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  1. #601
    fata_turkina
    Ospite non registrato

    Riferimento: Psicologia degli avatar

    grazie Hermes, a presto

  2. #602
    Partecipante Super Figo L'avatar di Hermes Ankh
    Data registrazione
    24-05-2008
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    1,805
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    7

    Riferimento: Psicologia degli avatar

    Citazione Originalmente inviato da fata_turkina Visualizza messaggio
    ciao Hermes, appena puoi.. qualche risonanza anche per me.

    ti ringrazio.

    Ciao, Fata_turchina, approfitto di un attimo di sosta per postarti le mie risonanze circa il tuo avatar.
    L'avatar che hai scelto a rappresentarti su OPS è un frammento di un famoso dipinto di Klimt.
    Questo pone, a chi lo “legge”, due questioni interpretative preliminari.
    La prima consiste nel fatto che l'immagine, essendo un'opera d'arte universalmente nota, è “gravata” dei significati “impressi” dall'autore, che potrebbero portare l'interpretazione fuori pista, rispetto ai significati specifici validi per la tua situazione particolare.
    Basandomi su quello che mi hai scritto nel post sul profilo (cioè che hai scelto l'immagine solo perché ti piaceva, e non per i significati che poteva avere in mente Klimt), mi attengo semplicemente all'analisi della figura (contenuto, forma e colori), così come appare, senza occuparmi più di tanto dei significati che il pittore voleva rappresentare.

    La seconda questione ha a che fare con il significato da attribuire al fatto che viene presentata, nell'avatar, solo una parte dell'immagine e non il quadro completo.
    Rispetto a questa questione, presumo che tu ti sia sentita rappresentata meglio da questa parte, piuttosto che dall'intero dipinto di Klimt.

    Con queste due premesse, provo ad analizzare l'immagine, in termini simbolici, e ad esprimerti le mie risonanze in merito.

    L'immagine (che, per Klimt, fa parte della serie dei serpenti marini) rappresenta una figura femminile, adagiata su di una superficie piana (che, per Klimt, avrebbe dovuto essere, probabilmente, un fondale marino, ma che, per quanto riguarda l'interpretazione, può essere considerato anche come un tappeto o come la coperta di un letto), con la parte anteriore del corpo e la guancia destra appoggiate sul supporto.
    L'immagine consente di vedere la testa, la parte sinistra del volto e la schiena della donna.
    La donna sembra dormire, comunque è in posizione rilassata. La bocca è aperta e l'occhio sinistro (quello visibile) chiuso. La guancia sinistra ha un colorito rossastro.
    Sono evidenti i capelli (color castano chiaro).
    Nel fondale (o, comunque, sul supporto), sul quale la donna è appoggiata, dominano colori rossastri. Sono visibili stelle marine di colore biancastro e fiori (o altre creature) di mare (a meno che non li si considerino come i disegni della coperta) di colore in parte aranciato (con sfumature sul giallo), e, in parte, blu, con sfumature azzurre.
    Significativi, da un punto di vista simbolico, sono il viso, la parte superiore della schiena e le spalle nude, i capelli e lo sfondo (il fondale o la coperta).

    Riprendo, in maniera più analitica, i vari elementi.

    La parte del viso che si vede è quella sinistra. La parte destra è nascosta, in quanto appoggiata sul fondale (o sulla coperta).
    La guancia è rosata, con sfumature tendenti al rosso. La bocca è ben delineata e aperta. L'occhio sinistro (quello visibile) è chiuso. Si vede la narice sinistra di un naso ben formato e la sopracciglia.
    L'espressione complessiva è un'espressione fra sensuale e “sognante”.

    Il dipinto comunica subito l'impressione di trovarsi di fronte ad una persona riservata che, in genere, non tende a “spiattellare” all'esterno le proprie emozioni e i propri sentimenti.
    L'impressione di riservatezza emerge da diversi indizi.
    In primo luogo, non sono visibili (in quanto protette, perché adagiate sul fondale o sulla coperta) né la zona del plesso solare (che ha a che fare, nella simbologia vibrazionale, con la gestione dei correlati energetici delle emozioni), né la zona del centro cardiaco (che ha a che fare con i sentimenti superiori), né, infine, la zona del chakra della gola (che ha a che fare con l'espressione del proprio mondo interiore e dei propri vissuti verso l'esterno).
    Inoltre, tutta la parte dell'immagine che ritrae la donna dalla schiena in giù (cioè la parte che ha a che fare con i chakra legati agli aspetti maggiormente istintuali - chakra di base e sex chakra - ) è stata eliminata dalla selezione della parte del dipinto utilizzata per l'avatar.
    Ovviamente, riservatezza non significa, affatto, che gli aspetti istintivi ed emozionali non siano presenti nella persona.
    Significa solo che non si esprimono in forma diretta, ma, di solito, tendono a manifestarsi in forme mediate (ad esempio, attraverso le raffigurazioni artistiche, attraverso la musica, oppure attraverso il pensiero e la fantasia).

    Per la persona, sembra molto importante la stima da parte delle persone che le stanno veramente a cuore.
    Queste non sono molte e, comunque, non è facile, in linea generale, conquistare e mantenere la sua fiducia.
    La stima di chi le sta a cuore è, però, capace di vitalizzarla e, quasi, di mettere le ali alla sua creatività e voglia di espressione. Questo, simbolicamente, è bene espresso dal colore rosato, tendente al rosso, della guancia sinistra.

    I capelli lunghi e ripiegati su se stessi indicano una mente aperta e con molti interessi e, soprattutto, curiosità.
    La persona è curiosa ed ama conoscere e approfondire i diversi aspetti dell'esperienza.
    Tende a rilevare e, a volte, è affascinata dall'insolito, dal divergente. Ricerca ciò che può celarsi nelle pieghe nascoste delle vicende, non si accontenta di uno sguardo superficiale e “scontato”.
    Delle situazioni, inoltre, tende, spesso, a rilevare gli aspetti drammatici (e anche tragici) e ad approfondire quelli che appaiono come “misteri”. Ciò che è misterioso sembra intrigarla. E' anche affascinata dai climi decadenti.
    Nel complesso, dovrebbe essere una persona tendenzialmente malinconica, sensibile agli aspetti dissonanti della vita.
    Quando si trova in un periodo di tristezza o di malinconia, tende a ritirarsi in sé.
    Allora, è possibile che la sua mente fantastichi e si crei mondi interiori, giocati su pensieri e percezioni interne, che, di solito, non esprime all'esterno.
    Il pericolo, però, in queste situazioni, è quello di rimuginare troppo nella propria testa.
    Ciò può accrescere l'intensità della malinconia e, soprattutto, il senso di dissonanza con l'esterno.

    La sua curiosità la porterebbe ad “assaggiare” (più ancora che approfondire) tutte le cose che le interessano, passando da un'esperienza all'altra.
    Ma questa esigenza deve fare, necessariamente, i conti con lo scorrere del tempo, tiranno che tutto trasforma.
    Il senso del tempo che passa e trasforma è un aspetto del simbolismo del dipinto di Klimt.
    Se si pensa, poi, a come intendeva Klimt l'immagine (serpente marino), il cambiamento e la metamorfosi costituisce un elemento fondamentale del significato dell'immagine, insieme alla curiosità.
    Il serpente, infatti, è noto sia per essere simbolo della volontà di conoscenza (simbolo dell'istanza di conoscenza, contro le limitazioni culturali e i tabù), sia per essere simbolo di metamorfosi (la pelle del serpente cambia).

