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  1. #61
    Daidaidaidai
    Ospite non registrato
    x LuisaMiao: grazie per aver portato la tua esperienza

    Sono assolutamente d'accordo con Aimi Summers: è evidente che la situazione spagnola non ha lo stesso appeal qui in Italia dove le pressioni al conformismo sociale in materia di orientamento sessuale mi paiono - ma potrei sbagliarmi - decisamente più forti. Alcuni paesi hanno fatto delle scelte che potremmo definire giuste o coraggiose ma rimane il problema che una campagna di sensibilizzazione nella rissosissima italia pre e post elettorale rischia di diventare un'ennesimo motivo di scontro. Se si riuscisse a realizzare sarebbe probabilmente un raggiungimento civile e sociale di gran lunga più avanzato di un progetto di legge per accaparrarsi i voti.
    Oltre a quanto proposto che sono disposto ad appoggiare, secondo me bisognerebbe partire da molto più in basso e da cose molto più semplici ovvero ad es. la diffusione in psicologia dello studio dei problemi di sessualità e dell'identità sessuale, normale, omosessuale o spiccatamente patologica, perchè rimane il problema che la sessualità è poco conosciuta e compresa dagli stessi psicologi/ghe che frequentemente si rifanno alle proprie esperienze piuttosto che a fonti più autorevoli e forse, se apolitiche e di taglio più scientifico, credo siano più interessanti. Pensiamo che fino agli studi di Masters negli anni Sessanta (credo di aver citato le cose correttamente) si riteneva negli ambienti accademici che la donna avesse una sessualità minore del maschio o un minor interesse per gli stimoli erotici: in poche parole sui libri di testo c'erano riportate si e no gli stessi pre-giudizi che erano presenti nella cultura popolare, una specie di folk psychology della sessualità. Non so voi ma io alle prese con questi problemi mi sono sentito semplicemente impossibilitato a dare un parere che non si rifacesse al 'buonsenso', una bussola morale di cui devo riconoscere il valore ma al contempo l'assoluta soggettività.

    x quanto riguarda le adozioni è evidente che il successo di casi singoli o singoli insuccessi non ci dicono molto come riferimento obiettivo. Personalmente penso che l'adozione di un bambino non sia mai un processo facile, anzi, soprattutto quando le aspettative sono eccessive come capita di frequente nelle persone che 'a tutti i costi' vogliono un figlio. Posso insorgere diversi tipi di problemi ed io penso onestamente che anche qui la psicologia come scienza brancoli abbondantemente nel buio. Quando vengono valutate le coppie per l'affido - omo o etero - andrebbero infatti considerati in modo più approfondito i fattori che incrementano la resilienza del bambino, sia perchè il bambino in adozione è cmq sempre un bambino traumatizzato, sia perchè eventuali 'imperfezioni' nell'incontro emotivo e umorale (penso ai fattori temperamentali) tra bambino e genitori possono essere indubbiamente meglio compensati da un bambino con una buona resilienza finale (innata, psicologica o ambientale... una somma ragionata dei tre...). La mia impressione è che talvolta la valutazione dell'idoneità della coppia oscilli tra un approccio giudicante forse un po' maldestro ('vediamo un po' se questi sono normali...') e una valutazione un po' routinaria e superficiale che non tiene conto della necessità di valutare l'incontro genitori-bambini in modo a sè stante; una consulenza solo sui genitori e la delega della decisione al giudice mi pare soddisfacente sul piano della procedura giuridica ma un po' meno onestamente per quello che riguarda un buon processo di adozione... Credete che le adozioni vadano bene così? Pensate che i bambini dati in affido a coppie omosessuali dovrebbero essere seguiti da uno psicologo, ad es. con un incontro all'anno, per saggiarne lo sviluppo e coreggerne eventuali anomalie? Pensate che in fondo questo non sia necessario? E se necessario forse non bisognerebbe estenderlo anche ai bambini delle coppie eterosessuali? Un'adozione, infatti, non è sempre un processo a rischio?

    A presto,

    fabri

  2. #62
    cioppina
    Ospite non registrato

    Riferimento: una figlia di due mamme...!

    Salve ragazzi
    questa discussione mi è piaciuta molto anche se mi aspettavo più materiale psicologico a dire il vero..questo è proprio l'argomento della mia tesi e sto cercando di avere una visione completa del tutto..
    qualsiasi suggerimento o aiuto è ben accetto..grazie

  3. #63

    Riferimento: una figlia di due mamme...!

    ciao cioppina, questa discussione è di due anni fa. è vietato "ripescare" vecchi thread... prova ad aprirne uno nuovo, se sei in cerca di materiale - magari nella stanza "tesi di laurea".
    chiudo, se ci sono problemi, contattami via messaggi privati.
    [“Tutte le lettere sono d'amore”]>>Yellow Letters

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