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  1. #91
    Partecipante Affezionato L'avatar di stella*
    Data registrazione
    28-02-2002
    Messaggi
    78
    scusate, ma credo di essere stata fraintesa.... soprattutto da piccoloprincipe se pensa che io volevo "scucire" a lui le domande senza dargli le mie in cambio... Lo può dire wild, con la quale invece questo sistema ha funzionato.
    Mi dispiace che l'abbia(te) interpretata così, certo nn mi conosce, e comunque, ripeto, il sistema prevede che solo 12 persone possano accedere alla scuola, e questa nn è certo una mia scelta. La collaborazione è una bellissima cosa, ma un concorso non mi pare si basi specificatamente su questo presupposto.
    Mi sbaglierò...
    "Il rigore da solo è morte per paralisi
    ma l'immaginazione da sola è pazzia"
    G. Bateson

  2. #92
    piccoloprincipe
    Ospite non registrato
    ma no,stella.
    non mi riferivo a te! mi sembrava solo che al di là delle dichiarazioni di intenti di volersi aiutare, IN GENERALE qui sul forum si stesse facendo poco di concreto.
    CIAO


  3. #93
    piccoloprincipe
    Ospite non registrato
    GRAZIE NICO!!!!!!!!!

  4. #94
    venere23
    Ospite non registrato
    ...ecco alcune risposte
    DOMANDA 195
    Gli studi di Ekman sulle emozioni hanno confermato le intuizioni di Darwin rispetto alla universalità delle espressioni facciali (cioè che l’espressione facciale di alcuni stati emotivi siano universali quindi valgono per ogni per tutti gli esseri umani indipendentemente da razza cultura, scolarizzazione), rispetto alla questione della specificità culturale delle espressioni facciali delle emozioni ritengono che le differenze di espressività non sono da ricercarsi nel comportamento espressivo in se ma nelle regole che governano le espressioni nelle diverse situazioni sociali. Ekman ha elaborato la teoria detta “neuro-culturale” dell’espressione facciale delle emozioni che prende in considerazione sia gli aspetti culturali (che sono le regole espressive (display rules) e dalle circostanze attivanti) che naturali. Le dispay rules cioè le regole di esibizione delle emozioni sono il prodotto dell’interazione tra l’individuo e l’ambiente socioculturale, alcune società richiedono l’espressione delle emozioni riguardi la sfera privata e non quella pubblica (giapponesi ) le regole di esibizione delle emozioni sono culturalmente determinate e sono il frutto di apprendimento di determinati modelli comportamentali.
    Inoltre le espressioni facciali di alcune emozioni (quelle primarie) sono presenti informa compiuta fin dalle prime settimane di vita dell’infante. La capacità di simulare una emozione richiede una competenza cognitiva complessa un tipo di pensiero astratto simbolico che richiede la possibilità di pensare ad un vissuto emotivo che non è attuale, le espressioni simulate sono asimmetriche cioè vengono controllate principalmente dall’emisfero destro.




    201LE MOTIVAZIONI SI POSSONO DEFINIRE COME:

    La motivazione si può definire come lo stato interiore che rende conto del perché il soggetto intraprende una determinata azione finalizzata al raggiungimento di un determinato obiettivo o scopo.


    204 LE MOTIVAZIONI SECONDARIE SONO:

    le motivazioni secondarie sono: la motivazione al successo, la motivazione di attaccamento , sono dette secondarie perché non sono indispensabili per la sopravvivenza dell’individuo



    216 IL SISTEMA MOTIVAZIONALE DI MASLOW E’
    un modello gerarchico e piramidale. Secondo Maslow i bisogni umani possono organizzati in 5 gruppi a seconda dell a loro primarietà , bisogni fisiologici, bisogni di sicurezza, bisogni di appartenenza e amore, bisogni di riconoscimento bisogno di realizzazione di sé. Questa teoria è globale e dinamica, nel senso che le fasi superiori comprendono sempre quelle inferiori ed in essa ipotizzano forze il cui equilibrio muta in modo dinamico. Cosi solo se le esigenze biologiche dell’organismo sono soddisfatte i bisogni di affiliazione e cooperazione con gli altri possono essere attivi, e solo se questi ultimi sono presenti si può pensare in termini autoriflessivi alla propria autorealizzazione nel lavoro, nella vita affettiva ecc.

    217LA TEORIA DI JAMES LANGE SULLE EMOZIONI

    La teoria di James e Lange sulle emozioni afferma che gli elementi valutativo cognitivi non precedono le risposte espressivo motorie ma quest’ultime determinano le prime quindi non è vero che si piange perché si è tristi ma l’azione del piangere determina l’esperienza e la valutazione della tristezza, cosi come tremare e gridare determinano l’esperienza della paura e dalla rabbia.


    205L’ATTENZIONE DI FREU SULLE MOTIVAZIONI…….

    secondo freud gli esseri umani sono influenzati nel loro agire da due istinti o pulsioni di base la sopravvivenza di base /procreazione sessuale e la morte distruttività. Tutti gli istinti hanno uno origine uno scopo e uno oggetto, l’origine è nella attività biologica del corpo ,questi meccanismi generano tensione che deve essere scaricata , si deve trovare un bersaglio o un oggetto che permetta di scaricare tale stato di bisogno o tensione. Mentre negli animale la soddisfazione cercata è sempre diretta e istintiva nell’uomo si attivano meccanismi differente, perché hanno a che fare con regole morali, sociali che non permettono il libero sfogo alle pulsioni istintive questo perché l’uomo possiede un livello di capacità cognitive e una capacità di previsione della conseguenza delle proprie azioni che si dilata nel tempo. La spinta pulsionale non viene riconosciuta come tale subito perché sarebbe fonte di angoscia , il primo meccanismo di difesa è quindi vietare alle pulsioni l’accesso alla coscienza e inserendole in una dimensione inconscia.La pulsione però in questo modo pur non essendo cosciente perché rimossa è sempre presente e influenza il corso della condotta. Secondo Freud quindi l’uomo non potendo disporre dell’oggetto appropriato soddisfa la pulsione con una sostituzione dell’oggetto attraverso il meccanismo della sublimazione. Il meccanismo di inibizione di scarica della pulsione non solo fa si che l’oggetto di scarica venga sostituito ma anche che la pulsione di base sia negata e venga sostituita con una eticamente più accettabile.




    191NELLO STUDIO DELLE EMOZIONI RUSSELL UTILIZZANDO L’ANALISI DEL LESSICO:

    nello studio delle emozioni Russell utilizzando l’analisi del lessico

    quando si parla di stati emotivi bisogni distinguere tra le rappresentazioni degli stati emotivi come entità oggettive (senso ontologico)e tra le rappresentazioni mentali soggettive degli stati emotivi(senso cognitivo) .
    Russell si interessa si concetti in senso cognitivo, la sua ipotesi è che i giudizi espressi sul lessico delle emozioni abbiano una relazione con il modo in cui queste sono rappresentate nella mente. Tale rappresentazione avviene in termini di categorie non indipendenti ma interrelate. A tale proposito considera uno spazio definito da quelle comunemente considerate come le due principali dimensioni affettive cioè la piacevolezza e il livello di attivazione, a suo parere le diverse emozioni sono rappresentate da punti disposti non in modo casuale in tale spazio ma approssimativamente lungo una circonferenza.
    Rispetto poi alla concettualizzazione emotiva, c’è una concettualizzazione che segue il processo emotivo questo accade quando un soggetto accede introspettivamente al proprio stato interno in modo da fornire un resoconto verbale , c’è una concettualizzazione che precede il processo emotivo o meglio contribuisce a determinarlo e questa è la valutazione cognitiva, il sistema in base a questa valutazione cognitiva seleziona lo stato emotivo corrente e attiva la risposta opportuna.
    192LA TEORIA DEL JUKE-BOX……..
    Secondo la teoria del Juke-Box di Schachter uno stimolo ambientale ha il potere di attivare contemporaneamente la risposta cognitiva e la risposta fisiologica.Il funzionamento del juke bx risiede in questo, l’attivazione fisiologica è la monetina da inserire e la risposta cognitiva è la scelta del brano , la presenza di queste due componenti è ciò che viene definito emozione.

    202 NELLO STUDIO DELLE EMOZIONI MURRAY INDIVIDUO’
    nello studio delle emozioni Murray individuò la “motivazione alla riuscita”

    229IL BISOGNO DI AFFILIAZIONE

    il bisogno di affiliazione corrisponde al senso di piacere che nasce dal contatto con un altro individuo (contatto fisico o semplice presenza) e al dispiacere di esserne separato o restare solo.E’ il bisogno degli altri.





    207IL T.AT.

    il TAT è stato costruito da Murray che ha studiato nello specifico la motivazione alla riuscita , indica il bisogno di riuscire in qualche attività

    196 L’APPROCCIO COSTRUZIONISTA…..
    il costruttivismo nello studio delle emozioni le definisce non come delle esperienze private ma come degli insiemi, costituiti da regole, che si evolvono e assumono un diverso significato in relazione ad un differente contesto storico e sociale


    121 BERBARD WEINER HA APPROFONDITO:
    Weiner- teoria dell’attribuzione e locus of control, concetto di stabilità per cui le cause in una certa prestazione sono viste come stabili o instabili




    99 COSA SONO I NEUROLETTICI
    neurolettici sono farmaci antipsicotici agiscono a livello del sistema dopaminergico

    103
    Freida Fromm-Reichman introdusse il concetto di madre schizofrenogena

    104
    psichismo di difesa è una strategia di controllo che viene messa in atto da persone affette da disturbo ossessivo compulsivo.

    105

    la conversione somatica è tipica dell’isteria
    159

    sistema aperto per bertalanffy

    totalità, non sommatività, funzione omeostatica funzione di trasformazione

    168
    la narrazione efficace
    quando si evidenziano le discrepanze o o la netta assenza di differenze

  5. #95
    piccoloprincipe
    Ospite non registrato
    ciao a tutti!
    mi sembra che ci siamo scambiati molte risposte ma, secondo il mio schema (magari mi sbaglio), ce ne sono alcune che non abbiamo tovato.
    io non ho risposto in particolare alle domande da 80 a 97 e da 135 a 146. c'è qualcuno che le ha fatte?
    intanto ve ne mando un po' delle mie.
    credo che alcune siano già state messe nel forum. fatemi sapere quali vi servono!

    Dom. 180 Che cos’è il sistema protomentale per Bion?
    Secondo Bion non si può capire la sfera degli avvenimenti protomentali riferendosi all’individuo soltanto ed è invece negli individui riuniti che si trova il terreno adatto per capire la dinamica dei fenomeni protomentali. Lo stadio protomentale nell’individuo infatti è solo una parte del sistema protomentale.
    Nella sfera protomentale l’individuo è parte di un sistema, anche quando ad altri livelli mentali ha realizzato la distinzione.
    Puo soccorrere l’immagine della fungaia: guardando una radura, l’osservatore vede i singoli funghi separati uno dall’altro e sparsi in una vasta area del prato; una fotografia a raggi infrarossi mostrerebbe invece non i funghi, ma la rete che li unisce. La “rete” che fa capo al s istema protomentale (la rete della fungaia) non è direttamente visibile; se però viene lesa, la lesione si manifesta con la sofferenza o la malattia di uno o più degli elementi (i funghi sparsi nel prato).
    I fenomeni allo stadio protomentale sono contemporaneamente, somatici e psichici:
    Bion rappresenta il sistema protomentale come qualcosa in cui il fisico e lo psicologico o mentale si trovano in uno stato indifferenziato. Sono questi livelli protomentali che costituiscono la matrice delle malattie che si manifestano nell’individuo, ma hanno caratteristiche che dimostrano come sia il gruppo ad esserne affetto.
    Dal sistema protomentale, emergono anche le onnicomprensive fantasie collettive definite da Bion come assunti di base.