    La metamorfosi e la curiosità della persona hanno, però, una valenza e un orientamento prevalentemente mentale.
    Nel bene e nel male, il pensiero costituisce un elemento determinante della vita della persona.

    Come il serpente, inoltre, la persona ha bisogno di momenti di “letargo”, in cui stare sola con se stessa per ricostituire le proprie energie.
    L'immagine dell'avatar coglie la persona proprio in uno di questi momenti di riposo e di rilassamento.

    L'espressione è un'espressione sognante che emana, allo stesso tempo, una nota discreta di seduzione.
    La persona tende a costruire propri mondi mentali in cui vivere una specie di “vita parallela”, rispetto a quella esteriore.
    Una specie di “discorso interno” accompagna la sua vita e le sue esperienze. Un commento che, in genere, rimane interiore e solo raramente viene esternato.

    Quando viene esternato, di solito, viene fatto attraverso mediazioni, quali l'arte, la pittura, la letteratura.
    Parlando dei libri o dei quadri che le piacciono (cioè attraverso una mediazione di tipo culturale) riesce a parlare di sé molto più profondamente che attraverso la comunicazione diretta.

    La seduzione non si esprime attraverso l'utilizzo di parole (non dovrebbe essere il tipo che affascina con “lacci” verbali). Il su fascino si esprime con gli occhi, con l'espressione del corpo (e del viso in particolare).

    L'aria un po' trasognata della figura, l'occhio chiuso e la bocca aperta (che sembra voler parlare, ma non può farlo perché dorme) dà quasi l'impressione che la persona nasconda, dentro di sé, un segreto, un enigma. Questo senso di segreto può, in certe situazioni, accentuare la sua capacità seduttiva (la fa sembrare più interessante)
    La persona, comunque, sembra portarsi dietro un peso che le grava, che non riesce ad esternare e che fa fatica a rielaborare: questo è bene raffigurato dalla spalle nude, in evidenza, che coprono una parte considerevole dell'immagine (le spalle rappresentano, in termini simbolici, la gestione e la rielaborazione dei pesi e delle responsabilità della vita).

    Ci sono cose che la persona potrebbe dire (la bocca aperta), ma che si tiene dentro (gli occhi chiusi e la posizione dormiente).
    Ci sono cose che la tormentano e che non riesce ad esternare.
    Ci sono, probabilmente, pentimenti su scelte relative al proprio passato che non possono essere recuperate, perché il ritmo del tempo è quello di una freccia lanciata verso l'avvenire e un'occasione persa rimane persa per la vita.

    Lo sfondo, in base alla simbologia del dipinto di Klimt, dovrebbe rappresentare il mondo dell'energia vitale e delle emozioni (il fondale marino).

    I colori dominanti del fondale (o della coperta) tendono al rosso con sfumature di arancio e marrone.
    Questi colori, in base alla simbologia vibrazionale, parlano di intensità nell'azione (rosso), di consapevolezza e di voglia di cambiamento e di metamorfosi (toni che tendono arancio), di attenzione a tutti gli aspetti della vita, anche alle situazioni e ai particolari più nascosti e meno evidenti (sfumature di marrone).

    La persona dovrebbe essere una persona in grado di vivere con consapevolezza e partecipazione mentale i vari aspetti dell'esperienza ed essere sempre disponibile a cambiare, ad evolvere (i fiori arancioni).

    Le macchie di blu (fiori o altri esseri marini?) rappresentano l'esigenza di esprimere le proprie potenzialità creative, mentre le stelle marine bianche rappresentano l'istanza di una piena realizzazione delle proprie potenzialità.


    L'immagine complessiva che emerge dall'avatar è quella di una persona molto intelligente e sensibile.
    L'intelligenza è dominata da una nota di curiosità, che porta la persona ad “assaggiare” le situazioni, cercando di cogliere anche gli aspetti nascosti e meno evidenti dell'esperienza, non accontentandosi mai di quelli evidenti e scontati (la persona tende, proprio, a penetrare nelle “pieghe” dell'esistenza).

    La notevole sensibilità non si esprime, di solito, direttamente all'esterno. Tende, piuttosto, ad essere una nota interiore, una specie di “commento intimo” all'esperienza che, in diverse situazioni, si tinge, per le tonalità malinconiche di questo “commento”, di un velo di tristezza.

    Il senso del tempo che passa è molto presente, sia in positivo (volontà di trasformazione e di metamorfosi), sia in negativo (sentimento di precarietà dell'esistenza: tutto passa veloce, nulla è stabile e duraturo e ciò che è perso è perso per sempre).

    E' anche possibile che la persona abbia un senso tragico o, per lo meno, drammatico dell'esistenza.
    E' sensibile al mistero, ai segreti della vita, ma sembra anche quasi tormentata (come i personaggi delle tragedie antiche) da qualcosa (che appare come indicibile) che rode dentro, come un rimorso o un “vizio assurdo” (per usare parole di Pavese).
    Pur amando sperimentare diverse situazioni sempre nuove, forse, proprio per questo senso tragico della vita, non riesce a trovare serenità e pace in alcun posto.

    Per questo, ha bisogno, in maniera ricorrente (proprio come il serpente ha bisogno di periodi di letargo), di momenti di “chiusura” e di solitudine (o, semplicemente, di “sonno”) in cui essere sola con se stessa e ritemprare le proprie energie.
    L'immagine dell'avatar sembra dipingere proprio uno di questi momenti.

    Queste sono le risonanze che il tuo avatar mi ha suscitato. Prendile, pertanto, come tali, sia che in qualcosa ti riconosca (nel qual caso, sarei riuscito ad entrare, almeno parzialmente, in sintonia con le motivazioni che ti hanno fatto scegliere l'immagine), sia che le avverti distanti dalla tua esperienza (nel qual caso, prendile come frutto di mie proiezioni).


    "L'onda non riesce a prendere
    il fiore che galleggia:
    quando cerca di raggiungerlo
    lo allontana"

    (Rabindranath Tagore)

  3. #603
    fata_turkina
    Ospite non registrato

    Riferimento: Psicologia degli avatar

    Citazione Originalmente inviato da Hermes Ankh Visualizza messaggio
    Ciao, Fata_turchina, approfitto di un attimo di sosta per postarti le mie risonanze circa il tuo avatar.
    L'avatar che hai scelto a rappresentarti su OPS è un frammento di un famoso dipinto di Klimt.
    Questo pone, a chi lo “legge”, due questioni interpretative preliminari.
    La prima consiste nel fatto che l'immagine, essendo un'opera d'arte universalmente nota, è “gravata” dei significati “impressi” dall'autore, che potrebbero portare l'interpretazione fuori pista, rispetto ai significati specifici validi per la tua situazione particolare.
    Basandomi su quello che mi hai scritto nel post sul profilo (cioè che hai scelto l'immagine solo perché ti piaceva, e non per i significati che poteva avere in mente Klimt), mi attengo semplicemente all'analisi della figura (contenuto, forma e colori), così come appare, senza occuparmi più di tanto dei significati che il pittore voleva rappresentare.

    La seconda questione ha a che fare con il significato da attribuire al fatto che viene presentata, nell'avatar, solo una parte dell'immagine e non il quadro completo.
    Rispetto a questa questione, presumo che tu ti sia sentita rappresentata meglio da questa parte, piuttosto che dall'intero dipinto di Klimt.

