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  1. #1
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    Psicologia e Mass-media: risultati del sondaggio

    Ecco i risultati del sondaggio girato su OPs tra ottobre e novembre

    Spesso la televisione ed i mass-media in genere passano un'immagine distorta dello Psicologo e della Psicologia. Molto si è detto, molto poco si è fatto. Come valuti l'attuale situazione?

    # L'attuale situazione è decisamente critica
    # quattro raccomandati onnipresenti che fanno e disfano come se fossero maghi e parlano come se fossero certi di quel che dicono
    # L'immagine dello psicologo è sempre quella dello stregone e non fa altro che peggiorare l'immagine stessa.
    # l'unica soluzione è vietare che psicologi , psichiatri , psicoterapeuti , partecipino attivamente a talk-show come maurizio costanzo....è questo che ci rende ridicoli
    # L'immagine dello psicologo è purtroppo legata allo stereotipo dello "psicanalista/veggente" che è in grado di comprendere attraverso l'analisi dei sogni o dell'infanzia la personalità del paziente (sdraiato sull'immancabile lettino),risolvendone tutti i suoi problemi. Recentemente in televisione la psicologia si è commercializzata, gli psicologi sono ovunque e i loro commenti banali e scontati, vengono considerati come principi di una dottrina incontestabile.
    # Molto in balia dei luoghi comuni, si , ma spesso purtroppo veri. Ci sono tantissimi psicologi che provengono da formazioni alquanto discutibili (prima che esistesse la laurea) e molti neopsicologi poco seri e preparati.
    # Penso che la figura dello Psicologo sia indubbiamente indispensabile in molti contesti (Asili nido, Scuole materne,elementari, medie, superiori, Università), gruppi formali, ma ciò probabilmente per pregiudizio dettato dalla non conoscenza delle mille sfaccettature di questa professione.
    # Denigrante. Vogliamo parlare degli psicologi che si vedono nei programmi telesivi (specie quelli della domenica) o quelli che dirigono riviste poco professionali??
    # in effetti è una situazione negativa. Parlare di psicologia ai non-addetti vuol dire sempre semplificare, ma spesso la gente prende queste semplificazioni per oro colato. le persone si dividono così tra chi crede che siano sciocchezze e chi crede a qualsiasi cosa venga detto loro
    # sicuramente poco chiara. Chi si ppresta alla psicologia sicuramente sà ben poco e l'idea che magari si è fatto è totalmente distorta dalla realtà. si dovrebbe approfondire un po di più e generalizzare di meno l'uso della psicologia
    # GRAVE, SOPRATUTTO IN TV DOVE PRENDONO PIEDI I CIARLATANI O I FURBI CHE VENDONO BUON SENSO DI BASSA LEGA
    # C'è ancora troppa confusione sulle diverse figure. Se non gli "addetti ai lavori", in pochi sanno la differenza tra psicologo e psicoterapeuta e quindi da chi bisogna andare e quando.
    # La valuto piuttosto pericolosa soprattutto per le aspettative illusorie che possono derivarne, in caso di mancata chiarificazione degli obiettivi di un percorso terapeutico
    # Triste! La maggior parte delle volte tento di ascoltare qualche battuta dell'esperto tuttologo di turno per riscoprire il motivo della mia indignazione di fondo, ma nn resisto più di qualche minuto...
    # Decisamente preoccupante: gli psicologi appaiono come consiglieri spiccioli o personaggi da talk show... La stessa immagine della psicologia come scienza o comunque disciplina complessa, risulta svalorizzata e banalizzata, a volte addirittura strumentalizzata.
    # L'immagine che offre la televisione fa maturare nelle persone l'idea che lo psicologo sia una sorta di mago, capace di leggere nella mente altui e con una soluzione pronta ad ogni problema.
    # Situazione deprimente, perchè si svende la psicologia rendendola "commerciale" per essere appetibile alla massa informe dell'ignoranza italiana alla "Drive in". Psicologi da strapazzo quelli che scelgono di fare lo <<show>> in TV, accettndo tacitamente di sottostare alla prima legge dell'alto tasso di tele-ascolto: essere banali e dire ovvietà, nemmeno troppo complicate o la gente si annoia. Psicologia per un pubblico che ingoia senza fiatare sia il mago Otelma, che Massimo Boldi che Crepet... sarà tutto fuorchè *buona* psicologia. A mio avviso meglio evitare per salvare la faccia a quelli che fanno della psicologia una professione *seria* e non da saltimbanco.
    # Negativa per la figura dello psicologo. I mass-media ne provocano una distorsione e la minimizzano, complici gli psicologi cosiddetti "televisivi", che peggiorano la situazione, creando una psicologia "di massa", appunto. Non che la psicologia non debba essere compresa dal cittadino medio, ma che non diventi uno strumento da utilizzare con facilità: potrebbe anche risultare pericolosa, a causa della forte impressionabilità delle persone.
