• Opsonline.it
  • Facebook
  • twitter
  • youtube
  • linkedin
Pagina 2 di 2 PrimoPrimo 12
Visualizzazione risultati 16 fino 26 di 26
  1. #16
    psycone
    Ospite non registrato
    ci vorrebbe che un bel giorno tutto questo accanimento e preoccupaziuone che la ragazzina ti ha evocato, tu lo bloccassi..si a braccia conserte...così con tranquillità..anche guardandola...e magari dare spazio così alla sua sorpresa, al suo imbarazzo, ..e forse al suo chiedersi beh che facciamo?...
    insomma sembra che la ragazzina ti abbia imbrigliato nella sua trappola e tu non fai altro che rinforzare ciò che di fondo non va...in questi casi insegna la clinica..è come incaponirsi su qualcosa che non può essere perchè se breccia si vuole fare bisogna stoppare il circolo vizioso e magari anche la ragazzine si sentirà libera di riempireil vuoto creato....e in questo tentativo di riempimento chissà se vengono fuori i motivi del suo atteggiamento o addirittura una voglia nuova...e magari dopo da parte tua: non hai proprio voglia di studiare, si vede, ma è perchè vorresti fare altro o vorresti studiare in un altro modo...e se sarai bocciata? che pensi...
    quella che spesso si rappresenta come mancanza di motivazione, è la denuncia di un asetto relazionale che l'allievo non vuole investire in quel modo, e che quindi bisogna tentare di esplorare più che radicalizzarlo

  2. #17
    Partecipante Esperto
    Data registrazione
    16-10-2004
    Residenza
    Prov Mi
    Messaggi
    254
    Ringrazio tutti per i consigli!

    Un paio di settimane fa le ho scritto una lettera in un quadernone in cui le dicevo che è una ragazza dolce e carina che non ha ancora trovato un senso nello studio, che forse ha paura di una delusione, ma che le delusioni sono parte della vita e cmq avrebbe sempre avuto l'appoggio della sua famiglia, e che le soddisfazioini non sarebbe tardate... "chi non risica non rosica". Le ho scritto che non so se l'anno prossimo sarebbe stata in seconda o in terza media ma che in ogni caso non doveva arrendersi, stringere i denti e andare avanti. Inoltre le ho scritto di utilizzare quel quadernone per scrivere i suoi pensieri come se fosse un diaro andando oltre il "non so" e "niente" che utilizza di solito, che questo potrebbe servirle per conoscersi meglio e per imparare ad esprimere il mondo che ha dentro.

    Bè, da allora ha incominciato ad impegnarsi (non so se è una coincidenza...), si è fatta interrogare e ha preso buono in scienze, distinto in geografia. Ora stiamo stiudiando storia e italiano cosi si fa interrogare anche li. E ha detto che vorrebbe farsi interrogare anche in artistica (storia dell'arte) ma che la prof non c'è. Insomma che miglioramento proprio nell'atteggiamento!!!

    Sono contenta di questi risultati, anche la madre e lei lo sono.
    E anche se non sono stata proprimente nel mio ruolo (forse ho cercato di fare un pò la psicologa...) sono soddisfatta perchè ho avuto la prova che dietro a un ragazzo che non vuole studiare, o uno che studia troppo, ci sono delle motivazioni più grandi e bisogna intervenire su quelle per ottenere dei miglioramenti.
    Ora spero non sia bocciata... se no che colpo da digerire... e che l'anno prossimo si impegni come sta facendo ultimamente!

    Grazi ancora a tutti!

  3. #18
    Partecipante Assiduo L'avatar di psicokcisiamo
    Data registrazione
    08-07-2005
    Residenza
    Emilia Romagna
    Messaggi
    126

    un consiglio

    Ti vorrei dare un consiglio, ovviamente prendilo con le pinze perché tutti possiamo sbagliare.
    Forse "ci 6 troppo dentro". Voglio dire, l'empatia é importante in quantità industriali, ma con i bambini e gli adolescenti molto spesso ci vuole un atteggiamento semplice e sincero. Forse hai dell'ansia per questa situazione e questa prima di tutto ti leva un pò di obiettività (come per tutti!!!!!!!!!!!) forse ti leva anche un pò di serenità e dall'esterno potresti non sembrarle un "pilastro".
    Credo che nell'insegnamento é fondamentale la sincerità, il rispetto (che dovrebbe venire naturale dalla relazione che si instaura) e quel poco di distacco che le farà vedere in te una persona da ascoltare sempre.
    Prova a leggere ciò che hai scritto e ad analizzare i sentimenti e le emozioni delle tue parole. Solo tu puoi percepirli quindi puoi incanalarli nella maniera giusta.
    Forse questa famiglia ha bisogno di sorridere un pochino e con il cuore grande che dimostri credo che tu ci possa riuscire in pieno!
    In bocca al lupo!
    Fammi sapere!

  4. #19
    Partecipante
    Data registrazione
    05-03-2005
    Residenza
    provincia Varese
    Messaggi
    53
    Ciao a tutti!

