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Visualizza risultati del sondaggio: La consulenza psicologica on line. Qual è il tuo punto di vista?

Partecipanti
288. Non puoi votare in questo sondaggio
  • Come Psicologo, ho provato questa modalità, ma non mi è sembrata valida

    14 4.86%
  • Non l'ho mai provata, ma sono scettico sulle sue potenzialità

    135 46.88%
  • Come Psicologo ho provato questa modalità e la ritengo una valida soluzione

    6 2.08%
  • Ritengo che abbia dei vantaggi e delle peculiarità rispetto alla consulenza tradizionale

    60 20.83%
  • Più si va avanti e maggiormente diverrà utilizzata

    70 24.31%
  • Non conosco ciò di cui state parlando ;o)

    12 4.17%
Scelta multipla sondaggio.
Pagina 1 di 6 123 ... UltimoUltimo
Visualizzazione risultati 1 fino 15 di 84
  1. #1

    La consulenza psicologica on line. Qual è il tuo punto di vista?

    Al di là di tutti i punti di vista, rimane un dato oggettivo inconfutabile: sempre più colleghi cominciano a sperimentare questa modalità.

    Sempre più spesso, si trovano siti web che - a volte anche in modo un pò "arraffazzonato" - propongono questo tipo di servizio ai visitatori.

    Qual'è la tua opinione sulla consulenza psicologica on line?
    E teniamo a sottolineare che non si parla - quindi - di psicoterapia e psicodiagnostica on line, proibite dall'Ordine Nazionale.

    Vota il sondaggio e condividi esperienze e pareri in questo thread

    Un saluto,
    la Redazione di OPs

  2. #2
    Partecipante Assiduo L'avatar di skioppy
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    22-10-2004
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    Assisi
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    123
    Non mi sento di condannare a priori questa modalità, penso che in un certo senso sia utile per qulacuno per incominciare a prendere atto delle proprie problematiche e chiedere un "aiuto" anche se nascosto dietro ad uno schermo del pc e da un nickname! Poi sta agli psicologi che fanno uso di tale mezzo ad essere chiari e a spiegare che questo è solo un punto di partenza! Anche se si tratta "solo" di consulenza e non di psicoterapia vera e propria si deve comunque fare attenzione,perché, secondo me, il rischio troppo eccessivo di questo nuovo mezzo può portare ad un ulteriore annullamento delle relazioni (cosa che è già un bel pezzo avanti!!!) invece di promuoverle!
    Ultima modifica di skioppy : 17-05-2006 alle ore 15.33.30
    Martina

  3. #3
    la consulenza (clinica) prevede che ci sia un rapporto, una relazione con lapersona in tutti i suoi aspetti verbali e non, che on-line anche in video chat non potebbro passare, per questo nemmeno considero colleghi quelli che fanno questo, in quanto è evidente che di psicologia clinica o non hanno studiato o non hanno capito nulla. scusate se sono stato offensivo ma è ora che gli psicologi veri inizino a difendere la loro professione con vera professionalità.

  4. #4
    Postatore Compulsivo L'avatar di ste203xx
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    04-08-2003
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    Latina-Roma
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    3,140
    dipende cosa si intende per consulenza, cosa si intende per on-line, dipende per chi, quando, come perché, insomma, dipende...ho votato il sondaggio, ma di preciso non mi riconosco in nessuno degli item, saprei rispondere solo con una definizione più circoscritta di consulenza online

  5. #5
    Postatore Compulsivo
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    08-12-2001
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    Originariamente postato da ste203xx
    saprei rispondere solo con una definizione più circoscritta di consulenza online
    ok, quale sarebbe la tua definizione di "consulenza psicologica", senza l'on line?


