Il proporre al partner "particolari" posizioni durante i rapporti sessuali, possono generare crisi di coppia se queste non sono "gradite"?
E' giusto, è sbagliato assecondare o negare certi desideri sessuali del partner?
Il proporre al partner "particolari" posizioni durante i rapporti sessuali, possono generare crisi di coppia se queste non sono "gradite"?
E' giusto, è sbagliato assecondare o negare certi desideri sessuali del partner?
Tutto è lecito se tutto è condiviso. Requisito essenziale la complicità, sentimentale e fisica. Assecondiamo e cerchiamo di capire i perchè. Altrimenti chiediamo, la complicità permette questo. Se non c'è, cambiamo partner
Chi non è impegnato a risorgere, è impegnato a morire. Bob Dylan
approvo ogni singola parola...Originariamente postato da saperessere
Tutto è lecito se tutto è condiviso. Requisito essenziale la complicità, sentimentale e fisica. Assecondiamo e cerchiamo di capire i perchè. Altrimenti chiediamo, la complicità permette questo. Se non c'è, cambiamo partner
." all'origine gli esseri umani erano doppi:possedevano 2 teste, 4gambe, 2 sessi uguali o diversi.Questa condizione cionferivaloro una grande forza e un ambizione tale che un giorno si lanciarono all'assalto del cielo.Allora zeus infuriato tagliò in due ciascuno di loro e da qual giorno ognuno è alla ricerca della sua metà!"
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anch'io approvo le parole di saperessere...
credo che non esista il segreto della coppia perfetta, ne il manuale per la perfetta intesa sessuale...esiste invece la possibilità di comunicare apertamente all'altra persona senza imbarazzi i propri desideri.
credo che tale possibilità di comunicare apertamente sia alla base di un rapporto.
al tuo partner dovresti poter dire tutto, senza paura di essere giudicato negativamente o essere preso per matto.
credo anche, però, che qualche fantasia sia fatta per rimanere privata, per stuzzicare il desiderio di chi l'ha ideata...realizzarla potrebbe non essere bello come immaginarla...voi che ne pensate in proposito?
www.tmcrew.org/killamulti/cocacola/
Boicotta McDonald's:
affama il Terzo Mondo mentre avvelena il primo
http://web.peacelink.it/boycott/mcdonald/mchome.htm
Rete Italiana Boicottaggio Nestlé
sono d'accordo con voi, ma mi chiedo: Qual è il confine tra il rispetto dell'altro e la gratificazione dei propri desideri?
La psicologia insegna che bisogna perseguire entrambi, ma dice cosa fare se le due cose si scontrano?
faccio un esempio: immaginate di essere A, che propone a B condividere i suoi pensieri riguardo al sesso x creare maggior sintonia (o magari gli può chiedere se c'è qualcosa che potrebbe dargli piacere)... se B rifiuta di parlarne perchè si vergogna, A deve lasciar perdere o insistere x fargli capire che nel sesso niente è sbagliato?
insomma: x mantenere vivo il rapporto bisogna che il sesso sia complice, ma se il partner rifiuta, bisogna rischiare la monotonia o l'insoddisfazione x rispettare il suo pudore e le sue scelte? Che cos'è + importante tra le due cose, alla fine?
mi viene in mente il film di Spike Lee, "Summer of Sam", dove c' era uno dei personaggi sposato che faceva l' amore con la moglie solo in "posizione missionaria".. per il resto andava con altre donne per esaudire i propri desideri.
Era convinto che con la moglie certe "cose" non si possono fare perchè l' idea è che fare quelle "cose" sono solo per le "donne facili".
Questo è un film ma allo stesso tempo è abbastanza realistico. Ho visto in tv (Le Iene) interviste a prostitute che raccontano di una buona fetta di clientela sposata che frequenta il marciapiede per il fatto che le mogli non assecondano certi desideri dei mariti.
Naturalmente il discorso vale anche per le donne, per esempio riguardo al film che ho citato sopra è espresso anche il punto di vista della moglie "frustratissima" della monotonia dei rapporti sessuali con il marito; niente di strano che se le Iene avessero intervistato le mogli dei mariti "puttanieri" avrebbero raccontato che i mariti non riescono ad assecondare i propri desideri sessuali.
Mi viene da riflettere sul significato che può assumere ogni "posizione sessuale" per una persona in relazione al partner...
se domandassi una cosa del genere cosa penserà di me? Chissà se l' ha mai fatto.. è lecito farlo? Se io chiederò, poi chiederà a me altro? Dove si arriverà?
Avrà paura delle mie richieste? Me lo dirà se non piace?