    # Sono molto contraria a riviste,programmi in cui ci sono persone che fanno della loro professione e professionalità un fatto commerciale.sono laureanda in psicologia e quel poco che so mi ha fatto capire che è pressocchè inutile sperare di recuperare l'autostima da una rivista o programma televisivo,forse perchè personalmente dopo 7anni di terapia vedo che per cambiare definitivamente dobbiamo metterci in gioco ogni minuto.Sono anche offesa del fatto che rendono la psiche dell'uomo un fatto da fiera,televisione e che per primo gli stessi terapeuti possano fare questo.credo che a prescindere dalla formazione,dinamica o cognitiva,tutti sappiamo che servono anni per cercare di cambiare se stessi.
    # anche io sono dell'avviso che la figura dello psicologo attraverso i media risulti distorta...si confonde lo psicologo con lo psichiatra o persino con il mago/veggente!non solo a volte sono proprio gli psicologi che vanno in tv (vedi Morelli) che si autoridicolizzano spacciandosi per pseudo-santoni pronti a distribuire pillole di saggezza x essere felici, finendo per mettere in un angolo la soggettività umana!
    # Penso che i "grandi" luminari della professione,che spero di poter un giorno esercitare,in tv siano ridicoli! L'idea della tv per far conoscere la psi è ottima, ma orrendo il modo in cui viene applicata! C'è troppa mania di protagonismo e psi spicciola su fatti di cronaca etc.
    # la situazione attuale non sembra essere differente agli anni passati se non il fatto che compaiono quei quattro personaggi dal volto televisivo che sembrano avere la risposta per ogni problema.Pubblicano i loro libri semplicistici, dove la formula principale sembra essere:"rispondere a qualsiasi domanda non importa come comunque rispondere", senza valutare le diverse risposte alla vita ai problemi di ogni singolo individuo.questo mi sembra sminuire il lavoro dello psicologo che richiede anni di studio e di formazione.queste apparizioni non fanno che rendere la psicologia una carnevalata.
    # L'USO DI PSEUDOTEST PSICOLOGICI SU MOLTI GIORNALI NON PUO' CHE DARE UN'IMMAGINE RIDUTTIVA E DISTORTA DELLA PROFESSIONALITà DELLO PSICOLOGO. ATTUALMENTE LA GENTE COMUNE NON HA ANCORA CHIARE LE DISTINZIONI TRA PSICOLOGO, PSICOTERAPEUTA E PSICHIATRA. FIGURIAMOCI ORA LA CONFUSIONE TRA PSICOLOGI SENIOR, JUNIOR E TUTTI COLORO CHE, PUR NON ESSENDO LAUREATI IN PSICOLOGIA, SVOLGONO PROFESSIONI CON I SUFFISSI -OLOGO -TERAPEUTA (ES. GRAFOLOGO, MUSICOTERAPEUTA). E' NECESSARIA MOLTA PIU' CHIAREZZA NEI RUOLI!
    # Drammatica. Si pensa che lo psicologo sia pèer i matti, e che quando fa dell'altro (per esempio lavora in azienda nella direzione del personale) in realtà abbia compentenze pari a quelle di un qualunque laureato umanista
    # penso che la figura dello psicologo all'interno dei mass-media permetta il diffondersi della cultura e permetta di conoscere ed accettare questa nuova figura e professione.
    # Drammatica. Ho visto recentemente in televisione una psicoterapeuta sistemico relazionale che faceva 'terapia ' in diretta ad una soubrette siliconata dispensando consigli e 'compiti per casa' poveri noi, povera Italia.....
    # è tragica!non avevo ancora realizzato la gravità della situazione!oggi ho visto alla tv che uno psicologo diceva ad una depressa che doveva semplicemente ridere..così mi sono resa conto....
    # Valuto la situazione attuale, rispetto la psicologia e l'immagine dello psicologo, assolutamente conforme alla situazione attuale GENERALE, in particolare quando si parla di televisione e mass-media in genere! La banalizzazione e la spettacolarizzazione di tutto, la fruizione, ad uno scopo che in fine è comunque ricreativo, veloce e patinata di TUTTO!!! In questo panorama, è logico che i narcisisti la fanno da padroni... e così i "portavoce" di questa professione sono proprio le persone che tutti vediamo e leggiamo dispensare pillole... "psicologiche"!!!
    # Vedere gente come Morelli o la Parsi in televisione che rimaneggiano senza pudore concetti psicologici, dà un quadro molto basso della psicologia italiana.
    # Il problema fondamentale secondo me consiste nel pensare che basti porsi in una condizione di ascolto e successivamente dispensare qualche consiglio, per sentirsi un pò psicologi, è questo il messaggio che veicolano i media, basato sulla superficialita' delle trasmissioni che hanno la presunzione di considerarsi realistiche, mostrando stralci di vita di persone comuni.
    # L'immagine dello psichiatra, quella dello psicoterapeuta e dello psicologo sono differenti non tanto nel curriculum ( presentano competenze e ruoli diversi in differenti ambiti) quanto agli occhi della gente che vede nel primo un riferimento medico onnipotente, nel secondo un curatore miracoloso (o al contrario inutile) e al terzo uno pseudoconsulente in una rubrica da settimanale femminile.
    # L'immagine dello psichiatra, quella dello psicoterapeuta e dello psicologo sono differenti non tanto nel curriculum ( presentano competenze e ruoli diversi in differenti ambiti) quanto agli occhi della gente che vede nel primo un riferimento medico onnipotente, nel secondo un curatore miracoloso (o al contrario inutile) e al terzo uno pseudoconsulente in una rubrica da settimanale femminile.
