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  1. #121
    Partecipante Assiduo L'avatar di franci76
    Data registrazione
    19-01-2005
    Residenza
    grosseto
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    157

    Riferimento: Aprire uno studio senza essere psicoterapeuti o specializzandi...Impensa

    Ciao...ho letto con molto interesse questo thread perchè anche io sto pensando di avviare la libera professione in quanto avrei due medici di base che mi hanno chiesto di contattarli perchè hanno richieste.Sono iscritta al primo anno di specializzazione e penso ad una supervisione, perciò vi chiedo in pratica voi che già siete "dentro"ogni quanto effettuate le sedute e quanto vi costano...Grazie mille, poi vi racconto l'inizio!
    Franci

  2. #122
    Partecipante L'avatar di Dadedidò
    Data registrazione
    16-01-2009
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    56

    Riferimento: Aprire uno studio senza essere psicoterapeuti o specializzandi...Impensa

    io vedo i pazienti una volta a settimana, la supervisione può essere una volta al mese ma dipende dalla quantità di dubbi, apputi, idee da condividere con il supervisore.
    Io sono abituato a prendere appunti durante i colloqui e li porto dal supervisore che me li fa leggere e ne parliamo. Il bello secondo me è che in questo modo ripassi sia il caso che la teoria......

    ciao

  3. #123
    Partecipante Esperto L'avatar di Bellatrix
    Data registrazione
    30-01-2006
    Residenza
    Bologna
    Messaggi
    296

    Riferimento: Aprire uno studio senza essere psicoterapeuti o specializzandi...Impensa

    Citazione Originalmente inviato da Dadedidò Visualizza messaggio
    In effetti il mio è un caso un pò particolare. Ma come è nato tutto, penso sia anche la migliore dimostrazione di quanto oggi, secondo me, sia vissuta in maniera distorta la scelta fondamentale di una specializzazione in psicoterapia. Nel senso che troppo spesso, date le inevitabili pressioni economiche, di tempo, ecc..si finisce per scegliere una scuola piuttosto che un'altra sulla base dei costi, della distanza da casa, della disponibilità di tempo,ecc. Una sera, su vertici.com mi capita di leggere una mail di domande ad un famoso prof. e clinico di Parma da parte di un giovane neolaureato. Il tipo domandava "quale scuola dava più lavoro, al termine del percorso". La risposta mi piacque moltissimo. Gli veniva risposto che la scelta doveva avere ben altre basi; basi di auto-osservazione, di passione, di interesse. E lì è iniziato un mio vero e proprio "percorso", fatto di mail di richiesta di informazioni, colloqui di selezione (ne ho fatti 2), mail di chiarimenti, letture. Ho capito cosa NON E' la specializzazione. Non è una cosa che si compra, sulla base di quanto si lavorerà un domani. E' piuttosto un paio di occhiali teorici attraverso cui guardare i pazienti, per capire meglio dove cercare di portarli e in che modo. Ma soprattutto, è una visione del mondo da scegliere e maturare personalmente e attraverso il PROPRIO STILE. Ho iniziato a vedere i primi pazienti (non che oggi abbia questa grandissima esperienza); oggi ho avuto più pazienti io di colleghi che poi si sono specializzati e sono ancora lì ad aspettare con i bigliettini da visita in mano. Con questo non voglio mancare di rispetto a loro; voglio dire che è l'ora di finirla di ritenerci l'unica professioanalità in Italia che non è degna di iniziare a lavorare senza correre in preda al panico al "pezzo di carta ministeriale". La mia storia è particolare perché quel famoso prof. che rispondeva a quella mail era anche, da anni, uno dei miei "idoli", professionalmente parlando. Durante l'università mi ero appassionato ad alcuni suoi dibattitti teorici, conoscevo tutti i suoi lavori, e avevo già letto un suo libro. Sapevo che insegnava in mezza Italia, che lavorava e insegnava anche in Emilia Romagna. Era il periodo in cui l'idea di iniziare a vedere i primi pazienti in consulenza e in un'ottica psicodinamica (quella che ho sempre sentito "mia", nel mio modo di ragionare sui casi, di fare ipotesi) mi iniziava a frullare nella testa. Improvvisamente, l'idea folle. E se tentassi? In fondo, conosco tutto di lui, lo adoro. E, se non può, può certamente rifiutare. Insomma, prendo il coraggio e la tastiera a 2 mani e gli scrivo una mail, da cui penso trasparisse sia tutta la mia passione per il suo lavoro sia la mia voglia incontenibile di conoscerlo ed il sogno di averlo come supervisore ai miei primi casi. Ha detto sì. Non dimenticherò mai il mattino freddo in cui me lo sono trovato di fronte, al primo appuntamento datomi per la supervisione. Supervisione significa chiedere sedute che in genere sono un pò più lunghe di un'ora (1h e 30, ma anche oltre) in cui si và con appunti (se li si usa) o idee appuntate in seguito sui casi in carico a noi. E' un'esperienza fantastica che consente, in un'unica seduta, di: 1) ragionare ed imparare direttamente sui casi SENZA IL PERICOLO DI FARE DANNI 2) imparare il proprio modo di relazionarsi e di lavorare sui casi ed il proprio modo di ragionare 3) iniziare a CONFRONTARSI con chi ne sa molto più di noi...insomma, io ancora mi domando perché NESSUNO spiega a chi si laurea oggi che prima della famigerata legge Ossicini gli PSICOLOGI (perché il nostro ordine non aveva ancora fatto una bandiera del fatto di essere semmai riconosciuti TERAPEUTI da un certificato ministeriale) LAVORAVANO ESATTAMENTE COSI'!!

