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  1. #16
    Postatore Compulsivo L'avatar di peste1987
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    Riferimento: L'autolesionismo nei pazienti borderline

    Ci si ferisce per "scaricare momenti di tensione, angoscia, rabbia", altrimenti ingestibili. Dopo aver visto uscire il sangue ci si sente meglio, come se con esso fossero uscite anche i tormenti (o semplicemente più in là non ci si può andare, la strada termina con un burrone: la morte, che non è la destinazione voluta dall’autolesionista). E' una cura inutile e palliativa, perchè poi tutto ritorna. Ma è la più semplice e diretta e immediata per alleviare la sofferenza interiore. Il peggio viene quando diventa "un’abitudine" che non serve quasi più a niente, perchè ci si è assuefatti come per una droga (che chiede sempre dosaggi maggiori) e non sei più capace di smettere anche se il sollievo a volte…non esiste neanche più.

    Tra queste angosce:

    Chi non sopporta più il vuoto, il nulla interiore, l’assenza della realtà, l’incapacità di sentire, come se si fosse "anestetizzati dal mondo". Allora il dolore ti riporta indietro, il sangue ti dice che sei vivo. Il dolore ti rimette in contatto con la realtà.

    Chi sente dei tormenti interiori così forti che deve fare "chiodo scaccia chiodo". In modo che il dolore della psiche viene cacciato dal dolore fisico. (tramutando la sofferenza psicologica in sofferenza fisica)

    Chi invece si autoferisce come sfogo alla rabbia repressa. Invece di scaricarla fuori la si scarica su sè stessi. Invece di una salutare incazzatura, per non fare del male agli altri, si fa del male a noi. E' comunque sempre la rabbia che si sfoga..nel modo sbagliato, ma si sfoga

    Chi si autoferisce per l’incapacità di comunicare le proprie emozioni. Quando non si riesce a comunicare con le parole si comunica con il corpo, "eccomi, vedi quanto sto male?" è ciò che esprime la ferita autoinferta.

    Spero di esserti stata d'aiuto morfea61. Purtroppo non ho saputo e non so dirti come comportarti con tua figlia, ma ti ho spiegato che cosa -molto probabilmente- prova/sente per essere arrivata a tagliarsi.

    Ciao
    Ultima modifica di peste1987 : 17-07-2008 alle ore 22.19.52
    Io creo sogni, voi li uccidete

    -----------------------

  2. #17
    Johnny
    Ospite non registrato

    Riferimento: L'autolesionismo nei pazienti borderline

    Citazione Originalmente inviato da morfea61 Visualizza messaggio
    non so come comportarmi con mia figlia da quando ho scoperto che è autolesionista.
    direi che il primo passo è evitare l'etichetta di "autolesionista" (le etichette riducono la complessità dell'essere umano e quindi sono sempre negative, al limite si può parlare di una "persona che mette in atto comportamenti autolesionistici") ; il secondo è quello di rivolgersi a qualche professionista perchè un forum di internet ovviamente è un contesto inadeguato per ascoltare/dare consigli
    Ultima modifica di Johnny : 19-07-2008 alle ore 11.18.54

  3. #18
    Partecipante Veramente Figo L'avatar di luigi '84
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    Riferimento: L'autolesionismo nei pazienti borderline

    Sono d'accordo con ras...eviti di 'medicalizzare' il suo atteggiamento perchè potrebbe portare ad ulteriori preoccupazioni ma al tempo stesso lavori e cerchi di mettersi al più presto in contatto con uno specialista (psicologo,psichiatra).Qui è impossibile dare consigli pratici e norme di comportamento oltre che inutile.

    Saluti

  4. #19
    Matricola
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    Riferimento: L'autolesionismo nei pazienti borderline

    Citazione Originalmente inviato da *-ras-* Visualizza messaggio
    direi che il primo passo è evitare l'etichetta di "autolesionista" (le etichette riducono la complessità dell'essere umano e quindi sono sempre negative, al limite si può parlare di una "persona che mette in atto comportamenti autolesionistici")
    io eviterei queste "lezioncine" la signora esprimeva un disagio...e noi come al solito ci rifugiamo nel perbuonismo delle parole..
    come ad esempio "ci insegnano"
    non bisogna dire :" paziente narcisista"
    ma "paziente affetto da distrubo di personalità narcisista"

    sono cose che impariamo coi libri....

    credo che alla signora non freghi un beata fava
    di come si dice... ha questa situazione e ha usato un termine...
    credo che usarlo o meno non cambi il suo stato...

    io smetterei di far lezioni filosofiche... sull'etichetta sull'essere umano
    sicuramete la signora non riduceva la figlia... ad una persona che si taglia...

