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  1. #16
    agex
    Ospite non registrato
    Per accadueo: credo, personale modestissima opinione, che ognuno da quello che ha: se uno è da anni un clinico, riporta la propria esperienza, sempre in veste critica, e dovresti aver colto la mia volontà non di abbattere nespolina, ma di portarla insieme a me all'interno di una riflessione che, in realtà, avrebbe giovato probabilmente e soprattutto a me; d'altronde se uno conosce a memoria l'elenco del telefono quello solo può riportare (non ti sentire offeso, la mia è un'ipotesi generica e fa riferimento anche a grandi professoroni che conosco bene; questo è chiaro??); detto ciò, credo che il 99 % delle persone abbia la volontà e la necessità di confrontarsi nell'ambito teorico ed esperienziale: nespolina ha chiesto se si possono associare forme di massaggi a psicoterapie, e io ho risposto dando la mia opinione da clinico, l'avrei forse dovuta dare da gelataio? Ognuno dia la sua, c'è spazio per tutti, anche per chi va di corsa. Detto questo, spero che la discussione sia conclusa, la trovo di una sterilità indicibile, dunque SE ti va di trattare con me si parla di psicologia (preferibilmente clinica, esperienziale, sai, nel post psicoterapie, altrimenti c'è la dolce vita...), altrimenti evita di replicare, questa è la prima e ultima volta che spiego un mio intervento. Della serie: vuoi sapere cosa penso sull'argomento? Bene, grazie per la possibilità, tutte le spiegazioni che vuoi, ovviamente con gli strumenti più o meno limitati che possiedo; vuoi sapere perché te lo spiego o che tipo di temperamento possiedo o il colore dei miei capelli? Ca..i miei.

    Finalmente arrivo a Wrubens: no, Accedemia Centaurea.
    Concordo sulla (e rispetto la) differenza dei percorsi formativi, e sulla specializzazione relativa, l'importante secondo me è che ciò non diventi differenziazione tra i moduli teorici e clinici, e credimi, a proposito di teoria, che la presa in carica di un percorso formativo lungo e "solitario"teorico che mi permettesse di capire come mai una psicoterapia cognitivo comportamentale, una psicoanalisi ortodossa, una sistemica, un massaggio o un fiore di Bach postesse (o non) funzionare in determinate condizioni, mi ha treso più libero non nella critica feroce, ma in quella costruttiva che si connota di: accettazione dell'altro (modulo), rispetto ma precisione. Precisione e metodo, e serietà professionale. Allora andiamo d'accordo. Io collaboro indirettamente con l'Ordine nazionale, e pago quello regionale, e faccio sempre riferimento a loro quando incontro professionisti seriosi -ma non seri- che rovinano le persone, e nell'ambito dell'oncologia ho appena cominciato; mi sto iscrivendo alla SIPO proprio per presentare casi di malsanità, e per non rendere il mio percorso una battaglia contro i mulini a vento, ho bisogno che la mia voce non tremi.
    Ritengo precisissimo e corretto ciò che hai scritto, tranne un punto che andrebbe meglio formulato: non sono le competenze che uniscono mente e corpo, al limite sono i nervi (vedi nervo vago, che ci ha permesso di comprendere l'infarto silente e l'angina pectoris).
    Buona giornata, Ale

  2. #17
    Super Postatore Spaziale L'avatar di Accadueo
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    31-03-2003
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    2,536
    Originariamente postato da agex
    Il punto cruciale e assolutamente critico, insomma da imparare a memoria, è che i massaggi si possono associare a qualunque cosa.......ad esempio l'altra sera un'amica mia mi ha fatto un bel massaggio, e vi assicuro che la mia psiche ne ha giovato parecchio, e non solo lei!
    Dunque massaggio anche a merenda!
    Ma durante la psicoterapia forse è meglio non mangiare merendine......e i massaggi lasciamoli ai massaggiatori, noi un tempo abbiamo deciso di fare gli psicologi clinici......
    interessante come opinione (giudizio) da psicologo clinico... lascia molto spazio alla riflessione, alla conversazione e alla possibilità delle differenze.
    Una differenza (conoscenza) anche sotto forma di elenco a te disturba, mentre a me consola.
    Comunque sia, riflessione: non capisco dopo una premessa spettacolare sul massaggio che hai fatto.. che ha giovato alla tua psiche (e non solo lei) e poi accenni però che il massaggio deve stare fuori dallo studio clinico. Come mai questa posizione?