Valex82 scrivi:
sono d'accordo con te finchè non mi pongo la domanda: ma per quando tempo deve rimanere privata?credo anche, però, che qualche fantasia sia fatta per rimanere privata, per stuzzicare il desiderio di chi l'ha ideata...realizzarla potrebbe non essere bello come immaginarla
Elenina scrivi:
nella tua domanda io mi domando se entrambe le scelte possano generare una crisi di coppia o se ci sono modi "altri" per poter trovare forme di equilibrio.insomma: x mantenere vivo il rapporto bisogna che il sesso sia complice, ma se il partner rifiuta, bisogna rischiare la monotonia o l'insoddisfazione x rispettare il suo pudore e le sue scelte? Che cos'è + importante tra le due cose, alla fine?
ciaociao
Originariamente postato da Accadueo
mi viene in mente il film di Spike Lee, "Summer of Sam", dove c' era uno dei personaggi sposato che faceva l' amore con la moglie solo in "posizione missionaria".. per il resto andava con altre donne per esaudire i propri desideri.
Era convinto che con la moglie certe "cose" non si possono fare perchè l' idea è che fare quelle "cose" sono solo per le "donne facili".
Questo è un film ma allo stesso tempo è abbastanza realistico. Ho visto in tv (Le Iene) interviste a prostitute che raccontano di una buona fetta di clientela sposata che frequenta il marciapiede per il fatto che le mogli non assecondano certi desideri dei mariti.
Naturalmente il discorso vale anche per le donne, per esempio riguardo al film che ho citato sopra è espresso anche il punto di vista della moglie "frustratissima" della monotonia dei rapporti sessuali con il marito; niente di strano che se le Iene avessero intervistato le mogli dei mariti "puttanieri" avrebbero raccontato che i mariti non riescono ad assecondare i propri desideri sessuali.
Mi viene da riflettere sul significato che può assumere ogni "posizione sessuale" per una persona in relazione al partner...
se domandassi una cosa del genere cosa penserà di me? Chissà se l' ha mai fatto.. è lecito farlo? Se io chiederò, poi chiederà a me altro? Dove si arriverà?
Avrà paura delle mie richieste? Me lo dirà se non piace?
Valex82 scrivi:
sono d'accordo con te finchè non mi pongo la domanda: ma per quando tempo deve rimanere privata?
Elenina scrivi:
nella tua domanda io mi domando se entrambe le scelte possano generare una crisi di coppia o se ci sono modi "altri" per poter trovare forme di equilibrio.
ciaociao
..........spettacolare
E se provassimo a mettere un po' di sano egoismo in tutto, anche dal lato sentimenti. Ci guadagneremmo in trsparenza. Forse molti rapporti sentimentali sono basati su modelli di comportamento appresi in famiglia, dove impariamo l'arte del compromesso, fin da piccoli, ritrovandoci poi a pensare che il compromesso sia l'unica possibilità. Arriviamo addirittura a pensare che sia giusto.
L'applichiamo ovunque. Nel lavoro, nei rapporti con gli amici, con i figli, con i genitori, nei rapporti sentimentali, nel sesso, ricavandone infelicità. Viviamo sentendoci l'obbligo di trovare un accordo, che sarà comunque frustrante. Ci porteremo dietro un conflitto da gestire, tra ciò che vogliamo e ciò che riusciamo ad ottenere. Pensate che la nostra insoddisfazione non sia percepita da chi ci sta di fronte?
Penso che molte situazioni cliniche che ho potuto osservare erano basate su rapporti di questo tipo.
Quando dico cliniche, mi basta l'ulcera duodenale per considerarle tali. Il grosso del lavoro spesso credo consista in un rimodellamento dei sistemi relazionale e delle scale di valori che a volte abbiamo accettato nostro malgrado.
Il sesso è uno di questi valori. E una relazione sessuale diventa spesso un terreno di battaglia di due diversi sistemi di relazioni. Sistemi di valori etici e morali che condizionano le relazioni, sentimentali, amicali, parentali e sessuali. Da questo punto di vista non me la sento di disgiungere il modo di vivere il sesso dal resto
Il tono non vuole essere assolutista o non disponibile al confronto, vuole solo essere chiaro.
Chi non è impegnato a risorgere, è impegnato a morire. Bob Dylan
deve rimanere privata fino a quando non si sente il bisogno di metterla veramente in pratica, oppure semplicemente di condividerla con qualcuno...Originariamente postato da Accadueo
Valex82 scrivi:
sono d'accordo con te finchè non mi pongo la domanda: ma per quando tempo deve rimanere privata?
non c'è un tempo fisso, e non c'è niente che sia giusto o sbagliato, e non c'è nessuno che può dirci come comportarci, soprattutto per quanto riguarda una cosa intima come il sesso.
io credo che sia importante imparare ad essere padroni di se stessi e dei propri desideri...sembra una cavolata, ma se si hanno le idee chiare sulle proprie sensazioni e fantasie e si smette di giudicarle non si ha più il bisogno di chiedere conferme esterne, per capire se una cosa è buona o no.