    Ho seguito proprio in questi ultimi mesi un bambino che aveva problemi di autostima in 5° primaria, come insegnante di sostegno (quindi ho visto tutta la classe) e vi assicuro una cosa:

    NESSUN RAGAZZO NON HA VOGLIA DI STUDIARE

    Tutti i ragazzi sanno (consapevolmente o no) che è importante studiare, andare bene a scuola, apprendere nuove cose, ma accade qualcosa nella vita scolastica quotidiana e nell'affrontare i successi e gli insuccessi che riducono notevolmente le loro prestazioni e la loro autostima. Bisogna, aquesti ragazzi, far capire che quello che loro fanno è importante a prescindere dai risultati scolastici, a valorizzarne i successi e a elaborare in modo costruttivo l'insuccesso. Inoltre bisogna rendere un po' più interessante i contenuti (ho letto alcuni suggerimenti interessanti - li utilizzerò in futuro.

    Se qualcuno ha altri consigli, fatemi sapere, mi faranno comodo in futuro!

  5. #20
    Partecipante Figo L'avatar di Aimi_Summers
    Data registrazione
    23-02-2003
    Residenza
    Prato
    Messaggi
    780
    Mi è venuto in mente un articolo sulla motivazione degli allievi letto su "Psicologia contemporanea". L'articolo spiega come nel momento dei cambiamenti corporei determinati dall'adolescenza, e in relazione a tutti gli altri importanti cambiamenti che dipendono da questo (rapporto con le coetanee, rapporto con l'altro sesso, domande esistenziali che serviranno per la conquista della propria identità, ecc. ) i ragazzi passano un periodo in cui non riescono a motivarsi allo studio in quanto tutta la loro "energia disponibile" è verso questi importanti cambiamenti che stanno attraversando...

    Mi viene quindi da chiedermi se magari non sia il caso di questa ragazzina (ha già avuto le prime mestruazioni?, il rapporto con i compagni è cambiato? ) e quindi se magari non sia il caso di indagare se non riesce ad applicarsi allo studio perché al momento deve essere supportata nell'ingresso della fase adolescenziale... hai detto che è presa di mira da alcuni bulli.. perché? Forse risponedere a queste domande potrebbe servirti a trovare l'origine della mancanza di motivazione...

  6. #21
    psycone
    Ospite non registrato
    per gli psicologi che si interessano di motivazione e problematiche scolastiche:
    in quest'era, il problema della (de)motivazione degli allievi a scuola è più forte di come lo è stato storicamente; penso che la demotivazione non è altro che conseguenza dell'incapacità del sistema scolastico ad intercettare gli orientamenti di sviluppo dei ragazzi....insomma la motivazione non c'è, perchè il desiderio dei ragazzi è spesso altrove..ricordarsi che la carica, l'eenrgia, la voglia di vivere, di interagire, di capire è potente nei ragazzi....solo che è già più avanti di ciò che offre la scuola d'oggi(il nostro sistema scolastico di 2 grado è uno dei più arretrati)...quindi il loro desiderio(perchè la motivazione nasce dal desiderio e dalle aspettative) è canalizzata spesso fuori...
    Compito di una scuola che vuole rinnovarsi è quello di far rientrare la dinamica del desiderio nella realtà scolastica.
    Ciò comporta diverse innovazioni,alcune faticosamente stanno germogliando, perchè il discorso porta, secondo me, molto lontano... esempio:
    superamento della logica delle materie, nuovi contenuti, ridefinizione del ruolo insegnante, progettualità, la classe(e non il singolo) come risorsa
    Potete trovare interessanti letture in:
    Culture giovanili di Renzo Carli
    La scuola come cliente di Sergio Salvatore
    L'intervento psicologico per la scuola di S.Salvatore e Monica Scotto di Carlo
    ciaooo

  7. #22
    Partecipante Esperto
    Data registrazione
    16-10-2004
    Residenza
    Prov Mi
    Messaggi
    254
    PROMOSSA!!! Sono contenta, mi ha chiamato lei per dirmelo!

    Grazie a tutti... penso che questa riflessione su questo argomento sia molto utile per comprendere meglio i ragazzi, in quanto la scuola è un momento importante per la loro crescita!

  8. #23
    Partecipante Esperto L'avatar di tommypunk
    Data registrazione
    05-07-2005
    Residenza
    firenze
    Messaggi
    357
    leggendo questo 3d anche se non strettamente cerco di collegarlo al "caso"che sto "seguendo" in veste di supporto per lo studio ma da oggi anche se non per vie ufficiali in veste di "quasi psicologo"sotto disperata richiesta della madre..
    e' un bambino adottato(consapevole) di 12 anni,
    sottoposto a wisc,nelle prove matematiche è leggermente inferiore alla media,derivato secondo me da un deficit palese dell'attenzione (es...se gli chiedi 10+10 magari ti risponde 80..con sguardo perso senza neanche riflettere)ma e' molto intelligente con grande capacita' di memoria.
    A scuola e' rassegnato ad andare male,ma da quando lo seguo,lavorando un po' sull'autostima e' migliorato e s'e' reso conto di poter far molto bene.
    E' difficile alla sua eta',ma con la visione di un obbiettivo secondo me potrebbe iniziare a ritrovare la concentrazione...
    stasera iniziero' a documentarmi un po' meglio...e' stato seguito ance da una psicologa ma mi piacerebbe poter dare il mnio contributo...
    ok l'ho buttata li'"
    saluti!