    Dom. 181 Quando il gruppo diventa la Comunità dei fratelli secondo Neri?
    Quando il gruppo si costituisce in senso pieno come soggetto collettivo capace di pensiero e di elaborazione.
    La Comunità dei fratelli svolge diverse funzioni. Tra queste, vi è la funzione di affiancarsi all’analista nella regolazione del possesso di un comune “patrimonio affettivo”; in termini simbolici, nella regolazione del possesso delle donne. Tale funzione si inserisce in una relazione triangolare (analista,Comunità dei fratelli, patrimonio affettivo del gruppo), che è fondata su un “nomos”, un diritto fondamentale, che non fa parte delle regole del setting e non èpresente all’inizio del lavoro, ma nasce nel momento in cui i membri prendono consapevolezza di essere un gruppo ed iniziano ad operare come tale, diventando un soggetto collettivo.
    Con Comunità dei fratelli Neri indica la fase della vita del gruppo nella quale i membri si costituiscono come “soggetto collettivo” capace di pensiero, diventando responsabili di ciò che accade nel gruppo.

    Dom. 182 Che cos’è la funzione gamma per Corrao?
    E’ il corrispettivo nel gruppo della funzione alfa dell’individuo.
    Esegue operazioni sugli elementi sensoriali ed emotivi generando elementi gamma disponibili:
    - per la formazione dei pensieri gruppali onirici, mitici, ecc.
    - per differenziare il conscio dall’inconscio
    E’ importante mettere in evidenza che l’attivazione della funzione gamma, secondo Corrao, implica una parziale e reversibile destrutturazione della funzione alfa degli individui che partecipano al gruppo.

    Dom. 184 In quale fase della vita del gruppo è presente l’illusione gruppale di Anzieu?
    Nello stato gruppale nascente.

    Dom. 185 Cosa si intende per oggetto-sé?
    Secondo le indicazioni di Kohut è una funzione di sostegno del Sé, messa in opera dalla relazione che il Sé stabilisce con quegli oggetti, che attraverso la loro presenza ed attività fanno emergere e mantengono il Sé e l’esperienza di essere se stessi.
    Secondo Wolf l’oggetto Sé è una funzione del soggetto indissolubilmente legata alla presenza di un oggetto reale.

    Dom. 187 La definizione di Semiosfera:
    Semiosfera è l’insieme dei sistemi di elaborazione di senso attivi nel piccolo gruppo ed è costituita inoltre dalla totalità dei segni, simboli e rituali che costituiscono lo sfondo ed il mezzo di comunicazione.
    E’ impotante porre in evidenza che la Semiosfera implica un effetto parte-tutto. Ogni intervento di uno dei membri del gruppo, poiché si colloca in un tale insieme di significati e di relazioni, si esplica ed agisce, non soltanto nell’ambito dei rapporti interpersonali, ma in quello più complessivo della Semiosfera del gruppo.

    Dom. 188 Il concetto di Io Pelle deriva da:
    Nel costituirsi del gruppo-massa vi è un rapido e violento spostamento della funzione delimitante – Io Pelle – che passa dall’individuo al gruppo nel suo complesso. In un gruppo-massa i confini degli individui e quelli tra i singoli individi sono indefiniti e in continuo movimento, mentre i confini del sistema complessivo cominciano a strutturarsi. Gli elementi più evoluti vengono in superficie e svolgono una funzione di auto-contenimento (anche di occultamento) sugli elementi più primitivi; non vi è una vera e propria distinzione tra contenuto e contenitore; ma piuttosto una stratificazione per cui il contenuto produce una sorta di contenitore.

    Dom. 189 Le espressioni facciali sono un aspetto importante nella determinazione delle emozioni. La specificità culturale:
    Giocherebbe un ruolo di maggior rilevanza non tanto nella percezione dell'espressività e dei significati di eventi elementari, bensì nel cosiddetto programma espressivo, dato dai sistemi di regole che presiedono alle modalità di espressione emotiva (Del Miglio, pag. 243).

    Dom. 190 Fra le varianti dei processi emozionali, l'umore si può definire:
    La disposizione emotiva relativamente costante e riconoscibile dell'individuo (Del Miglio, pag. 229).

    Dom. 191 Nello studio delle emozioni Russel (1983), utilizzando l'analisi del lessico:
    Ha delineato un modello circolare all'interno di uno spazio descritto da due dimensioni principali, fra loro perpendicolari: l'asse piacevolezza-spiacevolezza e l'asse attivazione-inibizione (Del Miglio, pag. 235).

    Dom. 192 La teoria del Juke-box di Schachter e Singer (1962) è una teoria cognitivo-sociale dell'emozione. Secondo la loro posizione il soggetto:
    Ha una percezione dell'eccitazione a livello corporeo, ma questa non è di per sé sufficiente, manca l'informazione circa la causa dell'eccitazione stessa, e sarebbe proprio il processo di attribuzione causale a giocare un ruolo molto importante nello scatenarsi del vissuto emozionale (Del Miglio, pag. 250).

    Dom. 193 La "teoria del rinforzo" suggerisce che:
    Le emozioni sono attivate dalla presenza o dall'estinzione del rinforzo o da segnali che ne indicano la possibilità di presenza o estinzione; al variare delle contingenze del rinforzo variano le emozioni stesse (Del Miglio, pag. 252).

    Dom. 194 Il metodo di ricerca più diretto, largamente usato nello studio delle emozioni, è il seguente:
    Il metodo di auto-valutazione, che consiste sostanzialmente nel riferirsi all'esperienza personale del soggetto, usando tecniche come i questionari, le scale con i punteggi, le interviste (Del Miglio, pag. 254).

    Dom. 195 Negli studi sull'espressione delle emozioni, un autore che si è particolarmente soffermato sul corpo umano è stato Ekman (1972, 1977) che ha ipotizzato l'esistenza di universali nelle emozioni. Ciò è dovuto:
    All'universalità delle circostanze attivanti le emozioni cosiddette fondamentali, naturalmente con la mediazione della percezione e del pensiero, e al correlato progressivo intervento delle leggi della selezione naturale (Del Miglio, pag. 243).

    Dom. 196 L'approccio costruzionista (Averill, 1980; Armon-Jones, 1986; Harrè, 1986), nello studio delle emozioni, pone l'accento:
    Sul fatto che le emozioni hanno funzioni sociali; si deve trovare il significato funzionale di un'emozione all'interno di un sistema socio-culturale (Del Miglio, pag. 253).

    Dom. 197 L'induzione di un'emozione, in un soggetto:
    E' uno dei principali problemi metodologici nello studio delle emozioni; si utilizza l'ipnosi, frasi contenenti elementi emotigeni, ascolto di brani musicali, contagio emozionale, disegno (Del Miglio, pag. 256-257).

    Dom. 199 Le motivazioni possono essere classificate in:
    In base al contenuto (alla meta).
    Consapevoli e inconsapevoli.
    Transitorie e costanti.
    Fisiologiche e psicologiche. (Del Miglio)
    Primarie (fisiologiche) e secondarie (natura personale o sociale).

    Dom. 201 Le motivazioni si possono definire come:
    -Processo affettivo con proprietà dinamiche e causali, configurato in se stessi e negli altri, orientato a sostenere comportamenti che tendono verso il raggiungimento di specifiche mete (motivazioni positive) o verso l'evitamento di altre (motivazioni negative) (Glossario Del Miglio).
    - La causa o il motivo di un’azione o di un comportamento.
    - Fattore dinamico del comportamento che attiva e dirige un organismo verso una meta.
    - E’ una preoccupazione ricorrente a perseguire una condizione meta, una preoccupazione che energetizza, orienta e seleziona il comportamento. I motivi corrispondono a connessioni apprese tra l’esperienza di uno stato iniziale di mancanza e l’anticipazione di uno stato finale di soddisfazione, capaci di attivare l’organismo a produrre o a imparare le risposte strumentali necessarie a realizzare quello stato finale.(Mc Clelland)

    Dom. 201 Le motivazioni si possono definire come: Le motivazioni possono essere: coscienti o inconsce, semplici o complesse, primarie (fisiologiche) o secondarie (natura personale o sociale) e superiori (ideali, modelli) (Martina).

    Dom. 202 Nello studio delle motivazioni, Murray (1938, 1959), individuò:
    48 bisogni fondamentali (Del Miglio, pag. 262).
    Bisogni, pressioni ambientali, stati di tensione e di conflitto. 20 bisogni; essi potevano essere viscerogeni o psicogeni, e inoltre manifesti o latenti, o ancora di attività, di affetto, proattivi o reattivi. (Caprara vecchio, pag. 250-251).

    Dom. 203 Nello studio della motivazione sociale, l'esperimento dell'isolamento sociale sperimentale, con esclusione di rapporti esterni per valutare le oscillazioni del bisogno (tramite l'uso di questionari sui desideri) ha caratterizzato un andamento di tipo:

    Dom. 204 Le motivazioni "secondarie" sono:
    Derivano dalle motivazioni primarie attraverso rielaborazioni culturali (Del Miglio, pag. 261).
    - Per Maslow: amore e senso di appartenenza, autostima e prestigio, autorealizzazione e successo.
    - Per Mc Clelland: le motivazioni al successo, all’affiliazione, al potere e all’evitamento (Martina).

    Dom. 205. L'attenzione di Freud sulle motivazioni si è concentrato su alcune esigenze, e precisamente:
    Libidiche/Autoconservazione (sessualità, fame, sete, etc.) e distruttive.

    Dom. 206 L'oggetto-meta della motivazione è:
    Il mezzo attraverso il quale la motivazione raggiunge il suo obiettivo.

    Dom. 207 Il T.A.T. attivamente adoperato da una nutrita serie di studiosi della motivazione, è stato costruito originariamente da:
    Morgan e Murray (Boncori).

    Dom. 208 Il concetto di "drive", introdotto da Woodworth (1918) e utilizzato da Tolman (1932), sta ad indicare:
    La spinta all'azione, la quale viene a far parte dello schema comportamentale

  6. #96
    finachiolo
    Ospite non registrato
    ciao queste sono le domande con le quali ho particolari problemi (anche con quelle di analisi dei dati, ma sto aspettando le risposte di un mio amico).
    Con le altre in linea di massima ci siamo, anche se alcune non sono affatto sicura.
    ma le potrei fornire in cambio.
    Fatemi sapere
    210) il vissuto di durata temporale può essere influenzato da circostanze ambientali o da attività nei modi seguenti
    213) il mobbing…
    219) il concetto di burnout è stato studiato e definito da
    224) l’effetto “Rosenthal nella metodologia della ricerca consiste:
    227) secondo la prospettiva dimensionale le emozioni sono
    200) per Piaget l’intervento di fattori motivazionali nelle condotte del bambino sono
    142) secondo Rogers i primi sentimenti attuali che vengono espressi nel gruppo sono:
    143) la struttura di gruppo comune è un concetto importante nella teoria di:
    145) secondo Berne il delirio è il risultato:
    147) cosa si intende per ciclo di vita della famiglia:
    150) indicare le fasi del modello proposto da Kaslow per descrivere le fasi del processo di separazione
    154) cosa si intende per Bohannan per divorzio genitoriale
    160) cosa si intende per ecomappa
    52) La definizione più esaustiva e corretta del MMPI-2 è che si tratta di:
    22) La competenza dello psicologo clinico si esplica?
    23) In psicologia clinica, per fantasia relazionale prevalente si fa riferimento:
    26) per modello psicologico clinico di intervento si intende:
    29) in psicologia clinica, il concetto di collusione fallita si riferisce:
    30) in ambito psicologico clinico cosa si intende con il termine di crisi di decisionalità?
    34) I test e le tecniche proiettive si distinguono in quanto:
    35) Uno dei primi autori a fornire una definizione “panteorica” del costrutto di alleanza terapeutica è stato:

  7. #97
    piccoloprincipe
    Ospite non registrato
    ciao finachiolo.
    queste sono alcune delle risposte che volevi (quelle che ho fatto io).
    per qualcuna ho dei dubbi ma è tutto quello che sono riuscito a trovare.
    se le hai mi puoi mandare quelle da 81 a 97?
    grazie
    219) il concetto di burnout è stato studiato e definito da
    Frendenberger e Maslach.

    224) l’effetto “Rosenthal nella metodologia della ricerca consiste:
    Produzione da parte dei soggetti di fantasie stimolate almeno in parte da spunti volontariamente o involontariamente forniti dal somministratore.

    147) cosa si intende per ciclo di vita della famiglia:
    Una successione di fasi distinte attraversate dalla famiglia che scandiscono il suo percorso. Ogni fase presenta un compito di sviluppo che comporta una ristrutturazione dei rapporti che consente un passaggio allo stadio successivo.