    ...TERAPIA PERSONALE, STUDIO E LETTURE E SUPERVISIONE.....

    Ecco quello di cui vorrei sentir parlare; di passione ed interessi culturali per certi autori e certe teorie e non altre. Quegli autori e quelle teorie che sentiamo più "nostre" perché ci rendiamo conto che fanno quasi da proseguimento,da "ponte" tra il nostro naturale stile di ragionamento clinico ed il paziente. Le lenti attraverso cui guardiamo i pazienti e il mondo. In quest'ottica poco dovrebbe importare dei certificati ministeriali e delle faccende burocratiche. Bisognerebbe ritornare ad attribuire importanza alla nostra autentica cultura di psicologi, alle nostre capacità umane da cui far nascere quelle tecniche, per poi costruire il nostro personale stile; quello che ci renderà unici, creativi ed originali.
    grazie mille del contributo che di hai dato...le tue parole sono una ventata di ottimismo...sono pienamente d'accordo con te, a dire la verità non avevo mai pensato all'idea di farmi seguire da un supervisore, ma è l'idea migliore, hai ragione! certamente, bisogna trovare una persona disponibile...scusa la domanda, ma tu pagavi le sedute di supervisione vero? spero di non essere indiscreta ma vorrei avere quante più info possibili...se preferisci puoi anche scrivermi in PM

  4. #124
    Partecipante Veramente Figo L'avatar di TiziaPsiko
    Data registrazione
    01-08-2007
    Residenza
    Lecce/Torino
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    1,122

    Riferimento: Aprire uno studio senza essere psicoterapeuti o specializ

    Avendo letto tutto il 3d ed essendo arrivata all'impressione positiva di Dadedidò, i miei dubbi ora sono...
    -come avviene il pagamento del supervisore? cioè se ne possono trovare di esperti che non chiedano soldi?
    -quanto tempo occupa la scuola di specializzazione...settimanalmente o mensilmente quanto bisogna essere presenti "in aula", o lavorare da casa ecc? In cosa consiste una scuola di psicoterapia (anche in breve). Sono molto ignorante al riguardo...non conosco nessuno che ne frequenta una
    -essere psicologi/non psicoterapeuta vincola nella numerosità delle sedute con un paziente? non potendo fare terapia, per quanto tempo (ovviam a seconda dei casi) si può seguire un paziente, per non cadere "nell'illegalità"?

    Grazie
    Tizi@
    "Non smettere mai di correre verso un traguardo..non smettere mai di essere te stesso..lotta sempre per cio che vuoi perchè solo cosi tutto avrà un senso..solo cosi potrai addormentarti con la consapevolezza di non aver sprecato la tua giornata!"
    "di a tutti che è possibile così altre persone avranno il coraggio di scalare le proprie montagne..." P.Choelo
    Voglio tornare bambino perchè le ginocchia sbucciate facevano meno male di un cuore infranto"(Jim Morrison)

  5. #125
    Partecipante
    Data registrazione
    28-12-2011
    Messaggi
    44