    è puro manierismo la tua precisazione, queste precisazioni allontanano dall'approccio umano... e creano un approccio metodologico...

    ok nei congressi, nei libri..non troveremo mai... "autolesionista...borderline... istrionico"...ma di fronte a persone che probabilmente non hanno studiato quel che studiamo noi...possiam permettere di dire: autolesionista
    per dire: " guardate la persona a cui voglio bene.... si fa del male"

    scusate la veemenza
    avendo vicino persone con questo problema... e amici e familiari di queste persone..
    leggere la lezione di "metodo" mi ha fatto ribbollire il sangue


    (cmq l'autolesionismo non è solo del: "borderline" vi è ANCHE nel borderline)

    per quanto riguarda..morfea parlava di you tube. io sto facendo delle ricerche in merito...
    (perchè la mia tesi si è evoluta da: autolesionismo e borderline.... a l'autolesionismo anche come tratto deviante culturale...e parlo delle comunità virtuali )
    appena avrò finito le ricerche le manderò qualcosa...


    per quanto riguarda il "cosa fare" ovviamente parlarne con sua figlia...
    contattare il CSM ( centro salute mentale...fa un pò paura il termine...ma non si immagini un posto tipo "Manicomio")
    della sua asl di riferimento...e chiedere un appuntamento....
    Ultima modifica di Caminilla : 19-07-2008 alle ore 14.42.18

  5. #20
    Johnny
    Ospite non registrato

    Riferimento: L'autolesionismo nei pazienti borderline

    Citazione Originalmente inviato da Caminilla Visualizza messaggio
    io eviterei queste "lezioncine" la signora esprimeva un disagio...e noi come al solito ci rifugiamo nel perbuonismo delle parole..
    come ad esempio "ci insegnano"
    non bisogna dire :" paziente narcisista"
    ma "paziente affetto da distrubo di personalità narcisista"

    sono cose che impariamo coi libri....

    [...]

    io smetterei di far lezioni filosofiche... sull'etichetta sull'essere umano
    sicuramete la signora non riduceva la figlia... ad una persona che si taglia...

    il "noi" tienilo pure per te, perchè io non avevo alcuna intenzione di fare né "lezioncine" né "perbuonismo".

    E poi non sono d'accordo col tuo ragionamento (se di ragionamento si tratta, visto che hai detto di aver scritto con il "sague che ribolliva") perché il linguaggio è molto importante, secondo alcune teorie il linguaggio che usiamo determina addirittura il modo di vedere e costruire la realtà (anche l'antropologia si esprime su questo concetto).
    Spesso nel senso comune si parla di anoressica, bulimica, autolesionista, depresso, eccc...come se la persona si riducesse solo a questo, considerando la sofferenza che la persona prova come se fosse una "cosa", una malattia, assumento implicitamente il modello medico come paradigma di riferimento. Invece per noi psicologi è fondamentale considerare la dimensione umana, il significato, il senso, che il soggetto vuole comunicare con il sintomo.
    Se dimentichiamo questo dimentichiamo di avere a che fare con delle persone che agiscono attribuendo un senso alle loro azioni.

    Il post di Peste ti fa capire quanto sia riduttivo parlare di "autolesionista". Si tratta di un "comportamento autolesivo" a cui la PERSONA attrubuisce una serie di significati. Evitare le etichette è il primo passo per immedesimarsi nel vissuto del paziente e cercare di annullare le distanze, per comprendere il mondo del paziente



    credo che alla signora non freghi un beata fava
    di come si dice... ha questa situazione e ha usato un termine...
    credo che usarlo o meno non cambi il suo stato...
    Questo non lo so, forse è bene chiederlo a lei, visto cheha sentito il bisogno di screivere in un forum di psicologi, forse voleva saperne di più. Se legge ancora la discussione magari può rispondere lei stessa, se le interessa dare un nome e un significato al disagio di sua figlia, o se non gliene importa una "fava" come dici tu


    è puro manierismo la tua precisazione, queste precisazioni allontanano dall'approccio umano... e creano un approccio metodologico...
    Come già detto sopra, è esattamente l'opposto. L'approccio umano è favorito dall'abbandono delle etichette. Se tu etichetti un tuo paziente come "autolesionista" non vedi nient'altro che quello, e crei una distanza. Se invece consideri i COMPORTAMENTI come autolesionistici, allora riesce a vedere la persona che hai di fronte, stabilendo un rapporto umano
    Ultima modifica di Johnny : 19-07-2008 alle ore 17.33.43