    150) indicare le fasi del modello proposto da Kaslow per descrivere le fasi del processo di separazione
    Alienazione, coflittuale, riequilibratrice.

    154) cosa si intende per Bohannan per divorzio genitoriale
    La ridefinizione della relazione come genitori per continuare ad adempiere agli obblighi educativi e alle responsabilità genatoriali anche a separazione avvenuta.

    160) cosa si intende per ecomappa
    Rappresentazione grafica delle relazioni significative della famiglia.

    52) La definizione più esaustiva e corretta del MMPI-2 è che si tratta di:
    revisione che ha modernizzato contenuti e forme linguistiche degli item del MMPI (questionario psicopatologico e sul disagio psichico, autodescrittivo)

    22) La competenza dello psicologo clinico si esplica?
    Aiuto agli individui che soffrono di problemi psicologici tramite valutazione psicologica ed interventi.

  8. #98
    finachiolo
    Ospite non registrato
    ciao e grazie, ormai siamo agli sgoccioli. Ecco le risposte, non sono completamente sicura.
    81) Secondo GRMek nel definire il concetto di malattia si dovrebbe tener conto:
    di diversi aspetti, primo tra tutti la distinzione tra essere malato e “avere una malattia”; Il primo si riferisce al vissuto, il secondo si riferisce alla concettualizzazione della malattia da parte del medico.

    82) Nell’ambito del modello della psichiatria nascente è possibile evidenziare:
    l’attenzione è rivolta verso un concetto di follia inteso come forma di estraneamento, denominata “alienation”, dell’uomo dalla natura umana: la follia rappresenta la conseguenza della rottura con l’immediatezza con cui la natura umana si esprime.

    83) il folle nel clima del razionalismo francese è:
    è un individuo le cui capacità morali sono alterate, le cui passioni ed istinti erompono dalla sua interiorità.

    84) Da un punto di vista storico, nel contributo di Esquirol si possono individuare alcuni temi che andranno a caratterizzare successivamente il modello:
    prospettiva epistemologica, normalità e psicopatologia diventeranno due diversi modi di esistenza. Oggettivazione della follia, si diffonde la tendenza a comprendere il sano partendo dal patologico. Soggettivazione della follia, espresso nel tentativo di comprender il significato dei sintomi, inserendoli nel vissuto complessivo dell’alienato. Si delinea la tendenza ad inquadrare i disturbi del comportamento in entità sindromiche, individuando le monomanie (parzialità del disturbo), distinguendo tra monomania affettiva o ragionante e monomania istintiva da ricondurre ad una lesione delle facoltà dell’intelletto.

    85) Per Canguilhelm le concezioni positivistiche di normalità e patologia sono riconducibili a:
    opposti valori. Il pensiero di Comte il cui interesse si rivolge al patologico per poi determinare specularmene le leggi del normale e a Bernard che tenta una interpretazione di andamento quantitativo numerico.

    86) il contributo dato dalla medicina dell’ottocento alla psicopatologia eziologia è determinato:
    dall’esigenza di utilizzare metodi sperimentali per l’indagine dei fenomeni di disfunzione dei processi fisiologici. L’interesse si sposta verso il normale attraverso la fisiologia. Intento di ricercare le cause eziologiche che hanno determinato l’insorgenza della malattia, piuttosto che di comprenderne i meccanismi mentali sottostanti.

    87) Il quadro psicopatologico nel pensiero di Griesinger:
    I folli sono dei malati nel corpo. Il primo passo per la conoscenza dei sintomi della malattia è rappresentato dalla loro localizzazione. Secondo G. l’interpretazione psicopatologica si muove su due livelli: da un lato l’anatomia patologica, dall’altro la psicologia.

    88) La clinica psichiatrica di E. Kraeplin è basata su:
    l’intento di ritagliare un profilo psicopatologico per ogni tipo di disturbo attraverso l’individuazione della forma clinica. Dalle aree di sovrapposizione dei singoli e numerosi casi si mira a ritagliare i profili dei quadri clinici. Classificazione sistematica. Sistema descrittivo di osservazioni dei casi clinici singoli, per classificare i malati attraverso il loro comportamento manifesto.

    89) la classificazione nosografia Kraepliniana si fonda:
    sui casi singoli; descrizione e osservazione del loro comportamento manifesto. Pone in primo piano le forme di disturbi che meglio esemplificano il modello di malattia mentale come malattia somatica. Per le altre decorso temporale e dell’esito. La diagnosi viene formulata sulla base della prognosi.

    90) Bleuler introduce nel modello psichiatrico classico:
    una prospettiva “organico-dinamica”. Introduzione della denominazione di schizofrenia. Componenti organiche della patologia mentale ma anche i processi psicologici.

    Mi dispiace, non sono tutte ma alcune le devo ancora completare, mentre ad ad altre non ho risposto in modo specifico, mi sono letta alcune cose da un vecchio libro di Lombardo.

    Per quanto riguarda le domande di statistica o analisi dei dati 63-77, alcune c'è l'ho, altre se ho tempo le vedrò oggi, alcune le lascierò perdere. Per me è come decifrare il cinese.
    Comunque se vuoi stasera le possiamo confrontare.
    Ciao e grazie

  9. #99
    piccoloprincipe
    Ospite non registrato
    grazie finachiolo!
    anche per me le domande di analisi dei dati sono tremende!
    teniamoci aggiornati se ne facciamo altre.
    ciao

  10. #100
    Partecipante L'avatar di bridgetjones
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    che bello!!!! adesso che abbiamo iniziato a mettere le risposte penso che le abbiamo tutti quasi tutte!
    una nn riesoc a trovarla...cioè più di un ama ora mi viene in mente questa:
    la domanda n° 3 quella valutazione del potenziale a 360° in ps. dle lavoro...la sa qualcuno????

    e un altra cosa...ma tutte le risposte del 2000-2001 erano relative anche a domande che noi nn abbiamo...perchè le nostre 70 domande saranno prese dalle 230 di quest'anno,vero??!!
    Bridg

  11. #101
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    Originariamente postato da bridgetjones
    ma tutte le risposte del 2000-2001 erano relative anche a domande che noi nn abbiamo...perchè le nostre 70 domande saranno prese dalle 230 di quest'anno,vero??!!
    beh... non vorrei certo mettervi in confusione

    quelle domande mi sono state date da una collega che all'epoca è riuscita ad entrare nella specalistica di roma... mi ha detto che sono una raccolta di tutte le domande uscite negli anni precedenti...

    ve le ho messe nella speranza che vi possano essere di aiuto, ma nulla di più

    in bocca al lupo,
    nico

  12. #102
    Queste sono la maggior parte delle domande, qualcuno può darmi quelle che mi mancano?

    1) Moscoviti sviluppò i suoi lavori sulle rappresentazioni sociali relativamente a:
    - Psicoanalisi. - Analisi scientifica del senso comune.

    2) Moscovici sviluppò il concetto di rappresentazioni sociali a partire da:
    Dalla nozione di “rappresentazione collettiva” elaborata da E. Durkeim.

    7) Per Durkeim le rappresentazioni collettive sono:
    D. elabora il concetto di “rappresentazione collettiva” in opposizione alle rappresentazioni individuali. Ne parla a proposito di quelle rappresentazioni che definiscono valori, idee e pratiche che stabiliscono un ordine sociale e facilitano la comunicazione tra i membri del gruppo.

    10) Per Bion il gruppo di lavoro si caratterizza per:
    La capacità dei membri di operare verso la realtà e lo sviluppo

    Il gruppo di lavoro per Bion rappresenta un livello ed una funzione che sono sempre presenti nel gruppo. Si contrappone e convive con la “mentalità primitiva” e con gli assunti di base”. Fa riferimento agli scopi per cui le persone sono riunite in gruppo, pertanto si basa sulla cooperazione cosciente e razionale dei partecipanti. Nel funzionamento mentale del gruppo svolge una funzione paragonabile all’ “Io” della psicoanalisi individuale. Il gruppo di lavoro è caratterizzato da funzioni più mature: il contatto con la realtà, la tolleranza della frustrazione, la capacità di comunicazione e collaborazione
    22) La competenza dello psicologo clinico si esplica?
    Aiuto agli individui che soffrono di problemi psicologici tramite valutazione psicologica ed interventi.
    24) Per approccio nomotetico si intendente quello scientifico, basato su confronti nterpersonali, alla ricerca di leggi universali.
    25) Per approccio idiografico si intende quello basato su confronti intrapersonali, sulla biografia e sulla storia dell’individuo.
    28) una collusione da parte dello psicologo può attuarsi quando in lui sia prevalente la motivazione affiliativi

    31) Quale di queste affermazioni definisce correttamente un disturbo di personalità?
    Criteri per la definizione del Disturbo di Personalità del DSM IV:
    A. Un modello abituale di esperienza interiore e di comportamento che devia marcatamente rispetto alle aspettative della cultura dell'individuo. Questo modello si manifesta in due (o più) delle aree seguenti:
    1) cognitività (cioè modi di percepire e interpretare se stessi, gli altri e gli avvenimenti)
    2) affettività (cioè, la varietà, intensità, labilità e adeguatezza della risposta emotiva)
    3) funzionamento interpersonale
    4) controllo degli impulsi
    B. Il modello abituale risulta inflessibile e pervasivo in una varietà di situazioni personali e sociali.
    C. Il modello abituale determina un disagio clinicamente significativo e compromissione del funzionamento sociale , lavorativo e di altre aree importanti.
    D. Il modello è stabile e di lunga durata, e l'esordio può essere fatto risalire almeno all'adolescenza o alla prima età adulta.
    E. Il modello abituale non risulta meglio giustificato come manifestazione o conseguenza di un altro disturbo mentale.
    F. Il modello abituale non risulta collegato agli effetti fisiologici diretti di una sostanza (per es., una droga di abuso, un farmaco) o di una condizione medica generale (per es., un trauma cranico).

    32) Cosa si intende con il termine temperamento:
    gli aspetti formali del comportamento. Buss e Plomin nel caratterizzare il temperamento mettono soprattutto in rilievo:Tratti temperamentali ereditati geneticamente. Il contributo di Strelau si focalizza soprattutto sul temperamento (Teoria regolativa del temperamento).
    Il temp. ha caratteristiche energetiche (reattività e attività) e temporali (velocità di reazione,
    mobilità, durata, tempo di reazione e ritmicità).
    Meccanismo fisiologico della reattività che permette di differenziare le persone in base all'intensità della loro risposta a stimoli di uguale intensità.
    Secondo Allport i tratti di personalità:
    Sono sistemi neuropsichici capaci di rendere funzionalmente equivalenti diversi stimoli.
    (Le caratteristiche energetiche e temporali del comportamento.
    Basi biologiche del temperamento; TRT: teoria regolativa del temperamento; tratti del temperamento).

    33) La validità concorrente viene accertata tramite un esame a posteriori.

    34) I test e le tecniche proiettive si distinguono in quanto:
    Il test è assimilabile ad un esperimento scientifico, le tecniche proiettive no, sono al più assimilabili a tecniche d’indagine (colloquio), studiano la personalità utilizzando materiale non strutturato, su cui il soggetto “proietta”.

    35) Uno dei primi a fornire una definizione panteorica di alleanza terapeutica fu Horvath oppure Greenson.

    36) Quale delle descrizioni elencate si riferiscono alla scala Ma (Ipomania) del MMPI?:
    E’ una scala che indica la presenza di molte autoattribuzioni di comportamenti energici, socievoli, impulsivi, impazienti. Persone irritabili, soggette a sbalzi d’umore, iperattive e impulsive avranno punteggi alti, all’opposto i soggetti depressi. In campioni di soggetti non patologici i neri hanno punteggi più alti rispetto alla media dei bianchi.

    37) Le caratteristiche del disturbo schizotipico di personalità sono:
    modalità pervasiva di relazioni sociali ed interpersonali deficitarie, disagio acuto e ridotta capacità riguardanti le relazioni strette, distorsioni cognitive e percettive. Cinque dei seguenti elementi:
    1) idee (non deliri) di riferimento
    2) credenze strane o pensiero magico
    3) esperienze percettive insolite, illusioni corporee
    4) pensiero e linguaggio strani (iperelaborato o stereotipato)
    5) sospettosità o ideazione paranoie
    6) affettività coartata
    7) comportamento eccentrico
    8) nessun amico stretto
    9) eccessiva ansia sociale, che non diminuisce con l’aumento della familiarità

    38) Nell’uso applicativo dei test lo studio dell’attendibilità serve per:
    Quantificare l’incidenza degli errori casuali sul risultato totale.