    # in giro è pieno di ciarlatani che si spacciano per psicologi... il problema è che ancora non sembra ben chiara la distinzione tra stregone e psicologo... ancora adesso psicologia per molti è la stessa cosa di psicanalisi e Freud è un nome che acquista valenze assolutamente non riferibili a ciò che realmente il padre della psicanalisi voleva comunicare... inoltre il luogo comune di strizza-cervelli crea situazioni estremamente ambigue: da un lato, sembra che lo psicologo abbia in mano il "potere" di manipolare le menti... dall'altro lato non veniamo presi troppo sul serio da coloro che vantano una maggior "accettabilità" scientifica... tipo ingegneri, matematici, dottori... etc...
    # bisognerebbe considerare gli psicologi x quello che sono persone necessarie x l'umanita', i mass-media non riescono a proiettare il vero volto della psicologia e lo psicologo e' visto come quella persona da ver paura xche' molti associano lo psicologo =problema
    # A MIO PARERE, C'E'UNA CERTA "DISCRIMINAZIONE DELLA FIGURA PSICOLOGICA, SOPRATTUTTO IN ALCUNI SETTORI DELLA SOCIETA',POICHE'C'E'ANCORA IGNORANZA IN MATERIA.MOLTA GENTE IGNORA L'IMPORTANZA DELLA CONSIDERAZIONE PSICOLOGICA DELL'INDIVIDUO O, MEGLIO, A PAROLE E' PROPENSA MA IN QUANTO A FATTI...PER QUESTO L'IMMAGINE DELLO PSICOLOGO RISULTA SBIADITA E RISCHIA, ADDIRITTURA, DI RESTARE DANNEGGIATA.
    # Spesso quello che conta è la visibilità, la partecipazione a programmi televisivi "che vanno di moda" , la professionalità è messa da parte e dallo schermo vengono dispensati consigli banali e scontati che danneggiano l'importanza che può assumere un aiuto psicologico DA PARTE DI UN PROFESSIONISTA.Basta conoscere qualcuno importante e si diventa lo psicologo migliore.
    # Purtroppo penso che molto dipende dalle figure di psicologo che si sono offerte al pubblico in modo poco corretto, è capitato di leggere articoli superficiali o eccessivamente "cerebrali".
    # credo che i Morelli della situazione hanno contribuito a danneggiare l'immagine degli psicologi con le loro ricette da massaie
    # Credo che l'attuale situazione sia piuttosto confusa,in quanto in TV si da un'immagine dello psicologo come di colui che è in grado in pochi minuti di risolvere, problemi"importanti"
    # Più che i mass-media sono la maggior parte degli psicologi che danno di questa professione un'immagine distorta, dissertando in Tv di argomenti banali, che con la psicologia hanno poco a che fare. Più che fornire un contributo culturale fanno psicologia folk affermando concetti che chiunque potrebbe esprimere.
    # IN EFFETTI NN NE PARLANO QUASI MAI! A parte vari spettacoli televisivi che, ingaggiando dei professionisti(psicologi o psichiatri), sperano di dare dignità ai loro programmi deficenti, banalizzano in tal modo la nostra figura professionale, perchè gli interventi fatti sono superficiali e banali, come le trasmissioni che li ospitano.La nostra figura professionale nn è valorizzata per mancanza di denaro e per la banalizzazione data dai media. Lo psicologo è sempre l'ultima spiaggia...
    # La psicologia è utilizzata dai media e quasi completamente asservita ad essi quando ne vengono veicolati i contenuti, spesso legati ad iniziative editoriali o all'immagine di qualche psicologo di "chiara" fama.
    # molto triste e molto poco seria. Ma in fondo sono dei nostri colleghi che fanno della psicologia discorsi da parrucchiera...ed io che spendo il mio tempo nella ricerca!!!!!
    # secondo me la situazione è pessima.cosa ci si può realisiticamete aspettare da trasmissioni e personaggi del livello di Costanzo e Bonolis?Che aprano un forum sulla psicologia accademica e seria?Che invitino un professionista serio a parlare dei bambini piuttosto che un onniscente e squallido Morelli?
    # Io ritengo che i mass media TROPPO frequentemente parlino di psicologia!!! Troppo, al punto da farla apparire agli occhi della massa come una disciplina vaga, che c'entra con tutto, e quindi in realtà con niente!!!
    # mentre la mediaset propone un'immagine dello psicologo quasi banale, o per lo più ingenua, la rai si propone di proiettare un'immagine un po più seria...
    # l'immagine è molto distorta soprattutto per quanto riguarda gli psicologi non clinici, come per esempio gli psicologi del lavoro, gli psicologi sociali o quelli della formazione. Le persone che non appartengono al campo, infatti, sono convinte che chiunque possegga il titolo di psicologo faccia terapia clinica e non capiscono nemmeno l'utilità deglia altri campi. Cosa ancor più assurda, ma non dipende dai mass-media, molti sono convinti che già dopo un paio di anni di studi psicologici, ancor priam quindi della laurea, lo "psicologo" sia in grado di interpretare i sogni o di leggere nella mente delle persone!



