natura esistesse il corrispettivo del gay e della lesbica. Diciamo quindi che oltre ad esserci il maschio e la femmina, nascessero anche gay e lesbiche, quattro generi sessuali con caratteristiche fisiche differenti. Ci faremmo tutte queste pippe mentali? (domanda retorica) Ovviamente no, perchè per ogni genere ci sarebbe probabilmente un comportamento sessuale che potremmo ritenere adeguato.
    In realtà cosa ho fatto, raccontando questo mio pensiero assurdo? Ho semplicemente aumentato il numero delle possibilità che si potrebbe dare ad un essere umano per potersi identificare.
    Il problema, secondo me nasce proprio qui. Perchè abbiamo solo due forme estetiche (m/f) quando in realtà le combinazioni tra queste due forme sono più di una: nn solo l'eterosessualità-maschietto con la femminuccia, in realtà queste due forme si combinano da sempre anche in altri modi...ma a noi ci fa strano pensare che possa essere così. Se esitesse però la lesbica con 4 tette e due fiche e un gay con 4 palle, nessuno ci penserebbe più

    P.s. Chissà se sono riuscita a spiegarmi?

  5. #185
    Postatore Compulsivo L'avatar di arwen
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    Originariamente postato da Iggy
    Sono sinceramente preoccupato
    pure io

    Per accennare brevemente la mia opinione, dico che non mi capacito di come si possa essere passati dalla pederastia dell'antica Grecia all'intolleranza dell'età moderna; cosa è passato tra queste due epoche, che mi sono perso? Sul serio, così su due piedi non mi viene in mente nulla che giustifichi questa chiusura.
    Ce provo...
    Dopo la fine della cultura greca, l'altra cultura occidentale che più ha segnato il corso della storia è stata la cultura latina...
    inizialmente (cioè, prima della conquista della Grecia da parte di Roma) la società della Roma classica si basava su valori molto simili a quelli che oggi chiameremmo "conservatori": il posto della donna è a casa, a filare la lana e a curare i bambini, l'uomo deve governare, sia a livello politico che per quanto riguarda la gestione familiare... tutto ciò derivava dai valori originari di Roma, che erano essenzialemnte valori contadini, rurali, e da un modello di società chiuso e non aperto verso il "diverso" e lo "straniero", e va da sè che in questo panorama l'omosessualità non era assolutamente contemplata...
    poi Roma ha conquistato la Grecia...inizialmente quest'ultima era solo una provincia da cui prendere ricchezze e schiavi, ma non cultura, anzi, a Roma era in uso il verbo "pergraecari", cioè "comportarsi alla greca", che significava avere uno stile di vita molle, vizioso e dedito a tutto fuorchè al rispetto dei sani valori contadini...
    Poi "graecia capta coepit victores", la Grecia conquistata conquistò i vincitori, e lentamente lo stile di vita, la religione e l'elevato livello culturale della Grecia si diffusero anche in Roma, rendendola la grande potenza che è stata... ma ovviamente permanevano frange "conservatrici" che volevano a tutti i costi mantenere i vecchi e sani principi degli avi... aggiungiamoci che mano a mano che passavano i secoli, Roma era diventata un vero bordello, nel senso letterale e figurato del termine, perchè era diventata vastissima e comprendeva un numero enorme di razze, culture religioni e filosofie diverse...
    Soprattutto c'era un'enorme quantità di persone che vivevano in condizioni sottomesse, schiavi, donne (che nel frattempo avevano acquisito un po' di libertà, ma che per le leggi erano ancora prive di diritti o quasi) e persone provenienti da altre terre... la religione romana ormai non era praticata più da nessuno, perchè nel frattempo si erano diffusi innumerevoli culti... quindi si fa sempre più pressante il bisogno di avere valori forti che guidino il cammino e l'esistenza dell'individuo, ma uniti al bisogno di rivalsa dei più emarginati, che poi erano la maggior parte dei cittadini (c'era un rapporto padrone - schiavi di 1 a 10)...
    Ed ecco che arriva il cristianesimo... che risponde ai bisogni di valori forti, unificatori e "sani"... alcuni lo abbracciano perchè sono derelitti e il Vangelo dice che i poveri saranno i primi, alri perchè propone valori simili a quelli della Roma antica...
    E così ce lo portiamo dietro fino ad ora...
    Dott.ssa Chiara Facchetti
    Ordine Psicologi della Lombardia n.12625