    39) Quale è un comportamento SBAGLIATO nella somministrazione di un test proiettivo individuale: Influenzare le risposte del soggetto.

    40) Quando si afferma che un test deve produrre una misura oggettiva, che cosa si intende per oggettivo?
    Replicabile

    41) In quale dei seguenti test si chiede al paziente di raccontare una storia a partire dalle tavole stimolo?:
    TAT
    CAT
    Picture Projective test ( test proiettivo figurato)
    Reattivo di immaginazione
    Blacky Pictures
    Test della mano
    Test dei tre personaggi
    Patte Noire

    42) Il Working Alliance Inventory di Horvath testa la relazione terapeutica, ha tre sottoscale (Goals, Task, Bond) con 20 item (likert a 7 punti) ciascuna.

    43) Nella siglatura del Rorschach, che cosa indica la sigla TRI ? :
    Tipo di Risonanza Intima. Rapporto tra risposte-colore e risposte-movimento.
    (4 tipi Intratensivo Estraversivo Coartato Ambieguale)

    44) Un QI di deviazione si distingue da un QI di rapporto perché:
    Il QI di deviazione è un punteggio standard riferito alla deviazione standard, il QI di rapporto è riferito all’età cronologica

    46) La scala di validità L permette di controllare la tendenza a fornire una immagine favorevole di sé.

    47) La campionatura degli item è un aspetto della validità di contenuto.

    48) Il test di Kuder è un inventario degli interessi professionali.

    49) La WISC: per bambini dai 5 ai 16 anni

    50) Il test di Wartegg, o meglio, test dei segni di Wartegg è un test di completamento di disegni.

    51) Per Anastasi un test è una situazione standardizzata in cui il comportamento viene campionato, osservato e descritto, producendo una misura oggettive e standardizzata di un campione di comportamento.

    52) La definizione più esaustiva e corretta del MMPI-2 è
    si tratta di una revisione che ha modernizzato contenuti e forme linguistiche degli item del MMPI (questionario psicopatologico e sul disagio psichico, autodescrittivo)

    53) I tipi di validità di un test: di contenuto, predittiva, concorrente, di costrutto (fattoriale), della facciata. Nella sua pienezza la validità di un test è di costrutto.

    54) Il QI si ricava dalla formula:
    (età mentale:età cronologica)x100

    56) test di personalità. Il primo strumento costruito da Eysenck fu il Maudsley Personality Inventory, poi lo Eysenck Personality Inventory.
    I "superfattori" di Eysenck sono ancorati a uno specifico sostrato:
    Biologico. I tre fattori sono : estroversione-introversione; nevroticismo; psicoticismo.

    57) Il questionario 16PF di Cattell:
    è un test di personalità che si basa sulla teoria gerarchica di Cattell (fattori di primo e secondo ordine della personalità). Valuta le caratteristiche normali della personalità, individua 16 tratti bipolari definiti psicologicamente e statisticamente che descrivono la “sfera di personalità umana totale”. 16 scale indicate da lettere dell’alfabeto. 10 items per ogni scala con tre alternative ognuna.

    Le differenze tra i due test proiettivi Rorschach e Holtzman Inkblot Technique riguardano: STIMOLI (nell’HIT ci sono ben 45 tavole; non tutte le macchie sono simmetriche all’asse verticale; ci sono due serie di stimoli); SOMMINISTRAZIONE (si somministrano 2 tav. esercizio prima del test; si dà una sola risposta per tavola; si fa una breve inchiesta dopo ogni tavola); SIGLATURA DELLE RISPOSTE (22 variabili da considerare e per ognuna c’è
    una guida minuziosa per avere risultati oggettivi e condivisibili; ogni variabile è valutata per intensità su scala numerica da 1 a 5 punti)

    58) Le favole della Duss costituiscono un test proiettivo di completamento di storie, utilizzando uno stimolo verbale.

    59) Il test di Luscher è basato sulla scelta di colori.

    60) lo STAI (State-trait Anxiety Inventory) è un test che misura l’ansia di stato e di tratto (2 subset di 20 item ognuno).

    61) lo Z-test di Zullinger è un test proiettivo simile al Rorschach, soprattutto dal punto di vista concettuale.

    62) il Bender Visual Motor Gestalt Test è un test neuropsicologico che richiesde la copiatura di disegni.

    64) [ R x O1 G1 / R x O2 G2 ] è un disegno di ricerca sperimentale o pre-sperimentale.

    65) Il coefficiente di correlazione multipla è la misura del grado di relazione tra più di due variabili, varia tra -1 e + 1. Nei test viene utilizzata per valutare la correlazione tra più test ed un criterio.

    73) Per aumentare la potenza statistica si può aumentare la dimensione del campione,
    74) In una distribuzione normale la percentuale di punteggi compresi tra due deviazioni standard sotto e sopra la media è del 14,6%.
    75) Errore di I tipo: rifiutare ipotesi nulla quando è vera.

    76) Errore di II tipo: accettare l’ipotesi nulla quando è vera l’ipotesi alternativa.

    77) Quando l’effetto di una variabile dipende dal livello assunto da una seconda variabile vi è una interazione.

    81) Secondo Grmek nel definire il concetto di malattia si dovrebbe tener conto:
    di diversi aspetti, primo tra tutti la distinzione tra essere malato e “avere una malattia”. Il primo si riferisce al vissuto, il secondo si riferisce alla concettualizzazione della malattia da parte del medico. La malattia fa parte della storia dell’uomo, è un modo di vivere.

    82) Nell’ambito del modello della psichiatria nascente è possibile evidenziare:
    l’attenzione è rivolta verso un concetto di follia inteso come forma di estraneamento, denominata “alienation”, dell’uomo dalla natura umana: la follia rappresenta la conseguenza della rottura con l’immediatezza con cui la natura umana si esprime.

    83) il folle nel clima del razionalismo francese è:
    è un individuo le cui capacità morali sono alterate, le cui passioni ed istinti erompono dalla sua interiorità.

    84) Da un punto di vista storico, nel contributo di Esquirol si possono individuare alcuni temi che andranno a caratterizzare successivamente il modello:
    prospettiva epistemologica, normalità e psicopatologia diventeranno due diversi modi di esistenza. Oggettivazione della follia, si diffonde la tendenza a comprendere il sano partendo dal patologico. Soggettivazione della follia, espresso nel tentativo di comprender il significato dei sintomi, inserendoli nel vissuto complessivo dell’alienato. Si delinea la tendenza ad inquadrare i disturbi del comportamento in entità sindromiche, individuando le monomanie (parzialità del disturbo), distinguendo tra monomania affettiva o ragionante e monomania istintiva da ricondurre ad una lesione delle facoltà dell’intelletto.

    85) Per Canguilhelm le concezioni positivistiche di normalità e patologia sono riconducibili a:
    opposti valori. Al pensiero di Comte il cui interesse si rivolge al patologico per poi determinare specularmene le leggi del normale e a Bernard che tenta una interpretazione di andamento quantitativo numerico.

    86) il contributo dato dalla medicina dell’ottocento alla psicopatologia eziologia è determinato:
    dall’esigenza di utilizzare metodi sperimentali per l’indagine dei fenomeni di disfunzione dei processi fisiologici. L’interesse si sposta verso il normale attraverso la fisiologia. Intento di ricercare le cause eziologiche che hanno determinato l’insorgenza della malattia, piuttosto che di comprenderne i meccanismi mentali sottostanti.

    87) Il quadro psicopatologico nel pensiero di Griesinger:
    I folli sono dei malati nel corpo. Il primo passo per la conoscenza dei sintomi della malattia è rappresentato dalla loro localizzazione. Secondo G. l’interpretazione psicopatologica si muove su due livelli: da un lato l’anatomia patologica, dall’altro la psicologia.

    88) La clinica psichiatrica di E. Kraeplin è basata su:
    l’intento di ritagliare un profilo psicopatologico per ogni tipo di disturbo attraverso l’individuazione della forma clinica. Dalle aree di sovrapposizione dei singoli e numerosi casi si mira a ritagliare i profili dei quadri clinici. Classificazione sistematica. Sistema descrittivo di osservazioni dei casi clinici singoli, per classificare i malati attraverso il loro comportamento manifesto.

    89) la classificazione nosografia Kraepliniana si fonda:
    sui casi singoli; descrizione e osservazione del loro comportamento manifesto. Pone in primo piano le forme di disturbi che meglio esemplificano il modello di malattia mentale come malattia somatica. Per le altre decorso temporale e dell’esito. La diagnosi viene formulata sulla base della prognosi.

    90) Bleuler introduce nel modello psichiatrico classico:
    una prospettiva “organico-dinamica”. Introduzione della denominazione di schizofrenia. Componenti organiche della patologia mentale ma anche i processi psicologici.

    92) L’Antropoanalisi a differenza della psichiatria classica, che nel suo operare impiega una dialettica naturalistico-riduttiva, mira ad individuarele caratteristiche della struttura della presenza mettendo ordine nella varietà dei dati biografici, psicologici e patologici.
    La rottura della coerenza dell’esperienza naturale costituisce la determinante fondamentale degli stati di sofferenza.

    Nell'antropoanalisi il concetto di mondo è riferito a: Orizzonte trascendentale di comprensione.
    Non è mai il mondo in sè, ma esso è definito come mondo biologico, sociale, proprio che vengono vissuti simultaneamente dalla persona e rappresentano le possibili configurazioni esistenziali del vissuto individuale. Rivela la mondanizzazione di un soggetto. E' sempre ciò rispetto a cui la presenza si trascende e si progetta, il modo in cui l'essente gli si rende possibile.

    93) Per Binswanger la malattia mentale è un modo di essere al mondo, una espressione drammatica del dover essere costretti ad essere, una configurazione il cui progetto di mondo si presenta oppressivo e povero rispetto all’estrema libertà di altri modi di essere.
    Le patologie sono una forma di esistenza mancata.

    94) L’Esser-ci=presenza, si manifesta in tre forme fondamentali dell’esistenza: poter-essere, avere il permesso di essere, essere costretto ad essere.

    98) le benzodiazepine sono degli ansiolitici. Euipnici nei disturbi del sonno.

    99) cosa sono i neurolettici?
    sono farmaci antipsicotici agiscono a livello del sistema dopaminergico, bloccandolo. Anche nella mania.

    100) I timolettici sono degli antidepressivi, con azione disinibente ed ansiolitica. Triciclici e inibitori delle monoaminossidasi (IMAO).

    101) Con episodio bipolare si intende maniaco-depressivo

    102) Il termine schizofrenia fu coniato da Bleuler.

    103) Freida Fromm-Reichman introdusse il concetto di madre schizofrenogena

    104) Lo psichismo di difesa è una strategia di controllo che viene messa in atto da persone affette da disturbo ossessivo compulsivo.

    105) la conversione somatica è tipica dell’isteria

    106) L’amenorrea è un sintomo significativo dell’anoressia nervosa.

    108) Le allucinazioni possono riguardare tutti i sensi.

    111) Si parla di viscosità affettiva nella epilessia

    112) L'approccio cognitivista all'inconscio ha attribuito importanza:
    all'esame delle funzioni strettamente cognitive dell'elaborazione dell'informazione, come l'attenzione, la percezione, la memoria

    113) Nel modello teorico di Fairbairn l’io libidico funziona…
    Per F. la libido non è intesa come ricerca di piacere, ma come ricerca dell’oggetto reale. F distingue:un Io ideale, un Io eccitante e un Io rifiutante. La parte dell’Io che si lega all’oggetto eccitante viene chiamata Io libidico.

    Nel sistema teorico-clinico di Fairbairn, l'Io antilibidico funziona come un sabotatore interno; è la parte dell'Io legata all'oggetto rifiutante e che si identifica con esso; è quindi ostile verso qualsiasi contatto e gratificazione e soprattutto verso l'Io lipidico. Fairbairn ha sostenuto che "La funzione del piacere libidico e' essenzialmente di fornire un indice per l'oggetto"

    114) Nel pardigma di Morin sono significativi i costrutti?
    1. Il tutto è maggiore della totalità
    2. Le parti rappresentano eventualmente + del tutto
    3. Il tutto è inferire al tutto
    4. Il tutto è conflittuale
    Per Morin, inoltre, gli ingredienti della complessità sono: l’ordine e il disordine; critica la teoria classica dei sistemi, in particolare il concetto di “oliamo” perché troppo riduttivo.
    Nel paradigma sistemico di Morin sono significativi i costrutti di Sistema e organizzazione; "principio di complessità".

