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  1. #1
    Partecipante Assiduo L'avatar di cieffe
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    web community ed emoticons

    Nella comunicazione mediata dal computer, sono assenti tutti gli elementi extra-linguistici (tono della voce, postura, mimica, disposizione nello spazio degli interlocutori) tipici della comunicazione faccia a faccia.

    Ne deriva, talvolta, la tendenza ad attribuire ad un messaggio un significato diverso rispetto all'intento del mittente.

    In questo contesto si sono inserite le emoticons, che cercano di colmare questa lacuna imitando tali aspetti.
    In pratica, l'emoticon cerca di ridurre la distanza di una comunicazione mediata, configurandosi come strumento essenziale al fine di una buona riuscita comunicativa, di un restringimento dello spazio relazionale e di un maggior coinvolgimento nelle discussioni.

    Mi piacerebbe analizzare con tutti voi la "misura" dell'efficacia delle emoticons, rilevandone aspetti positivi e negativi. Cercherò in rete contributi in proposito sollecitandovi a fare lo stesso, se vorrete...

    A presto.
    Cieffe
    Ultima modifica di cieffe : 26-01-2006 alle ore 10.16.53

  2. #2
    Ospite non registrato
    scusa...intendi emoticon?

  3. #3
    Partecipante Assiduo L'avatar di cieffe
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    emoticon

    Yes....ovviamente....
    La rapidità della risposta mi fa ben sperare..
    Ciao
    Cieffe

  4. #4
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    beh... è un errore molto simpatico in quanto evidenzia - per l'appunto - il valore emotivo e relazionale di cui le emoticons si fanno portatrici

    Posso dirvi che in america esistono addirittura società di ricerca di mercato che profilano gli utenti nei forum anche in base alle frequenze di utilizzo delle varie emoticons

    Comunque sia, sicuramente aiutano a colmare il canale comunicativo un pò freddo che è Internet. La comunicazione è a segnali ridotti e la possibilità di bias si impenna notevolmanete sia in fase di emissione che di ricezione

    Per creare quindi un "terreno comunicativo comune" può essere utile, tra le varie cose, fornire strumenti alternativi per esprimere le proprie emozioni ed anche la propria identità (reale o virtualmente costruita che sia). Per esempio:

    - emoticons
    - avatar
    - signature (le firme)
    - pagine personali
    - il nickname
    - indici di reputazione e status
    ecc...



  5. #5
    Partecipante Assiduo L'avatar di cieffe
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    emoticons

    Riporto a titolo di curiosità, un link ad un articolo in cui si fa un breve accenno all'utilizzo dell'emoticons in un ambito professionale particolare come la psicoterapia a distanza (ma si può fare psicoterapia a distanza?), per far capire come l'utilizzo delle faccine stia acquistando un valore veramente enorme (forse eccessivo in questo caso?)..

    http://www.drvadala.it/articles.asp?id=16


  6. #6
    Partecipante Assiduo L'avatar di pippi66
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    che bella discussione!!
    Posso aggiungere che per "rilevare" lo stato d'animo di chi sta al di là dello schermo può essere utile anche l'uso del tipo di carattere, del colore, del maiuscolo...... Può sembrare complicato ma si riesce anche a leggere tra le righe di ciò che scrivi e come lo scrivi. Ultimamente non navigo molto tra i forum e chat, ma nella mia breve esperienza di tutoraggio on line ho imparato anche questo.

    Adesso corro a leggere quell'articolo.....

    A presto
    cius
    Pippi66

    Esercitare liberamente il proprio ingegno, ecco la vera felicità (Aristotele)

  7. #7
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    Originariamente postato da pippi66
    che bella discussione!!
    Posso aggiungere che per "rilevare" lo stato d'animo di chi sta al di là dello schermo può essere utile anche l'uso del tipo di carattere, del colore, del maiuscolo...... Può sembrare complicato ma si riesce anche a leggere tra le righe di ciò che scrivi e come lo scrivi. Ultimamente non navigo molto tra i forum e chat, ma nella mia breve esperienza di tutoraggio on line ho imparato anche questo.

    Adesso corro a leggere quell'articolo.....