  9. #24
    psicosarix
    Ospite non registrato
    ciao a tutti,
    mi sono imbattuta nel vostro thread e ne ho parlato con una amica laureata nell'indirizzo dello sviluppo ... visto le età delle ragazze gli esperti sono loro !!! e mi ha consigliato questo libro che secondo lei fa per voi.

    "Marco Vinicio Masoni
    Studiare bene senza averne voglia.
    Come superare l'alibi della mancanza di volontà
    Trento, Erickson, 2001 "

    navigando ho trovato una recensione sul volume e qualche informazione sull'autore ... se volete saperne di più

    http://www.psicologiasalute.it/html/libro_05112001.html

    spero vi siano utili!!!
    Ultima modifica di psicosarix : 03-08-2006 alle ore 18.30.35

  10. #25
    Partecipante Esperto L'avatar di dario14
    Data registrazione
    02-12-2004
    Messaggi
    307
    Gran bel thread, interessante e denso.

    Mi viene in mente, soprattutto per esperienza, qualche riflessione.
    La motivazione allo studio e alla scuola credo possa e debba essere legata indissolubilmente alla proiezione nel futuro di cui la persona con cui lavoriamo è, ad oggi, "capace". In altre parole, la questione scolastica, proprio perchè ricade in un periodo della vita denso di cambiamenti (in quantità e qualità), va integrata con le questioni relative alla famiglia, ai propri desideri e sogni (quelli veri, personali, non quelli indotti da qualche mass media...), e, non per ultima, alla sfera affettiva, relazionale, amicale.
    Prima, non a caso, ho parlato, distinguendoli, di motivazione allo studio e alla scuola. Si può essere motivati a crescere, ma si possono trovare ostacoli (veri o presunti, piccoli o grandi) nel contesto (classe, compagni, docenti, casa, famiglia) dove lo studio ha principalmente luogo. Così come i contesti - prima citati - possono costituire un buon trampolino di lancio per esprimere - prima - le proprie motivazioni e attuare - poi - le azioni conseguenti.
    In tutto questo, credo sia utile integrare - se ovviamente l'intervento e le risorse a ns. disposizione ce lo permettono - il tutto, ponendo al centro la persona interessata, affinchè possa anzitutto vedere con chiarezza la propria condizione attuale (la chiarezza, adattata alle varie età, fa solo bene, credo) e in parallelo spendere le proprie risorse.
    Chiudo questa riflessione con la consapevolezza del fatto che successo e insuccesso sono dati dal potere o meno ridimensionare gli ostacoli e dal potere o meno investire su di sè. Bocciatura e promozione, a mio avviso, sono parti - a volte purtroppo non integrate - di un percorso: l'una o l'altra, se la persona non è tornata protagonista, rimarranno al centro dell'attenzione.

    Grazie a eliseaaa per l'esordio e a tutte/i per i contributi.

    Buon lavoro.
    Ciao.
    Dario

  11. #26
    Postatore Compulsivo L'avatar di LuisaMiao
    Data registrazione
    07-02-2005
    Residenza
    Monza
    Messaggi
    3,204
    Originariamente postato da tommypunk
    leggendo questo 3d anche se non strettamente cerco di collegarlo al "caso"che sto "seguendo" in veste di supporto per lo studio ma da oggi anche se non per vie ufficiali in veste di "quasi psicologo"sotto disperata richiesta della madre..
    e' un bambino adottato(consapevole) di 12 anni,
    sottoposto a wisc,nelle prove matematiche è leggermente inferiore alla media,derivato secondo me da un deficit palese dell'attenzione (es...se gli chiedi 10+10 magari ti risponde 80..con sguardo perso senza neanche riflettere)ma e' molto intelligente con grande capacita' di memoria.
    A scuola e' rassegnato ad andare male,ma da quando lo seguo,lavorando un po' sull'autostima e' migliorato e s'e' reso conto di poter far molto bene.
    E' difficile alla sua eta',ma con la visione di un obbiettivo secondo me potrebbe iniziare a ritrovare la concentrazione...
    stasera iniziero' a documentarmi un po' meglio...e' stato seguito ance da una psicologa ma mi piacerebbe poter dare il mnio contributo...
    ok l'ho buttata li'"
    saluti!
    ciao
    ti posso dire che nei bambini adottivi è abbastanza nella norma avere problemi a scuola. la maggior parte delle volte è x' impegnano le loro energie mentali per cercare di uscire dai meandri delle storie difficili che hanno alle spalle così come di capire qual è la loro storia di vita (non facile dato che spesso mancano i pezzi...). forse questo ti aiuta a capire la mancanza di concentrazione e la bassa autostima
    Cmq in bocca al lupo e buon lavoro!

Pagina 2 di 2 PrimoPrimo 12

Privacy Policy