    Originariamente postato da zarvincenzo
    la consulenza (clinica) prevede che ci sia un rapporto, una relazione con lapersona in tutti i suoi aspetti verbali e non, che on-line anche in video chat non potebbro passare, per questo nemmeno considero colleghi quelli che fanno questo, in quanto è evidente che di psicologia clinica o non hanno studiato o non hanno capito nulla. scusate se sono stato offensivo ma è ora che gli psicologi veri inizino a difendere la loro professione con vera professionalità.
    beh, se non altro è una posizione ben chiara e decisa

    non sono un clinico e quindi non metto bocca...
    però da psicologo sociale da anni lavoro sull'on line e posso dire che alcune cose vengono perse ed altre se ne possono trovare...
    quindi mi chiedo: è più utile la rimozione oppure la ricerca? è possibile che l'on line abbia alcune positive peculiarità (la "rottura del ghiaccio" è la più ovvia ad esempio)?

    c'è ben altro da fare per difendere la professione... ma anche questo è un punto di vista


    nicola piccinini

  6. #6
    erm.lagana
    Ospite non registrato
    Avete mai pensato di scagliarvi contro il TELEFONO? E' evidente che per telefono non si fa consulenza o psicoterapia, come è evidente che è necessario comunicare con il cliente per diverse esigenze. La comunicazione on line non è altro che un mezzo più potente del telefono che permette anche l'asincronia del messaggio in assenza di uno dei due interlocutori. Prendere posizioni estreme contro uno strumento è stupido. Studiare e testare limiti e potenzialità di un nuovo strumento, nell'ambito circoscritto della ricerca psicologica, significa, nel caso della on line communication, estendere le occasioni di incontro nel rapporto terapeutico: che non saranno comunque mai alternative al setting in presenza.

  7. #7
    Anch'io penso che la relazione di consulenza sia qualcosa di più di uno scambio verbale; implica una relazionalità a 360° che in una consulenza on line non è possibilen riprodurre. Tuttavia la modalità potrebbe essere sfruttata come occasione per un iniziale e timido primo contatto, anche se per esperienza, le consulenze on line non hanno mai riscontri e proseguimenti successivi. Conclusioni? Una modalità diversa, non ottimale ma nemmeno scartabile in assoluto se gestita in maniera sana, competente e costruttiva da parte del consulente-psicologo.

  8. #8
    Partecipante Affezionato L'avatar di stea-holland
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    23-03-2006
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    roma
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    114
    non credo che si possa parlare di consulenza psicologica quando si lavora on-line e come ha detto zarvincenzo credo proprio che gli psicologi clinici dovrebbero iniziare a difendere la dignità del loro lavoro...tra l'altro nessuno ricorda quanto il codice deontologico dice in materia di "on-line"??la consulenza non è possibile, lo strumento on line è utilizzabile come divulgazione informativa, lezioni, ricerca, confronti ma non per la terapia o la consulenza individuale...e allora perche nessuno dice che chi offre una consulenza o una terapia on line sta facendo qualcosa che va contro lo spirito deontologico che dovrebbe appartenere all'intera categoria e quindi sta nuocendo alla categoria stessa???
    stefania

  9. #9
    Postatore Compulsivo
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    Originariamente postato da stea-holland
    tra l'altro nessuno ricorda quanto il codice deontologico dice in materia di "on-line"??la consulenza non è possibile, lo strumento on line è utilizzabile come divulgazione informativa, lezioni, ricerca, confronti ma non per la terapia o la consulenza individuale...
    ehm... scusa se mi permetto di apportare qualche utile informazione... giusto per non fare dei generalismi...

    Il Consiglio Nazionale degli Psicologi ha stabilito che PSICOTERAPIA e PSICODIAGNOSTICA non si posso fare, e ciò vale per tutti gli psicologi iscritti all'Albo, di qualunque regione essi siano.
    http://www.opsonline.it/?m=show&id=172
    Fra l'altro dicendo "le pratiche di attività psicodiagnostica e psicoterapeutica effettuate via Internet potrebbero risultare non conformi ai principi espressi negli artt. 6, 7 e 11 del vigente Codice Deontologico" e non un deciso "risultano"


    L'Ordine del Lazio ha pubblicato un Codice di Condotta in cui afferma che oltre alla psicoterapia e psicodiagnosi, è vietate qualsiasi attività inerente l'art1 della 56/89... quindi anche sostegno...