  6. #21
    Matricola
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    Riferimento: L'autolesionismo nei pazienti borderline

    senza rispondere su ogni punto e creare discussioni parallele...

    appunto tu parli di..."rapportarsi col paziente"
    la signora non deve rapportarsi ad un paziente...ma a sua figlia
    ed è liberissima di usare tutti i termini che vuole senza dover esser ripresa...
    o "messa in guardia" di non etichettare la figlia...
    non è una psicologa e non lo vuole essere

    il fulcro del mio post precedente..probabilmente doveva riassumersi in:

    mi sembra indelicato riprenderla su un termine, quando esprime una problematica seria...

    forse dovevo scrivere solo questo

  7. #22
    Partecipante Veramente Figo L'avatar di luigi '84
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    Riferimento: L'autolesionismo nei pazienti borderline

    Citazione Originalmente inviato da Caminilla Visualizza messaggio
    io eviterei queste "lezioncine" la signora esprimeva un disagio...e noi come al solito ci rifugiamo nel perbuonismo delle parole..
    come ad esempio "ci insegnano"
    non bisogna dire :" paziente narcisista"
    ma "paziente affetto da distrubo di personalità narcisista"

    sono cose che impariamo coi libri....

    credo che alla signora non freghi un beata fava
    di come si dice... ha questa situazione e ha usato un termine...
    credo che usarlo o meno non cambi il suo stato...

    io smetterei di far lezioni filosofiche... sull'etichetta sull'essere umano
    sicuramete la signora non riduceva la figlia... ad una persona che si taglia...

    è puro manierismo la tua precisazione, queste precisazioni allontanano dall'approccio umano... e creano un approccio metodologico...

    ok nei congressi, nei libri..non troveremo mai... "autolesionista...borderline... istrionico"...ma di fronte a persone che probabilmente non hanno studiato quel che studiamo noi...possiam permettere di dire: autolesionista
    per dire: " guardate la persona a cui voglio bene.... si fa del male"

    scusate la veemenza
    avendo vicino persone con questo problema... e amici e familiari di queste persone..
    leggere la lezione di "metodo" mi ha fatto ribbollire il sangue


    (cmq l'autolesionismo non è solo del: "borderline" vi è ANCHE nel borderline)

    per quanto riguarda..morfea parlava di you tube. io sto facendo delle ricerche in merito...
    (perchè la mia tesi si è evoluta da: autolesionismo e borderline.... a l'autolesionismo anche come tratto deviante culturale...e parlo delle comunità virtuali )
    appena avrò finito le ricerche le manderò qualcosa...


    per quanto riguarda il "cosa fare" ovviamente parlarne con sua figlia...
    contattare il CSM ( centro salute mentale...fa un pò paura il termine...ma non si immagini un posto tipo "Manicomio")
    della sua asl di riferimento...e chiedere un appuntamento....
    La signora ha espresso l'esigenza di un consiglio e l'ha espressa in un forum specialistico direi:può essere molto importante levigare i termini quando si parla di persone molto vicine che compromettono la nostra sensibilità ed emotività quindi il consiglio di ras può essere molto utile e credo sia stato anche molto gentile a differenza di quello che dici tu.La signora è libera di esprimersi come meglio crede (ci mancherebbe altro) ma ha chiesto chiarimenti su un tema specifico e in un forum di psicologia.E poi credo che oltre a quello che è stato suggerito non si possa andare anche se la problematica è seria...

  8. #23
    morfea61
    Ospite non registrato

    Riferimento: L'autolesionismo nei pazienti borderline

    Io rimando sbigottita! Non era nelle mie intenzioni soffermarmi sulle parole specifiche.Infatti non sono una psicologa ma sto solo cercando una logica a questo problema così grande da afforntare per una ragazzina che si affaccia alla vita:
    Se mi sono rivolta ad un forum di psicologi non è stato un passatempo...
    Il dolore e la sofferenza che vedo negli occhi di mia figlia certamente non è esprimibile con le parole, siano esse tecniche o " burocratiche". Per favore, smettela di soffermaravi sulle Parole e cerca, caro Ras, di penetrare l'animo delle persone che soffrono, visto che sei uno specialista ( o mi sbaglio?)non fermarti alle belle parole. Io sto andando fuori di testa, e mi sento in colpa per non essermene accorta prima e tu mi accusi di etichettare mia figlia...

