Per accadueo: credo, personale modestissima opinione, che ognuno da quello che ha: se uno è da anni un clinico, riporta la propria esperienza, sempre in veste critica, e dovresti aver colto la mia volontà non di abbattere nespolina, ma di portarla insieme a me all'interno di una riflessione che, in realtà, avrebbe giovato probabilmente e soprattutto a me; d'altronde se uno conosce a memoria l'elenco del telefono quello solo può riportare (non ti sentire offeso, la mia è un'ipotesi generica e fa riferimento anche a grandi professoroni che conosco bene; questo è chiaro??); detto ciò, credo che il 99 % delle persone abbia la volontà e la necessità di confrontarsi nell'ambito teorico ed esperienziale: nespolina ha chiesto se si possono associare forme di massaggi a psicoterapie, e io ho risposto dando la mia opinione da clinico, l'avrei forse dovuta dare da gelataio? Ognuno dia la sua, c'è spazio per tutti, anche per chi va di corsa. Detto questo, spero che la discussione sia conclusa, la trovo di una sterilità indicibile, dunque SE ti va di trattare con me si parla di psicologia (preferibilmente clinica, esperienziale, sai, nel post psicoterapie, altrimenti c'è la dolce vita...), altrimenti evita di replicare, questa è la prima e ultima volta che spiego un mio intervento. Della serie: vuoi sapere cosa penso sull'argomento? Bene, grazie per la possibilità, tutte le spiegazioni che vuoi, ovviamente con gli strumenti più o meno limitati che possiedo; vuoi sapere perché te lo spiego o che tipo di temperamento possiedo o il colore dei miei capelli? Ca..i miei.
Finalmente arrivo a Wrubens: no, Accedemia Centaurea.
Concordo sulla (e rispetto la) differenza dei percorsi formativi, e sulla specializzazione relativa, l'importante secondo me è che ciò non diventi differenziazione tra i moduli teorici e clinici, e credimi, a proposito di teoria, che la presa in carica di un percorso formativo lungo e "solitario"teorico che mi permettesse di capire come mai una psicoterapia cognitivo comportamentale, una psicoanalisi ortodossa, una sistemica, un massaggio o un fiore di Bach postesse (o non) funzionare in determinate condizioni, mi ha treso più libero non nella critica feroce, ma in quella costruttiva che si connota di: accettazione dell'altro (modulo), rispetto ma precisione. Precisione e metodo, e serietà professionale. Allora andiamo d'accordo. Io collaboro indirettamente con l'Ordine nazionale, e pago quello regionale, e faccio sempre riferimento a loro quando incontro professionisti seriosi -ma non seri- che rovinano le persone, e nell'ambito dell'oncologia ho appena cominciato; mi sto iscrivendo alla SIPO proprio per presentare casi di malsanità, e per non rendere il mio percorso una battaglia contro i mulini a vento, ho bisogno che la mia voce non tremi.
Ritengo precisissimo e corretto ciò che hai scritto, tranne un punto che andrebbe meglio formulato: non sono le competenze che uniscono mente e corpo, al limite sono i nervi (vedi nervo vago, che ci ha permesso di comprendere l'infarto silente e l'angina pectoris).
Buona giornata, Ale