    Con queste due premesse, provo ad analizzare l'immagine, in termini simbolici, e ad esprimerti le mie risonanze in merito.

    L'immagine (che, per Klimt, fa parte della serie dei serpenti marini) rappresenta una figura femminile, adagiata su di una superficie piana (che, per Klimt, avrebbe dovuto essere, probabilmente, un fondale marino, ma che, per quanto riguarda l'interpretazione, può essere considerato anche come un tappeto o come la coperta di un letto), con la parte anteriore del corpo e la guancia destra appoggiate sul supporto.
    L'immagine consente di vedere la testa, la parte sinistra del volto e la schiena della donna.
    La donna sembra dormire, comunque è in posizione rilassata. La bocca è aperta e l'occhio sinistro (quello visibile) chiuso. La guancia sinistra ha un colorito rossastro.
    Sono evidenti i capelli (color castano chiaro).
    Nel fondale (o, comunque, sul supporto), sul quale la donna è appoggiata, dominano colori rossastri. Sono visibili stelle marine di colore biancastro e fiori (o altre creature) di mare (a meno che non li si considerino come i disegni della coperta) di colore in parte aranciato (con sfumature sul giallo), e, in parte, blu, con sfumature azzurre.
    Significativi, da un punto di vista simbolico, sono il viso, la parte superiore della schiena e le spalle nude, i capelli e lo sfondo (il fondale o la coperta).

    Riprendo, in maniera più analitica, i vari elementi.

    La parte del viso che si vede è quella sinistra. La parte destra è nascosta, in quanto appoggiata sul fondale (o sulla coperta).
    La guancia è rosata, con sfumature tendenti al rosso. La bocca è ben delineata e aperta. L'occhio sinistro (quello visibile) è chiuso. Si vede la narice sinistra di un naso ben formato e la sopracciglia.
    L'espressione complessiva è un'espressione fra sensuale e “sognante”.

    Il dipinto comunica subito l'impressione di trovarsi di fronte ad una persona riservata che, in genere, non tende a “spiattellare” all'esterno le proprie emozioni e i propri sentimenti.
    L'impressione di riservatezza emerge da diversi indizi.
    In primo luogo, non sono visibili (in quanto protette, perché adagiate sul fondale o sulla coperta) né la zona del plesso solare (che ha a che fare, nella simbologia vibrazionale, con la gestione dei correlati energetici delle emozioni), né la zona del centro cardiaco (che ha a che fare con i sentimenti superiori), né, infine, la zona del chakra della gola (che ha a che fare con l'espressione del proprio mondo interiore e dei propri vissuti verso l'esterno).
    Inoltre, tutta la parte dell'immagine che ritrae la donna dalla schiena in giù (cioè la parte che ha a che fare con i chakra legati agli aspetti maggiormente istintuali - chakra di base e sex chakra - ) è stata eliminata dalla selezione della parte del dipinto utilizzata per l'avatar.
    Ovviamente, riservatezza non significa, affatto, che gli aspetti istintivi ed emozionali non siano presenti nella persona.
    Significa solo che non si esprimono in forma diretta, ma, di solito, tendono a manifestarsi in forme mediate (ad esempio, attraverso le raffigurazioni artistiche, attraverso la musica, oppure attraverso il pensiero e la fantasia).


    Per la persona, sembra molto importante la stima da parte delle persone che le stanno veramente a cuore.
    Queste non sono molte e, comunque, non è facile, in linea generale, conquistare e mantenere la sua fiducia.
    La stima di chi le sta a cuore è, però, capace di vitalizzarla e, quasi, di mettere le ali alla sua creatività e voglia di espressione.
    Questo, simbolicamente, è bene espresso dal colore rosato, tendente al rosso, della guancia sinistra.

    I capelli lunghi e ripiegati su se stessi indicano una mente aperta e con molti interessi e, soprattutto, curiosità.
    La persona è curiosa ed ama conoscere e approfondire i diversi aspetti dell'esperienza.
    Tende a rilevare e, a volte, è affascinata dall'insolito, dal divergente. Ricerca ciò che può celarsi nelle pieghe nascoste delle vicende, non si accontenta di uno sguardo superficiale e “scontato”.Delle situazioni, inoltre, tende, spesso, a rilevare gli aspetti drammatici (e anche tragici) e ad approfondire quelli che appaiono come “misteri”. Ciò che è misterioso sembra intrigarla. E' anche affascinata dai climi decadenti.
    Nel complesso, dovrebbe essere una persona tendenzialmente malinconica, sensibile agli aspetti dissonanti della vita.
    Quando si trova in un periodo di tristezza o di malinconia, tende a ritirarsi in sé.
    Allora, è possibile che la sua mente fantastichi e si crei mondi interiori, giocati su pensieri e percezioni interne, che, di solito, non esprime all'esterno.
    Il pericolo, però, in queste situazioni, è quello di rimuginare troppo nella propria testa.
    Ciò può accrescere l'intensità della malinconia e, soprattutto, il senso di dissonanza con l'esterno.

    La sua curiosità la porterebbe ad “assaggiare” (più ancora che approfondire) tutte le cose che le interessano, passando da un'esperienza all'altra.
    Ma questa esigenza deve fare, necessariamente, i conti con
    lo scorrere del tempo, tiranno che tutto trasforma.Il senso del tempo che passa e trasforma è un aspetto del simbolismo del dipinto di Klimt.
    Se si pensa, poi, a come intendeva Klimt l'immagine (serpente marino), il cambiamento e la metamorfosi costituisce un elemento fondamentale del significato dell'immagine, insieme alla curiosità.
    Il serpente, infatti, è noto sia per essere simbolo della volontà di conoscenza (simbolo dell'istanza di conoscenza, contro le limitazioni culturali e i tabù), sia per essere simbolo di metamorfosi (la pelle del serpente cambia).

    La metamorfosi e la curiosità della persona hanno, però, una valenza e un orientamento prevalentemente mentale.
    Nel bene e nel male, il pensiero costituisce un elemento determinante della vita della persona.

    Come il serpente, inoltre, la persona ha bisogno di momenti di “letargo”, in cui stare sola con se stessa per ricostituire le proprie energie.
    L'immagine dell'avatar coglie la persona proprio in uno di questi momenti di riposo e di rilassamento.

    L'espressione è un'espressione sognante che emana, allo stesso tempo, una nota discreta di seduzione.
    La persona tende a costruire propri mondi mentali in cui vivere una specie di “vita parallela”, rispetto a quella esteriore.
    Una specie di “discorso interno” accompagna la sua vita e le sue esperienze. Un commento che, in genere, rimane interiore e solo raramente viene esternato.

    Quando viene esternato, di solito, viene fatto attraverso mediazioni, quali l'arte, la pittura, la letteratura.Parlando dei libri o dei quadri che le piacciono (cioè attraverso una mediazione di tipo culturale) riesce a parlare di sé molto più profondamente che attraverso la comunicazione diretta.

    La seduzione non si esprime attraverso l'utilizzo di parole (non dovrebbe essere il tipo che affascina con “lacci” verbali). Il su fascino si esprime con gli occhi, con l'espressione del corpo (e del viso in particolare).

