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  1. #1
    Partecipante Affezionato L'avatar di alexis26
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    [OLD][857-842]Psicologia Clinica - Cotrufo

    Ciao a tutti...

    Per favore qualcuno sa dirmi il programma del prof. Cotrufo del nuovo ordinamento?

    Se qualcuno ha seguito il corso martedì sa dirmi cosa ha detto?

    Grazie a tutti

  2. #2
    Super Postatore Spaziale L'avatar di Isa
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    PSICOLOGIA CLINICA

    (A/A 2005/2006)

    III anno Triennio di base (857) PROF. PAOLO COTRUFO

    Programma: Il corso sarà strutturato in due parti apparentemente separate ma, in realtà, consequenziali. La prima parte si prefigge di fornire agli studenti i fondamenti per poter pensare allo sviluppo dello psichismo, sia funzionale che disfunzionale. A partire da questo, la seconda parte del corso si occuperà del concetto di strutturazione patologica (nevrotica, psicotica, perversa e stato limite) e ciascuna di queste strutture, non necessariamente sintomatica, sarà studiata nelle diverse manifestazioni cliniche.
    Partendo dal concetto di continuum tra “normalità” e patologia, il corso si prefigge di fornire agli studenti gli strumenti teorico-pratici per l’inquadramento diagnostico e l’orientamento terapeutico delle classi psicopatologiche di più frequente riscontro nella pratica clinica.
    La nozione freudiana di inconscio dinamico permette di affermare che il sintomo, come il comportamento patologico, hanno sempre un significato nascosto. Focalizzeremo, pertanto, l’attenzione sulla complessità sottesa alla patologia mentale oltre che sui suoi aspetti sintomatici. Saranno date esemplificazioni cliniche che forniranno l’opportunità di una discussione collettiva. È raccomandata la partecipazione al corso.

    Testi d’esame:

    -***J. Laplanche (2004) “Tre accezioni del termine ‘inconscio’ nella cornice della teoria della Seduzione Generalizzata” Rivista di Psicoanalisi L, 1, 11-26. *** (Il materiale è fotocopiabile in biblioteca)

    -A. De Mijolla & S. De Mijolla Mellor (a cura di) (1998) “Psicoanalisi” Borla Ed.
    Parte 5 Cap. 1( pp. 331-361); Parte 6 Cap. 1 (pp. 441-484)

    -J. Andrè (a cura di) (2000) “Gli stati limite” F. Angeli Ed.
    Introduzione (pp. 7-20) e cap. 4 (pp. 67-85).

    -P. Cotrufo (2005) “Anoressia del sessuale femminile. Dal caos alla costituzione del limite”
    F. Angeli Ed.
    Ultima modifica di Syrinx : 25-01-2006 alle ore 23.24.38

  3. #3
    Partecipante Affezionato L'avatar di alexis26
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    Ti ringrazio per le info, siete stati gentilissimi...

  4. #4
    Partecipante Esperto L'avatar di Misato-san
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    le cose fotocopiabili sono solo quelle con l'1, diceva l'avviso originale

  5. #5
    Postatore Epico L'avatar di Syrinx
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    ho editato cercando di rendere il tutto più chiaro..

    Ho messo degli asterischi rossi per segnalare il materiale fotocopiabile in biblioteca (la rivista di psicoanalisi),perché la nota a pié pagina quissù non si può riprodurre ...e lasciare il numerillo 1 confonderebbe le idee visto che già ci sono un bel pò di numeri vicino alla rivista o_o



    ps:sarò troppo precisina ma ho corretto anche quel III°
    Ultima modifica di Syrinx : 27-10-2005 alle ore 01.25.23
    "Remember me and smile...for it's better to forget than to remember me and cry"

  6. #6
    Partecipante Affezionato L'avatar di alexis26
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    Grazie...grazie....grazie

  7. #7
    Partecipante Esperto L'avatar di Green Jade
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    l'esame sarà scritto o orale?Grazie

  8. #8
    Partecipante Affezionato L'avatar di alexis26
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    Per quello che ne so le date della prima sessione d'esame sarà scritto, dal secondo in poi sarà orale...