    Conoscete la situazione in altre regioni?
    Per es. so che in Lombardia si può tranquillamente fare...

    Quindi, cerchiamo innanzitutto di informarci accuratamente sulle fonti a cui intendiamo rivolgerci.


    In secondo luogo è anche curioso che l'Ordine Lazio parli di "attività psicologica di sostegno" (che è art 1) accomunandola al "counseling"

    Ed allora mi chiedo: se il counseling è proprio degli psicologi, come previsto da legge, perché l'ordine permette tutte queste scuole di counseling aperte a tutti?

    A mio avviso questo codice denuncia solo una gran confusione tra gli ambiti e le pratiche degli psicoterapeuti, degli psicologi e dei truffaldini che ci scimmiottano...

    Buona giornata
    nicola

  10. #10
    Partecipante Esperto L'avatar di saperessere
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    Prima che arrivasse internet esisteva una cosa che si chiamava Videotel, in Francia Minitel. Era una specie di chat, anzi diverse chat. Stiamo parlando degli inizi anni '90. Se guardate i giornali di annunci gratuiti, ci trovate gli "Annunci personali", pagine e pagine; depuriamole delle "massaggiatrici e scopriremo che annunci, chat, molti blog, ci danno il senso del livello di solitudine che pervade questo nostro mondo, questa nostra way of life, da molti anni ormai.
    Penso anche che per arrivare al livello di sincerità che l'anonimato garantisce sia necessario un lungo lavoro, soprattutto in termini committenza.
    La committenza penso sia un punto importante. Un'amica psichiatra mi ha sempre detto che coloro che si rivolgono ad un terapeuta, dovrebbero andarne fieri, anzichè vergognarsene, perchè almeno loro hanno il coraggio di farlo.
    E' indubbio che il mezzo informatico si presta a tantissimi abusi e che la fantasia truffaldina in questi casi non ha limiti.
    Penso sia giusta l'osservazione di Nico su cosa intendiamo per consulenza, soprattutto cosa intendiamo per risultati della consulenza. Se una persona non è pronta per richiedere aiuto attraverso un contatto fisico, non credo si possa impedirle di chiedere aiuto in altro modo. Un serio professionista è serio sia nel suo studio, che davanti ad una tastiera.
    Internet ha cambiato il mondo, ha cambiato il modo della gente di avere relazioni. Una coppia su tre si forma su internet. Lo so è avvilente, ma è la realtà con la quale sarà meglio fare i conti, cercando di darci regole nuove, condivise e imposte forse, ma non ignorandola.
    Ultima modifica di saperessere : 18-05-2006 alle ore 17.52.46
    Chi non è impegnato a risorgere, è impegnato a morire. Bob Dylan

  11. #11
    Partecipante Affezionato L'avatar di zibboooo
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    non condivido nella maniera più assoluta queste modalità di consultazione psicologica on-line!!! siamo in una società messa fortemente in crisi per i gravi problemi che i rapporti umani stanno subendo....non ci sono più!!
    e proprio noi, che dovremmo lavorare e parlare di rapporti umani non possiamo costruirne uno del tipo uomo- cyborg! e poi....il transfert dove lo mettiamo?!?!
    io sono uno psicoanalista e non saprei proprio come lavorare attraverso un monitor!
    a voi la palla.
    "Chi ha occhi per vedere e orecchi per intendere si convince che ai mortali non è possibile celare nessun segreto. Chi tace con le labbra chiacchiera con la punta delle dita, si tradisce attraverso tutti i pori.."(S. Freud, 1905)

  12. #12
    Partecipante Esperto L'avatar di wrubens
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    492
    Originariamente postato da nico
    ehm... scusa se mi permetto di apportare qualche utile informazione... giusto per non fare dei generalismi...