    Quali soluzioni proporresti per migliorare la "comunicazione" della nostra professione al pubblico?

    * Maggiori controlli da parte dell'albo sull'operato degli psicologi, evitare di banalizzare la professione con interventi sui mass media che alimenti l'idea dei "maghi della psiche" che hanno sempre un'opinione (troppo spesso personale)su qualsiasi questione.
    * più interventi in trasmissioni qualificate e qualificanti, anzichè sempre e solo su trasmissioni di svago e di opinione che non fanno che produrre allineamento al senso comune. per esempio su medicina 33.
    * Rendere l'immagine più professionale senza cadere nel banale nel già detto e sentito. Fare citazioni scientifiche di un certo livello.
    * l'unica soluzione è vietare che psicologi , psichiatri , psicoterapeuti , partecipino attivamente a talk-show come maurizio costanzo....è questo che ci rende ridicoli
    * Bisognerebbe migliorare l'informazione su una disciplina molto più complessa, illustrando le diverse implicazioni sociali del lavoro dello psicologo e soprattutto cercando, una volta per tutte, di scorporare l'immagine dello psicologo con quella della psicanalisi e di Freud!
    * La facoltà deve alzare il livello di difficoltà e serietà richiesto agli studenti. Inoltre bisogna smontare il trono dove si sono piazzati gli psichiatri e lottare per vedere riconosciute le nostre aree specifiche di competenza (dove spesso gli psichiatri si insinuano considerandosi automaticamente anche psicologi, ed anche più bravi).
    * Sicuramente "colpendo" l'opinione pubblica con un'informazione chiara che arrivi al cuore della situazione, attraverso i mass media, seminari, aggiornamenti per le diverse figure professionali.
    * 1- sottolineare che figure come ad esempio Morelli, non sono psicologi. 2- sottolineare che in psicologia non esistono leggi certe, ma che bisogna sempre considerare il contesto particolare e la persona singola
    * si potrebbe costituire dei corsi di informatizzazione, con la possibilità di specificare i vari sbocchi professionali che la nostra professione offre.
    * meno spazio alle star tipo morelli e crepet? la diffida dall'ordine all'esercizio della professione? e per i comuni mortali: cambiare canale!
    * sarebbe già un passo avanti se non fossero inseriti degli stupidissimi test sulle riviste, spacciati per psicologici. in molti credono che basta rispondere a pochè domande per sapere sulla propria personalità e qunt'altro. è logico che poi si crede che ci sia lo psicologo dietro a quei test..
    * L'uso dell'autenticità: per esempio le ansie del paziente e il loro reale effetto su quelle dell'operatore; oppure differenza tra assunzione temporanea in carico di un paziente e suo contenimento, e rischio di dipendenza e mancata autonomizzazione graduale di quest'ultimo. Sono per la chiarezza.
    * gli psicologi dovrebbero essere invitati a rispondere ad un tema di loro pertinenza e non per fare gli opinionisti.
    * Per esempio fare dei programmi seri di psicologia (ne ho visti a volte su reti private locali di Roma, in cui c'era per es cruciani...) imparando anche dalla radio (ci sono prog radiofonici interessanti) senza mischiare sempre lo psicologo a platinette. Non perchè la figura dello psi debba essere un mito inarrivabile, ma per nn banalizzare,sminuire e togliere di significato a questa professione con la scusa magari di voler bhò, credo aiutare a capire la realtà alla gente che accede alla tv...e con il vero intento di fare i soliti soldi...:-( Ormai è una moda. Lo psi fa tendenza, tutti i salotti lo vogliono.Visibilità alla professione ok, ma questo nn aiuta di certo
    * Meno faciloneria. Interventi seri e approfonditi in trasmissioni possibilmente di spessore. Articoli giornalistici documentati e non pressapochisti. Nelle rubriche per il pubblico tenute da psicologi su riviste di diffusione di massa, maggior problematizzazione.
    * dando più scientificità e mostradolo
    * Io proporrerei un minor numero di ospitate televisive da parte degli specialisti del settore e che i loro interventi siano riservati alle situazioni che effettivamente lo richiedano.
    * prima di tutto credo che il lavoro vada fatto principalmente in ambito universitario. L'UNIVERSITA' DEVE PREPARARE AL LAVORO GLI STUDENTI DI PSICOLOGIA. Questo non viene fatto.
    * Il pubblico vuole dallo psicologo televisivo (...)risposte certe come se avesse di fornte un indovino con la sfera di cristallo. La psicologia risposte assolutistiche non ne dà. E' inutile voler spacciare una *scienza* per una cosa che non è solo per raccattare ascolti. Delitto di Cogne, ma cosa si mette a pontificare Crepet o quell'altro Morelli quando è un caso sul quale il condizionale è d'obbligo! Che lo mettano in sovrimpressione: Crepet e Morelli *sparlano* in termini psicologici (non seri). Rimedio: creare canale professionale di psicologia. PAziena se la gente si annoia o non capisce, la psicologia non è fatta per essere predicata al popolo bue. Quello si accontenta del mago Shamir, o di quell'altro ciarlatano di Giucas Casella... l'ipnosi è una tecnica terapeutica, NON UN GIOCO!
