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  1. #16
    Partecipante Super Figo L'avatar di ikaro78
    Data registrazione
    06-07-2004
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    Milano
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    Re: Re: Cos'è la malattia mentale?

    Originariamente postato da TheGathering
    Ci stai quindi dicendo che tutti i "normali" sono in realtà dei repressi?

    I pazzi secondo me non sono affatto scomodi, sono scomodi a sè stessi quando stanno male semmai...

    Ma poi "pazzi" cosa vuol dire?
    Pazzo è lo psicotico, o pazzo è il nevrotico, l'ossessivo-compulsivo, l'anoressica??

    Io credo che chiunque prima di essere un "pazzo" è una persona.
    E si trova all'estremo di un continuum, ma può benissimo spostarsi su quella linea e tornare nella parte centrale della normale..
    Ognuno di noi può "impazzire" da un momento all'altro, avere un raptus, cadere in depressione, non riuscire a dormire.
    Il punto è che questi comportamenti sono disadattivi.

    La società limita la libertà personale quando è disadattiva..
    Se la depressione ti porta a suicidarti..è x te disadattiva, se hai una dipendenza da cocaina, questa cosa è x te disadattiva...

    Non capisco esattamente dove vuoi arrivare gianlu

    (cmq bel topic )
    Io invece non capisco esattamente dove tu voglia arrivare (e nemmeno alberag che arriva a dire che "la società non crea disagi", questa è bella), ciò che scrive Darkgianlu85 sull'essere socializzato e sulla teoria di Laing è di 1 attualità straordinaria e poi, scusami, chi ha stabilito che cosa è adattivo e che cosa non lo è? A parte il fatto che il concetto di "adattamento" ha fatto della psicoterapia 1 pericoloso strumento di conformismo e controllo sociale, per cui la maggior parte del mondo "psi" si è ormai ridotto ad 1 sorta di ortopedia o addomesticamento dell'anima (a parte qualche rara eccezione), per quanto io non condivida certi aspetti della cultura anti-psichiatrica, credo altresì che ogni psicologo debba interiorizzarne l'ideologia fondamentale, questo sì che è 1 passaggio obbligato per la formazione di uno psicologo, altro che DSM e psichiatria psicodinamica alla Gabbard, guai a non rendersene conto...

    Saluti,
    ikaro

    "...il desiderio dell'uomo, a lungo sondato, anestetizzato, addormentato dai moralisti, addomesticato dagli educatori, tradito dalle accademie, si sia molto semplicemente rifugiato, rimosso, nella passione più sottile, e anche la più cieca, come ci dimostra la storia di Edipo, la passione del sapere" (J.Lacan)
    Ultima modifica di ikaro78 : 09-11-2005 alle ore 13.49.15

  2. #17

    Re: Re: Re: Cos'è la malattia mentale?

    Originariamente postato da ikaro78
    per quanto io non condivida certi aspetti della cultura anti-psichiatrica, credo altresì che ogni psicologo debba interiorizzarne l'ideologia fondamentale, questo sì che è 1 passaggio obbligato per la formazione di uno psicologo, altro che DSM e psichiatria psicodinamica alla Gabbard, guai a non rendersene conto...
    verissimo, ma mi sembra che qui l'ideologia antipsichiatrica sia portata alle estreme conseguenze...capisco l'entusiasmo, ci sono passata anch'io, ma credo che *tutto* (dall'antipsichiatria al dsm) vada vagliato con senso critico...
    [“Tutte le lettere sono d'amore”]>>Yellow Letters

  3. #18
    Partecipante Super Figo L'avatar di ikaro78
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    Re: Re: Re: Re: Cos'è la malattia mentale?

    Originariamente postato da Mia_Wallace
    verissimo, ma mi sembra che qui l'ideologia antipsichiatrica sia portata alle estreme conseguenze...capisco l'entusiasmo, ci sono passata anch'io, ma credo che *tutto* (dall'antipsichiatria al dsm) vada vagliato con senso critico...
    Infatti, parlavo proprio di "spirito critico", io ho appena iniziato 1 formazione psicoanalitica, quindi non è 1 entusiasmo dell'ultima ora nè sposo totalmente il modello sociogenetico, però le intuizioni fondamentali di quel movimento restano 1 punto di non ritorno dal quale non è più possibile prescindere...