    L'aria un po' trasognata della figura, l'occhio chiuso e la bocca aperta (che sembra voler parlare, ma non può farlo perché dorme) dà quasi l'impressione che la persona nasconda, dentro di sé, un segreto, un enigma. Questo senso di segreto può, in certe situazioni, accentuare la sua capacità seduttiva (la fa sembrare più interessante)
    La persona, comunque, sembra portarsi dietro un peso che le grava, che non riesce ad esternare e che fa fatica a rielaborare: questo è bene raffigurato dalla spalle nude, in evidenza, che coprono una parte considerevole dell'immagine (le spalle rappresentano, in termini simbolici, la gestione e la rielaborazione dei pesi e delle responsabilità della vita).

    Ci sono cose che la persona potrebbe dire (la bocca aperta), ma che si tiene dentro (gli occhi chiusi e la posizione dormiente).
    Ci sono cose che la tormentano e che non riesce ad esternare.
    Ci sono, probabilmente, pentimenti su scelte relative al proprio passato che non possono essere recuperate, perché il ritmo del tempo è quello di una freccia lanciata verso l'avvenire e un'occasione persa rimane persa per la vita.

    Lo sfondo, in base alla simbologia del dipinto di Klimt, dovrebbe rappresentare il mondo dell'energia vitale e delle emozioni (il fondale marino).

    I colori dominanti del fondale (o della coperta) tendono al rosso con sfumature di arancio e marrone.
    Questi colori, in base alla simbologia vibrazionale, parlano di intensità nell'azione (rosso), di consapevolezza e di voglia di cambiamento e di metamorfosi (toni che tendono arancio), di attenzione a tutti gli aspetti della vita, anche alle situazioni e ai particolari più nascosti e meno evidenti (sfumature di marrone).

    La persona dovrebbe essere una persona in grado di vivere con consapevolezza e partecipazione mentale i vari aspetti dell'esperienza ed essere sempre disponibile a cambiare, ad evolvere (i fiori arancioni).

    Le macchie di blu (fiori o altri esseri marini?) rappresentano l'esigenza di esprimere le proprie potenzialità creative, mentre le stelle marine bianche rappresentano l'istanza di una piena realizzazione delle proprie potenzialità.


    L'immagine complessiva che emerge dall'avatar è quella di una persona molto intelligente e sensibile.
    L'intelligenza è dominata da una nota di curiosità, che porta la persona ad “assaggiare” le situazioni, cercando di cogliere anche gli aspetti nascosti e meno evidenti dell'esperienza, non accontentandosi mai di quelli evidenti e scontati (la persona tende, proprio, a penetrare nelle “pieghe” dell'esistenza).

    La notevole sensibilità non si esprime, di solito, direttamente all'esterno. Tende, piuttosto, ad essere una nota interiore, una specie di “commento intimo” all'esperienza che, in diverse situazioni, si tinge, per le tonalità malinconiche di questo “commento”, di un velo di tristezza.
    Il senso del tempo che passa è molto presente, sia in positivo (volontà di trasformazione e di metamorfosi), sia in negativo (sentimento di precarietà dell'esistenza: tutto passa veloce, nulla è stabile e duraturo e ciò che è perso è perso per sempre).

    E' anche possibile che la persona abbia un senso tragico o, per lo meno, drammatico dell'esistenza.
    E' sensibile al mistero, ai segreti della vita, ma sembra anche quasi tormentata (come i personaggi delle tragedie antiche) da qualcosa (che appare come indicibile) che rode dentro, come un rimorso o un “vizio assurdo”
    (per usare parole di Pavese).
    Pur amando sperimentare diverse situazioni sempre nuove, forse, proprio per questo senso tragico della vita, non riesce a trovare serenità e pace in alcun posto.

    Per questo, ha bisogno, in maniera ricorrente (proprio come il serpente ha bisogno di periodi di letargo), di momenti di “chiusura” e di solitudine (o, semplicemente, di “sonno”) in cui essere sola con se stessa e ritemprare le proprie energie.L'immagine dell'avatar sembra dipingere proprio uno di questi momenti.

    Queste sono le risonanze che il tuo avatar mi ha suscitato. Prendile, pertanto, come tali, sia che in qualcosa ti riconosca (nel qual caso, sarei riuscito ad entrare, almeno parzialmente, in sintonia con le motivazioni che ti hanno fatto scegliere l'immagine), sia che le avverti distanti dalla tua esperienza (nel qual caso, prendile come frutto di mie proiezioni).
    Hermes, ho letto tutto ciò che hai scritto con totale approvazione, come se mi stessi specchiando..
    le parti evidenziate e quelle sottolineate (in particolar modo), beh.. c'est moi

    grazie, sei bravissimo.. e sei stato molto gentile e disponibile
    Ultima modifica di fata_turkina : 01-08-2009 alle ore 19.52.49

  4. #604
    Postatore Epico L'avatar di Antinomica
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    Ciao Hermes, se e quando puoi, mi dici qualcosa sul mio avatar? grazie
    C'era una stella che danzava e sotto quella sono nata (W. Shakespeare)



  5. #605
    Postatore Epico L'avatar di Antinomica
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    Citazione Originalmente inviato da pseudo-odio Visualizza messaggio
    Penso abbia a che fare con la libertà

    Avatar temporaneo; finché Hermes non mi scrive qualcosa su di esso. Intanto lo saluto
    grazie!
    C'era una stella che danzava e sotto quella sono nata (W. Shakespeare)



  6. #606
    Partecipante Super Figo L'avatar di Hermes Ankh
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    Citazione Originalmente inviato da Antinomica Visualizza messaggio
    Ciao Hermes, se e quando puoi, mi dici qualcosa sul mio avatar? grazie
    Ciao, Antinomica, scrivo subito le mie risonanze, perché, poi, nei prossimi giorni, sarò molto occupato e mi sarà impossibile.

    Anche se, forse, l'hai già letta nel commento ad altri avatar, mi sento in dovere di riprecisare, come premessa, che si tratta solo di risonanze, senza pretesa alcuna di dire nulla sulla personalità di chi ha scelto l'avatar (nel caso specifico, della tua).
    Se ti riconoscerai, in parte, in quello che scriverò, ciò sarà dovuto al fatto che tu, che hai scelto scelto il simbolo, ed io, che l'ho letto, siamo entrati in risonanza con i medesimi nuclei di significato.

    Il tuo avatar rappresenta, in primo piano, alcuni cavalli che corrono. Si riconoscono due cavalli bianchi ed uno marrone.
    Sullo sfondo, sono presenti alcuni alberi verdi che si stagliano nel cielo azzurro (con sfumature fra il grigio e il blu).

    I simboli principali dell'immagine sono i cavalli e gli alberi verdi.

    I cavalli, simbolicamente, hanno diversi significati, non tutti fra loro in sintonia (questo, comunque, non stona di certo con il nick che hai scelto: Antinomica...).

    Il cavallo che corre libero nelle praterie simboleggia proprio la libertà.
    I cavalli del tuo avatar sono dinamici, corrono, ma, si presume, in una zona recintata dell'agriturismo in cui lavori (non certo in una prateria).
    Rappresentano, pertanto, la “libertà” non in assoluto, ma nell'ambito delle regole e delle restrizioni della vita di tutti i giorni. Rappresentano l'indipendenza, il senso di sé, la “libertà” dalle circostanze che, pure, li “contengono” e li vincolano.
    Metaforicamente, esprimono la “libertà” interiore che deriva dall'essere in sintonia con se stessi... e che può essere tale anche, paradossalmente, nel chiuso di una cella o di una prigione.
    E' la libertà che uno si porta dentro, non la libertà che deriva da assenza di vincoli.