  9. #9
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    grazie alexis

  10. #10
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    scusate ancora,ma vorrei sapere se il prof al corso prende le presenze,visto che lo farà,come mi dite scritto al primo appello,ed in genere fanno cosi',o no?Illuminatemi,sto per effettuare il passaggio e sto cercando di organizzarmi se seguire o meno...grazie

  11. #11
    Partecipante Affezionato L'avatar di alexis26
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    No, tranquilla non prende nessuna presenza!

  12. #12
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    ...pensate sia utile seguire,o che siano utili i suoi appunti?Se si,qualcuno potrebbe postarli,nel frattempo che mi passano di matricola?Inolltre è uguale il programma con l'842?Grazie

  13. #13
    Partecipante Esperto L'avatar di Green Jade
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    io sono "ancora",841 ed avevo Caviglia....

  14. #14
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    quei numeri 1,11-26 vicino alle riviste
    sapete cosa sono,pagine paragrafi capitoli?Grazie

  15. #15
    Partecipante Affezionato L'avatar di alexis26
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    Questi son gli appunti che ho preso fino ad ora, sembrano pochi e in effetti così è. Il fatto è che il prof. ripete molte volte la stessa cosa, quindi mettendoli a posto sono pochi...


    27/10/05

    Due individui tendono a conservare un tipo diverso di ricordo di uno stesso evento. Il modo distinto di ricordare quello stesso evento rappresenta il funzionamento psichico che rappresenta il produrre un dato di fatto. Tutti i discorsi sulla psicologia clinica arrivano alla conclusione che uno stesso evento può produrre una stessa patologia ( es. una violenza sessuale può provocare l’anoressia). Tra l’episodio e la patologia esiste una trasformazione del fatto che produce il disturbo. Tra i vari esempi che Bion fa per capire il concetto di psichismo c’è quello del campo di papaveri e del pittore che lo dipinge. Il pittore tenderà a trasformare l’immagine che gli si presenta secondo la sua percezione quindi, l’originale non sarà mai perfettamente uguale all’originale. Il sé è sempre falso, è il frutto di un lavoro e ha uno scopo. Il presupposto da cui partiamo è quello di un bambino che nato nella giungla, senza contatti con altri simili, non presenterebbe un sé. Esiste uno studio di un medico francese su un bambino selvaggio ritrovato in un bosco nel 1801: il ragazzo, allo stato naturale, risultava non avere affetti ma, presentava lo sviluppo particolare di alcuni sensi rispetto ad altri. Gli uomini di oggi sono diversi da quelli del passato perché sono nati in contesti diversi. Esiste una relazione continua tra salute e
    malattia. Il lavoro dello psicoanalista è capire il lavoro onirico.


    03/11/05

    OMBRA PARLATA. Alla nascita il bambino non è altro che l’ombra parlata di sé, cioè no è altro ciò che i genitori si aspettavano prima che nascesse.

    Nel 1857, Freud riteneva che i suoi pazienti isterici (maschi e femmine) sviluppassero questa malattia perché da bambini avevano subito una violenza sessuale prima degli 8 anni. Negli anni successivi, la psicoanalisi cambiò direzione e Freud scrisse un saggio dove affermava che il bambino possiede una sessualità innata e lo descrive come un soggetto perverso. Quando Freud descrive il bambino come un perverso polimorfo, pone l’idea che il bambino abbia una sessualità innata e traccia una linea molto chiara sul funzionamento della mente. Abbandonò l’idea della sessualità agli inizi del ‘ 900 e introduce la teoria della sessualità innata. Secondo gli etologi, l’istinto sessuale per la riproduzione nell’uomo non esiste più perché ormai l’uomo è portato alla riproduzione in qualsiasi momento. Nella relazione tra 2 persone esiste qualcosa che viene fuori dall’inconscio quindi qualunque cosa facciamo/diciamo è compromessa dal discorso dell’ inconscio che non conosciamo.

