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Discussione: Eutanasia

  1. #1
    Malkavian
    Ospite non registrato

    Eutanasia

    Per evitare di andare OT nel thread sul referendum, apro un thread dedicato a un argomento che mi sta a cuore...

    Originariamente postato da LUTHIEN
    E infatti credi che io sono per staccare la spina a chi è in coma? Assolutamente no, c'è chi si è risvegliato dal coma e non si può decidere di uccidere una persona!
    E se io oggi, nel pieno delle mie facoltà fisiche e mentali facessi "testamento biologico" dichiarando la volontà che in caso io finissi in coma mi si dovrebbe "staccare la spina" qualora fosse chiaro fuori ogni ragionevole ombra di dubbio che dal coma non uscirei mai; il tutto firmato di fronte a un notaio e controfirmato da altri due testimoni (come si fa per altre questioni importanti che lo richiedano)...

    qualora finissi davvero in quella situazione (spero mai), vista l'esistenza di un testamento (depositato da un notaio e controfirmato dai due testimoni, quindi nella forma legalmente valido) dichiarante la mia volontà da eseguirsi in quella precisa situazione (quindi non si porrebbe il problema di una terza persona che debba "decidere per me", sia essa un familiare, un parente, un medico o lo Stato)... secondo voi come si dovrebbero comportare medici e/o Stato?

    Rispettare la mia (e magari anche vostra) volontà scritta nero su bianco, oppure lasciarmi/vi lì nella speranza di un miracolo dopo magari decenni?

    Un cittadino ha il diritto di disporre secondo coscienza della propria vita decidendo quando e perchè morire? Se non ce l'ha, dovrebbe averlo?

  2. #2
    Postatore Compulsivo L'avatar di LUTHIEN
    Data registrazione
    17-10-2004
    Residenza
    grosseto
    Messaggi
    3,501
    Se una persona vuole è libera di suicidarsi nei modi che ritiene più opportuni, anche se ovviamente il suicidio è una scelta inopportuna in qualunque caso. Io, anche se ci fosse un testamento che dice ad esempio che il mio ragazzo vuole che gli si stacchi la spina io non mi azzarderei mai: fossero anche 20 anni, ma io aspetterei con pazienza il momento del risveglio senza lasciarmi distruggere dal pessimismo e dalla fine della speranza. Forse mi terrebbe in piedi la gioia infinita che avrei nel caso che si risvegliasse.

    qualora fosse chiaro fuori ogni ragionevole ombra di dubbio che dal coma non uscirei mai
    Mi dispiace, ma in tal caso le certezze non ci sono: nelle questioni della vita non ci sono certezze. Una persona che conosceva mia madre era in coma da 20 anni e da 15 i medici insistevano con i genitori che non c'era più alcuna possibilità ragionevole che il giovane si riprendesse. Guarda caso, dopo 20 ani di coma il giovane si è risvegliato, a 38 anni. Sicuramente l'impatto fu traumatico, egli fu sbattuto in un mondo diverso, dopo 20 anni, era cambiato, la personalità era diversa, dovette stare in ospedale per un altro mese sotto osservazione, ma poi si riprese in modo strabiliante e cercò di ricostruire la sua vita con l'aiuto dei genitori e di quelle persone (ormai poche) che avevano continuato a sperare!
    "Sono un viandante sullo stretto marciapiede dela terra e non distolgo il pensiero dal Tuo volto, che il mondo non mi svela..." Karol Woitila
    +Luthien Tinuviel+

  3. #3
    Malkavian
    Ospite non registrato
    Originariamente postato da LUTHIEN
    Mi dispiace, ma in tal caso le certezze non ci sono: nelle questioni della vita non ci sono certezze.
    Infatti l'unica certezza nella vita è la morte
    Però nella vita bisogna anche prendere delle decisioni, non si può sempre aspettare il deus ex machina, il miracolo, l'evento straordinario che risolva la soluzione...

    ...proibire a tutti di scegliere, nell'attesa "dell'evento"? O permettere a ciascuno di decidere per sé?

    Uno potrebbe anche fare testamento in senso contrario: "Se sono in coma mi tenete in vita con la macchina finchè non crepo di vecchiaia, guai a chi mi stacca la spina, bastardi!"