    * Sicuramente Anna Oliveiro Ferraris dovrebbe andarsene in pensione e con lei tutti gli psicologi da "Maurizio Costanzo show". E poi proporre la stessa cosa al direttore di Riza psicosomatica, diventata la "Novella 2000" della psicologia. Scherzi a parte, la psicologia si dovrebbe proporre come disciplina seria, più o meno scientifica e sperimentale, molto più sfaccettata.
    * maggior dialogo con esperti PASSAPAROLA, INFORMAZIONI MAGGIORI SUI TERAPEUTI E LA LORO FORMAZIONE
    * Non mi sento in grado di dire cosa poter fare,ma di sicuro proverei a spiegare su cosa si basa la psicologia,a che cosa serve e perchè serve.Non continuerei a dare consigli o spiegazioni su come si guarisce da una depressione o attacco di panico,perchè in Italia esistono anche persone che non sanno riconoscere il male che hanno.
    * innanzitutto proporrei una partecipare più continuativa a trasmissioni serie e valide (come quelle di Piero Angela)e l'offerta di propri contributi a riviste scientifiche alla portata di tutti(focus, quark, la macchina del tempo, newton..)....in pratica penso che si debba evitare la commercializzazione banale della psicologia!
    * Proporrei una serie di seminari nelle scuole! Dalle elementari alle superiori,cosi' sin da piccoli si potrebbe interessare i bambini e farne degli adulti in grado di comprendere meglio la psicologia; e forse nel futuro ci verrebero risparmiati i programucci dove Mr. psicologo : "pincopallo" spiega che la velina di turno ha lasciato il tal calciatore a causa del complesso psico-socio-emozionale .....
    * un idea potrebbe essere forse quello di presentare la psicologia così com'è nella sua complessità con le sue diverse sfaccettature con un linguaggio più comprensibile senza però banalizzarla. un idea ulteriore potrebbe essere avvicinarsi ad un pubblòico più vasto attraverso l'azione e l'accoglimento.
    * L'ERRORE PIU' GRAVE è NON CONSIDERARE L'OPERATO DELLO PSICOLOGO COME PROFESSIONE SANITARIA. DI CHE COSA SI OCCUPA LO PSICOLOGO SE NON DEL DISAGIO PSICO-FISICO DI UNA PERSONA? A MIO AVVISO URGENTE E' LA NECESSITA' DI UNA CAMPAGNA NAZIONALE CHE CONSIGLI ALLE PERSONE UNA VISITA DALLO PSICOLOGO, PROPRIO COME DAL DENTISTA, DELINEANDO CHIARAMENTE LE COMPETENZE DELLO PSICOLOGO.
    * Aumentare la consapevolezza che la consulenza psicologica non è per matti re che la psicologia è una disciplina seria e specifica, non un "mare magnum"
    * penso che sia molto difficile e non si può certo espletare in poche righe, però penso che si debba fare moltissimo sia da parte nostra, cioè psicologi, e da parte della società nell'accettare e rispettare la nostra professione.
    * Sicuramente dovrebbe essere l'albo a porre un freno alla mania di protagonismo di certi sedicenti professionisti. Esiste un codice deontologico, facciamolo rispettare sanzionando chi mette alla berlina la nostra categoria e non sto parlando di autori e conduttori televisivi, da cui certo non mi aspetto nulla impegnati come sono a fare audience, mi riferisco ai colleghi che si fanno utilizzare come pupazzi in cambio del famoso quarto d'ora di celebrità, che, ne possiamo star sicuri, farà lievitare le loro parcelle.
    * con delle pubblicità d'informazione sociali
    * La campagna a mezzo stampa, proposta da un altro utente ops, mi sembra una buona idea. Io credo che il pubblico dovrebbe poter avere almeno un'informazione di massima sul fatto che lo psicologo non è un prete, non un amico del cuore e non altre cose. Il pubblico, ma non solo, non conosce la differenza tra psicologo ed altre professioni "affini" e soprattutto non immagina neppure le decine di branche in cui l'attività, E LA COMPETENZA, dello psicologo può diversificarsi. Anche a livello locale, penso che i varii Ordini potrebbero organizzare qualcosa. O le famose "pubblicità progresso": degli spot BEN costruiti che, di volta in volta, illustrino in modo SERIO, CREDIBILE, la figura dello psicologo e... (la scuola; il disagio personale; i problemi in ambito giuridico; ecc.)
    * molta più informazione e approfondimento soprattutto in televisione....piuttosto che certi reality...
    * Soluzione individuale o collettiva? Per la prima, affidarsi alla coscienza di ognuno, per la seconda mi chiedo se c'è un "garante" per il rispetto della professione e degli psicologi. Dovrebbe essere l'albo?? bha
    * Forse, molte persone credono che Voi date una soluzione già pronta, o quasi, ai problemi. Far capire quindi che la psicoterapia è la rinascita del Vero modo di essere.
    * cercando di far cogliere attraverso articoli, programmi, interventi, i reali aspetti della psicologia e i diversi ambiti in cui gli psicologi operano.