    115)
    Secondo la teoria neo-junghiana di Fordham la maturazione individuale è caratterizzata da: Continui assestamenti nei quali si verificano stati instabili del Sé che tuttavia non compromettono la sua esistenza totale

    116) Sullivan nell'analisi delle relazioni interpersonali ha analizzato soprattutto:
    I fenomeni che possono arrestare o promuovere lo sviluppo della personalità; la dimensione evolutiva.
    Sullivan nell’analisi delle relazioni personali ha analizzato soprattutto?
    La personalità che è l’insieme di situazioni interpersonali che caratterizzano la vita umana. Essa è un costrutto ipotetico, centro dinamico di 3 processi:
    1)dinamismi 2) personificazioni 3) processi cognitivi

    117) R.May nella sua elaborazione teorica ha chiarito la differenza tra?
    Angoscia normale (è una caratteristica ontologica che si associa ad un rapporto costruttivo dell’individuo con la realtà) e nevrotica (deriva dal disagio psichico)..
    Per May importanti, oltre all’angoscia, sono i concetti di: intenzionalità, centricità e autocoscienza.

    Secondo R. May è necessario distinguere dal punto di vista clinico:
    Angoscia normale (favorisce la crescita) ed angoscia nevrotica (ostacola la crescita).
    Colpa normale(favorisce la crescita) e colpa nevrotica (ostacola la crescita).
    Deprivazione d'amore (valore primario) nelle prime fasi ---> angoscia.
    " d'approvazione e successo (assume valore nel corso della vita) ---> angoscia.
    Estraneamento ed alienazione dell'uomo occidentale e l'autocoscenza che risolve la colpa. May nella prassi terapeutica tende alla comprensione empatica; favorire l'integrazione a livello conscio e inconscio dei vari processi costitutivi della personalità: desiderio, volontà, decisione.

    118) Allport, Murray ???

    Fanno parte della prospettiva dell'interazionismo dinamico:
    Endler, Magnusson, Edwards, Barker, Hettema, Van Heck

    119) per Kelly l’uomo come scienziato implica la capacità di costruire teorie ed avanzare ipotesi suscettibili di essere confrontate con l’evidenza sperimentale o modificate alla luce di nuove esperienze.

    Secondo Kelly nella valutazione dei costrutti personali è fondamentale:
    la "griglia di repertorio", in cui i soggetti classificano in rapporto a determinati costrutti persone, emozioni, situazioni

    120)
    L'elaborazione dell'inconscio dinamico e dell'inconscio preriflessivo concerne:
    Atwood e Stolorow (prospettiva intersoggettiva in psicoanalisi; psicoanalisi del Sé). L'inconscio pre-riflessivo si riferisce a quei principi organizzativi dell'esperienza che operano al di fuori della coscienza dell'individuo e che si definiscono nelle diverse interazioni tra i mondi soggettivi del bambino e delle figure significative; l'inconscio dinamico è formato da un insieme di configurazioni che non possono giungere al livello della consapevolezza perché legate a conflitti emozionali e pericolose per il soggetto

    121) B. Weiner ha approfondito:
    Weiner: teoria dell’attribuzione e locus of control, concetto di stabilità per cui le cause in una certa prestazione sono viste come stabili o instabili;stili attribuzionali.

    122) Minkowski nell’analisi del tempo vissuto attribuisce un ruolo importante:
    allo slancio vitale inteso come divenire.
    Minkowski nell'analisi del tempo vissuto attribuisce un ruolo importante:
    all'atto di penetrazione intuitiva.
    La patologia mentale secondo Minkowski può essere compresa analizzando la deformazione del vissuto temporale.

    123) Per Reich uno degli elementi distintivi del carattere nevrotico è:
    l’incapacità di sperimentare l’orgasmo, perché ha un imbrigliamento dell’energia libidica. Di ciò sono prova il sadismo ed il senso di vanità nell’uomo, il masochismo ed il senso di colpa nelle donne.

    W.Reich connette la nozione di carattere con quella di "armatura" per evidenziare:
    -Il carattere d'impotenza e frigidità nella sessualità.
    -L'insieme delle strutture difensive
    PROBABILE
    - Il carattere genitale
    - Il carattere orale
    - La rigidità delle persone con problemi sessuali.

    Reich fa la distinzione tra carattere genitale e carattere nevrotico.

    124) Una delle seguenti variabili di personalità è fondamentale nella teoria di Mischel:
    quelle fondamentali sono: 1) competenze costruttive cognitive; 2) strategie di codificazione e categorizzazione; 3) processi di prototipizzazione; 4) aspettative; 5) valori soggettivi;
    6) processi di autoregolazione

    125) Nell'interazionismo dinamico, secondo una prospettiva costruzionista, viene valutato il rapporto tra:
    individuo e ambiente/persona e situazione

    126) La motivazione al successo, all'affiliazione, al potere e all'evitamento, si configurano come principali sistemi motivazionali nella teoria di:
    McClelland (e Atkinson)

    127) La considerazione dell'organismo come una totalità attiva e dinamica. l’emancipazione della persona deriva dalla tendenza all’autorealizzazione.

    128) Magnusson ha messo in rilievo l’importanza:
    del rapporto di causazione reciproca tra organismo e ambiente che deve essere studiato con un approccio totale: l’interazionismo olistico dinamico.

    129) Adler: inferiorità, sentimento di comunità, principi dell’unità, del dinamismo, dell’influenza cosmica, della spontanea strutturazione delle parti in una totalità, dell’azione e della reazione tra individuo e ambiente, lo stile di vita ed il sé creativo.

    La falsa meta come direzione incongrua della persona e come disturbo della personalità caratterizza la teoria di: Adler. Secondo Adler la pulsione aggressiva è spiegabile come:
    Una reazione alla frustrazione.
    Uno dei principi basilari che caratterizzano la vita psichica secondo Adler, è:
    Uno di questi:Il principio dell'unità; il principio del dinamismo; il principio dell'influenza cosmica; il principio della spontanea strutturazione delle parti in una totalità; il principio dell'azione-reazione tra individuo e ambiente.

    130) La funzione trascendente per Jung è la sintesi tra inconscio e coscienza, permessa dal Sé, verso cui tende la sua psicoterapia.

    La tendenza alla compensazione e all'integrazione dei processi psichici consci ed inconsci inerisce la teoria di:Jung.
    Nell'elaborazione teorica Junghiana è fondamentale la differenza tra:L'archetipo in sè e le rappresentazioni archetipiche.
    Quale ambito di ricerca, tra quelli citati, è stato particolarmente approfondito da Jung:
    Le caratteristiche progressive e regressive della libido

    131) Plomin,De Fries e Loehlin hanno individuato tre tipi di correlazioni –interazioni tra geni e ambiente: correlazione passiva, correlazione reattiva e correlazione attiva.

    132) Secondo Hettema nell’analisi della personalità sono importanti 3 livelli:
    1. livello cognitivo-simbolico
    2. livello di controllo
    3. livello sensorio-motorio-operazionale

    133) Buss e Plomin nel caratterizzare il temperamento mettono soprattutto in rilievo:
    Tratti temperamentali ereditati geneticamente, Thomas e Chess, Streleau, Rothbart e Derryberry, Goldsmith, Campos.

    134) Nella teoria di Rotter risultano particolarmente approfonditi:
    Il valore del rinforzo, i bisogni e le mete del comportamento in rapporto alle situazioni

    137)
    Le fasi dello psicodramma moreniano sono:
    Tre: Riscaldamento, azione, partecipazione dell’uditorio.

    138) ??? L’habeas emotum e stato formulato da Goleman

    140) Yalom: modello internazionale di gruppo, gruppi devono essere eterogenei ma con soggetti con stessa forza dell’Io.

    141) Perls con confluenza intende “appiccicamento”, l’Io confluisce nel Tu e non si avverte il confine con l’ambiente esterno.

    144) Per E. Berne le transazioni incrociate sono:
    la risposta transazionale è indirizzata ad uno stato dell?io diverso da quello che ha lanciato lo stimolo.

    146) Secondo Berne il pregiudizio è il risultato del triangolo drammatico.

    147) cosa si intende per ciclo di vita della famiglia:
    Una successione di fasi distinte attraversate dalla famiglia che scandiscono il suo percorso. Ogni fase presenta un compito di sviluppo che comporta una ristrutturazione dei rapporti che consente un passaggio allo stadio successivo.

    149)
    La Mediazione Familiare è:
    - La separazione coniugale è un processo attraverso il quale i genitori separati o in via di separazione si rivolgono liberamente ad un terzo neutrale, il mediatore, per ridurre gli effetti distruttivi di un grave conflitto che interrompe o disturba la comunicazione fra loro. La mediazione mira a ristabilire la comunicazione tra le parti per poter raggiungere un obiettivo concreto: la realizzazione di un progetto di organizzazione delle relazioni dopo la separazione o il divorzio. L’obiettivo finale della mediazione familiare si realizza quando il padre e la madre, nell’interesse dei figli e loro, si riappropriano, pur separati, della comune responsabilità genitoriale. Ad essi spetta ogni decisione finale.
    - Una metodologia specifica di aiuto alla coppia nella presa di decisione con un mediatore; essa consiste in un setting ben preciso di incontri con finalità e metodi propri. (Prevede il riferimento anche ad altri professionisti).
    - Finalizzata alla regolazione extragiudiziale delle controversie e della conflittualità nella separazione e nel divorzio.

    Il Mediatore Familiare è:Un terzo neutrale, imparziale che gestisce i negoziati tra le parti.
    L’obiettivo generale della Mediazione Familiare è:
    L’obiettivo finale della mediazione familiare si realizza quando il padre e la madre, nell’interesse dei figli e loro, si riappropriano, pur separati, della comune responsabilità genitoriale.
    Nel processo di Mediazione Familiare il sistema oggetto di intervento è costituito da:
    La coppia genitoriale.
    Rispetto alla conflittualità coniugale la mediazione familiare si pone come obiettivo:
    Ristabilire la comunicazione tra le parti per poter raggiungere un obiettivo concreto: la realizzazione di un progetto di organizzazione delle relazioni dopo la separazione o il divorzio.

    150) indicare le fasi del modello proposto da Kaslow per descrivere le fasi del processo di separazione
    3 stadi: alienazione, coflittuale, riequilibratrice.

    154) cosa si intende per Bohannan per divorzio genitoriale:
    La ridefinizione della relazione come genitori per continuare ad adempiere agli obblighi educativi e alle responsabilità genitoriali anche a separazione avvenuta.

    155) Secondo Mazer la Famiglia multiproblematica è un gruppo familiare composto da 2 o più persone in cui più della metà dei membri ha sperimentato problemi di pertinenza di un servizio sociale, socio-sanitario o legale.

    156) gli eventi critici fanno parte della Sindrome da incidenti critici professionali e traumi.

    157)Per Watzlawick,Beavin e Jackson con paradosso si intende doppio legame, una contraddizione che deriva dalla deduzione corretta da premesse coerenti.

    158) Una famiglia si definisce ricostituita quando (Barnes, 1991)
    due adulti formano una nuova famiglia in cui 1 di loro o ambedue portano un bambino avuto da una precedente relazione.

    159) sistema aperto per Bertalanffy è
    totalità, non sommatività, funzione omeostatica funzione di trasformazione

    160) cosa si intende per ecomappa:
    Rappresentazione grafica delle relazioni significative della famiglia.

