Per evitare di andare OT nel thread sul referendum, apro un thread dedicato a un argomento che mi sta a cuore...
E se io oggi, nel pieno delle mie facoltà fisiche e mentali facessi "testamento biologico" dichiarando la volontà che in caso io finissi in coma mi si dovrebbe "staccare la spina" qualora fosse chiaro fuori ogni ragionevole ombra di dubbio che dal coma non uscirei mai; il tutto firmato di fronte a un notaio e controfirmato da altri due testimoni (come si fa per altre questioni importanti che lo richiedano)...Originariamente postato da LUTHIEN
E infatti credi che io sono per staccare la spina a chi è in coma? Assolutamente no, c'è chi si è risvegliato dal coma e non si può decidere di uccidere una persona!
qualora finissi davvero in quella situazione (spero mai), vista l'esistenza di un testamento (depositato da un notaio e controfirmato dai due testimoni, quindi nella forma legalmente valido) dichiarante la mia volontà da eseguirsi in quella precisa situazione (quindi non si porrebbe il problema di una terza persona che debba "decidere per me", sia essa un familiare, un parente, un medico o lo Stato)... secondo voi come si dovrebbero comportare medici e/o Stato?
Rispettare la mia (e magari anche vostra) volontà scritta nero su bianco, oppure lasciarmi/vi lì nella speranza di un miracolo dopo magari decenni?
Un cittadino ha il diritto di disporre secondo coscienza della propria vita decidendo quando e perchè morire? Se non ce l'ha, dovrebbe averlo?