    * se alcuni professisti del settore psicologico e psichiatrico non si piegassero al gioco televisivo, presenziando a certe trasmissioni, semplificando e banalizzando la loro professione con diagnosi e pareri a distanza, ne avremmo sicuramente un vataggio.
    * non mandare "falsi" psicologi in tv ma solo quelli competenti
    * é difficile trovare una soluzione unica a questo problema. Molto dipende infatti da noi (futuri e non) psicologi, da come ci proponiamo al pubblico televisivo, ai lettori di periodici specialistici o mondani. Inutile dire che fin quando la gente comune si limiterà a leggere riviste come "per me" o "psicologie" che propongono modelli d'intervento paragonabili a quelli del nostro migliore amico, la nostra immagine rimarrà distorta. Senza nulla togliere a Morelli e compagnia, che per fortuna rappresentano una ristretta categoria di "professionisti" ai quali non rimane che essere presi in giro dalla Galappa's Band, occorrerebbe un intervento degli Psicologi che studiano, ricercano e pubblicano (a fatica) su riviste specializzate (e anche molto costose, sigh), che questa società sempre più propensa a sprofondare nell'ignoranza desidera leggere o non può leggere (molte di queste riviste sono in inglese e io per prima non sarei in grado di capirle). Se poi la cattiva comunicazione-pubblicità non dipende dagli stessi specialisti molto deve fare l'università per formare professionisti all'altezza, promuovere e agevolare il lavoro di studenti che si ritrovano SOLI (benchè si parli tanto di tirocini e ingresso graduale nel mondo lavarativo). Purtroppo ce n'è anche per i nostri politici (anche se qualcuno si chiederà che c'entra) visto che le leggi su questi preziosi fondi e riforme sono colpa(?) loro...e qui -anche se non sembra- possiamo fare qualcosa tutti: promuovere non solo la protesta ma idee e soprattutto NOI STESSI, non permettendo che persone che non sanno nulla della mente vadano in televisione a sputt...rci!Diffondiamo il nostro sapere GENUINO...vi prego facciamo funzionare in nostro cervello e quello degli altri e ne gioveremo tutti! PS: naturalmente non bisogna per forza andare in televisione ma si può fare molto all'interno della piccola università o dello studio professionale: non smettere MAI di seguire corsi e di aggiornarsi, non lasciare le nostre idee nelle aule accademiche e, chissà, magari sono un'utopista ma continuo a pensare di conoscere un giorno il nuovo Freud.
    * é difficile trovare una soluzione unica a questo problema. Molto dipende infatti da noi (futuri e non) psicologi, da come ci proponiamo al pubblico televisivo, ai lettori di periodici specialistici o mondani. Inutile dire che fin quando la gente comune si limiterà a leggere riviste come "per me" o "psicologie" che propongono modelli d'intervento paragonabili a quelli del nostro migliore amico, la nostra immagine rimarrà distorta. Senza nulla togliere a Morelli e compagnia, che per fortuna rappresentano una ristretta categoria di "professionisti" ai quali non rimane che essere presi in giro dalla Galappa's Band, occorrerebbe un intervento degli Psicologi che studiano, ricercano e pubblicano (a fatica) su riviste specializzate (e anche molto costose, sigh), che questa società sempre più propensa a sprofondare nell'ignoranza desidera leggere o non può leggere (molte di queste riviste sono in inglese e io per prima non sarei in grado di capirle). Se poi la cattiva comunicazione-pubblicità non dipende dagli stessi specialisti molto deve fare l'università per formare professionisti all'altezza, promuovere e agevolare il lavoro di studenti che si ritrovano SOLI (benchè si parli tanto di tirocini e ingresso graduale nel mondo lavarativo). Purtroppo ce n'è anche per i nostri politici (anche se qualcuno si chiederà che c'entra) visto che le leggi su questi preziosi fondi e riforme sono colpa(?) loro...e qui -anche se non sembra- possiamo fare qualcosa tutti: promuovere non solo la protesta ma idee e soprattutto NOI STESSI, non permettendo che persone che non sanno nulla della mente vadano in televisione a sputt...rci!Diffondiamo il nostro sapere GENUINO...vi prego facciamo funzionare in nostro cervello e quello degli altri e ne gioveremo tutti! PS: naturalmente non bisogna per forza andare in televisione ma si può fare molto all'interno della piccola università o dello studio professionale: non smettere MAI di seguire corsi e di aggiornarsi, non lasciare le nostre idee nelle aule accademiche e, chissà, magari sono un'utopista ma continuo a pensare di conoscere un giorno il nuovo Freud.
    * uno psicologo nelle scuole e..come avviene per il medico generale che ha ogni famiglia, anche uno psicologo di famiglia.