  3. #18
    agex
    Ospite non registrato
    Io non do GIUDIZI da psicologo clinico, do appunto opinioni scientifiche, riporto risultati; scadere nel giudizio significa entrare in relazione, e io con te in relazione non ci sono, né adesso né, forse, mai; mentre mi interessa il tuo pensiero sull'argomento, lascia stare i miei modi e concentriamoci, per favore, sull'argomento.
    La tua domanda sta cercando la mia contraddizione, dunque è una critica non propriamente costruttiva, ma non ne sono sicuro dunque l'accetto e voglio pensare che tu non sia un iroso, ma uno che sta affrontando un argomento scientifico; la domanda è chiara, altrattanto la risposta: giovare alla psiche è una boutade, utilizzata per accentuare l'importanza del messaggio; è chiaro che il terapeuta NON GIOVA ALLA PSICHE, fa un altro lavoro, questo è chiaro? Tu come psicologo giovi alla psiche forse? Il massaggio "giova alla psiche", poi se effettuato da una bella donna non sai quanto.......ma curare un sintomo è cosa diversa, condividi? A proprosito, cosa ne pensi del sintomo? Può essere curato, secondo te, da un massaggio?

  4. #19
    Partecipante Esperto L'avatar di wrubens
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    17-04-2003
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    492
    X agex:
    Non capisco il tuo intervento sulle ' competenze'.
    L' idea era che è sempre la figura del terapeuta che entra in relazione con il cliente e con il suo disturbo.
    Vi potrebbero essere anche terapeuti che oltre una preparazione specifica in psicoterapia posseggano anche una preparazione in pratiche 'fisiche' come lo shatsu ecc. .
    Un' arma in più che se usata con intelligenza lo può aiutare nel suo lavoro.

    Sono però contrario alla ' panacea shatsu'. Come dire, prima di ogni consulenza rilasso tutti con un bel massaggio.
    Credo non sia neppure deontologicamente corretto. Prima si dovrebbe valutare il cliente poi, in alcuni casi, quando si ritiene opportuno, applicare uno strumento. Lo shatsu come la desensibilizzazione, come l' esposizione....ecc.ecc.ecc..

    ma Pagliaro?..

    Rubens
    "il dubbio è il tarlo del delirio"
    Rubens

  5. #20
    agex
    Ospite non registrato
    Perdonami, è la proposizione "unire mente e corpo" che mi aveva confuso, altrimenti concordo con le tue idee.
    Bene, concordiamo che il caso va valutato di volta in volta, e l'associazione con metodiche di rilassamento rimane un'associazione e non un'alternativa, e che si sta comunque trattando di interventi pericolosi se non usati con metodo ed intelligenza, come tutte le forme di suggestione.
    No, non parlavo di Pagliaro, non lo conosco; e non conosco nessuna forma di medicina alternativa orientale.

  6. #21
    Super Postatore Spaziale L'avatar di Accadueo
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    Nel momento in cui si accetta tale premessa: "Nel corpo, o meglio nelle varie funzioni psicocorporee, troviamo tracce attive di antiche vicende relazionali: desideri frustrati, slanci bloccati, paure non contenute, rabbie compresse. Tutto questo non è più un mistero. Oggi sappiamo che esiste una memoria periferica che conserva queste tracce sotto forma di alterazioni di funzioni psicocorporee: tono muscolare di base, soglie percettive, movimenti abitudinari e stereotipati, posture cristallizzate. Si spiegano così il permanere di vecchi meccanismi durante la crescita fino all'età adulta, il perché le persone finiscano per avere comportamenti ripetitivi non adeguati alla realtà esterna, come mai vecchi "fantasmi" continuino a prendere il sopravvento sulle sensazioni reali dell'oggi. Si crea come un filtro attraverso il quale la persona percepisce la realtà, un filtro che crea sempre la stessa coloritura e deforma sempre allo stesso modo."
    (Fonte: QUI ) trovo coerente il fatto che si utilizzino anche tecniche di massaggio in psicoterapia e che questi siano 'funzionali' rispetto al sintomo.
    Infine, per farti capire meglio cosa ne penso, ti dico che non avrei nessun problema ad inviare un cliente ad uno psicoterapeuta funzionale, anche perchè l'ho già fatto ed è stato realmente funzionale. Avere un elenco a disposizione è stato utile