    La “persona” tipo del tuo avatar, infatti, è una persona con un forte senso della socialità e delle regole di convivenza. Gli alberi verdi sullo sfondo indicano proprio una persona la cui crescita individuale non è concepita separata da una crescita sociale e, per certi aspetti, anche di un impegno “sociale” (ampiamente inteso).

    Il cavallo, quando ancora non è domato, non si lascia avvicinare troppo facilmente.
    Così è la persona che si identifica con il cavallo. A prima vista, può apparire scontrosa o “sulle sue”. Non gradisce l'eccessiva intimità e vicinanza degli estranei.

    Il cavallo, però, una volta che è entrato in intimità con il suo “padrone”, gli è devoto sino alla fine. Ecco, perché il cavallo, oltre alla libertà, simboleggia anche la “devozione”. Basta pensare ai cavalli dell'epopea del west, fedeli ai loro compagni-padroni, fino alla morte.

    Così, la persona che si identifica con il cavallo, quando entra in intimità con un'altra persona, le è devota e fedele fino alla fine. E' la tipica persona incapace di tenere i piedi su più staffe (come si suol dire) e, in campo affettivo, se qualcosa non va deve chiarirlo. Non cerca diversivi, mantenendo l'ambiguità.

    Il cavallo, in terzo luogo, simboleggia l'energia, la forza, il dinamismo. Fino all'avvento del motore il cavallo era il mezzo di trasporto più veloce.
    La persona-cavallo è una persona energica, in tutti i campi dell'esperienza. Non si lascia montare facilmente sui piedi. Difficilmente ha cali consistenti di energia (a meno che non stia male), compreso per quanto riguarda l'energia sessuale.
    Questa energia si avverte all'esterno. In certi casi, quando si incontra con un'energia consonante, può scattare immediatamente la scintilla dell'attrazione.
    Le persone si “riconoscono”, quasi si fossero sempre conosciute. In questi casi, la diffidenza, o, comunque, la riservatezza e il “distacco” iniziale della persona-cavallo vengono quasi bypassati.
    E' anche possibile che, durante il primo incontro, le due persone si ritrovino abbracciate in un insopprimibile desiderio di intimità (normalmente estraneo, nei primi approcci della persona-cavallo).
    Si potrebbe dire (e questo lo conferma quello che hai scritto nel messaggio di profilo) che, in questi casi, la persona riesce a sintetizzare l'istintiva vitalità del cavallo con la sottile sensibilità del gatto (il gatto, animale che sembra piacerti, da un punto di vista simbolico esprime, in primo luogo, la sensibilità psichica di una persona).

    I cavalli, in quanto animali, possono rappresentare anche l'istinto ed i sensi più primitivi, come l'olfatto e il gusto.
    Gli animali si riconoscono, spesso, per l'odore.
    Anche per la persona-cavallo è possibile che l'odore assuma un'importanza molto forte, per decidere se una persona attrae o meno. L'odore sbagliato (non tanto “cattivo”, ma “inadeguato”) tiene lontano il possibile partner.
    Anche il gusto (non solo e non tanto la buona tavola, ma, soprattutto, il "gustare" le situazioni...) dovrebbe costituire un mezzo espressivo importante per la persona tipo dell'avatar.

    I cavalli dell'avatar, infine, sono bianchi e marroni.
    Il bianco è, simbolicamente, il colore della totalità. Rappresenta la capacità di esprimere la totalità (complessità) della personalità nei vari momenti e aspetti dell'esperienza. La persona tenderà, quasi istintivamente, a rifuggire le rigide contrapposizioni (a tenere unite, a non contrapporre le “antinomie”...) e proverà anche a mettersi nei panni (o dal punto di vista) dell'altro. Pur non rinunciando a far valere i propri diritti, cercherà la mediazione e tenderà a rifuggire lo scontro per lo scontro.

    Il marrone, simbolicamente, significa la capacità di trarre gioia dalla vita.
    Si tratterà di una persona che, in ogni situazione tenderà a vedere gli aspetti positivi, la parte piena del bicchiere riempito a metà, invece della parte vuota...

    Per questo, per le persone che fanno parte della sua cerchia (che hanno, cioè, superato il momento del primo impatto, quasi sempre riservato, se non "freddo"), può essere stimolo, supporto e fonte di energia per affrontare i momenti di crisi e di abbattimento.


    "L'onda non riesce a prendere
    il fiore che galleggia:
    quando cerca di raggiungerlo
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  7. #607
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    Citazione Originalmente inviato da Hermes Ankh Visualizza messaggio
    Ciao, Antinomica, scrivo subito le mie risonanze, perché, poi, nei prossimi giorni, sarò molto occupato e mi sarà impossibile.

    Anche se, forse, l'hai già letta nel commento ad altri avatar, mi sento in dovere di riprecisare, come premessa, che si tratta solo di risonanze, senza pretesa alcuna di dire nulla sulla personalità di chi ha scelto l'avatar (nel caso specifico, della tua).
    Se ti riconoscerai, in parte, in quello che scriverò, ciò sarà dovuto al fatto che tu, che hai scelto scelto il simbolo, ed io, che l'ho letto, siamo entrati in risonanza con i medesimi nuclei di significato.

    Il tuo avatar rappresenta, in primo piano, alcuni cavalli che corrono. Si riconoscono due cavalli bianchi ed uno marrone.
    Sullo sfondo, sono presenti alcuni alberi verdi che si stagliano nel cielo azzurro (con sfumature fra il grigio e il blu).

    I simboli principali dell'immagine sono i cavalli e gli alberi verdi.

    I cavalli, simbolicamente, hanno diversi significati, non tutti fra loro in sintonia (questo, comunque, non stona di certo con il nick che hai scelto: Antinomica...).

    Il cavallo che corre libero nelle praterie simboleggia proprio la libertà.
    I cavalli del tuo avatar sono dinamici, corrono, ma, si presume, in una zona recintata dell'agriturismo in cui lavori (non certo in una prateria).
    Rappresentano, pertanto, la “libertà” non in assoluto, ma nell'ambito delle regole e delle restrizioni della vita di tutti i giorni. Rappresentano l'indipendenza, il senso di sé, la “libertà” dalle circostanze che, pure, li “contengono” e li vincolano.
    Metaforicamente, esprimono la “libertà” interiore che deriva dall'essere in sintonia con se stessi... e che può essere tale anche, paradossalmente, nel chiuso di una cella o di una prigione.
    E' la libertà che uno si porta dentro, non la libertà che deriva da assenza di vincoli.

    La “persona” tipo del tuo avatar, infatti, è una persona con un forte senso della socialità e delle regole di convivenza. Gli alberi verdi sullo sfondo indicano proprio una persona la cui crescita individuale non è concepita separata da una crescita sociale e, per certi aspetti, anche di un impegno “sociale” (ampiamente inteso).

    Il cavallo, quando ancora non è domato, non si lascia avvicinare troppo facilmente.
    Così è la persona che si identifica con il cavallo. A prima vista, può apparire scontrosa o “sulle sue”. Non gradisce l'eccessiva intimità e vicinanza degli estranei.