    Saluti,
    ikaro

  4. #19
    infatti non dicevo a te pensavo alle prime affermazioni di darkgianlu
    [“Tutte le lettere sono d'amore”]>>Yellow Letters

  5. #20

    Re: Re: Re: Re: Cos'è la malattia mentale?

    Originariamente postato da Mia_Wallace
    verissimo, ma mi sembra che qui l'ideologia antipsichiatrica sia portata alle estreme conseguenze...capisco l'entusiasmo, ci sono passata anch'io, ma credo che *tutto* (dall'antipsichiatria al dsm) vada vagliato con senso critico...
    Cara Mia_Wallace, quando dici queste cose, mi pare che stai portanto avanti, più che la verità, una certa moralità, un conformismo ed un senso comune che passa sotto la soglia della coscienza. Fra le tue parole sembra che tu dica che nè un estremismo nè un altro è giusto, solo perchè è giusta la via di mezzo, ma non perchè c'è un altro motivo per cui non sono giusti... Forse mi sbaglio!
    Proviamo a costruire qualcosa di più articolato

    " CONOSCI TE STESSO - Γνωθι Σεαυτον " Oracolo di Delfi, Socrate.

  6. #21
    oddio, addirittura è l'ultima cosa che mi aspettavo di sentirmi dire. il mio amore per gli estremi cerco di tenerlo alla larga dalla psicologia, non credo che le faccia bene: non perché - conformisticamente, moralisticalmente e chi più ne ha, più ne metta - io prediliga le vie di mezzo, ma perché, per i miei studi, le mie letture, le mie esperienze, dare la colpa alla società, alla mamma, al papà, alla serotonina, eccetera eccetera, presi singolarmente è riduttivo.
    come persone subiamo l'influenza dei neurotrasmettitori, dei genitori, della società, e queste influenze interagiscono tra loro: fa parte della nostra complessità...e credo che ridurre la complessità ai minimi termini sia poco utile quando non fuorviante. tutto qui, credo
    [“Tutte le lettere sono d'amore”]>>Yellow Letters

  7. #22
    alberag
    Ospite non registrato

    Re: Re: Cos'è la malattia mentale?

    Originariamente postato da TheGathering
    Ci stai quindi dicendo che tutti i "normali" sono in realtà dei repressi?

    I pazzi secondo me non sono affatto scomodi, sono scomodi a sè stessi quando stanno male semmai...

    Ma poi "pazzi" cosa vuol dire?
    Pazzo è lo psicotico, o pazzo è il nevrotico, l'ossessivo-compulsivo, l'anoressica??

    Io credo che chiunque prima di essere un "pazzo" è una persona.
    E si trova all'estremo di un continuum, ma può benissimo spostarsi su quella linea e tornare nella parte centrale della normale..
    Ognuno di noi può "impazzire" da un momento all'altro, avere un raptus, cadere in depressione, non riuscire a dormire.
    Il punto è che questi comportamenti sono disadattivi.

    La società limita la libertà personale quando è disadattiva..
    Se la depressione ti porta a suicidarti..è x te disadattiva, se hai una dipendenza da cocaina, questa cosa è x te disadattiva...

    Non capisco esattamente dove vuoi arrivare gianlu

    (cmq bel topic )
    Non so quanto la tua lettura sia corretta, ma sono assolutamente d'accordo quando dici che il "pazzo" è prima di tutto una persona: dall'interno del sistema sanitario spesso ci si dimentica questa cosa.

  8. #23
    alberag
    Ospite non registrato

    Re: Re: Re: Cos'è la malattia mentale?

    Originariamente postato da ikaro78
    Io invece non capisco esattamente dove tu voglia arrivare (e nemmeno alberag che arriva a dire che "la società non crea disagi", questa è bella)
    Cosa vuol dire allora che la società crea disagi? Se per caso intendi dire che in alcune società è più probabile sviluppare un disturbo piuttosto che un altro, allora sei davvero fuori strada.
    Peraltro, se leggi bene, io ho scritto che la società no ncrea disagi in senso stretto.

  9. #24
    Partecipante Super Figo L'avatar di ikaro78
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    Re: Re: Re: Re: Cos'è la malattia mentale?