  9. #24
    Johnny
    Ospite non registrato

    Riferimento: L'autolesionismo nei pazienti borderline

    Citazione Originalmente inviato da morfea61 Visualizza messaggio
    Io rimando sbigottita! Non era nelle mie intenzioni soffermarmi sulle parole specifiche.Infatti non sono una psicologa ma sto solo cercando una logica a questo problema così grande da afforntare per una ragazzina che si affaccia alla vita:
    Se mi sono rivolta ad un forum di psicologi non è stato un passatempo...
    Il dolore e la sofferenza che vedo negli occhi di mia figlia certamente non è esprimibile con le parole, siano esse tecniche o " burocratiche". Per favore, smettela di soffermaravi sulle Parole e cerca, caro Ras, di penetrare l'animo delle persone che soffrono, visto che sei uno specialista ( o mi sbaglio?)non fermarti alle belle parole. Io sto andando fuori di testa, e mi sento in colpa per non essermene accorta prima e tu mi accusi di etichettare mia figlia...
    1) non sono uno specialista

    2) Mi dispiace se si è sentita accusata dalle mie parole, ma io non ho mai accusato nessuno al limite siete voi che mi date addosso! Non so da dove è saltata fuori questa interpretazione. E' stata Caminilla che mi ha attaccato con veemenza (parole sue) e poi Morfea. Io ho solamente espresso una mia opnione, visto che siamo in un forum = luogo in cui si discute.
    Fra l'altro è anche vietato dal regolamento fare commenti riferendosi a casi specifici e bisogna sempre parlare in senso generico, infatti non mi sono mai riferito alla situazione specifica ma ho espresso un concetto generico (il non ridurre la persona al sintomo) cosa fra l'altro fondamentale in alcuni approcci (tipo l'approccio umanistico e fenomenologico-esistenziale) a cui peraltro Luigi84 era d'accordo e a cui hanno commentato in modo positivo tramite le reputazioni anche altri utenti (senza fare i nomi).

    Al di là del regolamento PARLARE IN MODO SPECIFICO DEI PROBLEMI PSICOLOGICI DI UNA PERSONA E CERCARNE LE SOLUZIONI IN UN FORUM VUOL DIRE SMINUIRE IL PROBLEMA. I CONSIGLI BISOGNA CERCARLI PRESSO UNO SPECIALISTA E NON SU INTERNET. In un forum si può solo discutere e confrontarsi sulle proprie idee.

    3) Per la questione delle "belle parole" "parole burocratiche" e tecniche, bisogna dire che se non piace che si sia puntigliosi su questioni psichiche si può scrivere in un forum di caccia&pesca; nel momento in cui si parla di psicologia in un forum di psicologi è ovvio che si è puntigliosi.
    Ultima modifica di Johnny : 21-07-2008 alle ore 09.56.49

  10. #25
    Postatore Epico L'avatar di Morgana-z
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    Riferimento: L'autolesionismo nei pazienti borderline

    Se posso dare la mia opinione, credo che nessuno abbia mai pensato a sua figlia come una situazione da trattare come un esempio da manuale di psicologia.
    Anzi, ciascuna delle persone che ha scritto voleva ribadire un profondo rispetto nei confronti di sua figlia, del suo dolore e della sua difficile condizione di madre in questo momento.
    Il fatto è che parlare di una problematica tanto urgente e delicata non è cosa che si possa fare in un forum. E ciò non solo perchè è una questione di rispetto del regolamento, ma perchè realmente i pareri che potrebbero essere scambiati qui potrebbero essere inadeguati alla sua esigenza.
    Così come per risolvere un problema fisico chiunque di noi potrebbe fare ricorso ad una ricerca su internet ma poi alla fine va a farsi visitare da un bravo medico, allo stesso modo il consiglio di ricorrere ad uno specialista è sensato e corretto.
    Se lei richiede un parere in questo forum, le può essere data anche una risposta del tutto lontana da quella che è la situazione reale, mentre con un bravo professionista la questione viene affrontata faccia a faccia da lei e da sua figlia insieme ad una persona che conoscerà la vostra situazione nello specifico, e non solo per termini generali, teorici o basandosi su poche informazioni.
    Con questo voglio dire che ciascuno di coloro che ha scritto prima ha una parte di ragione, ma nessuno di noi potrà darle un aiuto reale.
    Per cui la cosa migliore è rivolgersi alla Ausl o ad uno psicologo che possa davvero esservi d'aiuto, alleviando anche la sua sofferenza e aiutandola a capire e ad iniziare insieme a sua figlia un percorso per risolvere questo problema.
    Io la ammiro, se mi permette questo commento, perchè lei ha aperto gli occhi, non ha fatto finta di non vedere.
    Il passo successivo è impegnativo, senza dubbio, ma ha delle ottime motivazioni per compierlo.
    Quando la tempesta sarà finita, probabilmente non saprai neanche tu come hai fatto ad attraversarla e a uscirne vivo. Anzi, non sarai neanche sicuro se sia finita per davvero. Ma su un punto non c'è dubbio. Ed è che tu, uscito da quel vento, non sarai lo stesso che vi era entrato.
    (Haruki Murakami)