  4. #4
    Io vorrei averlo, questo diritto: il diritto di scegliere una morte dignitosa e indolore, il diritto a non dover subire accanimento terapeutico, il diritto a far si che le mie volontà vengano rispettate da chi mi circonda.
    Non solo in caso di coma, vorrei poter scegliere anche in caso di stadio terminale di una malattia, et similia.
    [“Tutte le lettere sono d'amore”]>>Yellow Letters

  5. #5

    Ireland Addicted
    L'avatar di arpista
    Data registrazione
    12-08-2002
    Residenza
    toscana in perenne trasferta!
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    5,068
    nel thread sulla fecondazione assistita luthien hai affermato che la natura deve fare il suo corso...e che se non si possono avere bambini non ha senso ricorrere alla fecondazione assitita. In questo thread invece affermi l'importanza di non staccare la spina: però la persona in coma "vive" solo grazie a delle macchine, non vive in maniera naturale e spontanea...
    Io la penso esattamente come Mia e Malkavian; vorrei poter firmare un documento come per la donazione degli organi; vorrei poter dire prima di morire SI, staccatemi la spina, e credimi non si tratta di volersi SUICIDARE, ma di far fare il corso proprio alla natura... A me molto spesso questo accanimento terapeutico sembra più un egoismo di chi rimane piuttosto che una cosa da elogiare è più facile sperare in un miracolo, che avviene in casi estremamente bassi, che accettare la morte...

  6. #6
    Malkavian
    Ospite non registrato
    Al di là della posizione favorevole o contraria di ciascuno poi, la domanda che mi pongo è innanzittutto questa:

    che diritto ha una persona che non sia "io" a decidere della mia vita?

    Tu, sì parlo proprio con te che leggi: chi sei tu per decidere della mia vita? Dio?! Perché piuttosto non ti preoccupi della tua lasciando a me il compito di occuparmi della mia?

    Le considerazioni che ne conseguono sono:

    Chi può dire: "tu resti attaccato alla macchina, tu no"? Non sono maggiorenne? Non sono in grado di decidere cos'è meglio per me? Ho bisogno di una balia che lo faccia per me?

    Il trionfo della mamma/Stato che decide per i suoi figli, non all'altezza di tali decisioni, figli un po' ingrati e capricciosi.
    Ma se siamo così ignoranti e stupidi da non poter decidere della nostra vita, perché abbiamo il diritto di voto? Votare non è decidere della propria vita?
    Se sono all'altezza della decisione solo premi nobel, scienziati e teologi, perchè non lasciano solo a loro il diritto di scegliere i governi?

    E chi glielo ha dato a mamma Stato il diritto di decidere per me, in questo caso? Vale il silenzio-assenso come al solito?

    A me piuttosto pare che "qualcuno", questa "mamma apprensiva" al limite del soffocante , si sia arrogata il diritto di decidere per me (in senso univoco tra l'altro, cioè impedendomi l'eutanasia) senza nemmeno darmi la facoltà di dire se gli lascio tale diritto oppure no.

    Ma lo Stato non dovrebbe essere al servizio dei cittadini? Mi pare che in questo caso "detti" ai cittadini come vivere, un po' come ai tempi del re.

    Che poi, alla fine, lo Stato siamo noi: non è un'entità astratta scesa dal cielo!
    E allora perché "noi", nella persona dello Stato ci prendiamo la libertà e il diritto di decidere cosa è meglio e cosa è peggio per tutti senza nemmeno chiederglielo? Siamo tutti presi da deliri di onnipotenza?

    O sotto sotto abbiamo paura che i medici ci stacchino la spina per liberarsi di noi? Abbiamo paura della vendetta dei parenti, forse di una moglie o un marito che colgano l'occasione per liberarsi di un peso? E' così schifoso e meschino il nostro prossimo?

    E' democrazia questa? Mi sembra un po' zoppicante su questo versante.

  7. #7
    Serendipity
    Ospite non registrato
    lo zoppicamento,purtroppo,è presente in variabili notevoli.
    io non lo so,se in caso di malattia terminale, o di coma, preferirei che mi venisse staccata la spina oppure no. non so cosa farei se la medesima cosa accadesse a qualcuno che amo.
    so che sarebbe idiota da parte mia trasferire a tutto il resto del popolo italiano le mie perplessità.
    penso che ognuno debba decidere della propria vita,penso che debba esistere una legge che permetta a chi in una situazione del genere preferisce morire, di morire appunto.
    il problema,in questa come in altre situazioni è che il fatto che esistano delle regole restrittive impediscono a tutti di scegliere secondo la propria coscienza(sorry,non credo nelle coscienze imposte dall'esterno).ma se esistessero delle regole meno restrittive(vedere anche il caso del referendum) nessuno sarebbe obbligato ad agire in modo contrario alla propria coscienza.