    Il cavallo, però, una volta che è entrato in intimità con il suo “padrone”, gli è devoto sino alla fine. Ecco, perché il cavallo, oltre alla libertà, simboleggia anche la “devozione”. Basta pensare ai cavalli dell'epopea del west, fedeli ai loro compagni-padroni, fino alla morte.

    Così, la persona che si identifica con il cavallo, quando entra in intimità con un'altra persona, le è devota e fedele fino alla fine. E' la tipica persona incapace di tenere i piedi su più staffe (come si suol dire) e, in campo affettivo, se qualcosa non va deve chiarirlo. Non cerca diversivi, mantenendo l'ambiguità.
    Il cavallo, in terzo luogo, simboleggia l'energia, la forza, il dinamismo. Fino all'avvento del motore il cavallo era il mezzo di trasporto più veloce.
    La persona-cavallo è una persona energica, in tutti i campi dell'esperienza. Non si lascia montare facilmente sui piedi. Difficilmente ha cali consistenti di energia (a meno che non stia male), compreso per quanto riguarda l'energia sessuale.Questa energia si avverte all'esterno. In certi casi, quando si incontra con un'energia consonante, può scattare immediatamente la scintilla dell'attrazione.
    Le persone si “riconoscono”, quasi si fossero sempre conosciute. In questi casi, la diffidenza, o, comunque, la riservatezza e il “distacco” iniziale della persona-cavallo vengono quasi bypassati.
    E' anche possibile che, durante il primo incontro, le due persone si ritrovino abbracciate in un insopprimibile desiderio di intimità (normalmente estraneo, nei primi approcci della persona-cavallo).
    Si potrebbe dire (e questo lo conferma quello che hai scritto nel messaggio di profilo) che, in questi casi, la persona riesce a sintetizzare l'istintiva vitalità del cavallo con la sottile sensibilità del gatto (il gatto, animale che sembra piacerti, da un punto di vista simbolico esprime, in primo luogo, la sensibilità psichica di una persona).

    I cavalli, in quanto animali, possono rappresentare anche l'istinto ed i sensi più primitivi, come l'olfatto e il gusto.
    Gli animali si riconoscono, spesso, per l'odore.
    Anche per la persona-cavallo è possibile che l'odore assuma un'importanza molto forte, per decidere se una persona attrae o meno. L'odore sbagliato (non tanto “cattivo”, ma “inadeguato”) tiene lontano il possibile partner.
    Anche il gusto (non solo e non tanto la buona tavola, ma, soprattutto, il "gustare" le situazioni...) dovrebbe costituire un mezzo espressivo importante per la persona tipo dell'avatar.

    I cavalli dell'avatar, infine, sono bianchi e marroni.
    Il bianco è, simbolicamente, il colore della totalità. Rappresenta la capacità di esprimere la totalità (complessità) della personalità nei vari momenti e aspetti dell'esperienza. La persona tenderà, quasi istintivamente, a rifuggire le rigide contrapposizioni (a tenere unite, a non contrapporre le “antinomie”...) e proverà anche a mettersi nei panni (o dal punto di vista) dell'altro. Pur non rinunciando a far valere i propri diritti, cercherà la mediazione e tenderà a rifuggire lo scontro per lo scontro.

    Il marrone, simbolicamente, significa la capacità di trarre gioia dalla vita.
    Si tratterà di una persona che, in ogni situazione tenderà a vedere gli aspetti positivi, la parte piena del bicchiere riempito a metà, invece della parte vuota...

    Per questo, per le persone che fanno parte della sua cerchia (che hanno, cioè, superato il momento del primo impatto, quasi sempre riservato, se non "freddo"), può essere stimolo, supporto e fonte di energia per affrontare i momenti di crisi e di abbattimento.

    Grazie Hermes per le tue risonanze, quello che hai scritto mi rappresenta davvero molto! (ho evidenziato in particolare tutto ciò in cui mi rispecchio).
    La libertà interiore, a prescindere dal contesto o il fatto di essere "fedele" nel momento in cui entro in intimità con le persone. In amore così come in amicizia, se mi lego a qualcuno profondamente, solitamente si tratta di un legame per la vita, in cui io mi spenderò sempre per l'altro (nel caso dell’amore, anche quando la storia finisce).
    Verissimo anche il fatto che sono una persona che inizialmente appare sulle "sue". Me lo dicono davvero in tanti, anche persone, con cui poi ho instaurato amicizie profonde.
    Mi rappresenta molto anche il discorso dell'energia e dell'attrazione quando incontro un'energia consonante. E come hai sottolineato tu, sono una persona molto olfattiva oltre che tattile.
    Inizialmente non ti avevo specificato, che in realtà l'animale che prediligo in assoluto da sempre e con cui ho maggiore empatia è il gatto. Mi sento in completa sintonia con il gatto (attualmente ne ho quattro). E la mia predilezione per i gatti neri è ambivalente, nel senso che da un lato mi piace esteticamente il gatto nero dall'altro, casualmente, ho sempre avuto, tra i miei, dei gatti neri. Comunque per la prima volta, qui su Ops, al momento della scelta dell'avatar ho optato per i cavalli. E tutto quello che hai rilevato mi rispecchia profondamente.
    grazie per le tue risonanze!!! sei veramente bravo! E sei stato molto gentile
    Ultima modifica di Antinomica : 04-08-2009 alle ore 12.06.45
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  8. #608
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    e io che un avatar non ce l'ho???
    a parte che è da poco che uso ops e quindi non so neanche come si inserisce un avatar, però il fatto che non mi sia neanche informata per come inserirlo dovrebbe essere già indicativo di qualcosa!!!
    io un'idea ce l'ho, ma mi piacerebbe sapere la vostra!

  9. #609
    Partecipante Super Figo L'avatar di Hermes Ankh
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    Riferimento: Psicologia degli avatar

    Citazione Originalmente inviato da Sara-divi Visualizza messaggio
    e io che un avatar non ce l'ho???
    a parte che è da poco che uso ops e quindi non so neanche come si inserisce un avatar, però il fatto che non mi sia neanche informata per come inserirlo dovrebbe essere già indicativo di qualcosa!!!
    io un'idea ce l'ho, ma mi piacerebbe sapere la vostra!
    Possono essere tanti, Sara, i motivi per cui una persona sceglie di non avere un'immagine come avatar. Bisognerebbe essere indovini, non studiosi di simbologia per saperlo...

    Dal mio punto di vista possono essere lette, in maniera ragionevole, solo le immagini degli avatar "scelti" da una persona come identificativo di sé in una comunità virtuale, perché esprimono, in qualche modo, una forma di identificazione simbolica.
    Sulla non scelta, invece, si può solo fare supposizioni, che non hanno molto senso senza una conoscenza della persona.

    In termini molto generali (quindi, non necessariamente nel tuo caso particolare), la non scelta (se non è causata da difficoltà "tecniche" nell'individuare e inserire un'immagine come avatar) può indicare che una persona non vuole presentare una "maschera" di sé (o identità virtuale) che la identifichi in una comunità virtuale; questo può avere alla base motivazioni diverse: o perché una "maschera" è sempre considerata riduttiva della complessità della persona, o perché la persona non è interessata ad esprimere sul web parti specifiche di sé, oppure, infine, perché vuole essere se stessa sia nella "realtà reale" che nella "realtà virtuale"...

    Detto questo, non essendo io un mago , sarei curioso di sapere quali sono le motivazioni per cui ritieni di non sentire la necessità di un avatar.