    * purtroppo è il senso comune a mostrare della psicologia il lato più... "metafisico"... purtroppo son le speranze stesse che ognuno di noi ripone nel voler conoscersi a tutti i costi che non permettono alla psicologia il salto di qualità a disciplina meritevole di maggior considerazione... che dire? forse il compito spetta a noi psicologi del domani... dobbiamo sapere cosa rappresenta per noi la psicologia e cercare di comunicarlo attraverso il nostro lavoro. solo i risultati possono garantirci la possibilità di crescere "professionalmente" e di fornire maggior credibilità alla nostra disciplina!
    * una fiction che ha come oggetto la psicologia
    * qualificare esperti che sappiano portare alla luce la professione dello psicoloigo
    * Spazi più specifici con esperti disinteressati che abbiano la possibilità di tenere un discorso in merito ad argomenti importanti che non si limiti ad una battuta tra quelle di un vip e l'altro , una pubblicità , etc...
    * la quotidianizzazione della figura del psicolo come "amico" già nei primi anni di scuola, la cui organizzazione dovrebbe prevedere obbligatoriamente questa figura: una o più per numero di alunni. Però che non sia uno stupido burocrate che fa il "certificato" di deprivatizzazione per dare un posto in più per il sostegno.
    * fare parlare di più le donne,notoriamente più competenti nello spiegare l'importanza dei vissuti emotivi piuttosto che i soliti 4 santoni del non so che....
    * ANZITUTTO COLORO CHE USUFRUISCONO DEL NOSTRO SERVIZIO DOVREBBERO ESSERE LA PRIMA SIGNIFICATIVA FONTE DI DIFFUSIONE DELLA NOSTRA IMMAGINE. SECONDARIAMENTE, RITENGO CHE IN TV DEBBA ESSERCI UNA RAPPRESENTANZA DI PSICOLOGI PIU' VARIA (SI VEDONO SEMPRE LE STESSE FACCE....) SPESSO, INFATTI, SUCCEDE CHE LA PROFESSIONALITA'STESSA DELLA CATEGORIA VENGA MESSA IN DUBBIO PROPRIO DA QUESTI "PERSONAGGI". INOLTRE, UN VALIDO AIUTO ALLA DIFFUSIONE DELLA NOSTRA OPERATIVITA' POTREBBE ESSERE L'INTRODUZIONE,IN UN'OTTICA PEDAGOGICA,DEL DISCORSO SULL'IMPORTANZA DEGLI ASPETTI PSICOLOGICI DELL'UOMO PER LA SUA COMPRENSIONE. QUESTO PORTEREBBE LA GENTE A VEDERE SPONTANEAMENTE LA PSICOLOGIA NON SOLO COME UNA MATERIA UNIVERSITARIA MA COME UN ASPETTO FONDAMENTALE DELLA VITA DI CIASCUNO.
    * maggiore competenza e meno esibizionismo
    * La situazione attuale è critica, se fossero tutti d'accordo nel cercare di migliorare la visione della psicologia basterebbe limitare la partecipazione di alcuni ciarlatani a trasmissioni televisive e promuovere invece la diffusione della figura dello psicologo in più ambiti possibili.
    * Penso che si debba offrire al pubblico un "corso a puntate" molto pratico e fondato su teorie fondate e richiamabili (per chi volesse approfondire)inquanto la continuità di informazione permetterebbe una conoscenza per gradi e inoltre proporrei corsi informativi sulla crescita , sulla comunicazione, sull'attaccamento, sugli stili educativi e sulla metacognizione nelle scuole superiori, in tutte le facoltà universitarie, e nei corsi preparto. grazie
    * Un maggiore approfondimento invitando gli psicologi a non lasciarsi illudere da pochi momenti di gloria pur di andare in TV.Deve avere il suo spazio in contesti specifici e non nei talk show di puro intrattenimento.
    * Innanzitutto è importante che uno psicologo definisca il contesto in cui sta fornendo un contributo e attenersi a quello e, non proporsi come "Tuttologi".
    * Difficile dire "evitate i programmi di varietà, perche lesivi per la nosta professione".Bisogna valorizzare la nostra professione parlando di Fatti, ovvero dei casi in cui l'intervento è risultato mirato, per la soluzione di determinati disturbi o problemi , o altro La popolazione media in Italia nn sà quale sia la funzione dello psicologo.Sarebbe il caso di fare dei programmi televisivi di elevata qualità, evitando banalizzazioni ed interventi generalizzati.Parlare del caso singolo!!!!
    * Sarà possibile quando solo i professionisti più seri e preparati saranno disponibili come divulgatori al grande pubblico ma credo non lo facciano e non lo faranno mai volentieri.
    * soltanto programmi seri, avete mai visto un chirurgo presentarsi nelle talk show da solotto??!!!
    * puntare a quelle parti "sane" della televisione e della radio (RAI 3, nuovi canali della RAISAT) ed avere un rappresentante degli psicologi che faccia e si impegni per questo. Ad esempio una community come OPS potrebbe muoversi per "eleggere" e promuovere colleghi che facciano questo.
    * Penso che bisognerebbe evitare innanzitutto di spacciare per PSICOLOGIA le rubriche di molte riviste femminili che trattano tematiche al limite del ridicolo. Bisogna chiarire che anche i vari test che su queste riviste sono proposti hanno ben poca attinenza con la SCIENZA della psicologia...insomma, bisognerebbe evitare di parlare di psicologia quando di questa non si tratta.
    * Conferenze nelle scuole superiori o convegni aperti al pubblico dove si illustri i diversi aspetti della professione e si dia indicazione di alcuni contributi che la ricerca psicologica ha portato alla conoscenza della mente e dei rapporti umani.