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  6. #186
    Postatore Compulsivo L'avatar di arwen
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    ...a proposito...
    non è del tutto vero che nella Grecia classica l'omosessualità era accettata... ad essere accettata e addirittura incoraggiata era la pederastia, cioè l'amore tra un uomo adulto e un ragazzino ancora nella fase pre-puberale, relazione che aveva soprattutto uno scopo "formativo" (in una società prettamente maschile/maschilista, l'uomo adulto prende sotto la propria protezione il ragazzino che deve ancora fare ingresso in tale società)... ma una volta che il ragazzino cresceva e si faceva uomo, per lui il restare amante di un uomo più anziano era condannata (mentre era visto in modo favorevole se a sua volta "prendeva sotto la sua ala" un ragazzino quale lui era stato)... tantè che in un dialogo di Platone a parlare è il poeta Agatone che gli altri commensali dileggiano e criticano perchè si ostina a restare amante di uomini più vecchi, quasi si rifiutasse di diventare uomo a sua volta
    Dott.ssa Chiara Facchetti
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  7. #187
    Partecipante Esperto L'avatar di ura
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    milano
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    Mi piacerebbe introdurre un'altra 'sfumatura' inerente l'argomento: l'amore.
    Come succede che una persona fino a 30 anni eterosessuale si 'scopra' omosessuale?
    Chimica, sangue, emozione e confusione. Queste le componenti di un amore che può spiazzare, che può mettere in dubbio il proprio passato.
    Quanti di voi hanno avuto un'attrazione per una persona del proprio sesso? E quanti di voi, se non fosse stato così socialmente complesso, avrebbero 'approfondito' questa attrazione?
    Omosessuale è l'uomo e la donna che, essendosi scontrata con quello strano sentimento, ha dato voce al suo corpo.
    E' coerenza a parer mio, non è ricerca di 'qualcosa di diverso' o di emozioni forti come qualcuno ha scritto (forse con altre parole) in precedenti puntate.
    Seguendo un filo logico (assolutamente arbitrario, essendoci l'amore come soggetto), mi vien da pensare che la volontà di costruire qualcosa insieme sia una meta o un punto di inizio per un percorso inisieme.

    Tutti ci dicono che i bambini sono il frutto dell'amore. E dunque?
    Chi o che cosa può sentenziare fra amore giusto e amore sbagliato?
    La società non può farlo ma invece ne siamo impregnati.
    Come ha scritto qualcuno, non si può predire la vita di un figlio, tante sono le difficoltà che potrebbe incontrare nella sua vita.
    Molti post di molte persone mi sembrano vogliano costruirgli a priori un problema, prima ancora che questo veda la luce.
    Dico...che non si pecchi un pò troppo di obiettività fantoccia?
    Sennò? Te come la vedi?

  8. #188
    Iggy
    Ospite non registrato
    Ciò che hai scritto mi ha fatto riflettere, Arwen; però non mi convince la vittoria conservatrice. Ai tempi dei primi grandi pensatori (giusto per abbracciare altri eruditi oltre agli abusati filosofi classici) la Grecia era una fonte di conoscenza per tutto il mondo conosciuto: intellettuali in peregrinaggio tra le grandi città erano all'ordine del giorno anche all'interno dei confini imperiali, e mi risulta difficile pensare che le fila conservatrici romane siano riuscite a contrastare la diffusione della superiore cultura greca. Certo la vastità dell'Impero potrebbe giustificare le analoghe posizioni dei paesi dell'Europa odierna - non dissimili tra loro soprattutto su tematiche come questa - per il semplice fatto che esso aveva nel Cristianesimo la principale guida etico-spirituale. Possiamo dare dunque la colpa ai falsi valori sui quali la Chiesa ha costruito i dogmi per soggiogare i fedeli? Io direi solo in parte. Ora siamo in una condizione che favorisce lo scambio culturale senza censure, forti di tecnologie all'avanguardia soprattutto nel campo delle telecomunicazioni, per non parlare del più alto livello medio di istruzione, e della condotta del clero senza dubbio più retta di quanto non sia mai stata. Magari non integerrima, ma siamo ben lontani dagli scandali che conosciamo più o meno tutti. Purtroppo ogni tanto sfugge ancora qualche dichiarazione di "cazzoni" (passatemi il termine) come il cardinale Ratzinger, ma almeno il Vaticano è pronto a ridimensionarne i toni.
    Io però ancora non riesco a comprendere quella che a tratti si manifesta come una vera fobia (e già solo in questa discussione ne abbiamo più di un esempio). Che possano darci una mano in questo senso i diretti interessati (cito a memoria io mordo e Luthien)?
    Resto in fiduciosa attesa.

  9. #189
    io mordo
    Ospite non registrato
    Ma di che cazzo parli? fobia... questo è un vero pregiudizio!!!
    Lo dico senza fare RETORICA... anche perchè ne ho sentita talmente tanta che ne ho la nausea...