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  10. #610
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    Citazione Originalmente inviato da pseudo-odio Visualizza messaggio
    Mi interpreti questo avatar? Sul mio profilo c'è l'immagine ingrandita. è un quadro di El Greco, comunque.
    Ciao, pseudo-odio, come ti ho scritto nel "profilo", non so fino a che punto può avere senso interpretare delle immagini che cambi in continuazione.
    L'interpretazione di un avatar viene bene se è un'immagine in cui una persona si riconosce e si identifica in maniera abbastanza stabile (almeno, per un periodo della propria esperienza virtuale).
    Il cambiare continuamente avatar significa che una persona non ha ancora trovato l'immagine che ritiene possa rappresentarlo (come una "maschera") nel mondo virtuale.

    Finché l'immagine cambia, non è possibile neppure, da un punto di vista interpretativo, costruire un "profilo" convincente (non, ovviamente, della persona reale, ma della "maschera" costituita dal simbolo scelto).

    Perché ti interessa il quadro di El Greco che rappresenta San Luigi, re di Francia?

    Se vuoi un'interpretazione del dipinto ti dico subito che non sono in grado di dartela (non sono un critico d'arte, né sono un appassionato della pittura di El Greco...).

    Se vuoi una risonanza, te la esprimo.

    Il ritratto raffigura una persona autorevole (si tratta di un re), ma che ha anche un forte ascendente spirituale (si tratta di una persona dichiarata santa dalla chiesa cattolica).
    Non solo, nel ritratto non è solo. Vicino a lui c'è un giovane ragazzo.
    Infine, i toni del quadro producono, nel complesso, un'aura di solennità (meno tragica di come, in genere accade nei dipinti di El Greco).

    Dal mio punto di vista è un dipinto in cui possono essere proiettate bene le problematiche di rapporto con la figura paterna (il ragazzo vicino al re), negli aspetti di autorità (re) e in quelli di guida, di figura di riferimento (santo).
    Forse (solo tu puoi dirlo) ci sta il desiderio di una figura paterna che sia autorevole e, allo stesso tempo, guida affidabile ?


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  11. #611
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    Beh Hermes Ankh, visto che sei diventato l'interprete ufficiale degli Avatar , se non ti scocci, vorrei sapere cosa ne pensi del mio...
    Io in genere uso gli avatar per comunicare qualcosa, vorrei riuscire a capire se i messaggi arrivano a destinazione.

    Un saluto

  12. #612
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    Citazione Originalmente inviato da Hermes Ankh Visualizza messaggio
    Possono essere tanti, Sara, i motivi per cui una persona sceglie di non avere un'immagine come avatar. Bisognerebbe essere indovini, non studiosi di simbologia per saperlo...

    Dal mio punto di vista possono essere lette, in maniera ragionevole, solo le immagini degli avatar "scelti" da una persona come identificativo di sé in una comunità virtuale, perché esprimono, in qualche modo, una forma di identificazione simbolica.
    Sulla non scelta, invece, si può solo fare supposizioni, che non hanno molto senso senza una conoscenza della persona.

    In termini molto generali (quindi, non necessariamente nel tuo caso particolare), la non scelta (se non è causata da difficoltà "tecniche" nell'individuare e inserire un'immagine come avatar) può indicare che una persona non vuole presentare una "maschera" di sé (o identità virtuale) che la identifichi in una comunità virtuale; questo può avere alla base motivazioni diverse: o perché una "maschera" è sempre considerata riduttiva della complessità della persona, o perché la persona non è interessata ad esprimere sul web parti specifiche di sé, oppure, infine, perché vuole essere se stessa sia nella "realtà reale" che nella "realtà virtuale"...

    Detto questo, non essendo io un mago , sarei curioso di sapere quali sono le motivazioni per cui ritieni di non sentire la necessità di un avatar.

    In realtà era una domanda esplicitata a voi, ma rivolta a me!!!leggendo questo post mi sono accorta di essere una delle poche a non avere un avatar e siccome penso che scegliere di non scegliere è una scelta ho provato a pensarci... sono arrivata alla conclusione che riflette il mio modo di essere:non voglio avere una maschera, non voglio essere un personaggio...voglio essere me stessa!!! (infatti anche il mio nickname, non cela nulla...è il mio nome!!!)Nella vita reale mi ritengo diretta e sincera e odio le persone che fanno il doppio gioco (quelli che metaforicamente portano una maschera!)...
    Per evitare ogni critica sottlineo che ovviamente non sto affermando che chi ha un avatar è falso!!! ci mancherebbe...siccome in questa mia spiegazione pecco come al solito di autostima (infatti sara-divinity), volevo avere un parere anche se non professionale!!!
    grazie hermes...sei stato molto gentile!

  13. #613
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    Citazione Originalmente inviato da Sara-divi Visualizza messaggio
    In realtà era una domanda esplicitata a voi, ma rivolta a me!!!leggendo questo post mi sono accorta di essere una delle poche a non avere un avatar e siccome penso che scegliere di non scegliere è una scelta ho provato a pensarci... sono arrivata alla conclusione che riflette il mio modo di essere:non voglio avere una maschera, non voglio essere un personaggio...voglio essere me stessa!!! (infatti anche il mio nickname, non cela nulla...è il mio nome!!!)Nella vita reale mi ritengo diretta e sincera e odio le persone che fanno il doppio gioco (quelli che metaforicamente portano una maschera!)...
    Per evitare ogni critica sottlineo che ovviamente non sto affermando che chi ha un avatar è falso!!! ci mancherebbe...siccome in questa mia spiegazione pecco come al solito di autostima (infatti sara-divinity), volevo avere un parere anche se non professionale!!!
    grazie hermes...sei stato molto gentile!
    Grazie a te, Sara ("divinity" ; a proposito, ci sono anche divinità che non utilizzano "avatar", come loro rappresentazioni umane, perché nessun "avatar" può rappresentare l'essenza della divinità... di qui le tendenze iconoclastiche che si sono susseguite nei secoli... ), per aver esplicitato il tuo punto di vista.
    Lo capisco benissimo, anche se "maschera" (che è un termine etimologicamente assimilato a "persona", che era, appunto, la "maschera" che serviva a dare all'attore le sembianze del personaggio che interpretava) non è necessariamente un termine riduttivo o dispregiativo, ma vuole solo dire che un soggetto sceglie di condividere, nella realtà virtuale, esclusivamente aspetti determinati della propria "complessità" umana (non che si manifesta come non è...).
    Spesso, anzi (cosa abbastanza diffusa negli utenti di ops), l'avatar è percepito non tanto come "maschera", ma solo come un'immagine che una persona sceglie perché "sente" che, in qualche modo, la rappresenta (o in cui "sente" di poter proiettare parti significative di sé).
    Ciao.
    Ultima modifica di Hermes Ankh : 13-08-2009 alle ore 17.48.58


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  14. #614
    Partecipante Super Figo L'avatar di Hermes Ankh
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    Riferimento: Psicologia degli avatar

    Citazione Originalmente inviato da Char_Lie Visualizza messaggio
    Beh Hermes Ankh, visto che sei diventato l'interprete ufficiale degli Avatar , se non ti scocci, vorrei sapere cosa ne pensi del mio...
    Io in genere uso gli avatar per comunicare qualcosa, vorrei riuscire a capire se i messaggi arrivano a destinazione.