    Il Consiglio Nazionale degli Psicologi ha stabilito che PSICOTERAPIA e PSICODIAGNOSTICA non si posso fare, e ciò vale per tutti gli psicologi iscritti all'Albo, di qualunque regione essi siano.
    http://www.opsonline.it/?m=show&id=172
    Fra l'altro dicendo "le pratiche di attività psicodiagnostica e psicoterapeutica effettuate via Internet potrebbero risultare non conformi ai principi espressi negli artt. 6, 7 e 11 del vigente Codice Deontologico" e non un deciso "risultano"


    L'Ordine del Lazio ha pubblicato un Codice di Condotta in cui afferma che oltre alla psicoterapia e psicodiagnosi, è vietate qualsiasi attività inerente l'art1 della 56/89... quindi anche sostegno...

    Conoscete la situazione in altre regioni?
    Per es. so che in Lombardia si può tranquillamente fare...

    Quindi, cerchiamo innanzitutto di informarci accuratamente sulle fonti a cui intendiamo rivolgerci.


    In secondo luogo è anche curioso che l'Ordine Lazio parli di "attività psicologica di sostegno" (che è art 1) accomunandola al "counseling"

    Ed allora mi chiedo: se il counseling è proprio degli psicologi, come previsto da legge, perché l'ordine permette tutte queste scuole di counseling aperte a tutti?

    A mio avviso questo codice denuncia solo una gran confusione tra gli ambiti e le pratiche degli psicoterapeuti, degli psicologi e dei truffaldini che ci scimmiottano...

    Buona giornata
    nicola

    Sulla formazione del counselor : è business fatto da chi direttamente è, in un modo o in un altro, ai vertici del potere.
    Palese conflitto di interessi, a scapito di tutti gli iscritti all' ordine.
    La cosa curiosa è che da un lato si questiona minuziosamente sulla deontologia del couseling on line, dall' altro proprio chi questiona ha permesso la nascita dei counselor, come dire, ci stanno prendendo per...

    Inoltre, è assolutamente ridicolo, anacronistico e controproducente che nell' Europa, unita da anni, si senta parlare degli ordini regionali. Nel Lazio sì, in Lombardia no. Sembra una barzelletta. E' necessaria un' unione per questo punto e tutti quelli che possono nascere.

    Il counseling on-line è un mezzo. Ovviamente non ha la pretesa di sostituire la consulenza vis a vì ma non si può neanche cestinare troppo superficialmente.
    Come ogni mezzo credo abbia alcune potenzialità ed alcune carenze. Se sfruttato nel modo giusto può aiutare veramente l' utente.
    Dal mio punto di vista ha il grande pregio di permettere l' espressione del potenziale paziente senza comprometterlo troppo. Questa potenzialità è anche una carenza, come evidenziato si perdono alcuni messaggi: la CNV e più in generale tutto ciò che l' interazione vis a vì apporta alla pura comunicazione grammaticale.

    Saluti
    Rubens
    "il dubbio è il tarlo del delirio"
    Rubens

  13. #13
    erm.lagana
    Ospite non registrato
    Concordo in pieno con wrubens
    In Italia qualsiasi forma di psicoterapia e psicodiagnostica On Line è vietata e penalmente perseguita.

    Differente la situazione negli states. La responsabilità del tipo di interazione, viene attribuita alla professionalità certificata del terapeuta, non allo strumento di per sè.

    Ad esempio in: http://kspope.com/ethics/email.php vi invito a leggere l'articolo 'Psychologists Use of E-mail with Clients: Some Ethical Considerations' di Kenneth Drude, Ph.D. & Michael Lichstein, Ph.D (August, 2005, issue of The Ohio Psychologist, pages 13-17).
    Se ne deduce la consapevolezza delle enormi potenzialità del counseling On line e dell'estrema diffusione del mezzo.
    Vi ringrazio comunque per il dibattito che si sta sviluppando. Credo che mi documenterò ulteriormente sul tema. Cosa dire..... una discussione virtuale ......... sta avendo influenza sui miei interessi!!