    161)
    Che cos'è lo scisma (Bion)?
    Una forma di resistenza allo sviluppo ed al cambiamento.
    Che cos'è il sistema protomentale (Bion)?
    Qualcosa in cui il fisico e lo psicologico o mentale si trovano in uno stato indifferenziato.
    Che cos’è la valenza secondo Bion?
    Capacità dell’individuo di combinarsi in modo istantaneo ed involontario con altri individui.
    (-disposizione dell’individuo a combinarsi con il gruppo nel determinare gli assunti di base e nell’agire secondo essi.).
    Che cosa sono gli assunti di base (Bion):
    Un aspetto della mentalità di gruppo (Bion ne distingue 3 : Dipendenza, Attacco-Fuga, Accoppiamento).
    “La mentalità di gruppo è l’opinione comune, unanime e anonima del gruppo in un momento dato. Il concetto di assunto di base ci dice qualcosa circa il contenuto della mentalità di gruppo”.
    Quale è la funzione del gruppo di lavoro (Bion):La capacità dei membri di operare verso la realtà e lo sviluppo.

    164)
    Il transfert gemellare riflette per Kohut, all'interno del Sè tripolare, il bisogno che il paziente ha di essere esattamente come il terapeuta.
    Teoria bipersonale.
    Le origini evolutive di questo bisogno sono rintracciabili nel desiderio fusionale che gradualmente si trasforma in un comportamento imitativo. Nella teoria di Kohut il termine Sé viene utilizzato per indicare:
    Un centro di iniziative e un contenitore di impressioni, un "locus" di relazioni, non è una rappresentazione ma ha un ruolo funzionale. Una struttura psichica permanente costituita da due poli, grandiosità e idelizzazione. Sé sovraordinato, costellazione psichica primaria, centro dell'esperienza e dell'iniziativa e principale istanza motivazionale. Il Sé è una struttura superordinata con una sua propria linea di sviluppo che incorporava i desideri istintuali e le difese.

    165) La condensazione è:
    Concentrazione di più elementi psichici e dell’energia ad essi legata in un’unica rappresentazione dotata di notevole intensità. La condensazione si manifesta in modo evidente nel sogno in cui come afferma Freud. La condensazione sebbene sia innanzitutto un procedimento caratteristico del pensiero inconscio, agisce in favore della censura in quanto contribuisce a ciò che Freud chiama lavoro onirico, ossia a quel processo di deformazione e mascheramento degli elementi inconsci del sogno che determina la discrepanza fra contenuto latente e contenuto manifesto. Il meccanismo della condensazione è strettamente connesso a quello di spostamento, in quanto le energie psichiche legate ai singoli pensieri vengono spostate e concentrate su un unico elemento. Un analogo procedimento di condensazione è stato rilevato da Freud anche nella formazione dei sintomi, nei lapsus, nelle dimenticanze e nel motto di spirito.
    Uno dei meccanismi di funzionamento del gruppo che è stato descritto da S. H. Foulkes. Foulkes attribuisce al termine un significato differente da quello che gli dà Freud; più precisamente egli afferma: “Sembra quasi che l’inconscio collettivo operi come un condensatore, che prima immagazzina segretamente le forti cariche emozionali generate dal gruppo, poi le scarica sotto forma di tipici eventi gruppali condivisi”.

    166) Le Masse Artificiali di cui parla Freud sono:
    Freud distingue “masse primitive” e “masse artificiali” (ad esempio, l’esercito e la chiesa). Queste ultime sono più stabili e vengono preservate dalla disgregazione dalla presenza di un capo, dalla loro articolazione interna e anche da un certo grado di costrizione che viene esercitato sulle persone che le compongono perché non se ne distacchino. La distinzione di Freud mette in evidenza che la condizione psicologica di massa può essere non una condizione transitoria, ma anzi una forma stabile di organizzazione sociale.

    167) Le principali matrici di cui parla Foulkes sono:
    Matrice: definizione di Foulkes: “La matrice è il termine comune a tutti i membri, da cui dipendono in definitiva il significato e l’importanza di tutto ciò che accade nel gruppo: ad essa fanno riferimento tutte le comunicazioni e interpretazioni, verbali o meno. Questo concetto si collega a quello di comunicazione”. È significativo l’uso del termine “matrice” da parte di Foulckes, al posto del termine “madre”. Il concetto di matrice evidenzia, infatti, la dimensione generativa del gruppo, il suo essere contenitore di elementi ancora non individuati che possono prendere forma. La matrice secondo F. è anche l’elemento comune che permette la comunicazione tra i membri del gruppo: “Il gruppo rappresente una situazione sociale in cui i pazienti entrano ibn contatto inter-reagendo fra di loro: la dinamica del gruppo opera all’interno di una comune matrice interpersonale”.

    G. Lo Verso e M. Papa elaborano il concetto di matrice di Foulkes secondo una triplice accezione:
    a) Matrice di base: è il presupposto della comunicazione;
    b) Matrice dinamica: si costituisce all’interno della situazione grippale come fatto peculiare di quel gruppo ed è in perenne trasformazione;
    c) Matrice personale: riguarda l’individuo e si forma a partire dalla sua esperienza costitutiva di far parte di un gruppo, quello familiare originario, di cui ha incorporato l’insieme di rapporti, nonché mitologizzazione e fantasmatizzazione di tali rapporti (Fonte Claudio Neri, Gruppo, Ed. Borla).

    168) La narrazione efficace è:
    Il “linguaggio dell’effettività” è proprio della persona o del gruppo che non giudica, ma si lascia affascinare dalla realtà e ne mantiene aperte le diverse potenzialità evolutive. È il linguaggio di chi non descrive, ma interagisce con ciò di cui parla. Il “linguaggio dell’effettività” prende spesso la forma di una “narrazione efficace”: una narrazione capace di far entrare chi ascolta in rapporto con i pensieri, le emozioni ed i sentimenti presenti nel campo del gruppo.

    La “narrazione efficace è una modalità di commuting intenzionale che richiede un’elevata capacità espressiva.

    Il “Racconto efficace” è una modalità intenzionale e creativa di commutino.
    È un modo di comunicare usato da alcuni membri del gruppo capaci di riferire, per esempio un episodio della loro vita, in modo che gli altri sono portati quasi spontaneamente ad associare loro fantasie, sogni e pensieri. Tutto il gruppo, cioè, usa il “racconto efficace” per il lavoro collettivo. Anche l’analista dovrebbe usare questo mezzo espressivo per entrare in rapporto con il gruppo.
    Raccontare in modo efficace significa fare in modo che i propri pensieri ed i propri stati d’animo entrino direttamente in interazione con le persone che ascoltano e con gli elementi presenti nel campo. Il “Linguaggio dell’effettività”, come afferma Bion, non è un sostituto dell’azione, ma ha la stessa immediatezza e forza dell’azione.
    Il risultato di un “racconto efficace” è l’animarsi dei fatti narrati, che prendono posto nella trama dei pensieri del gruppo. Raccontare in modo efficace, oltre all’animazione dei pensieri e dei fatti, implica che il narratore metta se stesso nella narrazione.

    la narrazione efficace quando si evidenziano le discrepanze o la netta assenza di differenze

    169) Plexus è :
    Durante il trattamento psicoterapeutico il paziente tende a mettere in connessione dinamica con i suoi conflitti un numero relativamente piccolo di persone che hanno un significato particolare per il disturbo. Questo gruppo di persone costituisce, secondo Foulkes il plexus, cioè la rete dinamica nella quale ha avuto origine la malattia, e in realtà, ciò che appare nel paziente è semplicemente il sintomo di un disturbo nell’equilibrio della rete dinamica di cui fa parte.
    (Il concetto di Rete: Foulkes concepisce il gruppo secondo un modello di rete. Ogni nodo è una persona collegata attraverso un legame (relazione) alle altre persone ed alla rete nel suo complesso. La rete non è una semplice somma di relazioni a due, ma è dotata di caratteristiche d’insieme diverse da quelle dei singoli legami. Soggiacente alla rete vi è la matrice del gruppo (vedi dom 167) da cui la rete promana.

    170) Polarizzazione è:
    Si verifica quando le divergenze all’interno del gruppo non possono venite eliminate, per cui si formano due sottogruppi la cui riunificazione risulta improbabile in quanto i meccanismi di aggressività, un tempo proiettati all’esterno, trovano all’interno del gruppo il loro campo di espressione.

    Neri utilizza questo termine con due diversi significati. Il primo corrisponde alle indicazioni di Foulkes e si riferisce a come vari aspetti di uno stesso nucleo fantasmatico vengono espressi dai diversi partecipanti del gruppo. (Spiego meglio: secondo Foulkes in un gruppo analitico un nucleo emotivo e fantasmatico viene suddiviso nei suoi elementi costitutivi. Ciascuno di questi elementi viene assunto e rappresentato da individui diversi. La reazione totale del gruppo nella sua complessità risulta dalla somma, dalla combinazione di queste risposte parziali). Il secondo significato indica come una certa emozione o tensione (per esempio, l’odio) possa occupare (polarizzare) l’intero campo del gruppo.

    171) Che cos’è il Mistico per Bion?
    Secondo Bion un individuo eccezionale (il Mistico), dopo che nel gruppo si è raggiunta la discriminazione tra l’uomo e la divinità, aspira a stabilire nuovamente un contatto diretto (non mediato dall’Istituzione) con la divinità, da cui ha la coscienza di essere separato. La sua attività nel gruppo è costantemente impegnata nel tentativo di realizzare l’intersezione con la divinità e, con la nuova idea che ha dato origine al gruppo. Per il gruppo, a causa di tali tentativi e della sua azione, questo individuo è un nuovo Eroe. Più precisamente il Mistico, che cerca di stabilire un contatto diretto con la divinità (con l’Eroe perduto), è percepito come una nuova incarnazione dell’Eroe. Il suo impatto evolutivo e distruttivo è corrispondente ad un nuovo ciclo: attivazione dei fenomeni dello Stadio primitivo, passaggio dallo Stadio primitivo allo Stadio della discriminazione, ecc. Il nuovo ciclo proporrà una ulteriore espansione della realtà del gruppo, rispetto ai limiti raggiunti attraverso le intuizioni precedenti “individui eccezionali” e alla visione del mondo che l’Istituzione ha sistematizzato in base alle loro intuizioni.

    172) Le due modalità con cui si compie il Commuting sono:
    La Narrazione Efficace: modalità intenzionale e creativa, e la Diffusione trans-temporale: si diffondono specifiche qualità del campo, dello stare insieme.

    173) Anomia è un termine di Durkheim che designa:
    Con questo termine E. durkheim si riferisce al vuoto di valori che è il risultato del crollo di stabili norme sociali e familiari nella città urbana contemporanea. Questo concetto mette in luce, per opposto, il bisogno dell’individuo di relazioni strutturate, oggetti di identificazione, ruoli per poter avvertire di essere all’interno di un quadro di riferimento comprensibile ed avvertire conseguentemente di essere sicuro.

    174) Il concetto di Matrice di Gruppo deriva da:
    (Vedi dom. n. 167).

    175) Qual è la funzione svolta dal Genius Loci secondo Neri?
    Nel piccolo gruppo a finalità analitica il Genius loci corrisponde alla funzione di animare o rianimare l’identità del gruppo e collegare il cambiamento con la base affettiva del gruppo. Ha quindi anche il compito di evitare il divenire sclerotico del gruppo e la sua eccessiva istituzionalizzazione. La funzione del Genius loci, inoltre, è quella di evitare lacerazioni, ferite nell’identità sincretica dei membri e, nello stesso tempo, consentire che la situazione del gruppo evolva.
    Nel piccolo gruppo a finalità analitica, il “Genius loci” corrisponde alla funzione di rianimare l’identità del gruppo e collegare il cambiamento con la base affettiva del gruppo.

    176) Che cosa sono gli Assunti di Base secondo Bion?
    La mentalità primitiva, secondo Bion, è sostenuta e pervasa da tre fantasie, che si avvicendano nel gruppo. Bion le definisce “Assunti di Base” che sono fantasie inconsce che riguardano i motivi “veri” per i quali il gruppo è riunito.
    Ci sono 3 classi principali in cui ricadono queste fantasie:
    1. Ass. di base di Dipendenza: è dominante il fantasma di dipendere totalmente da un capo assoluto e dominante che provveda a soddisfare tutte le necessità e desideri del gruppo.
    2. Ass. di base di Attacco-Fuga: è dominante la fantasia che esista un nemico che è necessario attaccare o da cui bisogna fuggire.
    3. Ass. di base di Accoppiamento: vi è la credenza collettiva inconscia che, qualunque siano i problemi e le necessità attuali del gruppo, essi saranno risolti da un avvenimento futuro: la nascita di un figlio ancora non concepito che sarà il salvatore del gruppo.