    Un saluto
    Ciao, Char_Lie, l'avatar che hai scelto, in questa fase della tua esperienza virtuale, è molto ben caratterizzato e, pertanto, non consente una lettura di tipo “generale”, come quelle che, normalmente, faccio io.

    Nell'avatar, infatti, non solo è riportata l'immagine di Captain Berlin, ma anche il nome, insieme al nome dell'attore e compositore Peter Synthetic.
    Tutto questo rimanda ai significati specifici del personaggio (Captain Berlin) e del film di Jörg Buttgereit.
    In un caso come questo, non è possibile fare un'interpretazione sensata, se non si conosce il film e, quindi, il personaggio. E io, purtroppo... non li conosco.

    In termini molto generali (ma, penso, poco significativi, in relazione alla specificità simbolica dell'avatar), posso dirti cosa potrebbe comunicare la semplice immagine (a prescindere dal nome del personaggio – Captain Berlin – e dai riferimenti a Peter Synthetic).

    Quello che appare è un soggetto che indossa un costume da supereroe.
    Il costume del personaggio e lo sfondo sono gialli, ad eccezione di alcune parti (mantello, boxer e faccia da spiderman – che sono rosse –, i guantoni, che sono blu , e gli stivali, che sembrano neri).
    Il personaggio è in posizione dinamica (sembra proiettato in avanti), con il braccio destro proteso in avanti, come se stesse sferrando un pugno contro qualcuno.
    Il evidenza, appare proprio il pugno, molto grande rispetto al resto della figura, con il guantone blu.

    Simbolicamente (senza, lo ripeto, riferimento alcuno ai significati specifici del film, che non conosco), sembrano significativi, nell'immagine:
    • il fatto che il soggetto indossi un costume (da supereroe);
    • il colore giallo;
    • il rosso del mantello, dei boxer e della faccia (da spiderman);
    • il pugno destro, con il guantone blu, in primo piano.


    Il costume è un costume da supereroe, ma si tratta di un supereroe non conosciuto come altri molto più famosi, con una gestalt complessiva che sembra costruita per fare dell'ironia, se non del sarcasmo.

    Dal fatto che indossa un costume, in termini generali, si può ipotizzare che il soggetto non voglia presentarsi, nella realtà virtuale, mostrando apertamente gli aspetti più interiori della propria personalità “reale” (che, forse, vive, in questo momento, come fragili o contraddittori), ma voglia presentarsi con una “protezione”, con una “maschera”.
    La “maschera” da supereroe, però, sembra quasi costruita per essere la “maschera” di un eroe popolare burlesco (consentimi l'espressione, anche se non conosco il film).
    L'impressione che si ha, infatti, è quella che il soggetto che si nasconde dietro il costume da supereroe voglia prendersi gioco, burlarsi, di ciò che altri prendono molto sul serio.
    Vuole, probabilmente, prendersi gioco delle credenze date per scontate e seguite in maniera (per lui) acritica, vuole prendersi gioco dei “miti”, vuole, forse, “scoronare” il re, dicendo che è nudo...
    Il personaggio mascherato ha la faccia di spiderman, ma non è spiderman e il suo costume è un abbinamento di colori che riprendono, sì, i colori della bandiera della Germania, ma sembrano assemblati quasi per una farsa.
    L'impressione è un po' quella di una specie di spiderman donchisciotte, pronto a battersi per le imprese più strampalate, non tanto per eroismo, ma, piuttosto, per “scoronare” le credenze alla moda, svelandone l'insulsaggine.
    Un soggetto, quindi, che fa dell'ironia e del sarcasmo un'arma sia di difesa che di critica.

    Il predominio del colore giallo dice, comunque, che il soggetto, al di là della volontà critica di cui è pervaso, sembra essere in una fase di scelte importanti per la sua vita.
    Il colore giallo, secondo la tradizione interpretativa vibrazionale, è il colore dell'intuito e delle scelte evolutive.
    Si sente l'esigenza di scegliere immagini con predominanza gialla quando si è in fase di assunzione di decisioni importanti per la propria vita, oppure quando si comincia a capire che la razionalità non basta e, per procedere nella propria evoluzione, è necessario affidarsi all'intuito.
    Questo lo sosterrei tranquillamente se fosse una immagine generica e non caratterizzata come quella che hai scelto...
    Su questo aspetto, pertanto, sono il primo io a evidenziare delle riserve.

    Il colore rosso del mantello, dei boxer e della faccia indicano che, per quanto contenuta nell'espressione ed esternata in termini sempre civili e “razionali”, la vena sarcastica è sostenuta dalla presenza di una vitalità ed intensità passionali molto forti.

    Il pugno destro sferrato contro un nemico invisibile sembra esprimere il desiderio di sbarazzarsi di tutti gli impedimenti che, in qualche modo, ostacolano l'espressione della propria creatività.
    La mano destra ha a che fare, nella simbologia vibrazionale, con la realizzazione pratica delle proprie potenzialità.
    Il guanto, simbolicamente, rappresenta una protezione per le proprie capacità.
    Il blu è il colore dell'espressione della propria creatività.

    Il pugno sferrato indica, quindi, simbolicamente, la volontà di sbarazzarsi di tutto ciò che, in questa fase della vita, può essere di ostacolo all'espressione delle proprie capacità e, più in generale, della propria creatività.
    Probabilmente, anche il colore giallo è, a livello di significato, collegato a questo desiderio, con in più l'indicazione dell'esigenza di affidare le proprie scelte all'intuito e non solo alla logica.

    In questa chiave di lettura, l'avatar starebbe a dire che la persona è pronta a fare scelte evolutive tali da portare a sbarazzarsi di ciò che impedisce la realizzazione delle proprie potenzialità. Non solo del pensiero che si basa su preconcetti indimostrati, ma anche dello strapotere della logica rispetto alla comprensione intuitiva. E dice anche che ha, in sé, l'energia e l'intensità passionale (rosso) per farlo.

    In sintesi, tre sono gli aspetti che sembrano emergere in primo piano, ad una lettura generica (e non specifica) dell'immagine dell'avatar:

    1. in primo luogo, la volontà di “castigare” con la propria vena critica (o sarcastica) i miti dati per scontati dai più (a partire dai miti dominanti in campo psicologico e analitico...);
    2. in secondo luogo, l'esigenza di esprimere le proprie potenzialità creative, al di là delle “maschere” difensive che il soggetto tende a crearsi, per rapportarsi con la realtà esterna;
    3. in terzo luogo, infine, la consapevolezza di doversi affidare all'intuito (giallo), oltre che alla ragione e alla logica, per fare le scelte evolutive di cui ha bisogno.


    Infine, la constatazione che ha in sé l'energia e l'intensità passionale, sia per condurre la sua personale critica ai “miti” dominanti, sia per l'impegno in scelte evolutive.

    Ovviamente, in questo caso, ancora più che in altri (come ho chiarito prima, per la specificità dell'avatar), si tratta semplicemente di mie risonanze.
    Ultima modifica di Hermes Ankh : 14-08-2009 alle ore 21.45.39


    "L'onda non riesce a prendere
    il fiore che galleggia:
    quando cerca di raggiungerlo
    lo allontana"

    (Rabindranath Tagore)

  15. #615
    fata_turkina
    Ospite non registrato

    Riferimento: Psicologia degli avatar

    Hermes, appena puoi.. le tue risonanze sulla mia scelta.


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