  7. #22
    agex
    Ospite non registrato
    Cerco di risponderti con due parole, stasera sono stanco.
    Riguardo alla bioenergetica e ai concetti da te riportati, non concludo frettolosamente che siano più o meno corretti, è solo che si dovrebbe disquisire in modo un pò più scientifico su ogni riga, e magari i prossimi giorni lo farò, per ora voglio solo dire che il concetto di soglia, ad esempio, è un concetto cerebrale estremamente importante, finalmente sostituisce l'atavico concetto pulsionale, e te lo dice uno che possiede basi teoriche che, avrai capito, poggiano fortemente sul concetto di pulsione. Il punto è: un massaggio modifica il valore della soglia del reclutamento del riflesso di evitamento del tronco cerebrale?
    Mi spieghi per favore chi è un terapeuta funzionale?
    Riguardo ai risultati, se il risultato prevede lo "smantellamento" del sintomo basta una pasticca; il punto è che anche le fattucchiere, in taluni casi, curano i sintomi...persino gli astrologi (ne prevedono la risoluzione); ma mi chiedo: perché ci riescono? Eppure loro non sono negli elenchi, mentre i terapeuti funzionali e i venditori di metadone sì.........
    Buona notte accadueo, e grazie anche a te per le riflessioni

  8. #23
    Partecipante Esperto L'avatar di wrubens
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    Originariamente postato da agex
    un massaggio modifica il valore della soglia del reclutamento del riflesso di evitamento del tronco cerebrale?
    Non riesco a capire questo concetto così tecnico. In parole povere?.

    Il punto. Postuliamo il fatto che alcune terapie come lo shatsu o la bioenergetica possano liberare energie. Diciamo che possano mettere a disposizione del cliente una fonte energetica rinnovata per affrontare il suo problema.

    Il punto cruciale sembra essere un altro. Queste nuove energie possono direzionare il cliente verso nuove soluzioni?. Possono farlo uscire da 'antiche percezioni disfunzionali' per proiettarlo in un percorso nuovo, verso una soluzione?.
    Se sì, dovrebbe essere dimostrato, diversamente sarebbe come rinvigorire un moschettiere.....per vederlo nuovamente combattere contro i mulini a vento.
    Mentre posso intuire il percorso di una desensibilizzazione sistematica dove, individuata la fobia si prevede un iter ben preciso, l' idea dell' 'energia' mi lascia un pò perplesso.

    O.T.
    Un Oscar agli avatar di accadueo!
    "il dubbio è il tarlo del delirio"
    Rubens

  9. #24
    Super Postatore Spaziale L'avatar di Accadueo
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    Originariamente postato da agex
    Il punto è: un massaggio modifica il valore della soglia del reclutamento del riflesso di evitamento del tronco cerebrale?
    Non posso risponderti con il tuo stesso livello di comunicazione. Il massaggio inserito in un contesto terapeutico ha implicazioni differenti rispetto allo studio di estetica. Sempre avendo presente la premessa che ho esposto un post fa e, considerando quindi che il corpo comunica e riceve informazioni al pari della psiche, il massaggio assume lo 'stesso' significato funzionale della parola utilizzata in psicoterapia. Quindi, per concludere il quadretto, se è vero che la parola produce degli effetti-cambiamenti-modificazioni, anche il massaggio assume lo stesso valore. Il fatto interessante in questo approccio teorico (funzionale-corporeo) e che possono essere utilizzati contemporaneamente parola e contatto, più modi di comunicare nello stesso tempo.
    Mi spieghi per favore chi è un terapeuta funzionale?
    è un'etichetta 'semplificativa' per indicare la persona che utilizza un 'preciso' approccio teorico.
    Riguardo ai risultati, se il risultato prevede lo "smantellamento" del sintomo basta una pasticca; il punto è che anche le fattucchiere, in taluni casi, curano i sintomi...persino gli astrologi (ne prevedono la risoluzione); ma mi chiedo: perché ci riescono?
    Hai dimenticato anche il prete .. e che comunque, come avevi indcato qualche post fa, riguardo al terapeuta e al massaggio, non è il terapeuta che giova bensì il massaggio. Stesso discorso penso che valga anche per le diverse figure professionali che hai indicato, non sono loro a provocare cambiamento, bensì gli strumenti comunicativi e relazionali tipici di ogni personaggio e di ogni "cliente". Se una persona ha 'sempre' creduto fermamente nel fato, penso che sia più disposta/favorevole ad una consulenza fattuccherologica che psicologica. Se la fattucchiera dicesse al cliente fra tre giorni incontrerai una persona, conosciuta o non, che ti farà stare meglio e niente di strano che giusto quel giorno (tanto atteso) incontra il lattaio che dice una frase sulla vita che è tanto bella e questa, si 'illumina'! L'epifania le 'trasforma' il pensiero e i comportamenti (e dunque connessioni cerebrali) e il cambiamento è compiuto. Naturalmente, in questo racconto ho "sparato" e ho omesso tante variabili e soprattutto fatti e personaggi sono puramente casuali e causali.
    Agex, quando avrai tempo per descrivere il concetto di soglia, potresti raccontarla anche attraverso esempi? Oppure, potremmo trovare un differente livello di comunicazione che ci accomuna.. il massaggio sicuramente no
    ciaociao