    N.B. Altra risposta possibile è: Assunti di Base: credenze collettive inconsce che riguardano i motivi “veri” per i quali il gruppo è riunito.

    177) Che cos’è una catena associativa gruppale per Kaes?
    Le libere associazioni fanno parte integrante della tecnica psicoanalitica volta a penetrare gli strati inconsci della mente. Per ovvi motivi, questa tecnica non può essere impiegata estensivamente nel setting di gruppo. Tuttavia, in certe occasioni il gruppo vi si avvicina nelle sue caratteristiche discussioni liberamente fluttuanti. Queste discussioni possono condurre, abbastanza frequentemente nei gruppi analitici ben funzionanti, a improvvise emergenze di attività a catena, a cui ogni membro contribuisce fornendo un anello essenziale e specificatamente personale. Questo evento può approfondire il livello della comunicazione e condurre a sviluppi nella dinamica del gruppo.
    La catena associativa gruppale è un modo attraverso cui possono venire espresse fantasie dei singoli partecipanti e del gruppo nel suo insieme, che altrimenti è difficile fare emergere.
    Queste catene sono doppiamente determinate: esse sono formate da enunciati successivi o similari dei membri del gruppo e sono determinate da una logica gruppale, i cui contenuti e metodi di strutturazione rivelano un pensiero gruppale.

    178) Qual’ è la funzione del gruppo di lavoro per Bion?
    Il gruppo di lavoro descritto da Bion rappresenta un livello ed una funzione che sono sempre presenti nel gruppo. Si contrappone e convive con la mentalità primitiva e con gli assunti di base. Fa riferimento agli scopi per cui le persone sono riunite in gruppo, pertanto si basa sulla cooperazione cosciente e razionale dei partecipanti. Nel funzionamento mentale del gruppo svolge una funzione paragonabile all’ ”IO” della psiche individuale.

    179) Cos'è il commuting per Neri e quali sono le due modalità in cui si compie.
    Termine utilizzato per indicare l' insieme di funzioni che presiedono al passaggio dalla dimensione individuale a quella di gruppo e viceversa. Questo passaggio si attua con due modalità: alcune volontarie e richiedono una certa capacità, altre sono non-volontarie ed automatiche. Una modalità intenzionale e particolarmente creativa di commuting è il racconto efficace: è una maniera di comunicare, autentica ed efficace, utilizzata da alcuni membri del gruppo che sono in grado di riferire ad es. un sogno o un episodio della loro vita, in modo tale che gli altri membri sono portati quasi spontaneamente ad associare le loro fantasie, i loro sogni e pensieri. L'intero gruppo cioè utilizza il racconto efficace per il lavoro collettivo.

    180) Che cos’è il sistema protomentale per Bion?
    Secondo Bion non si può capire la sfera degli avvenimenti protomentali riferendosi all’individuo soltanto ed è invece negli individui riuniti che si trova il terreno adatto per capire la dinamica dei fenomeni protomentali. Lo stadio protomentale nell’individuo infatti è solo una parte del sistema protomentale.
    Nella sfera protomentale l’individuo è parte di un sistema, anche quando ad altri livelli mentali ha realizzato la distinzione.
    Puo soccorrere l’immagine della fungaia: guardando una radura, l’osservatore vede i singoli funghi separati uno dall’altro e sparsi in una vasta area del prato; una fotografia a raggi infrarossi mostrerebbe invece non i funghi, ma la rete che li unisce. La “rete” che fa capo al sistema protomentale (la rete della fungaia) non è direttamente visibile; se però viene lesa, la lesione si manifesta con la sofferenza o la malattia di uno o più degli elementi (i funghi sparsi nel prato). I fenomeni allo stadio protomentale sono contemporaneamente, somatici e psichici:
    Bion rappresenta il sistema protomentale come qualcosa in cui il fisico e lo psicologico o mentale si trovano in uno stato indifferenziato. Sono questi livelli protomentali che costituiscono la matrice delle malattie che si manifestano nell’individuo, ma hanno caratteristiche che dimostrano come sia il gruppo ad esserne affetto.
    Dal sistema protomentale, emergono anche le onnicomprensive fantasie collettive definite da Bion come assunti di base.

    181) Quando il gruppo diventa la Comunità dei fratelli secondo Neri?
    Quando il gruppo si costituisce in senso pieno come soggetto collettivo capace di pensiero e di elaborazione.
    Il gruppo diventa comunità dei fratelli attraverso un momento di fusione che trasforma in un tutto solidale un certo numero di persone che escono dalla serialità (esseri numeri di serie) e diventano gruppo, capaci cioè di operare come gruppo e di stabilire rapporti di reciprocità. Tale fusione di gruppo porta l' individuo ad uscire dall' isolamento, dall' alienazione e dall 'impotenza: egli non è + solo difronte al mondo, ma è parte di un gruppo attraverso il quale può agire per adattarsi o modificare la realtà. (ps: ne parla Neri, ma chi l' ha ideato è J.P.Sartre!!)

    La Comunità dei fratelli svolge diverse funzioni. Tra queste, vi è la funzione di affiancarsi all’analista nella regolazione del possesso di un comune “patrimonio affettivo”; in termini simbolici, nella regolazione del possesso delle donne. Tale funzione si inserisce in una relazione triangolare (analista,Comunità dei fratelli, patrimonio affettivo del gruppo), che è fondata su un “nomos”, un diritto fondamentale, che non fa parte delle regole del setting e non èpresente all’inizio del lavoro, ma nasce nel momento in cui i membri prendono consapevolezza di essere un gruppo ed iniziano ad operare come tale, diventando un soggetto collettivo.
    Con Comunità dei fratelli Neri indica la fase della vita del gruppo nella quale i membri si costituiscono come “soggetto collettivo” capace di pensiero, diventando responsabili di ciò che accade nel gruppo.

    Cosa è la comunità dei fratelli per Neri? Secondo Neri la storia del gruppo è di fondamentale importanza x l'analista. In particolare ci sono due "momenti crocevia " che assumono un notevole significato nel determinare il funzionamento del piccolo gruppo a finalità analitica:
    1) lo stato gruppale nascente, fase in cui inizia a prendere consistenza il gruppo come unità e
    2) lo stadio della comunità dei fratelli che è il momento in cui si costituisce il gruppo come soggetto collettivo capace di pensiero e di elaborazione.

    182) Che cos’è la funzione gamma per Corrao?
    E’ il corrispettivo nel gruppo della funzione alfa dell’individuo.
    Esegue operazioni sugli elementi sensoriali ed emotivi generando elementi gamma disponibili:
    - per la formazione dei pensieri gruppali onirici, mitici, ecc.
    - per differenziare il conscio dall’inconscio
    E’ importante mettere in evidenza che l’attivazione della funzione gamma, secondo Corrao, implica una parziale e reversibile destrutturazione della funzione alfa degli individui che partecipano al gruppo.

    183) La nascita del gruppo secondo Freud nasce da:
    Bisogno di legame libidico tra più individui.

    184) In quale fase della vita del gruppo è presente l’illusione gruppale di Anzieu?
    Nello stato gruppale nascente.

    185) Cosa si intende per oggetto-sé?
    Secondo le indicazioni di Kohut è una funzione di sostegno del Sé, messa in opera dalla relazione che il Sé stabilisce con quegli oggetti, che attraverso la loro presenza ed attività fanno emergere e mantengono il Sé e l’esperienza di essere se stessi.
    Secondo Wolf l’oggetto Sé è una funzione del soggetto indissolubilmente legata alla presenza di un oggetto reale.

    187) La definizione di Semiosfera:
    Semiosfera è l’insieme dei sistemi di elaborazione di senso attivi nel piccolo gruppo ed è costituita inoltre dalla totalità dei segni, simboli e rituali che costituiscono lo sfondo ed il mezzo di comunicazione. E’ impotante porre in evidenza che la Semiosfera implica un effetto parte-tutto. Ogni intervento di uno dei membri del gruppo, poiché si colloca in un tale insieme di significati e di relazioni, si esplica ed agisce, non soltanto nell’ambito dei rapporti interpersonali, ma in quello più complessivo della Semiosfera del gruppo.

    188) Il concetto di Io Pelle deriva da:
    Nel costituirsi del gruppo-massa vi è un rapido e violento spostamento della funzione delimitante – Io Pelle – che passa dall’individuo al gruppo nel suo complesso. In un gruppo-massa i confini degli individui e quelli tra i singoli individi sono indefiniti e in continuo movimento, mentre i confini del sistema complessivo cominciano a strutturarsi. Gli elementi più evoluti vengono in superficie e svolgono una funzione di auto-contenimento (anche
    di occultamento) sugli elementi più primitivi; non vi è una vera e propria distinzione tra contenuto e contenitore; ma piuttosto una stratificazione per cui il contenuto produce una sorta di contenitore.

    189) Le espressioni facciali sono un aspetto importante nella determinazione delle emozioni. La specificità culturale:
    Giocherebbe un ruolo di maggior rilevanza non tanto nella percezione dell'espressività e dei significati di eventi elementari, bensì nel cosiddetto programma espressivo, dato dai sistemi di regole che presiedono alle modalità di espressione emotiva

    190)Nelle caratteristiche delle emozioni, la tonalità emotiva di base è l'umore, che si può definire come:
    La disposizione emotiva relativamente costante e riconoscibile dell'individuo

    191) Nello studio delle emozioni Russell (1983), utilizzando l'analisi del lessico:
    Ha delineato un modello circolare all'interno di uno spazio descritto da due dimensioni principali, fra loro perpendicolari: l'asse piacevolezza-spiacevolezza e l'asse attivazione-inibizione

    nello studio delle emozioni Russell utilizzando l’analisi del lessico quando si parla di stati emotivi bisogna distinguere tra le rappresentazioni degli stati emotivi come entità oggettive (senso ontologico)e tra le rappresentazioni mentali soggettive degli stati emotivi(senso cognitivo) .

    Russell si interessa di concetti in senso cognitivo, la sua ipotesi è che i giudizi espressi sul lessico delle emozioni abbiano una relazione con il modo in cui queste sono rappresentate nella mente. Tale rappresentazione avviene in termini di categorie non indipendenti ma interrelate. A tale proposito considera uno spazio definito da quelle comunemente considerate come le due principali dimensioni affettive cioè la piacevolezza e il livello di attivazione, a suo parere le diverse emozioni sono rappresentate da punti disposti non in modo casuale in tale spazio ma approssimativamente lungo una circonferenza.
    Rispetto poi alla concettualizzazione emotiva, c’è una concettualizzazione che segue il processo emotivo questo accade quando un soggetto accede introspettivamente al proprio stato interno in modo da fornire un resoconto verbale , c’è una concettualizzazione che precede il processo emotivo o meglio contribuisce a determinarlo e questa è la valutazione cognitiva, il sistema in base a questa valutazione cognitiva seleziona lo stato emotivo corrente e attiva la risposta opportuna.

    192) La teoria del Juke-box di Schachter e Singer (1962) è una teoria cognitivo-sociale dell'emozione. Secondo la loro posizione il soggetto:
    Ha una percezione dell'eccitazione a livello corporeo, ma questa non è di per sé sufficiente, manca l'informazione circa la causa dell'eccitazione stessa, e sarebbe proprio il processo di attribuzione causale a giocare un ruolo molto importante nello scatenarsi del vissuto emozionale.

    Secondo la teoria del Juke-Box di Schachter uno stimolo ambientale ha il potere di attivare contemporaneamente la risposta cognitiva e la risposta fisiologica. Il funzionamento del juke box risiede in questo, l’attivazione fisiologica è la monetina da inserire e la risposta cognitiva è la scelta del brano , la presenza di queste due componenti è ciò che viene definito emozione.


    193) La "teoria del rinforzo" suggerisce che:
    Le emozioni sono attivate dalla presenza o dall'estinzione del rinforzo o da segnali che ne indicano la possibilità di presenza o estinzione; al variare delle contingenze del rinforzo variano le emozioni stesse.

    194) Il metodo di ricerca più diretto, largamente usato nello studio delle emozioni, è il seguente:
    Il metodo di auto-valutazione, che consiste sostanzialmente nel riferirsi all'esperienza personale del soggetto, usando tecniche come i questionari, le scale con i punteggi, le interviste.