  11. #26
    Partecipante Veramente Figo L'avatar di azzurra81
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    Riferimento: L'autolesionismo nei pazienti borderline

    Morfea, saltando di qua e di là nei post ho capito che vi sono state delle incomprensioni. Ti volevo semplicemente informare che questo è un Forum di Psicologia e non di Psicologi. Ti spiego, molti tra i vari utenti non sono ancora laureati, nè tantomeno sono specializzati in Psicoterapia. Quello che puoi trovare qui sono solo ipotesi azzardate...
    Il tuo è un'argomento molto delicato e ognuno la può pensare in maniera differente e questo rischierebbe di confonderti... ma noi nn vogliamo confonderti... anzi vogliamo INCORAGGIARTI! Sò che ciò che stai passando sarà qualcosa di molto brutto e pesante... nessuno lo può sapere meglio di te, nessuno lo può capire meglio di te... Quindi cara MAMMA fidati di te stessa, ora più che mai... non pensare che il tuo amore sia stato inutile, anzi... amala sempre di più... facendole comprendere che sei vicina al suo dolore qalunque esso sia... che ci sei e ci sarai anche quando lei in quei momenti, soprattutto in quei momenti, si farà del male...
    CHE L'AMERAI SEMPRE E COMUNQUE!!! Nessun rimprovero, solo comprensione e amore...
    FORZA... le forze di una Mamma sono illimitate, proprio perchè è l'amore di mamma che spinge in un modo supremo a non arrendersi mai! Sicuramente sarai stanca e afflitta, ma io ti dico, cerca dentro di te, e rimarrai stupita dalla forza che ancora e sempre potrai trovare.
    L'AMORE VINCE OGNI COSA , per il resto già lo sai...

    Dtb
    Ultima modifica di azzurra81 : 21-07-2008 alle ore 11.17.59

  12. #27
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    Riferimento: L'autolesionismo nei pazienti borderline

    Ciao Picciosa, io sto facendo una tesi magistrale sull'impulsività, l'aggressività (auto ed eterodiretta) e il suicidio nei pazienti borderline...

  13. #28
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    Riferimento: L'autolesionismo nei pazienti borderline

    Per stare nell'argomento, il masochismo nel soggetto borderline ha forse qualche implicazione con l'autolesionismo? Mi spiego meglio: le motivazioni per cui un borderline non autolesionista cerca il dolore nel corso dei rapporti sessuali sono le stesse per le quali ci si ferisce?
    Ultima modifica di dogana_vecchia : 22-07-2008 alle ore 11.45.58

  14. #29
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    Riferimento: L'autolesionismo nei pazienti borderline

    Citazione Originalmente inviato da dogana_vecchia Visualizza messaggio
    Per stare nell'argomento, il masochismo nel soggetto borderline ha forse qualche implicazione con l'autolesionismo? Mi spiego meglio: le motivazioni per cui un borderline non autolesionista cerca il dolore nel corso dei rapporti sessuali sono le stesse per le quali ci si ferisce?
    Scusa, ma credo che il "masochismo" non c'entri proprio nulla con le condotte autolesionistiche.
    Intanto, non capisco da dove salti fuori la teoria che un "borderline" cerchi il dolore nei rapporti sessuali. E, mi pare, ci sia una notevole confusione sul concetto stesso di "masochismo". Che non è affatto una ricerca del dolore. E', come ogni altro comportamento umano, una ricerca del piacere. Piacere che, nel caso del masochista, viene ottenuto attraverso il dolore. Ma il dolore è un mezzo, non il fine.
    Per molti soggetti definiti come "borderline", le condotte autolesionistiche sono uno strumento per ridurre la confusione e lo smarrimento. Il sentire dolore è anche uno strumento per avere conferma della propria esistenza. Non il fine.

    Buona vita

    Guglielmo

  15. #30
    Partecipante Assiduo
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    Riferimento: L'autolesionismo nei pazienti borderline

    L'individuo con una personalità masochistica non cerca il dolore, ma lo tollera perchè crede che questo lo porti ad ottenere benefici come ricevere attenzioni. Il borderline, invece, mette in atto comportamenti autolesivi come tagli e bruciature al fine di sostituire un dolore psichico con uno fisico oppure per sentirsi vivo.

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