    A presto
    cius
    Perfettamente daccordo!
    Ci sono nuovi codici e modalità che vanno ad integrarsi e sostituirsi con le tradizionali creando nuove miscele comunicative

    Il modo di relazionarsi è mutato
    La formazione sta mutando
    A breve anche la consulenza psy dovrà prendere in carico questo nuovo scenario


    Che esperienza di tutoring on line hai fatto?

    Un saluto,
    nicola piccinini

  8. #8
    Partecipante Assiduo L'avatar di cieffe
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    Originariamente postato da pippi66
    che bella discussione!!
    Posso aggiungere che per "rilevare" lo stato d'animo di chi sta al di là dello schermo può essere utile anche l'uso del tipo di carattere, del colore, del maiuscolo...... Può sembrare complicato ma si riesce anche a leggere tra le righe di ciò che scrivi e come lo scrivi. Ultimamente non navigo molto tra i forum e chat, ma nella mia breve esperienza di tutoraggio on line ho imparato anche questo.

    Adesso corro a leggere quell'articolo.....

    A presto
    cius
    In effetti è verissimo...ho letto da qualche parte (appena lo ritrovo lo inserisco) che le faccine sostituiscono la punteggiatura.
    Basterebbe cioè utilizzare appropriatamente quest'ultima per avere lo stesso risultato.
    A mio avviso, invece, le emoticons danno un tocco in più perché l'aspetto visivo aggiunge veridicità alla comunicazione, fermo restando che il colore, il maiuscolo, il tipo di carattere hanno una valenza importante.

    Cara Pippi66, ti chiedo dunque (accodandomi a nico..): che tipo di effetto ha avuto l'utilizzo di questi accorgimenti grafici nella tua esperienza? Quale è stata realmente efficace e quale meno?

    A presto,
    Cieffe

  9. #9
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    Originariamente postato da cieffe
    ho letto da qualche parte (appena lo ritrovo lo inserisco) che le faccine sostituiscono la punteggiatura.
    Basterebbe cioè utilizzare appropriatamente quest'ultima per avere lo stesso risultato.
    A mio avviso, invece, le emoticons danno un tocco in più

    QUando internet cominciò a diffondersi non vi erano ancora forum come questi e la banda disponibile era molto inferiore...

    Si utilizzano le BBS e le mailing list tipo yahoogroup, quindi canali di comunicazione esclusivamente testuali e non grafici

    Per sopperire alla mancanza di tono ed emotività vennero introdotte le faccine
    Quindi non in sostituzione della punteggiatura, ma per bisogno di socialità che il mezzo non copriva adeguatamente...

    Ed allora si usava cose del tipo :o) ;( 8-] ecc...

    Con l'evolversi della tecnologia ed anche con l'aumentare della banda, la grafica cominciò a prendere sempre maggior spazio (fino ad esagerazioni ampiamente criticate dagli esperti di usability)

    Fino ad arrivare ad oggi dove è possibile inserire una faccina grafica, invece del semplice "geroglifico" di caratteri alfanumerici
    Sicuramente l'aspetto visivo ha di molto arricchito la carica di significati che l'emoticon porta con se


  10. #10
    Partecipante Assiduo L'avatar di cieffe
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    emoticons: breve contributo storico

    Un po' di storia..

    La prima emoticon in assoluto pare essere stata usata il 12 aprile 1979 da Kevin MacKenzie in una e-mail inviata agli iscritti di MsgGroup (una delle prime BBS via Internet) in cui suggeriva di introdurre un po' di sentimento nei freddi testi dei messaggi; per esempio consigliava di utilizzare un trattino seguito da una parentesi chiusa (cioè "-)") per indicare una linguaccia, ma la sua proposta non ebbe molto seguito.
    Secondo una ricerca di Mike Jonesun della Carnegie Mellon School of Computer Science del febbraio 2002, la prima emoticon sarebbe stata utilizzata il 19 settembre 1982 in un messaggio apparso in una BBS della Carnegie Mellon University da Scott E. Fahlman per sottolineare l'ironia di una sua frase, poiché spesso un commento umoristico non veniva preso per tale e dava adito a interminabili discussioni. Questa volta la proposta ebbe successo.
    Secondo altri, l'emoticon non sarebbe altro che una stilizzazione dello smiley realizzato da Harvey R. Ball e molto di moda negli anni 70 e 80.