  10. #25
    Partecipante Esperto L'avatar di wrubens
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    Originariamente postato da agex
    l'importante secondo me è che ciò non diventi differenziazione tra i moduli teorici e clinici, e credimi, a proposito di teoria, che la presa in carica di un percorso formativo lungo e "solitario"teorico che mi permettesse di capire come mai una psicoterapia cognitivo comportamentale, una psicoanalisi ortodossa, una sistemica, un massaggio o un fiore di Bach postesse (o non) funzionare in determinate condizioni, mi ha treso più libero non nella critica feroce, ma in quella costruttiva che si connota di: accettazione dell'altro (modulo), rispetto ma precisione. Precisione e metodo, e serietà professionale.
    Quest' analisi interessa ed ha interessato molto tempo delle mie riflessioni. In alcuni casi, ed in alcune scuole, vedi Palo Alto il perchè una terapia funzioni è esplicito e comprensibile.
    Questi studi sono quelli che seguo in primis.
    Rimango con il dubbio per altri terapeuti e terapie più ermetiche.
    Ad esempio, un terapeuta ermetico per eccellenza, Milton Erickson.
    Probabilmente non sapeva nemmeno lui perchè le sue tecniche funzionassero. La difficoltà nel 'mappare' i suoi interventi lo hanno reso unico ed irripetibile. I suoi risultati non sono mai stati raggiunti da nessuno, benchè la sua ipnoterapia sia ancora oggetto di studio e formazione. Non ha mai scritto un libro, i suoi insegnamenti ci vengono tramandati da Ernst e Sheila Rossi.
    Anch' io sono alla ricerca di 'mappature', metodologia precisa e tecnica anche se in alcuni casi arrivarci è difficile.
    Il link tra epistemologia e tecnica a volte è sottile ed incomprensibile. Il link è la personalità del terapeuta, ciò che un computer o uno studio a tavolino può solo approsimare.

    Mi piacerebbe sapere a quali conclusioni sei arrivato sul funzionamento dei diversi approcci.
    Ciao e Buona Giornata
    Rubens
    "il dubbio è il tarlo del delirio"
    Rubens

  11. #26
    nespolina
    Ospite non registrato
    ma ragazzi tranquilli!!!!!!!!! credo di aver creato un pò di confusione...prima cosa mi scuso per il mio andare di corsa, ma spiego...nn avendo un pc personale mi collego dal lavoro..scusate...altra cosa...non capisco perchè abbiate cosi tanta reticenza verso forme che nulla vogliono rubare alla clinicità ed importanza della psicologia....sono solo forme che possono aiutare dall'esterno..e vi assicuro che lo fanno....basta essere un pò più "leggeri" di mente...provate a fare un giro su internet e poi iniziate a pensare..ma chissà...sarà vero? perchè nn provarci una volta? scusatemi, ma invece che psicologi mi sembrate matematici che nn ammettono altro che la giusta fredda razionalità..nel loro campo può andare bene perchè 2+2=4..ma secondo me nn quando riguarda una persona...pensateci

  12. #27
    Partecipante Esperto L'avatar di wrubens
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    Originariamente postato da Accadueo
    Quindi, per concludere il quadretto, se è vero che la parola produce degli effetti-cambiamenti-modificazioni, anche il massaggio assume lo stesso valore. Il fatto interessante in questo approccio teorico (funzionale-corporeo) e che possono essere utilizzati contemporaneamente parola e contatto, più modi di comunicare nello stesso tempo.
    Innanzi tutto, buongiorno Accadueo, caffettino, sigarettina e thread?.