    195) Negli studi sull'espressione delle emozioni, un autore che si è particolarmente soffermato sul corpo umano è stato Ekman (1972, 1977) che ha ipotizzato l'esistenza di universali nelle emozioni. Ciò è dovuto:
    All'universalità delle circostanze attivanti le emozioni cosiddette fondamentali, naturalmente con la mediazione della percezione e del pensiero, e al correlato progressivo intervento delle leggi della selezione naturale.

    Gli studi di Ekman sulle emozioni hanno confermato le intuizioni di Darwin rispetto alla universalità delle espressioni facciali (cioè che l’espressione facciale di alcuni stati emotivi siano universali quindi valgono per ogni per tutti gli esseri umani indipendentemente da razza cultura, scolarizzazione), rispetto alla questione della specificità culturale delle espressioni facciali delle emozioni ritengono che le differenze di espressività non sono da ricercarsi nel comportamento espressivo in se ma nelle regole che governano le espressioni nelle diverse situazioni sociali. Ekman ha elaborato la teoria detta “neuro-culturale” dell’espressione facciale delle emozioni che prende in considerazione sia gli aspetti culturali (che sono le regole espressive (display rules) e dalle circostanze attivanti) che naturali. Le dispay rules cioè le regole di esibizione delle emozioni sono il prodotto dell’interazione tra l’individuo e l’ambiente socioculturale, alcune società richiedono l’espressione delle emozioni riguardi la sfera privata e non quella pubblica (giapponesi) le regole di esibizione delle emozioni sono culturalmente determinate e sono il frutto di apprendimento di determinati modelli comportamentali.
    Inoltre le espressioni facciali di alcune emozioni (quelle primarie) sono presenti informa compiuta fin dalle prime settimane di vita dell’infante. La capacità di simulare una emozione richiede una competenza cognitiva complessa un tipo di pensiero astratto simbolico che richiede la possibilità di pensare ad un vissuto emotivo che non è attuale, le espressioni simulate sono asimmetriche cioè vengono controllate principalmente dall’emisfero destro.

    196) L'approccio costruzionista (Averill, 1980; Armon-Jones, 1986; Harrè, 1986), nello studio delle emozioni, pone l'accento:
    Sul fatto che le emozioni hanno funzioni sociali; si deve trovare il significato funzionale di un'emozione all'interno di un sistema socio-culturale (Del Miglio, pag. 253).

    Il costruttivismo nello studio delle emozioni le definisce non come delle esperienze private ma come degli insiemi, costituiti da regole, che si evolvono e assumono un diverso significato in relazione ad un differente contesto storico e sociale.

    197) L'induzione di un'emozione, in un soggetto:
    E' uno dei principali problemi metodologici nello studio delle emozioni; si utilizza l'ipnosi, frasi contenenti elementi emotigeni, ascolto di brani musicali, contagio emozionale, disegno.

    198) Le emozioni possono essere classificate, in base alla tonalità:
    emotiva euforica/positiva, disforica/negativa, mista/neutra

    199) Le motivazioni possono essere classificate in:
    In base al contenuto (alla meta).
    Consapevoli e inconsapevoli.
    Transitorie e costanti.
    Fisiologiche e psicologiche.
    Primarie (fisiologiche) e secondarie (natura personale o sociale).

    201) Le motivazioni si possono definire come:
    La motivazione si può definire come lo stato interiore che rende conto del perché il soggetto intraprende una determinata azione finalizzata al raggiungimento di un determinato obiettivo o scopo.

    -Processo affettivo con proprietà dinamiche e causali, configurato in se stessi e negli altri, orientato a sostenere comportamenti che tendono verso il raggiungimento di specifiche mete (motivazioni positive) o verso l'evitamento di altre (motivazioni negative) (Glossario Del Miglio).
    - La causa o il motivo di un’azione o di un comportamento.
    - Fattore dinamico del comportamento che attiva e dirige un organismo verso una meta.
    - E’ una preoccupazione ricorrente a perseguire una condizione meta, una preoccupazione che energetizza, orienta e seleziona il comportamento. I motivi corrispondono a connessioni apprese tra l’esperienza di uno stato iniziale di mancanza e l’anticipazione di uno stato finale di soddisfazione, capaci di attivare l’organismo a produrre o a imparare le risposte strumentali necessarie a realizzare quello stato finale.(Mc Clelland)
    - Le motivazioni possono essere: coscienti o inconsce, semplici o complesse, primarie (fisiologiche) o secondarie (natura personale o sociale) e superiori (ideali, modelli)

    202) Nello studio delle motivazioni, Murray (1938, 1959), individuò:
    48 bisogni fondamentali. Bisogni, pressioni ambientali, stati di tensione e di conflitto.
    20 bisogni; essi potevano essere viscerogeni o psicogeni, e inoltre manifesti o latenti, o ancora di attività, di affetto, proattivi o reattivi.

    Nello studio delle emozioni Murray individuò la “motivazione alla riuscita”

    203) Nello studio della motivazione sociale, l'esperimento dell'isolamento sociale sperimentale, con esclusione di rapporti esterni per valutare le oscillazioni del bisogno (tramite l'uso di questionari sui desideri) ha caratterizzato un andamento di tipo:

    204) Le motivazioni "secondarie" sono:
    la motivazione al successo, la motivazione di attaccamento , sono dette secondarie perché non sono indispensabili per la sopravvivenza dell’individuo

    Derivano dalle motivazioni primarie attraverso rielaborazioni culturali (Del Miglio, pag. 261).
    - Per Maslow: amore e senso di appartenenza, autostima e prestigio, autorealizzazione e successo.
    - Per Mc Clelland: le motivazioni al successo, all’affiliazione, al potere e all’evitamento

    205) L'attenzione di Freud sulle motivazioni si è concentrato su alcune esigenze, e precisamente:
    Libidiche/Autoconservazione (sessualità, fame, sete, etc.) e distruttive.
    Motivazioni inconsce.

    Secondo Freud gli esseri umani sono influenzati nel loro agire da due istinti o pulsioni di base la sopravvivenza di base /procreazione sessuale e la morte distruttività. Tutti gli istinti hanno uno origine uno scopo e uno oggetto, l’origine è nella attività biologica del corpo ,questi meccanismi generano tensione che deve essere scaricata , si deve trovare un bersaglio o un oggetto che permetta di scaricare tale stato di bisogno o tensione. Mentre negli animale la soddisfazione cercata è sempre diretta e istintiva nell’uomo si attivano meccanismi differente, perché hanno a che fare con regole morali, sociali che non permettono il libero sfogo alle pulsioni istintive questo perché l’uomo possiede un livello di capacità cognitive e una capacità di previsione della conseguenza delle proprie azioni che si dilata nel tempo. La spinta pulsionale non viene riconosciuta come tale subito perché sarebbe fonte di angoscia , il primo meccanismo di difesa è quindi vietare alle pulsioni l’accesso alla coscienza e inserendole in una dimensione inconscia. La pulsione però in questo modo pur non essendo cosciente perché rimossa è sempre presente e influenza il corso della condotta. Secondo Freud quindi l’uomo non potendo disporre dell’oggetto appropriato soddisfa la pulsione con una sostituzione dell’oggetto attraverso il meccanismo della sublimazione. Il meccanismo di inibizione di scarica della pulsione non solo fa si che l’oggetto di scarica venga sostituito ma anche che la pulsione di base sia negata e venga sostituita con una eticamente più accettabile.

    206) L'oggetto-meta della motivazione è:
    Il mezzo attraverso il quale la motivazione raggiunge il suo obiettivo.

    207) Il T.A.T. attivamente adoperato da una nutrita serie di studiosi della motivazione, è stato costruito originariamente da:
    Morgan e Murray.

    È stato costruito da Murray che ha studiato nello specifico la motivazione alla riuscita , indica il bisogno di riuscire in qualche attività.

    208) Il concetto di "drive", introdotto da Woodworth (1918) e utilizzato da Tolman (1932), sta ad indicare:
    La spinta all'azione, la quale viene a far parte dello schema comportamentale.

    212) Lo stress può avere effetti fisiologici e psicologici.

    213) Il mobbing consiste nel “terrore psicologico” sul posto di lavoro.

    215) L’autoefficacia percepita riguarda la convinzione nelle proprie capacità.

    216) Il sistema motivazionale di Maslow e’:
    un modello gerarchico e piramidale. Secondo Maslow i bisogni umani possono organizzati in 5 gruppi a seconda dell a loro primarietà , bisogni fisiologici, bisogni di sicurezza, bisogni di appartenenza e amore, bisogni di riconoscimento bisogno di realizzazione di sé. Questa teoria è globale e dinamica, nel senso che le fasi superiori comprendono sempre quelle inferiori ed in essa ipotizzano forze il cui equilibrio muta in modo dinamico. Cosi solo se le esigenze biologiche dell’organismo sono soddisfatte i bisogni di affiliazione e cooperazione con gli altri possono essere attivi, e solo se questi ultimi sono presenti si può pensare in termini autoriflessivi alla propria autorealizzazione nel lavoro, nella vita affettiva ecc.

    217) La teoria di james lange sulle emozioni:
    La teoria di James e Lange sulle emozioni afferma che gli elementi valutativo cognitivi non precedono le risposte espressivo motorie ma quest’ultime determinano le prime quindi non è vero che si piange perché si è tristi ma l’azione del piangere determina l’esperienza e la valutazione della tristezza, cosi come tremare e gridare determinano l’esperienza della paura e dalla rabbia.

    219) il concetto di burnout è stato studiato e definito da
    Frendenberger e Maslach.

    221) Gli universali emotivi sono:
    Negli studi sull'espressione delle emozioni, un autore che si è particolarmente soffermato sul corpo umano è stato Ekman (1972, 1977) che ha ipotizzato l'esistenza di universali nelle emozioni. Ciò è dovuto:
    All'universalità delle circostanze attivanti le emozioni cosiddette fondamentali, naturalmente con la mediazione della percezione e del pensiero, e al correlato progressivo intervento delle leggi della selezione naturale

    225) Il concetto di coping riguarda le strategie per fronteggiare le situazioni stressanti, mantenendo livelli accettabili di sofferenza emotiva.

    224) L’effetto “Rosenthal nella metodologia della ricerca consiste:
    nella produzione da parte dei soggetti di fantasie stimolate almeno in parte da spunti volontariamente o involontariamente forniti dal somministratore.

    226) L’umorismo è un tipo di meccanismo di difesa:
    Maturo.
    Quale tra questi meccanismi di difesa viene definito, nella classificazione di Bateman e Holmes,"maturo"?
    I più maturi sono:
    La REPRESSIONE conscia
    L’ALTRUISMO
    LA SUBLIMAZIONE
    L’UMORISMO

    229) Il bisogno di affiliazione:
    il bisogno di affiliazione corrisponde al senso di piacere che nasce dal contatto con un altro individuo (contatto fisico o semplice presenza) e al dispiacere di esserne separato o restare solo. E’ il bisogno degli altri.

    La motivazione all'affiliazione, insieme con quelle al successo, al potere ed all'evitamento, si configurano come principali sistemi motivazionali nella teoria di McClelland (e Atkinson)

    230) L'oggetto-meta della motivazione è:
    Il mezzo attraverso il quale la motivazione raggiunge il suo obiettivo

  13. #103
    Partecipante L'avatar di bridgetjones
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    Residenza
    roma
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    ho scoperto queste qui....forse può servire!
    86) il contributo è dato dalla scoperta dei microbi, la microbiologia.(che fa cambia re il concetto di malattia, ne parla gmerk)

    35)horwath

    213)il mobbing(=assalire con violenza) consiste in un comportamento ostile protratto nel tempo da parte dei superiori

    che sapete sulle 68,69,70?
    grazie :0))
    Bridg

  14. #104
    finachiolo
    Ospite non registrato
    Bene io non ce la faccio più. Spero nella possibilità di copiare perchè dopo tanta fatica a cercare le risposte adesso non me le ricordo.
    In bocca al lupo a tutti e.....speriamo di essere solo in 12. :- )

  15. #105
    finachiolo
    Ospite non registrato
    questo è per tutte quelle che si sono scambiate le domande solo tra di loro e soprattutto per Venere:Il rigore da solo è morte per paralisi! Lo hai adottato tu vero?
    grazie lo stesso

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