    Fonte http://www.microsoft.com/italy/pmi/t.../emoticon.mspx


    Cieffe

  11. #11
    Partecipante Assiduo L'avatar di pippi66
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    carissimi
    ho seguito un corso "tutor on line" la mia breve esperienza si è svolta all'interno del corso - esercitazioni di gruppo - e durante il tirocinio.
    Quest'ultimo l'ho svolto presso un centro professione con un utenza quindi adolescenziale. é stata una bella esperienza perchè il nostro compito (mio e di un altra collega) è stato quello di progettare delle lezioni sul mondo di Internet da erogare on line, nella sezione didattica del sito del Centro. Pensavo fosse semplice...... ma in realtà "mai dare scontare nulla."
    Prima di tutto considerare l'utenza giovane, nel mio caso con scarse conoscenze dell'uso del pc e quindi della Rete (dai motori di ricerca al forum, alla sicurezza.....). Prepare le lezioni è stato inpegnativo. Il tutto veniva strutturato: visionare la lezione, fare l'esercitazione e discussione finale nel forum. Il tutor restava comunque presente per eventuali chiarimenti nel forum.... monitorando gli interventi (quantità e qualità) dei ragazzi. Per un contatto diretto e immediato si è fatto anche uso di chat soprattutto negli argomenti più "difficili" e così han capito anche ""come si usa " una chat.
    Mantenere la disciplina anche online è stata la cosapiù complicate e che ci ha trovate spiazzate abituate comunque a lavorare con adulti. Siamo riusciti a trovare un compromesso: i classici 15 minuti a fine lezione per un uso personale e sperimentale del forum sempre con la presenza del tutor. L'uso quasi eccessivo delle emoticon e frasi storpiate come negli sms è tipico dei ragazzi.
    Abbiamo lavorato anche li come e perchè usare le emoticon o sostituirle con "altro" tipo le maiuscole per gridare o i colori per esprime l'umore o (cosa che sto facendo io adesso) non essere troppo prolissi e spezzare i periodi........
    Poi pian piano cominci a conoscere i tupoi "polli" ed anche se sei lontano e non li vedi riesci dal loro modo di scrivere come si sentono.
    Io ad esempio uso poco le emoticon ma uso spesso i puntini di sospensione, i punti esclamativi.... Il carattere è sempre quello perchè ormai ho trovato un certo equilibrio interiore e il colore....... preferisco scriver blu ma so che può dar fastidio e quindi mi limito.... Dovrei trovare del materiale in giro nel mio HDD, ve lo posto volentieri appena lo trovo.
    Cius
    Vi allego un pdf che tratta la comunicazione non verbale (nel cap. 2 trovate anche "emozioni in rete"
    Files allegati Files allegati
    Pippi66

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  12. #12
    Bardo
    Ospite non registrato
    Io credo che le emoticons valgano ben poco per comprendere lo stato della comunicazione.
    Mi spiego.
    La comunicazione non-verbale (postura, mimica, espressioni facciali ecc.) è una parte fondamentale in una comunicazione e secondo me non può essere sostituita nè attenuata dalle faccine. Ad esempio, quando parliamo, le nostre parole possono essere incongruenti con quello che pensiamo veramente. Cioè posso dire di essere felice e invece non esserlo. Quasi tutti siamo capaci di dissimulare un comportamento non-verbale (il classico buon viso a cattivo gioco ad esempio) ma dalla controparte quasi tutti siamo capaci di rilevare queste incongruenze fra comportamento verbale e non-verbale, soprattutto se conosciamo bene il nostro interlocutore.
    Dunque, arrivando alla fine, secondo me le emoticons possono essere paragonate nè più nè meno ad una comunicazione verbale. Scrivere che sono felice o mettere una faccina che lo esprima non fa nessuna differenza in tal senso. Può fare la differenza in colui che la legge e la vede, può scatenare cioè emozioni diverse nel lettore, ma una faccina può essere veramente paragonata ad un comportamento non-verbale? Non credo. Nessuna faccina può sostituire, nè in parte attenuare, la mancanza del comportamento non-verbale, che, si sa, a volte sfugge al nostro totale controllo ed esprime le emozioni profonde del nostro essere.
    Questa è la mia opinione.