    Mi permetto di intervenire su questo post anche se non indirizzato a me esplicitamente.
    C'è una differenza sostanziale, perlomeno ai miei occhi (di massaggio non ne ho grossa esperienza.)
    Il terapeuta utilizza le parole come canale di comunicazione. Ha in mente un persorso ben preciso che se seguito dal cliente lo possa portare verso una soluzione.
    Nel massaggio sembra esserci l' idea di rilassare, liberare energia...ecc...ma che questo comporti un percorso risolutivo ben definito non è esplicito.
    Dovremmo intendere il massaggio come chiropratica. In questo caso il massaggiatore ha una visione ben precisa del problema e del percorso. Ho conosciuto chiropratici che hanno 'fatto rientrare' ernie del disco. Oppure una fisioterapia riabilitativa. Ma si tratta sempre di un problema fisico.
    Come un massaggio possa 'guarire' una fobie rimane un mistero. Non ho mai sentito parlare di gente che attraverso un massaggio abbia guarito una claustrofobia.

    Rubens
    "il dubbio è il tarlo del delirio"
    Rubens

  13. #28
    Partecipante Esperto L'avatar di wrubens
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    Originariamente postato da nespolina
    ma ragazzi tranquilli!!!!!!!!! credo di aver creato un pò di confusione...prima cosa mi scuso per il mio andare di corsa, ma spiego...nn avendo un pc personale mi collego dal lavoro..scusate...altra cosa...non capisco perchè abbiate cosi tanta reticenza verso forme che nulla vogliono rubare alla clinicità ed importanza della psicologia....sono solo forme che possono aiutare dall'esterno..e vi assicuro che lo fanno....basta essere un pò più "leggeri" di mente...provate a fare un giro su internet e poi iniziate a pensare..ma chissà...sarà vero? perchè nn provarci una volta? scusatemi, ma invece che psicologi mi sembrate matematici che nn ammettono altro che la giusta fredda razionalità..nel loro campo può andare bene perchè 2+2=4..ma secondo me nn quando riguarda una persona...pensateci
    messaggio di metacomunicazione
    Pulchrissima Nespolina, il thread che hai postato sta aprendo un dibattito molto interessante.
    stiamo solo cercando di capire un funzionamento.
    Teoria-metodologia-tecnica
    E' il modo più 'scientifico' per allontanarci dalla ' chiacchiera' e studiare un' approccio.
    Ed in questo senso mi sento un matematico, anzi un commercialista, i conti devono quadrare!!!...dai facciamoli quadrare!!!...forse lo spettro Parmalat è venuto a trovarmi questa notte!!!....pauuuuuuuuuurrrraaaaaaaaaa!!!!!!!!!


    O.T.
    Aggiungo, c'è sempre il ritono a Torino!!..Dai!!!
    Ultima modifica di wrubens : 23-02-2005 alle ore 09.35.52
    "il dubbio è il tarlo del delirio"
    Rubens

  14. #29
    agex
    Ospite non registrato
    Da non credeci....avevo risposto a tutto e mi si è cancellata di nuovo.....ricomincio.......

    Non riesco a capire questo concetto così tecnico. In parole povere?.
    IN PAROLE POVERE L'ESSERE UMANO E' EQUIPAGGIATO PER DIFENDERSI DI FRONTE A SITUAZIONI PIU' O MENO CRITICHE, TRAMITE UN RECLUTAMENTO DI STRATEGIE DI EVITAMENTO CHE APPARTENGONO AL REPERTORIO STRATEGICO PROTETTIVO DEL TRONCO CEREBRALE; IL SINTOMO RAPPRESENTA UN RIFLESSO DI EVITAMENTO DEL TRONCO CEREBRALE, APPUNTO.


    Il punto cruciale sembra essere un altro. Queste nuove energie possono direzionare il cliente verso nuove soluzioni?. Possono farlo uscire da 'antiche percezioni disfunzionali' per proiettarlo in un percorso nuovo, verso una soluzione?.
    Se sì, dovrebbe essere dimostrato, diversamente sarebbe come rinvigorire un moschettiere.....per vederlo nuovamente combattere contro i mulini a vento.
    ESATTO.


    Mentre posso intuire il percorso di una desensibilizzazione sistematica dove, individuata la fobia si prevede un iter ben preciso, l' idea dell' 'energia' mi lascia un pò perplesso.
    ANCHE A ME. COME OGNIO METODICA CHE MALTRATTA IL SINTOMO, LADDOVE IL SINTOMO RAPPRESENTA L'ELEMENTO EVOLUTO DELL'ENCEFALO; MA ALL'INTERNO DELLA TUA METODICA CLINICA, SE NON SBAGLIO, VI OCCUPATE DI RISTRUTTURARE COGNITIVAMENTE UNA SITUAZIONE O UN EVENTO, CIO' CHE IO DEFINISCO ESAME DI REALTA' O LEGAME CON LA REALTA', PROCESSO SECONDARIO, FUNZIONE ALFA BIONIANA.