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ho appena aperto questo trend...... e stavo notando come sia difficile al girno d'oggi parlare di sesso!!!!! posso pensare che qualcuno come me non ne era a conoscenza, ma non posso fare a meno di notare le repliche per altri trend forse un po' più stupidi.........ammettiamolo.........che invece per questo trend che riguarda sicuramente TUTTI! dal canto mio condivido il famolo strano,ma ovviamente dipende da cosa!!!alla fine penso che sia solo una questione di ''gusti sessuali'' , ovviamente se c'è una complicità tale si cerca(almeno si dovrebbe) assecondare il patner... non si sa mai poi può anche piacere quella stranezza del momento!!
non può piovere per sempre
Personalmente credo che fare proposte direttamente sia possibile se fra i due si è sviluppata una forte intimità, in quanto ciò potrebbe causare imbarazzo e relative conseguenze; nel caso di un rapporto occasionale o in una situazione ancora in sviluppo sarebbe meglio cercare di "sondare" le intenzioni del partner....e anche il livello di eccitazione .
Il rispetto del partner è fondamentale, se l'altro non è pronto ad assecondare alcuni nostri desideri è sempre meglio avere pazienza ed aspettare tempi migliori, e se questi non arrivano, se teniamo alla persona cui ci concediamo sessualmente, dovremmo essere disposti a fare delle rinunce... accontentandoci di gratificare i nostri desideri nella fantasia!
Credo che in alcuni casi eventuali forzature potrebbero provocare crisi nel rapporto di coppia, soprattutto se il sesso viene vissuto da enrambi come il collante del rapporto.
Dove c'è la Ragione c'è il dispotismo, dove ci sono le ragioni c'è la libertà.
(P. Martinetti)
Giace l'alta Cartago, appena i segni
dell'alte sue ruine il lito serba.
Muoiono le città, muoiono i regni
copre i fasti e le pompe arena et erba...
(T. Tasso)
-Membro del Club Del Giallo - tessera n°6-SEGRETARIA DI REDAZIONE
TUTTO CIO' CHE NON CI UCCIDE CI RENDE PIU' FORTI
Pandora, ho trovato molto interessante il termine che hai utilizzato: "concedersi". Il mio vocabolario di casa (vecchissimo) lo indica con le seguenti parole: "Di donna, darsi deliberatamente a un uomo".Originariamente postato da -Pandora-
se teniamo alla persona cui ci concediamo sessualmente, dovremmo essere disposti a fare delle rinunce... accontentandoci di gratificare i nostri desideri nella fantasia!
E' un senso comune? E' un' idea maschilista? E' effettivamente così?
Mi domando cosa potrebbe accadere ad una coppia nel momento in cui i due partner hanno l' idea condivisa del "concedersi" sessualmente...
La cosa che mi stupisce è che a primo impatto, il termine "concedersi" può apparire come un' azione passiva, mentre riflettendoci su potrebbe essere letto in termini di attività: " ti do il permesso di fare ciò che vuoi con me".
Trovo che ci sia una stretta relazione fra il "concedersi" condiviso, la "complicità" (descritta da Saperessere), "l' intimità" (citata da Pandora) e il provare a "farlo strano" consensualmente(naturalmente mi sto riferendo a coppie definite "stabili" e non a festini di sesso, rapporti occasionali ecc.).
Trovo anche (come idea) che il "concedersi" (sempre) di uno solo così come la mancanza di complicità e di intimità, in relazione al provare a "farlo strano", possano generare crisi di coppia.
Cosa ne pensate?
P.S. per la complessità dell' argomento, non ho potuto fare a meno di far rimanere nell' implicito, almeno per ora, i discorsi sul desiderio, fantasia privata, modalità familiari, insoddisfazioni ed altro...
ciaociao
Io penso che in una coppia si debba creare la possibilità di sperimentare, senza pregiudizi. Non è sempre detto che si possa provare tutto, ma credo che la maggior parte delle fantasie sia assolutamente realizzabile. Poi il giudizio può avvenire anche a posteriori nella coppia. Magari alcune cose che sembravano troppo "hard" poi alla fine piacciono, altre sulle quali c'era molto entusiamo iniziale si rivelano insoddisfacenti e si abbandonano, e così via. In tutto questo credo che l'egoismo c'entri poco, anzi, che sia un modo per allontanarsi (parlo dell'egoismo sia di chi va a puttane per soddisfarsi, sia di chi non vuole concedere nulla).
E' bello però avere anche delle fantasie che rimangono tali, perchè no? Non parlo di quelle che, se non soddisfatte, ci rendono frustrati, ma di alcuni pizzichi di peperoncino che ci rimangono in testa e che danno sapore ai nostri pensieri... Perchè il sesso è anche una questione mentale, non solo fisica!