    Originariamente postato da alberag
    Cosa vuol dire allora che la società crea disagi? Se per caso intendi dire che in alcune società è più probabile sviluppare un disturbo piuttosto che un altro, allora sei davvero fuori strada.
    Peraltro, se leggi bene, io ho scritto che la società no ncrea disagi in senso stretto.
    Caro alberag,
    francamente non so cosa intendi per "senso stretto" o "senso largo", in ogni caso: che la società crei disagi è 1 concetto talmente evidente (da qualsiasi punto di vista: psicologico, filosofico, antropologico, sociologico) che mi sembra strano doverne discutere su di un forum di psicologi o aspiranti tali, lo stesso Freud non parlava di "disagio della civiltà?, in ogni caso non credo tu abbia compreso l'oggetto della discussione: non stiamo parlando del fatto "che in alcune società è più probabile sviluppare un disturbo piuttosto che un altro", argomento sicuramente interessante, ma successivo alla questione che qui ci interessa, ovvero: cos'è o non è 1 disturbo mentale!!! Quindi, se ho ben capito, Darkgianlu85 rivalutava la nozione, squisitamente anti-psichiatrica, di sintomo quale segno di ribellione alla violenza della società e la contestazione della prassi clinica che tende ad etichettare (label theory) ed a svalorizzare socialmente il cosiddetto matto, al fine di adempiere ad una delega sociale di esclusione degli outsiders.

    Saluti e buona giornata a tutti,
    ikaro

  10. #25
    alberag
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    Re: Re: Re: Re: Re: Cos'è la malattia mentale?

    Originariamente postato da ikaro78
    Caro alberag,
    francamente non so cosa intendi per "senso stretto" o "senso largo", in ogni caso: che la società crei disagi è 1 concetto talmente evidente (da qualsiasi punto di vista: psicologico, filosofico, antropologico, sociologico) che mi sembra strano doverne discutere su di un forum di psicologi o aspiranti tali, lo stesso Freud non parlava di "disagio della civiltà?, in ogni caso non credo tu abbia compreso l'oggetto della discussione: non stiamo parlando del fatto "che in alcune società è più probabile sviluppare un disturbo piuttosto che un altro", argomento sicuramente interessante, ma successivo alla questione che qui ci interessa, ovvero: cos'è o non è 1 disturbo mentale!!! Quindi, se ho ben capito, Darkgianlu85 rivalutava la nozione, squisitamente anti-psichiatrica, di sintomo quale segno di ribellione alla violenza della società e la contestazione della prassi clinica che tende ad etichettare (label theory) ed a svalorizzare socialmente il cosiddetto matto, al fine di adempiere ad una delega sociale di esclusione degli outsiders.

    Saluti e buona giornata a tutti,
    ikaro
    Dear Ikaro, ti garantisco che per me non è assolutamente evidente che la società crea disagi, ma visto che per te lo è immagino tu non abbia alcun problema a farmi un esempio.
    Peraltro mi sembra che questo argomento sia molto importante nella definizione di cosa è un disturbo mentale, se ritieni che la società crei disagi (a meno che tu non intenda porre differenze fra disturbo e disagio, in questo caso posso essere d'accordo con te).
    ciao
    alb

  11. #26
    Partecipante Super Figo L'avatar di ikaro78
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    Re: Re: Re: Re: Re: Re: Cos'è la malattia mentale?

    Originariamente postato da alberag
    Dear Ikaro, ti garantisco che per me non è assolutamente evidente che la società crea disagi, ma visto che per te lo è immagino tu non abbia alcun problema a farmi un esempio.
    Peraltro mi sembra che questo argomento sia molto importante nella definizione di cosa è un disturbo mentale, se ritieni che la società crei disagi (a meno che tu non intenda porre differenze fra disturbo e disagio, in questo caso posso essere d'accordo con te).
    ciao
    alb
    Caro alb, non ponevo affatto 1 distinzione tout-court tra "disturbo" e "disagio" (anche perchè, per come la vedo io, è 1 distinzione solo nominale), ora non so che tipo di esempio tu voglia da me, ne "L'Anti-Edipo" Deleuze e Guattari interpretano la schizofrenia come prodotto della società capitalista, solo per fare 1 esempio, oppure potresti partire da "Outsider" di Becker sulla devianza, oppure potresti fare 1 giro in 1 quartiere di periferia di 1 qualsiasi grande metropoli, oppure potresti osservare quanti omosessuali vivano ancora la propria scelta sessuale in maniera egodistonica, oppure potresti osservare come le culture edoniste-feliciste ci hanno reso stupidi adoratori di feticci (penso anche alle varie forme di dipendenza) e in generale potresti osservare tutte le situazioni che deviano da 1 norma sociale precostituita creano ghetti mentali, etichette e via dicendo, come vedi non hai che l'imbarazzo della scelta x capire il senso del mio discorso!! ;-)
    Ciao,
    ikaro
    Ultima modifica di ikaro78 : 10-11-2005 alle ore 14.35.00