    PER ACCADUEO:
    Non posso risponderti con il tuo stesso livello di comunicazione. Il massaggio inserito in un contesto terapeutico ha implicazioni differenti rispetto allo studio di estetica. Sempre avendo presente la premessa che ho esposto un post fa e, considerando quindi che il corpo comunica e riceve informazioni al pari della psiche,
    QUESTA FRASE E' INSIGNIFICANTE. IL CORPO RICEVE INFORMAZIONE TRAMITE LA SUPERFICIE EPIDERMICA (§ESTEROCETTORI), MESSAGGI CHE, TRASMESSI TRAMITE LE FIBRE NERVOSE AL TRONCO CEREBRALE, VENGONO ELABORATI ED UTILIZZATI PER DECIDERE L'ASSETTO MOTORIO; COSì SE CAMMINANDO INCONTRO UN OSTACOLO, LA SOSTANZA GRIGIA PERIACQUEDUTTALE PERMETTE DI OVVIARE ALL'OSTACOLO; SE DO UN PIZZICOTTO VIENE ATTUATA LA COMPETENZA FLESSORIA; SE ACCAREZZO SI SENTE PIACERE.



    il massaggio assume lo 'stesso' significato funzionale della parola utilizzata in psicoterapia.
    NON DIREI. VOI CONOSCETE MEGLIO DI ME QUESTI ARGOMENTI, MI PARE. SIGNIFICATO E SIGNIFICANTE......CONTENUTO E META CONTENUTO......PSICOTERAPIA E CAREZZE.....ECC....COMUNQUE WRUBENS L'HA SPIEGATO BENE, NON RIPETO.
    Quindi, per concludere il quadretto, se è vero che la parola produce degli effetti-cambiamenti-modificazioni, anche il massaggio assume lo stesso valore.
    IL QUADRETTO E' CONCLUSO IN MANIERA EUFEMISTICAMENTE FRETTOLOSA.

    Hai dimenticato anche il prete ..
    HAI RAGIONE, IN REALTA' PURE IL PRETE PUO' ESSERE ANNOVERATO, IN VIRTU' DELL'ATTO SUGGESTIVO CHE PROPONE: LA RISOLUZIONE TRAMITE LA PREGHIERA.
    A MENO CHE NON SI PRENDA D'ESEMPIO IL MITO DELLA CROCIFISSIONE (PERDONO, TOLLERANZA) E LO SI REITERI, MA IL DISCORSO SI COMPLICA.
    e che comunque, come avevi indcato qualche post fa, riguardo al terapeuta e al massaggio, non è il terapeuta che giova bensì il massaggio.
    NE' L'UNO NE' L'ALTRO. E' IL PAZIENTE CHE CONSAPEVOLIZZA E SCEGLIE; COME, TRAMITE IL MASSAGGIO?
    Stesso discorso penso che valga anche per le diverse figure professionali che hai indicato, non sono loro a provocare cambiamento, bensì gli strumenti comunicativi e relazionali tipici di ogni personaggio e di ogni "cliente". Se una persona ha 'sempre' creduto fermamente nel fato, penso che sia più disposta/favorevole ad una consulenza fattuccherologica che psicologica. Se la fattucchiera dicesse al cliente fra tre giorni incontrerai una persona, conosciuta o non, che ti farà stare meglio e niente di strano che giusto quel giorno (tanto atteso) incontra il lattaio che dice una frase sulla vita che è tanto bella e questa, si 'illumina'!
    ESATTO. SINO AL PRIMO EVENTO CRITICO...ALLORA X ANDRA' DI NUOVO DAL FATTUCCHIERE.....SINO AL PRIMO EVENTO CRITICO...ALLORA X ANDRA' ECC......RICORDO CHE IL SINTOMO E' INGRAVESCENTE.
    L'epifania le 'trasforma' il pensiero e i comportamenti (e dunque connessioni cerebrali) e il cambiamento è compiuto.
    QUESTO E' INACCETTABILE. SPIEGAMI PER FAVORE A QUESTO PUNTO, SE NO NON CI CAPIAMO, COSA INTENDI PER PENSIERO, COMPORTAMENTI E SOPRATTUTTO CONNESSIONI CEREBRALI. E QUANDO, COEM E PERCHE' AVVIENE IL CAMBIAMENTO?