    Vi trascrivo qualche riga che leggo sulle prime pagine del mio libro di psicologia e psicopatologia sessuale, mi rivolgo a voi umili uomini che avete così tanto rispetto per i vostri interlocutori e che siete così saggi (cito a memoria Iggy e Ikaro ):

    "Biologicamente incompleto, l'essere umano è tuttavia fornito di strutture fisiche e mentali che lo pongono nella condizione di interagire con l'ambiente culturalmente definito nel quale viene a trovarsi. La meta quindi può essere raggiunta solo utilizzando l'irrinunciabile apporto della cultura, mediata prima dalle figure parentali e quindi da tutti coloro con cui si stabiliscono rapporti più o meno stretti e significativi.
    Per quanto riguarda lo sviluppo sessuale la partenza è indicata dal corredo cromosomico, la meta è la conquista di un'identità maschile o femminile.
    La partenza è solitamente unica e certa: lo zigote xx o xy.
    L'arrivo è diversificato e non prevedibile: l'identità.
    ...l'identità, a causa della precarietà biologica dell'essere umano, poggia su fondamenta fragili, non può essere assimilata ad una natura data, deve trovare nell'apporto culturale gli strumenti capaci di darle consistenza e solidità.
    ... l'identità personale e in particolare quella sessuale non può contare su di una base solida e stabile."


    Disturbi dell'identità di genere e disturbi sessuali sono spesso associati all'omosessualità o alla bisessualità... C'è poi chi si sente uomo e preferisce comunque amare un'altro uomo... che magari è un uomo che si sente una donna... le cose si complicano... difficile parlare di "omosessualità pura" nell'ambito di una coppia, i casi sono tanti.


    cani e porci che si iscrivono alla facoltà di psicologia... ma va a dà via il cul và!

  10. #190
    Iggy
    Ospite non registrato
    Neanche meriti una risposta. Ti consiglio solo di lasciare una volta per tutte i tuoi libri di psicologia: non meritano di essere aperti da un individuo che ha solo bisogno di una cura di Prozac.

    Ragazzo, tu mi preoccupi. Lascia gli studi, fallo per il vantaggio di chi ha davvero bisogno di un professionista, e per il rispetto verso i tuoi colleghi studenti. Tu non devi far parte della loro categoria, nonostante in questa sguazzino cani e porci.

  11. #191
    Postatore Compulsivo L'avatar di stillmad
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    28-07-2004
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    mi domando:perchè tanti uomini temono o addirittura sono letteralmente allergici ai gay???
    forse perchè non hanno il coraggio di essere come loro???????????????????

  12. #192
    io mordo
    Ospite non registrato
    Originariamente postato da Iggy
    Neanche meriti una risposta. Ti consiglio solo di lasciare una volta per tutte i tuoi libri di psicologia: non meritano di essere aperti da un individuo che ha solo bisogno di una cura di Prozac.

    Ragazzo, tu mi preoccupi. Lascia gli studi, fallo per il vantaggio di chi ha davvero bisogno di un professionista, e per il rispetto verso i tuoi colleghi studenti. Tu non devi far parte della loro categoria, nonostante in questa sguazzino cani e porci.
    Ragazzo? ho come la sensazione che me lo abbia detto un quindicenne

    mi domando:perchè tanti uomini temono o addirittura sono letteralmente allergici ai gay???
    Io non sono omofobico, ma se te ne sei così sicura... beh allora sarà vero ...contenti tutti?



    La trascrizione che ho riportato non serviva a provare niente, però mi sembrava da leggere, semplicemente.
    Mi rendo conto che la mia riflessione a fine post si basava su alcuni pregiudizi e ragionandoci sù... ho cambiato idea: penso che una coppia di gay sia in grado di crescere un bambino normale.
    Ho riflettuto sulla confusione che ho fatto tra disturbi dell'identità di genere e omosessualità, ho cercato di capire e di immaginare cosa si intende con la parola omosessualità...

  13. #193
    Postatore Compulsivo L'avatar di stillmad
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    parlavo in generale,iomordo......
    perchè pensi mi riferissi a te????
    questa paura quasi conferma la mia ipotesi .....
    scherzo!non era un attacco personale,ma una provocazione per tutti ok?

  14. #194
    Scusate se ho (forse temporaneamente) bloccato la discussione, ma nelle ultime pagine leggo quasi piu' attacchi personali che post sull'argomento. Se la cosa deve degenerare, forse è meglio chiuderla qui.
    ...but still I am the Cat who walks by himself, and all places are alike to me.

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