Uno studio del prof. Massimini dell'università di Milano, in collaborazione con il gruppo di ricerca di Tononi, della University of Wisconsin-Madison, nonchè co-autore, insieme ad Edelman, della famosa teoria sulla coscienza, ha permesso di osservare come, dopo l'addormentamento, certe aree vengano disconnesse e non sia possibile alcuno scambio di informazioni: infatti in questo studio è stato possibile osservare che, "mentre da svegli lo stimolo (provocato sperimentalmente ai soggetti mediante TMS) si propaga sulla superficie corticale perdurando per 300 millisecondi, nel sonno profondo l'area cerebrale risulta incapace di trasmettere lo stimolo altrove e questo si estingue in fretta dopo 100-150 millisecondi (il tempo di propagazione è stato osservato grazie all'uso di EEG ad alta definizione *hr-EEG*) (citaz. dall'articolo di riferimento). Questa disconnessione tra le aree, osservano gli autori della ricerca, è probabilmente ciò che causa la perdita temporanea (e reversibile) della consapevolezza durante il sonno profondo, e ciò sarebbe in linea con la teoria di Tononi, secondo cui lo stato di coscienza è attivato dalla veloce connessione di alcune aree corticali che, comunicando, creano le condizioni necessarie per quella sensazione di consapevolezza di sè e del mondo, di stati interni ed esterni, che noi chiamiamo coscienza.
Al momento si sta pensando anche di utilizzare questa tecnica di accoppiamento di TMS ed hr-EEG, messa a punto in Finlandia e collaudata in questo studio, per studiare situazioni patologiche in cui il disturbo principale è proprio nell'anormale funzionamento deglo stati di coscienza, come ad esempio nella schizofrenia.
In attesa di trovare l'articolo originale, possiamo discutere su queste informazioni preliminari basate sulla lettura dell'articolo sul corriere della sera (articolo gentilmente fornitomi da willy61, che ringrazio!! )
(leggi l'articolo della fonte: corriere della sera)