    Agex, quando avrai tempo per descrivere il concetto di soglia, potresti raccontarla anche attraverso esempi? Oppure, potremmo trovare un differente livello di comunicazione che ci accomuna.. il massaggio sicuramente no
    IL CONCETTO DI SOGLIA E' UN CONCETTO BIOLOGICO E INDICA IL LIVELLO OLTRE IL QUALE AVVIENE UNA VARIAZIONE DEL COMPORTAMENTO; UNA VOLTA RAGGIUNTO TRAMITE UNA STIMOLAZIONE ELETTRICA, UNO STIMOLO AMBIENTALE, UNA REAZIONE INDIVIDUALE ECC. AVVIENE UN CAMBIAMENTO APPARTENENTE AL REPERTORIO GENETICO. A BASSA INTENSITA' DI CORRENTE SI OTTIENE LA PRIMA SOGLIA, SE SI AUMENTA L'INTENSITA' SI OTTIENE LA SECONDA (ATTIVAZIONE DEL SAF, TRONCO CEREBRALE, RIFLESSO DI EVITAMENTO DEL TRONCO: SINTOMO), ANCORA LA TERZA (EPILESSIA) ANCORA LA QUARTA (COMA REVERSIBILE); LE ULTIME TRE APPARTENGONO ALL'EVITAMENTO E SONO EQUIVALENTI ALLA FUGA DAL PERICOLO, LIVELLI STRATEGICI DEL CERVELLO APPARTENENTI AL REPERTORIO DI PROTEZIONE. DAL PUNTO DI VISTA CLINICO CI INTERESSA MOLTO IL PASSAGGIO DALA PRIMA ALLA SECONDA SOGLIA, OVVERO DALLA SERENITA' BIOLOGICA AL SINTOMO, E DIPENDE DA QUANTO E' ALTA O BASSA LA SECONDA SOGLIA (SATURAZIONE DELLA CGM, CENTRAL GREY MATTER, CHE CONDURREBBE AL RECLUTAMENTO DELL'ANTAGONISTA, AREA SETTALE, Sì DA PERMETTE L'USUFRUTTO DEL PIACERE ISTINTIVO O PARADOSSALE CHE VIENE SEGNALATO DAL SINTOMO); LA SOGLIA SI FORMATTA IN VIRTU' DI DETERMINATI APPRENDIMENTI, IMPORTANTISSIMO L'IMPRINTING E L'EVENTO MITICO PRIVATO; PICCOLO E RELATIVAMENTE BANALE ESEMPIO: SE IO NON TOLLERO UNA FRUSTRAZIONE E DICO UNA PERCHE' CREDO DI ESSERE IL PRINCIPINO, E SOTTOLINEO CREDO, ALLORA UNO STIMOLO AMBIENTALE AVVERSO DI POCO CONTO MANDERA' SUBITO IN SATURAZIONE IL SISTEMA DEL DOLORE, AVENDO UNA SOGLIA APPUNTO BASSA, E NELL'IMMEDIATO SCATTERA' L'ANTAGONISTA RECLUATAO DLLA CGM E MODULATO DALL'AMIGDALA, E SON CAVOLACCI AMARI; RISTRUTTURANDO COGNITIVAMENTE, COME ASSERITE VOI, LA STIMOLAZIONE AVVERSA, OVVERO IL MODO DI VEDERLA, LA FRUSTRAZIONE PERDE QUEL SIGNIFICATO AVVERSO E VIENE ACCETTATA ALL'INTERNO DI UN CONTESTO CHE PRENDE IL NOME DI FARE ESPERIENZA. MA IL DISCORSO SI COMPLICA......


    WRUBENS:
    Quest' analisi interessa ed ha interessato molto tempo delle mie riflessioni. In alcuni casi, ed in alcune scuole, vedi Palo Alto il perchè una terapia funzioni è esplicito e comprensibile.
    Questi studi sono quelli che seguo in primis.
    Rimango con il dubbio per altri terapeuti e terapie più ermetiche.
    Ad esempio, un terapeuta ermetico per eccellenza, Milton Erickson...
    .....Anch' io sono alla ricerca di 'mappature', metodologia precisa e tecnica anche se in alcuni casi arrivarci è difficile.
    Il link tra epistemologia e tecnica a volte è sottile ed incomprensibile. Il link è la personalità del terapeuta, ciò che un computer o uno studio a tavolino può solo approsimare.
    Mi piacerebbe sapere a quali conclusioni sei arrivato sul funzionamento dei diversi approcci.
    TE LO SPIEGHERO', MA IN UN ALTRO INTERVENTO. DOVREI SCRIVERE QUALCHE PAGINA INTANTO RIFLETTI SULLA RISPOSTA CHE HO DATO AD ACCADUEO, LI' QUALCOSA DOVRESTI INTUIRE.....COMUNQUE GRAZIE PER LA DOMANDA, E' FORSE IL MIO ARGOMENTO PREDILETTO. DUNQUE PROMETTO CHE RISPONDERO' CON CALMA.