    INCONSCIO SESSUALE. E’ presente in tutte le relazioni che abbiamo con altre persone.

    Nel momento in cui nasce, il bambino riceve dei messaggi che non sono altro che le proiezioni dei suoi genitori. Se prendiamo in considerazione le popolazioni tribali notiamo che i bambini hanno un modo diverso di vivere perché i loro genitori sono cresciuti in quello stesso modo. Si hanno 2 idee sulla natura dell’esperienza: la prima ritiene che alla nascita il bambino sia una tabula rasa; l’altra ritiene che sia tutto scritto. Ma rendere probabile una delle 2 ipotesi è non considerare le esperienze che ognuno di noi ha nel corso della sua vita.
    Winnicott: “ Solo la madre sa quello che vuole il suo bambino”. Non può essere considerato un pensiero ma, piuttosto un postulato basato sul fatto che, la madre per sapere di cosa ha bisogno il bambino, dovrebbe essere una buona madre ma, in questo caso, dovrebbe essere una madre istintuale e questa caratteristica è propria degli animali.
    FREUD: IL CONCETTO DELL’ APPOGGIO
    Quando nasciamo siamo degli esseri istintuali ma, con il passare del tempo diventiamo pulsionali cioè, un neonato mangia solo quando ha fame (istinto) mentre, gli adulti mangiano anche solo per intrattenere rapporti sociali (pulsione). Secondo Freud un bambino può subire un trauma vedendo i genitori durante l’atto sessuale ma, Gandini ritiene che l’atto sessuale rende i genitori pulsionali ed è ciò che turba il bambino. Il semplice atto del mangiare può essere considerato il pervertimento dell’inconscio che, soddisfa un piacere e non un bisogno. Il nostro patrimonio genetico si presta a trasformare un oggetto in qualcosa di perverso ma, la perversione non va accoppiata con la pulsione perché, questa riguarda la mente. Laplance ritiene che in certe occasioni si presenti prima la pulsione dell’istinto.

    08/11/05

    Il bambino per capire il mondo che lo circonda usa quei pochi modi che conosce: sensibilità cutanea e bocca. L’idea di Freud è che la sessualità utilizza degli appoggi (bocca o il succhiare dal seno) per la comprensione del mondo che lo circonda quindi, utilizza l’eccitabilità per dare significato a ciò che altrimenti non lo avrebbe. Quando parla delle zone erogene, Freud parte dal presupposto che il bambino nasca con una sessualità e che cominci a scaricarla attraverso le uniche forme di comunicazione che conosce ( es. Il bambino non mangia più. Anoressia neonatale). C’è un momento in cui l’organismo smette di avere istinti e comincia ad avere pulsioni. I malati di anoressia/bulimia non presentano l’istinto ma una forma di erotizzazione del loro corpo. Il pervertimento del corpo biologico e dell’istinto avviene attraverso un meccanismo che utilizza la metafora e la metonimia. La prima, è la sostituzione del funzionamento biologico con quello psichico mentre il secondo, è la sostituzione del contenuto per il contenitore. L’anoressia è il tentativo di abbandonare il desiderio per cercare di diventare istinto. Se lo sviluppo dell’Edipo è un fatto innato, un bambino non lo sviluppa? Il bambino sviluppa ugualmente l’Edipo perché se ragioniamo in termini di mito, ci si presenta un triangolo: il bambino, il suo oggetto del desiderio e l’ostacolo. Bisogno capire che Edipo odi i genitori che, al momento della nascita, lo hanno condannato a morte.

    REGRESSIONE/FISSAZIONE. E’ come se all’interno del nostro corpo ci fosse un piccolo esercito che, conquista pian piano vari punti, lasciando un piccolo esercito a difesa. Nel momento in cui si scontra con un esercito nemico, il nostro esercito arretra per difendersi meglio. Quindi, ogni qualvolta tentiamo di difenderci regrediamo alla fase precedente.