[QUOTE]Originariamente postato da Accadueo
Pandora, ho trovato molto interessante il termine che hai utilizzato: "concedersi". Il mio vocabolario di casa (vecchissimo) lo indica con le seguenti parole: "Di donna, darsi deliberatamente a un uomo".
E' un senso comune? E' un' idea maschilista? E' effettivamente così? [QUOTE]
Credo che questo tipo di visione unilaterale continui a perdurare.
Il verbo "concedersi" per me vale sia per il partner femminile che per quello maschile...anche l'uomo si concede alla donna!
[QUOTE] La cosa che mi stupisce è che a primo impatto, il termine "concedersi" può apparire come un' azione passiva, mentre riflettendoci su potrebbe essere letto in termini di attività: " ti do il permesso di fare ciò che vuoi con me". [QUOTE]
E' esattamente come la vedo io e dovrebbe riguardare entrambi, per questo direi che è fondamentale parlare di reciprocità.
Noi spesso si dà per scontato che sia sempre l'uomo che abbia fantasie bizzarre e che la donna si possa trovare in difficoltà nell'assecondarle, ma questo secondo me dipende dai soliti fattori sociali e culturali per cui la donna anche se fa o vuole fare determinate cose magari ha vergogna a parlarle
Prova a chiedere a qualche donna se ha guardato o guarda film pornografici: 9 su 10 ti diranno: ioooooo? nooooo, ma che, stai scherzando?
La decima ti dirà: si, una volta, quando stavo preparando l'esame della Simonelli
Il concedersi deve essere sempre e comunque di entrambi e non deve essere una cosa forzata e controvoglia, fatta per accontentare il partner ma vissuta eventualmente come un sacrificio o un'umiliazione....Trovo che ci sia una stretta relazione fra il "concedersi" condiviso, la "complicità" (descritta da Saperessere), "l' intimità" (citata da Pandora) e il provare a "farlo strano" consensualmente(naturalmente mi sto riferendo a coppie definite "stabili" e non a festini di sesso, rapporti occasionali ecc.).
Trovo anche (come idea) che il "concedersi" (sempre) di uno solo così come la mancanza di complicità e di intimità, in relazione al provare a "farlo strano", possano generare crisi di coppia.
Cosa ne pensate?
P.S. per la complessità dell' argomento, non ho potuto fare a meno di far rimanere nell' implicito, almeno per ora, i discorsi sul desiderio, fantasia privata, modalità familiari, insoddisfazioni ed altro...
ciaociao
una vita sessuale che vuole essere stabile e duratura e soprattutto che voglia essere di complemento ad un rapporto affettivo profondo deve imperniarsi necessariamente sulla simmetria e/o sulla complementarietà, sia per quanto riguarda il desiderio, sia per quanto riguarda le modalità di soddisfazione di esso.
Dove c'è la Ragione c'è il dispotismo, dove ci sono le ragioni c'è la libertà.
(P. Martinetti)
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TUTTO CIO' CHE NON CI UCCIDE CI RENDE PIU' FORTI
credo che un altro importante aspettosia il seguente:attenzione a non "prestazionalizzare" il rapporto
ci sono vari aspetti che in un rapporto sex vanno considerati e che si intrecciano tra loro
non si deve aver paura a chiedere COSA PIACE ALL'ALTRO E NON SI DVE AVER PAURA A DIRE ALL'ALTRO COSA PIACE A NOI.
la maggior parte dei problemi di coppia -a letto- derivano inovinate un po' da problemi comunicativi
del tipo
a lui piace così...ma io mentre lo facciamo guardo la crepa sul soffitto...ma ho paura a dirglielo...
oppure...a lui piacerebbe tanto fare x
ma non lo dice..sennò chissà che dice lei
a lei piacerebbe ugualmente tanto fare x
ma non lo dice...sennò chissà che pensa lui
....
comunicare serenamente i prorpi desideri,fantasie e ascoltare a nostra volta .
questo dovrebbe dare una svolta...
se il partner non dovesse gradire si possono trovare altre soluzioni che sono eccitanti e gratificanti per entrambi.
se uno dei due partner insiste per fare qualcosa che all'altro proprio non va...potremmo entrare in qualche disturbo di tipo parafiliaco
ed è unpo' una spirale senza ritorno.
bisogna capire SE il partener si eccitasse SOLO esclusivamente in quella e con quella situazione
a quel punto di solito l'altro creca di assecondare.ma si assiste generalemnte-clinicAMente- ad un escalation di situazioni sempre più "trasgressive" in quanto c'è una saturazione .
se sia rriva a ciò..di solito la coppia si rivolge al terapeuta.
ma ripeto che generalmente COMUNICANDO da subito ,generalemnte si arriva a buoni compromessi