  8. #8
    Partecipante Veramente Figo L'avatar di Dampyr
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    Io sono sempre a favore della vita, sono contrarissimo all'aborto e contro ogni forma di manipolazione genetica (perchè è questo che c'è dietro questi referendum amici...o credete alla storiellina della ricerca contro le malattie???)...però nel caso dell'Eutanasia devo dire che non so che dire, mi trovo completamente spiazzato...staccare la spina...non staccarla...chi deve decidere? Chi ha il diritto di decidere ?
    E davanti a questo tipo di domande mi faccio da parte e ammetto che non so prendere una posizione...

  9. #9
    Postatore Compulsivo L'avatar di sunflower
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    Originariamente postato da Dampyr
    Io sono sempre a favore della vita, sono contrarissimo all'aborto e contro ogni forma di manipolazione genetica (perchè è questo che c'è dietro questi referendum amici...o credete alla storiellina della ricerca contro le malattie???)...però nel caso dell'Eutanasia devo dire che non so che dire, mi trovo completamente spiazzato...staccare la spina...non staccarla...chi deve decidere? Chi ha il diritto di decidere ?
    E davanti a questo tipo di domande mi faccio da parte e ammetto che non so prendere una posizione...
    Apprezzo la tua sincerità;io, in questo argomento, come in altri, non ho certezze assolute, se non seguire cuore e coscienza e la speranza di fare il bene, ma è difficile e tanto, e vorrei aprire il libro della verità e decidere il bene, che non faccia male a nessuno, nè a me.

  10. #10
    Postatore Compulsivo L'avatar di ghiretto
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    Io sono per la libertà di scelta. Vorrei per me una morte decorosa e dignitosa, se fosse possibile firmerei perchè a me sia staccata la spina, e solo a me compete il diritto di scegliere sulla mia vita, per rispondere a Malkavian. E trovo che il non rispetto delle decisioni di una persona adulta consapevole delle proprie scelte sia una dimostrazione di non amore.

    piccolo ot con tutti questi avatar uguali (un'epidemia) fatico a riconoscervi
    " E se scruti a lungo un abisso, anche l’abisso scruterà dentro di te" Nietzsche


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  11. #11
    Partecipante Esperto L'avatar di Giù
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    l'eutanasia penso sia l'argomento dei nostri tempi con + opinioni contrastanti...
    io personalmente non ci terrei a vedere tutte le persone che tengono a me appese ad una speranza molto molto remota, e a distruggere con questa speranza anni della loro vita
    Quindi sono per il si a staccare la spina nei casi davvero estremi.
    E poi non dimentichiamo che la vita della persona in coma è pur sempre una vita artificiale.

  12. #12
    samy
    Ospite non registrato
    anch'io sono d'accordo con l'eutanasia(purchè decisa da chi sta male)e non solo per il coma,ma soprattutto per quelle malattie che causano sofferenze atroci e che non hanno speranza di cure o cmq di una sopravvivenza decorosa.
    D'altra parte in certe situazioni (paralizzati,in comaetc.)non si riesce a suicidarsi volontariamente,o no Luthien?E penso che se un mio parente o amico mi chiedesse di fare una cosa simile,il non farlo sarebbe egoismo,una paura mia perchè se quella è la sua volontà io devo rispettarla,anche se sono contrario.

  13. #13
    Postatore Compulsivo L'avatar di LUTHIEN
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    grosseto
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    E secondo te come farei a sentirmi a posto con la coscienza avendo distrutto anche quella pur piccola speranza di far tornare un mio caro alla vita? Solo perchè lui non aveva speranza? Per me può tornare anche dall'altro mondo col suo spirito inquieto a perseguitarmi per tutta la vita, ma io sostengo che l'eutanasia sia un grosso segno di mancanza di rispetto per la vita insieme ai tanti che oggi vediamo.
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  14. #14
    Postatore Compulsivo L'avatar di ghiretto
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    15-11-2004
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    nell'orbita di Anarres
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    ma se io decido solo per la mia di vita, a chi manco di rispetto?
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  15. #15
    samy
    Ospite non registrato
    io invece penso che sia rispettare la vita permettere a chi soffre di non soffrire più.E per chi poi,rimane in coma per decenni anche se si svegliasse,toernerebbe normale?Spesso i danni lo fanno restare paralizzato,o un semivegetale....che vita è?Vedi Luthien,io non dico che tu non abbia ragione,nè che,dal loro punto di vista non abbia ragione la chiesa,ciò che dico è che mi sembra più crudele mettere al mondo bambini con gravi malattie genetiche o lasciare al mondo malati terminali che soffrono,piuttosto che permettere(se vogliono)di morire o decidere di non farli nascere.

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