  12. #27
    alberag
    Ospite non registrato
    Ottimo, mi sembra che tu stia eliminando due questioni: la base genetica/biologica in ogni essere umano; la scelta di esprimere in maniere diverse il disagio che vivi. In psicologia o psichiatria questo non è un elemento da poco: se io sono in preda a forti sensazioni di ansia che scarico solo rubando delle cose posso avere dei guai. Una modalità differente potrebbe essere quella di mettersi a pregare o di contare i passi che si fanno per strada...sono modalità differenti che sottendono un modo differente di affrontare i problemi....ma quanto è il ruolo della società in questo? A me sembra davvero limitato.
    Sicuramente il fatto che alcuni contesti siano disponibili qui e non altrove cambia la prospettiva, ma un modello puramente sociale non mi sembra accettabile.

  13. #28
    Partecipante Super Figo L'avatar di ikaro78
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    Originariamente postato da alberag
    Ottimo, mi sembra che tu stia eliminando due questioni: la base genetica/biologica in ogni essere umano; la scelta di esprimere in maniere diverse il disagio che vivi. In psicologia o psichiatria questo non è un elemento da poco: se io sono in preda a forti sensazioni di ansia che scarico solo rubando delle cose posso avere dei guai. Una modalità differente potrebbe essere quella di mettersi a pregare o di contare i passi che si fanno per strada...sono modalità differenti che sottendono un modo differente di affrontare i problemi....ma quanto è il ruolo della società in questo? A me sembra davvero limitato.
    Sicuramente il fatto che alcuni contesti siano disponibili qui e non altrove cambia la prospettiva, ma un modello puramente sociale non mi sembra accettabile.
    No, alb, non intendevo affatto ridurmi al solo modello sociogenetico, l'ho anche specificato nei post precedenti -oltretutto sto seguendo 1 formazione psicoanalitica - ma consideravo questo punto di vista come fondamentale per la definizione di cosa (non) è 1 disturbo mentale in 1 comunità di massa come la nostra (l'oggetto del post): che la malattia mentale sia innanzitutto 1 mito sociale (Laing) posso criticarlo, ma sostanzialmente non lo rifiuto; che la malattia mentale sia appunto "malattia" (secondo il modello medico), invece, lo respingo in pieno, senza per questo non considerare l'influenza di fattori biologici.

    A presto,
    ikaro

  14. #29
    alberag
    Ospite non registrato
    Si, però dal 1977 esistono (e negli ultimi anni hanno acquisito un valore sempre maggiore) i modelli biopsicosociali.
    Secondo me è questa la chiave di lettura migliore per tutte le malattie, incluse quelle mentali.

  15. #30
    Partecipante Super Figo L'avatar di ikaro78
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    Originariamente postato da alberag
    Si, però dal 1977 esistono (e negli ultimi anni hanno acquisito un valore sempre maggiore) i modelli biopsicosociali.
    Secondo me è questa la chiave di lettura migliore per tutte le malattie, incluse quelle mentali.
    Sì, come no, 1 colpo al cerchio e 1 alla botte, così facciamo tutti contenti e non se ne parla più!!
    Scherzi a parte, il modello bio-psico-sociale sposta elegantemente il problema (almeno da un punto di vista teoretico), ma voglio proprio vedere nella pratica dove/come si applica, non me ne volere, ma io sono per l'integralismo ideologico, e francamente dei livelli di litio nella depressione non me ne frega nulla, o quasi... :-)
    Saluti,

    ikaro

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