    10/11/05

    Il compito dell’appoggio psichico è quello della messa in senso, cerchiamo di dare significato a ciò che altrimenti non lo avrebbe. Utilizza ciò che il bambino possiede (es. il corpo), questo processo ci accompagna per tutta la vita, utilizzando dei codici trasmessi dal nostro corpo. Questi meccanismi di associazione (ingrassare/nervosismo) sono dei legami che esistono tra i nostri istinti e qualcos’altro. La psicoanalisi nasce quando un paziente di Broen, scopre che esistono delle associazioni tra ciò che pensiamo e ciò che facciamo. Il lavoro dell’analista è di cogliere il singolo elemento e di capire come possono essere collegati tra loro. Nel 1916, Freud scrive un libro dove parla del carattere, introduce la frustrazione interna, partendo da un’analisi clinica di un suo paziente. Il caso di Freud riguarda un paziente che si ammala in seguito al conseguimento del suo desiderio. Un caso del genere si presentò in un’altra paziente: Elizabeth sviluppa una forma grave di isteria presentatasi dopo la morte della sorella. La paziente era innamorata del cognato e desiderò che la sorella morisse per poter sposare il cognato. Sentendosi in colpa. Il pensiero venne rimosso e si ripresentò sotto forma di isteria.

    ATTACCO DI PANICO. E’ un senso di angoscia senza motivo.

    Il mito dell’Edipo è un codice che funziona per molti come una messa in evidenzia dei nostri desideri, si forma una triade che può fare in modo di non far raggiungere uno scopo.

    15/11/05

    Secondo Freud esistono 2 teorie sull’angoscia: la prima si presenta quando un affetto resta libero e si converte in nevrosi mentre la seconda, si presenta quando non c’è nessun affetto e diviene uno stato naturale di angoscia producendo una quantità di stati genetici di ansia. Laplance riprende il concetto di Freud ma lo definisce debordamento della pulsione, ritiene si manifesti in grandi attacchi di panico. L’angoscia assume una forma prototipica, un esempio è l’angoscia di castrazione. L’angoscia di castrazione è un codice, un’opportunità di scaricare un sentimento molto forte. Lo schemo della triade è presente in tutti anche nello schizofrenico. Per Freud la pulsione è uno stato limite tra psichico e somatico ma, che cos’è un limite? E’ un termine alterato dalla traduzione infatti, originariamente risultava il termine istinto al posto di pulsione. Il limite tra psichico e somatico non viene definito in modo chiaro da Freud ma, è un concetto importante perché permette di dividere i campi della biologia e dello psichismo.

    22/11/05

    Ci sono pazienti che quando vanno in terapia sanno bene cosa stanno per cominciare a fare mentre altri sono allo scuro della situazione. Ogni paziente durante la terapia porta se stessa e, quello che veramente ci interessa è ciò che queste persone hanno da dire sulle loro esperienze. Il paziente porta con se il suo modo di essere e queste sono cose importanti che ci aiutano a capire. Freud definisce la psicoanalisi come la scultura cioè, toglie quello che c’è sulla superficie. Un aspetto centrale della psicoanalisi comprende il settino visto da Freud (lettino) e l’assetto dell’analista (essere disposto all’ascolto). Quando un paziente decide di cominciare l’analisi vuol dire che accetta di avere un problema e vuole risolverlo, il compito dell’analista è proprio aiutare a uscire dal problema. Questo non può essere il caso degli psicotici che non hanno la volontà di risolvere i loro problemi perché credono di non averne. Questo tipo di pazienti passano la vita a fare CTO (cicli di terapie obbligatorie), soprattutto se questi non vogliono curarsi, i parenti possono fare richiesta al sindaco che, obbligherà il paziente a sottoporsi a cicli di cura e di ricovero al TSO. Durante l’analisi, il paziente deve sentirsi accolto come persona singola e non con i parenti che lo hanno portato in terapia. L’analista dovrà cercare di non far sentire il paziente estraniato quando parla con i parenti, dovrà anche evitare di comunicare dei successi terapeutici con i parenti ma, comunicare al paziente eventuali conversazioni con i parenti.