    NESPOLINA:
    e vi assicuro che lo fanno....
    APPUNTO NE DISCUTIAMO, PER CAPIRE, MA NON SI DA NULLA PER SCONTATO.
    basta essere un pò più "leggeri" di mente...
    UNA PROPOSTA E ESSERE UN PO' PIU' SUPERFICIALI E STUPIDELLI? NO, GRAZIE. INTENDI PIU' APERTI? QUI MI SEMBRA CHE STIAMA ANALIZZANDO UN PROBLEMA DA TRE O PIU' PUNTI DI VISTA, SIA IO CHE I MIEI RISPETTABILI INTREOLCUTORI ACCADUEO E WRUBENS RISPETTIAMO LE IDEE DELL'ALTRO (APPARTENENTI PALESEMENTE A SCUOLE DIVERSE), IN MANIERA COMUNQUE CRITICA E COSTRUTTIVA. SIAMO APPUNTO L'APICE DEL SENSO DELL'AVANZAMENTO.
    provate a fare un giro su internet e poi iniziate a pensare..ma chissà...sarà vero?
    GIUSTO. PERO' IO IL GIRO PREFERISCO FARLO NEI REPARTI DI NEUROLOGIA, DEL DOLORE NEOPLASTICO ECRONICO, DI PSICHIATRIA, ECC..... perchè nn provarci una volta? scusatemi, ma invece che psicologi mi sembrate matematici che nn ammettono altro che la giusta fredda razionalità..nel loro campo può andare bene perchè 2+2=4..ma secondo me nn quando riguarda una persona...pensateci
    ANCHE LA PERSONA MERITA UN MODELLO MATEMATICO, UNIVERSALE DIREI, ALTRIMENTI E' IN BALIA DEL CASO. DICCI: TU PERCHE' PENSI CHE IL MASSAGGIO FUNZIONI? QUALI SONO I MECCANISMI CHE SOGGIACIONI AL CAMBIAMENTO? E CHE TIPO DI CAMBIAMENTO O GIOVAMENTO HAI AVUTO? GRAZIE PER LA COLLABORAZIONE.

    Mi permetto di intervenire su questo post anche se non indirizzato a me esplicitamente.
    NON E' INDIRIZZATO A NESSUNO ESPLICITAMENTE.
    C'è una differenza sostanziale, perlomeno ai miei occhi (di massaggio non ne ho grossa esperienza.)
    Il terapeuta utilizza le parole come canale di comunicazione. Ha in mente un persorso ben preciso che se seguito dal cliente lo possa portare verso una soluzione.
    Nel massaggio sembra esserci l' idea di rilassare, liberare energia...ecc...ma che questo comporti un percorso risolutivo ben definito non è esplicito.
    Dovremmo intendere il massaggio come chiropratica. In questo caso il massaggiatore ha una visione ben precisa del problema e del percorso. Ho conosciuto chiropratici che hanno 'fatto rientrare' ernie del disco. Oppure una fisioterapia riabilitativa. Ma si tratta sempre di un problema fisico.
    Come un massaggio possa 'guarire' una fobie rimane un mistero. Non ho mai sentito parlare di gente che attraverso un massaggio abbia guarito una claustrofobia.
    PERFETTO, NULLA DA AGGIUNGERE.


    messaggio di metacomunicazione
    Pulchrissima Nespolina, il thread che hai postato sta aprendo un dibattito molto interessante.
    stiamo solo cercando di capire un funzionamento.
    Teoria-metodologia-tecnica
    E' il modo più 'scientifico' per allontanarci dalla ' chiacchiera' e studiare un' approccio.
    GRAZIE, CI CAPIAMO ALLA PERFEZIONE.

  15. #30
    nespolina
    Ospite non registrato
    cmq non ho mai detto che il massaggio può guarire una fobia...ma solamente che può essere d'aiuto..e poi c'è differenza tra un massaggio rilassante..ed un massaggio shatsu...sono due cose totalmente differenti...

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