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  1. #1
    Ospite non registrato

    La figura dello psicologo...

    cari amici!

    La figura della nostra professione come viene vista dalle persone?

    Secondo voi cosa aspettano da noi le persone che sanno qual'è la nostra futura professione?

    A prescindere da qualsiasi specializzazione si possa intraprendere, il nostro futuro compito sarà quello di assicurare il benessere psico sociale degli individui, rispettando i valori ed i costumi di quest'ultimi..

    Molte persone nelle difficoltà della vità, vorrebbero avere una persona accanto a sè, con cui poter sfogarsi parlare confrontarsi, spesso però deve sborsare addiritura dai 50 E in su, per poter benificiare di un pò di solievo, molte persone non possono permetterselo, cosa fare?

    Secondo voi sarebbe opportuno istituire una sorta di giuramento di ippocrate per la nostra professione?

    A mio avviso bisognerebbe donare il proprio contributo in maniera gratuita quando è possibile

    Che ne pensate?

  2. #2
    Nos*
    Ospite non registrato

    Re: La figura dello psicologo...

    Originariamente postato da MD^_^
    cari amici!

    Molte persone nelle difficoltà della vità, vorrebbero avere una persona accanto a sè, con cui poter sfogarsi parlare confrontarsi, spesso però deve sborsare addiritura dai 50 E in su, per poter benificiare di un pò di solievo, molte persone non possono permetterselo, cosa fare?


    A mio avviso bisognerebbe donare il proprio contributo in maniera gratuita quando è possibile

    Che ne pensate?

    Ti ci vedo Marcel Psicologo con uno studio tutto tuo...

  3. #3
    Ospite non registrato
    non so se avrò mai uno studio mio ... chi lo sà quello che è importante e pigliarmi sta laurea!!!

  4. #4

    Re: La figura dello psicologo...

    Originariamente postato da MD^_^
    cari amici!
    Molte persone nelle difficoltà della vità, vorrebbero avere una persona accanto a sè, con cui poter sfogarsi parlare confrontarsi, spesso però deve sborsare addiritura dai 50 E in su, per poter benificiare di un pò di solievo, molte persone non possono permetterselo, cosa fare?

    Secondo voi sarebbe opportuno istituire una sorta di giuramento di ippocrate per la nostra professione?

    A mio avviso bisognerebbe donare il proprio contributo in maniera gratuita quando è possibile

    Che ne pensate?
    (rispondo e sposto in sede piu' opportuna)
    Secondo me la figura dello psicologo non sostituisce quella degli amici...
    E poi, pensa se nel tuo studio arrivassero ogni giorno venti persone che sono un po' tristi o scazzate o qualunque altra cosa e vogliono solo sfogarsi e parlare per una mezz'oretta... cosa penseresti? '
    Infine, tramite la ASL si possono anche avere colloqui con degli psicologi, mi pare...
    Poi, per carità: se le tue tariffe sono piu' alte del minimale e vuoi abbassarle a quel punto per delle situazioni particolari. va benissimo, e anzi penso sia una buona cosa.. però sul resto mi trovo perplesso, ecco.

  5. #5
    Ospite non registrato
    allora quando mi riferisco di dare il mio contributo in maniera gratuita, non stavo parlando certamente di volontariato, bensì mi riferisco al fatto che quando una persona che ha bisogno di avere la nostra professionalità, e non può pagarci penso che sia una bella cosa offrire il nostro contributo, secondo me se ci rifiutassimo di poter prestare quando capita anche la nostra professionalità gratuita beh eticamente non lo trovo giusto

  6. #6
    Eowin
    Ospite non registrato
    Secondo me la parcella costituisce un elemento della psicoterapia e del lavoro psicologico.
    Fa parte del setting. In un qualsiasi lavoro psicologico è importante che il cliente-paziente assegni un valore anche monetario a quello che sta facendo insieme allo specialista che si è scelto. E' un mezzo per arrivare a comprendere il suo stesso valore. Un lavoro non pagato è un lavoro disprezzato, non serve a nessuno, tantomeno al paziente.
    E' chiaro che le parcelle andrebbero personalizzate sulle reali possibilità del cliente.
    Ma per dire: in ASL ci sono pazienti che pagano un piccolo ticket e pazienti che non lo pagano perchè esenti: quelli che sborsano 6 euro a seduta sono più motivati, puntuali e raramente danno buca all'appuntamento.

  7. #7
    Postatore Compulsivo L'avatar di ghiretto
    Data registrazione
    15-11-2004
    Residenza
    nell'orbita di Anarres
    Messaggi
    3,359
    trovo che Eowin abbia detto delle cose molto sagge: ciò che non costa niente non vale niente
    " E se scruti a lungo un abisso, anche l’abisso scruterà dentro di te" Nietzsche


    dai un'occhiata a questo sito www.altrapsicologia.it

    per usufruire del servizio contattare la scrivente per pattuire il compenso

  8. #8
    Ospite non registrato
    ma condivido in parte quello che dice Eowin, normalmente una persona che spende cifre simili vuol vedere dei risultati, quindi c'è una motivazione, concordo se vogliamo instaurare con una persona una psicoterapia, ma io mi riferisco a quei incontri causali, che posso avvenire tutti i giorni, ad esempio se incontrassimo una persona con un attacco di panico, etc, allora possiamo aiutarla anche in maniera gratuita, in fondo voi perche io ancor non lo sono.... siete dei dottori, dei dottori della mente, anche per voi forse una sorta di giuramento di Ippocrata non sarebbe male applicarla.....

    Per quanto riguarda la nostra amica ghiretto, beh non sempre ciò che costa molto vale di più, attenzione non possiamo fare delle analogie tipo qualità= prezzo alto, non si tratta di merci ma di persone, uno psicoterapeuta può andare alla radice del problema indipendente dal tariffario della sua parcella....