    ATTENZIONE FLUTTUANTE. Capacità di non essere selettivo su ciò che ci racconta il
    paziente. Ogni cosa ha la sua importanza e deve essere colta indipendentemente da quello che sia il reale problema che ci presenta.

    Durante le sedute deve essere mantenuto un certo stato di tensione perché, questa situazione ha un effetto di assottigliamento della coscienza e ci permette di arrivare a quest’ultima attraverso i lapsus e gli agito.

    24/11/05

    Alla fine del’ 800 le nevrosi erano considerate dei disturbi funzionali. Lombroso cominciò ad occuparsi dei suoi pazienti senza preoccuparsi realmente della loro storia, descrivendo solo la loro malattia. Alla fine del’ 700, nacquero i primi ospedali dove i pazienti venivano ricoverati. Freud descrisse il caso di Emma, una donna portatrice di una strana fobia, quella di entrare nei negozi. La paziente faceva risalire il trauma a quando da bambina, entrando in un negozio vide i 2 negozianti che sorridevano e credette che ridessero di lei. Con la psicoanalisi Freud le fece rievocare un’episodio che era stato rimosso e che risaliva alla sua infanzia, quando un negoziante la importunò sessualmente, toccandole i genitali dai vestiti. Freud chiama l’episodio più vicino scena 1 mentre, quello più lontano e rimosso scena 2. Freud usa questo esempio per spiegare i 2 tempi del trauma: il primo tempo non ha nesso mentre, il secondo diviene un trauma con la rievocazione del primo. I pazienti creano un nesso tra l’insorgere della patologia e il trauma.

    FALSA PREMESSA DELL’ ISTERISMO. Il paziente si lega ad un evento per determinare la sua patologia.

    Quando il paziente racconta la sua storia, da un significato particolare ad ogni cosa. Il lavoro dell’analista è quello di una ricostruzione di una storia, solo attraverso l’attività di iscrizione della storia abbiamo una storia. La psicoanalisi più classica prevede che quello che stiamo vedendo non è quello che realmente sta accadendo. I comportamentismi ritengono di poter curare le persone come si fa con gli animali me, così facendo non si tiene conto della persona in sé. Quando un paziente ci racconta che vuole uccidere i parenti, pur volendo loro molto bene, ci troviamo davanti a un caso di scissione del sé. La prima volta che si comincia una seduta con un paziente, questo ci racconta cosa l’abbia portato a quel punto, nel momento in cui smette di parlare, si aspetta che il terapeuta gli dica qualcosa sul suo problema ma, se questo non parla, il paziente si renderà conto di avere altro da dire sulla sua storia. Il racconto che il paziente fa è il ponte che si crea per farlo rendere conto che esistono nessi tra le varie cose che ci sta raccontanto.

    PERDITA DEL TRONO. Si verifica alla nascita del secondo figlio, quando il primogenito si rende conto che da quel momento non sarà più al centro dell’attenzione dei genitori.

    La psicoanalisi si basa su 4 categorie di disturbi:

    • Nevrosi
    • Psicosi
    • Perversioni
    • Casi limite (borderline)

    Il DSM divide i disturbi in:

    • Invasivi ( disturbi ossessivo-compulsivo) asse I
    • Pervasivi (disturbi ossessivo di personalità) asse II

    Per nevrosi intendiamo un soggetto in cui esiste una conflittualità tra Io e le esigenze dell’Es che, determina una soluzione alternativa di scarica. I meccanismi di difesa sono in larga parte inconscio. C’è una parte di noi, l’Io che, faticosamente cerca di resistere a tutto ciò che non può essere scaricato, a meno che non ci sia una rottura dell’Io ma, se ciò accadesse saremmo di fronte a una frammentazione dell’Io. Tutti gli uomini hanno bisogno di scaricare i sentimenti di affetto/odio, ognuno scarica come può magari comportandosi in modo severo con i sottoposto. La necessità dell’ Es di esprimersi nella realtà deve trovare una valvola di sfogo.

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