  13. #13
    Partecipante Super Figo L'avatar di marcheseblu
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    Originariamente postato da Bardo
    Scrivere che sono felice o mettere una faccina che lo esprima non fa nessuna differenza in tal senso. Può fare la differenza in colui che la legge e la vede, può scatenare cioè emozioni diverse nel lettore, ma una faccina può essere veramente paragonata ad un comportamento non-verbale? Non credo. Nessuna faccina può sostituire, nè in parte attenuare, la mancanza del comportamento non-verbale, che, si sa, a volte sfugge al nostro totale controllo ed esprime le emozioni profonde del nostro essere.
    Questa è la mia opinione.
    Bé... dire che la frase "sono felice" esprima lo stesso significato e/o renda pienamente l'idea al pari della emoticon sorridente credo sia scontato no?
    Ma è per altre tipologie di frasi che le emoticons acquisiscono una valenza più che rilevante ... specie per quei confronti e per quei dibattimenti che spesso accendono gli animi e, di conseguenza diviene più difficile discernere con esattezza il messaggio dell'altro (poiché - appunto - magari ci si spazientisce e/o si equivoca a causa dell'ra e via dicendo...).
    In tal caso - appunto - l'emoticon diviene "chiave di lettura" poiché, inequivocabilmente rappresenta quel che si vuol significare
    Anzi... direi proprio che - in certi casi - l'emoticon acquisisce una valenza indubitabilmente "logica", poiché, ad esempio, malgrado un contorto discorso che potrebbe portare l'interlocutore a reputare il modo di porsi dell'altro come "valenza negativa", bé, a quel punto, magari, questa emoticon rende chiaro il messaggio al dubbioso, o comunque, lo addolcisce notevolmente.
    Io sono tra quelli che - non solo - considerano le emoticon rilevanti, ma addirittura fondamentali
    Le emoticons sono figlie della Comunicazione dei nostri tempi, delle figlie indispensabili, di notevole ed immenso aiuto al fine di una sana Comunicazione.
    Ultima modifica di marcheseblu : 26-01-2006 alle ore 13.05.24
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  14. #14
    Partecipante Assiduo L'avatar di cieffe
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    Carissimi amici, desidero provare a riassumere un po' i concetti emersi analizzando le diverse posizioni in proposito.

    L'emoticons ha un chiaro obiettivo: ridurre la distanza comunicativa esistente tra due interlocutori che comunicano mediante il computer. Per ottenere tale scopo, le faccine utilizzano le espressioni facciali (e non solo, pensiamo alle emoticons dove agiscono due personaggi) che simulano gli stati emotivi del mittente. A questo punto è però necessaria una precisazione, credo..

    Uno stato emotivo simulato dal mittente vuole chiarire al ricevente l'esatto contenuto del messaggio, ossia la faccina viene utilizzata per ridurre l'ambiguità.

    Dato per certo che la complessità della comuncazione non verbale non può certo essere sostituita dalle emoticons, è altresì certo che essa funge da ausilio. Chi usa le emoticons non vuole essere frainteso.

    Nella comunicazione a distanza l'ambiguità del messaggio (insita spesso nella comunicazione faccia a faccia per la frequente incoerenza tra che si dice e il modo di utilizzare la CNV) non sta nella postura, nella gestualità o la mimica, bensì in ciò che si scrive.

    Le emoticons quindi sono "catalizzatori comunicativi", non sostituti. Utilizzano, vero, le modalità tipiche delle espressioni facciali (e non solo), senza però, pretendere la stessa complessità.

    Ecco perché spesso (come nel caso dell'amica Pippi66) si ricercano anche altri catalizzatori, come il colore, il maiuscolo etc.. sostituendoli alle faccine.

    A presto e...attendo approfondimenti!

    Cieffe

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