  9. #9
    Eowin
    Ospite non registrato
    Tenderei a dare per scontato che chi possiede competenze e capacità relazionali le usi all'occorrenza nelle circostanze quotidiane.
    Non sarei però dell'idea di attribuire una sorta di "onnipotenza" a persone qualificate professionalmente come psicologi. Al di fuori del setting, psicologico o psicoterapeutico, si tiene un contegno consono alla deontologia professionale, ma proprio perciò non si indossano i panni professionali, non si "esercita" al di fuori di un mandato preciso e concordato.
    Voglio dire: uno non esercita la professione di psicologo se non è stato stipulato un preciso contratto con un committente, una prestazione specificata, dei tempi, dei luoghi, dei modi (e, di norma, un corrispettivo) per esercitarla.
    Questo concetto è uno dei fondamenti su cui si regge il Codice Deontologico della professione di psicologo in Italia, sul quale si può discutere, ma allo stato è questo.
    Poichè i laureati abilitati che fanno domanda di iscrizione all'Albo accettano implicitamente questo Codice con tutto ciò che comporta, potrei azzardare che una formale cerimonia di giuramento sia superflua, o al più aggiungerebbe una nota pittoresca all'adesione all'albo, nulla aggiungendo all'assunzione degli oneri deontologici prescritti dal Codice.

    Quanto al fatto che "uno psicoterapeuta possa andare alla radice del problema indipendentemente dal tariffario della sua parcella... " ribadisco che è comune regola dell'economia psichica non attribuire grande valore, anche magari solo a livello inconscio, alle prestazioni erogate in via gratuita.
    Un lavoro su se stessi ha, tra le varie implicazioni, quella di acquisire il senso del proprio personale valore intrinseco in quanto persone. Assegnando un prezzo monetario al tempo che spendiamo a lavorare su noi stessi impariamo a "stimarci" in prima persona. Ti garantisco che non è un sofismo.

    Ma c'è un altro aspetto del problema: nel momento che il cliente paga, SA che quello che tu terapeuta o psicologo consulente hai fatto l'hai fatto PER DENARO, e questo IMPLICA CHE LUI NON HA DEBITI CON TE, IMPLICA CHE HA QUALCHE MOTIVO IN MENO PER FANTASTICARE COSE SCORRETTE SUL VOSTRO RAPPORTO, TIPO CHE TU HAI QUALCHE INTERESSE SESSUALE SU DI LUI O CHE DOVETE-POTETE ESSERE AMICI ECC. Tutta una serie di implicazioni che possono sorgere in un rapporto non remunerato vengono a cadere nel momento stesso in cui si mette mano al portafoglio.
    Bisogna realizzare l'importanza basilare che ha per il paziente il pagare, altrimenti non gli si è di aiuto.

  10. #10
    Postatore Compulsivo L'avatar di ghiretto
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    nell'orbita di Anarres
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    Originariamente postato da MD^_^

    Per quanto riguarda la nostra amica ghiretto, beh non sempre ciò che costa molto vale di più, attenzione non possiamo fare delle analogie tipo qualità= prezzo alto, non si tratta di merci ma di persone, uno psicoterapeuta può andare alla radice del problema indipendente dal tariffario della sua parcella....
    io non ho scritto che ciò che costa di più vale di più, questa è una tua inferenza, ma ho detto che ciò che non costa nulla (da 1euro a 1000euro) non vale nulla, cioè come ha nuovamente ribadito eowin senza alcun investimento (indipendentemente dalla sua quantificazione) è il rapporto terapeurtico stesso che non trova il suo setting la sua ragione d'essere.
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  11. #11
    Ospite non registrato
    allora ribadisco non sto parlando di rapporti terapeutici a lunga scadenza , ma mi riferisco in quelle situazioni d'emergenza in cui è richiesta la nostra professionalità, se incontrasimo per caso uno con un'attacco di panico che è smarrito, oppure una persona sta per tentare il suicidio, cosa si fà? , in questi casi il nostro contributo non può che essere gratuito....

  12. #12
    Postatore Compulsivo L'avatar di arwen
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    beh mi sembra ovvio, se vedo uno sul cornicione che cerca di buttarsi di sotto mica cerco di convincerlo a scendere e poi gli presento la fattura....
    Dott.ssa Chiara Facchetti
    Ordine Psicologi della Lombardia n.12625


    Io credo che le pietre respirino. Non possiamo percepirlo con le nostre brevi vite.

    Siamo tutti nella fogna, ma alcuni di noi guardano alle stelle (Oscar Wilde)

  13. #13
    Ospite non registrato
    caro arwen invece secondo me alcuni la pensano proprio cosi

  14. #14
    Postatore Compulsivo L'avatar di arwen
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    Originariamente postato da MD^_^
    caro arwen invece secondo me alcuni la pensano proprio cosi
    iniziamo con le presentazioni...
    piacere sono Chiara

    comunque mi lascia un po' perplessa quello che tu dici... cioè, davvero hai sentito qualcuno dire una cosa del genere?
    io sinceramente una cosa così non la credo possibile, anche perchè il listino delle tariffe prevede soloil pagamento per i rapporti terapeutici a lunga scadenza e qualunque richiesta di pagamento "esterna" non è contemplata
    Dott.ssa Chiara Facchetti
    Ordine Psicologi della Lombardia n.12625


    Io credo che le pietre respirino. Non possiamo percepirlo con le nostre brevi vite.

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  15. #15
    Ospite non registrato
    ciao arwen io sono Marcel
    piacere

    lo so.... è incredibile ma ho sentito cosi....

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