    Che ne dite

  2. #2
    siros
    Ospite non registrato
    Ciao Nico, una visione leggermente deprimente la tua, ma sostanzialmente vera. Te lo dice uno che è psicoterapeuta da diversi anni e che è anche iscritto all'Ordine dei giornalisti, quindi - bene o male - è piuttosto dentro le questioni comunicative. E' triste, però bisogna riconoscere che la nostra catergoria è piuttosto sputtanata, almeno qui nel Lazio dove ho maggiore conoscenza del problema. In vetrina ci sono gli psichiatri, che col loro silenzio sulla psicologia fanno peggio che se ci attaccassero, gli psicologi da salotto (mi verrebbe da dire altro), oltre a qualche sempre più rara ed illuminata eccezione. Credo che a livello di categoria si possa fare ben poco. Non perchè non ci siano mezzi, tu ne elenchi molti ed efficaci, ma perchè gli psicologi sono così divisi e in guerra tra di loro che non credo siano capaci di condurre una strategia unitaria per il bene di tutti. Spero di essere pessimista, ma l'esperienza docet. Quello che possiamo fare credo sia più a livello individuale, ovvero: ogni professionista serio che ci tiene alla propria dignità, dia il meglio di sè nel proprio ambito lavorativo. Occorre far vedere alla comunità che ci sta intorno che gli psicologi sono altro che quei cortigiani prezzolati, ma persone serie in grado di utilizzare bene degli strumenti professionali. Bisogna far vedere che "serviamo", cioè che produciamo un cambiamento efficace, misurabile, e verificabile. Altro che chiacchiere. Da parte mia, senza la pretesa di fare scuola, cerco di dare un contributo fornendo stimoli e orientamento etico/professionale a diversi psicologi giovani all'inizio di carriera. Ti saluto con stima

  3. #3
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    Originariamente postato da siros
    Ciao Nico, una visione leggermente deprimente la tua, ma sostanzialmente vera.
    ciao siros,

    in realtà non è la mia visione, ma quella di tutti i colleghi che hanno partecipato al sondaggio... le domande in grassetto sono quelle che abbiamo proposto ai partecipanti alla community... il resto è quello che ne è uscito

    e tu ad oggi lavori come psy o come giornalista?

    ciauz,
    nico

  4. #4
    siros
    Ospite non registrato
    Ciao Nico, io lavoro privatamente come psicoterapeuta cognitivo comportamentale. e in carcere con i detenuti. Come giornalista (o giornalaio direbbe Funari!) ho collaborato per alcuni anni con delle riviste, ma adesso porto la tessera in tasca senza usarla, anche se mi piacerebbe molto. Venendo al tema, quella esposta non è la tua visione, allora tu come la pensi? Da parte mia vorrei aggiungere solo questo: credo che il peccato originale degli psicologi sia la presunzione, la pretesa di poter dire sempre e comunque qualcosa su tutto, l'incapacità di tollerare una complessità umana che ci sovrasta e non si spiega mai completamente. Insomma, la mancanza di umiltà. Penso che questo sia l'aspetto peggiore che presentiamo al pubblico e che ci toglie rispetto. Ciao, Siros

  5. #5
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    Originariamente postato da siros
    Venendo al tema, quella esposta non è la tua visione, allora tu come la pensi?
    ciao siros,

    penso che la tv in primo luogo, ma anche molti altri canali mass-mediatici, sono un potentissimo mezzo di comunicazione, soprattutto in una società come quello in cui siamo immersi dove le persone si regolano più sull'immagine che sull'immaginazione...

    Detto ciò, dico pure che al grande pubblico parlano persone intelligenti e persone stupide, sia tra gli psicologi che tra altre mille professioni, tuttavia vista la nostra necessità di farci conoscere e di comunicarci correttamente alla società civile, ritengo che l'istituzione che ci rappresenta (l'Ordine) dovrebbe mettere in atto delle azioni in grado di monitorare la situazione e favorire una corretta comunicazione, al fine di promuovere ed anche di tutelare...

    Poi possiamo discutere sulle varie opportunità di giungere a ciò, ma l'Ordine dovrebbe attivarsi in tal senso. Ecco il mio pensiero

    ciauz,
    nicola

  6. #6
    siros
    Ospite non registrato
    Mi sembra una posizione molto equilibrata e realistica. Bene, mi auguro proprio che quanto dici si possa realizzare - soprattutto a livello di istituzioni. Ciao, Siros

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