    Riferimento: Aprire uno studio senza essere psicoterapeuti o specializ

    Molto interessante questa discussione.. Io sono ancora una novellina che sta per iniziare la magistrale ma il mio obiettivo futuro è proprio quello di avviare un'attività in proprio, dal momento che possibilità di essere assunti da qualche parte stabilmente è ormai utopia. A prescindere da ciò comunque quella dello psicologo è una libera professione e come tale dovrebbe essere svolta, non è un percorso che si può fare seduti dietro ad una scrivania passivamente ma richiede prima di tutto un certo dinamismo mentale ( oltre che "motorio" ). Come ha scritto Dadedidò, dubito che al paziente medio importi dei nostri mille mila titoli e che ne comprenda la differenza, quello che veramente conta è la nostra capacità di saperci relazionare ( nel senso "psicologico" del termine ) e usare gli strumenti a disposizione. Io credo che la professionalità la faccia in primis la persona e dopo i titoli. Certo le scuole danno strumenti e teoria ma se poi non siamo in grado di metterli in pratica e per primi dubitiamo costantemente delle nostre capacità, non saremo mai in grado di essere utili a nessuno.

    Venti mila euro di scuola di psicoterapia non comprano la professionalità a mio avviso, ci vogliono molte capacità prettamente personali per diventare "bravi" e che non si imparano sui libri.

    Una volta una docente della triennale ci disse una frase che per me è diventata una guida: "riusciamo a conoscere gli altri, nella stessa misura in cui conosciamo noi stessi". Dal piccolo della mia formazione attuale e dalla mia esperienza personale, penso che sia molto vero. L'analisi personale è qualcosa di imprescindibile dalla professione di psicologo e credo anche che sia ciò che può darci gli strumenti di lavoro "migliori", quelli che fanno la differenza nell'esperienza pratica e in termini di "bravura del professionista".

    Anche a me piacerebbe in futuro frequentare una specializzazione in psicoterapia, per me stessa e per la mia professionalità ma considerato i costi altissimi di questo percorso e le poca differenza che fa in termini di occasioni lavorative, non credo che la intraprenderò senza avere dietro un reddito già avviato. E se non accadrà mai pazienza, la psicologia non è solo psicoterapia, si può trarre soddisfazione dal proprio lavoro ed essere efficienti anche in tanti altri contesti lavorativi. Bisogna tenere la mente aperta e flessibile, in questo periodo storico più che mai.

  6. #126
    Partecipante Veramente Figo L'avatar di TiziaPsiko
    Data registrazione
    01-08-2007
    Residenza
    Lecce/Torino
    Messaggi
    1,122

    Riferimento: Aprire uno studio senza essere psicoterapeuti o specializ

    Ciao, la discussione che vorrei proporvi è nata su un altro thread, ma vorrei avere anche il vostro parere avendo ritenuto i vostri contributi molto illuminanti.

    Ammesso che io abbia superato l'Eds ma non effettuato l'iscrizione all'albo (pagando), questo vuol dire che non sono una psicologa? Quindi vuol dire che tutti i colleghi che hanno scritto su questo 3d di non essere iscritti all'albo, non sono psicologi ma dottori in psicologia, nonostante hanno superato l'esame di stato (credo)?
    A questo punto mi viene da pensare che (devo ancora laurearmi alla magistrale) mi converrebbe effettuare solo 200h di tirocinio in modo da laurearmi e non le 1000h continuative, quindi non sostenere l'Eds? Help pensavo di aver raggiunto un minimo di chiarezza e invece mi sbagliavo!
    Voi cos'avete fatto? che ne pensate?
    Tizi@
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  7. #127
    L'avatar di crissangel
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    11-09-2006
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    Veneto [behind an unbreakable window]
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    4

    Riferimento: Aprire uno studio senza essere psicoterapeuti o specializ

    Questa discussione è troppo datata e silente da diverso tempo (ben 4 anni).
    Il regolamento, al punto 5.7 ci ricorda che le discussioni che da anni non ottengono risposta, rimangono utili per avere informazioni su di un argomento già trattato, ma non vanno riprese. Non è detto infatti che chi ha preso parte a discussioni così vecchie partecipi ancora al forum e possa rispondere!
    Se avete altri dubbi non risolti o volete affrontare questioni inerenti, cercate se esistono discussioni ancora attive oppure apritene di nuove.
    Grazie e buona continuazione

    Questo è un esempio di discussione che potrebbe essere interessante e affine alle domande poste negli ultimi messaggi: CLICCA QUI

    Per dubbi o altro, contattatemi pure privatamente
    Ultima modifica di crissangel : 02-10-2013 alle ore 16.08.49
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