  14. #14
    psycone
    Ospite non registrato
    Non sono così sicuro di quello che afferma zarvincenzo.
    E' vero, la consulenza online al primo impatto può far storcere il naso, ma la questione non è così semplice.
    Essa investe l'interpretazione che abbiamo della tecnica della professione psicologico clinica(ebbene sì, l'interpretazione, perchè non tutti condividono la stessa)
    Infatti, se intendiamo la consulenza clinica (per dirla in breve) come quella relazione professionale che serve il cliente trasformando le emozioni,che egli agisce nella relazione, in pensiero...allora la stessa relazione online può essere praticabile, proprio perchè il lavoro è su quello che viene comunicato (e questo passa eccome), sul senso che si stabilisce attraverso i reciproci rimandi.
    In questo senso l'argomento della presenza concreta non mi appare appropriato
    Più che altro invece, è interessante esplorare i limiti e le potenzialità di un servizio online, per esempio nella possibilità di intercettare nuove domande, su cui orientare una risposta competente:
    per far questo bisogna uscire dalla logica si può o non si può 'applicare' la consulenza clinica, ma affrontare la questione...come si può costruire un servizio competente verso quella clientela che vuole far uso di un aggancio online?, che spontaneamente intende sperimentare/utilizzare questa nuova opportunità?
    Per esempio l'uso di tale opportunità può venire incontro a :
    - clienti che vivono in zone/ambienti piuttosto isolati (anche culturalmente) da un facile accesso ai servizi di psicologia
    - clienti con problematiche altrimenti difficilmente aggangiabili, e in questo senso il mezzo online funge da abbassamento della soglia di accesso
    - clienti che non chiedono, non vogliono, non si aspettano, una risposta clinica/terapeutica, ma semplicemente consulenziale (richiesta di informazioni, consigli, pareri, ect.) quale agito di una richiesta di rassicurazione momentanea, ect.

  15. #15
    COLLEGHI, MA CHE FARESTE ON LINE DARESTE RISPOSTE ON LINE A DOMENDE ON LINE SENZA VOCE, SENZA SAPERE CHI C'è DALL'ALTRA PARTE, MAGARI IN PIù DI UNO, MAGARI ADOLESCENTICHE HANNO UN PROBLEMA, ALLORA IO VI RISPONDO CHE FATE INFORMAZIONE NON CONSULENZA... QUESTA SI PUò FARE MA è ASSURDO PENSARE CHE LA SEMPLICE INFORMAZIONE POSSA AIUTARE CHI HA VERAMENTE BISOGNO DI ESSERE ACCOLTO DI ESSERE CONTENUTO, PERCHè SOFFRE, ALLORA CARI COLLEGHI IL PROBLEMA è CHE CONSULENZA PSICOLOGICA SIGNIFICA UNA SOLO COSA E CHI LA FRAINTENDE O LA GENERALIZZA E PERCHè CIò GLI CONVIENE MAGARI PERCHè STA GIà FACENDO SOLDI SU IONTERNET... UN ALTRA COSA LEGGETE L'ARTICOLO 1 DELL'ORDINAMENTO E VEDETE CHE LA DIAGNOSI DI PUò FARE DA PSICOLOGI, GLI ORDINI ONO FATTI DA NOI PARTECIPATE E FATE VALERE I VOSTRI DIRITTI, L'ORDINE NON PUNISCE LA LEGGE SI , L'ORDINE NON DETTA LEGGE SE NELL'ART. 1 C'è SCRITTO CHE DIAGNOSI SI PUò FARE ALLORA SI.
    UN ULTIMA COSA QUANTI SONO I MEDICI CHE FANNO CONSULENZA ON LINE? E VOI PENSATE CHE QUEL LAVORO SIA COSì DISTANTE DAL NOSTRO? ALLORA NON AVETE QUASI CAPITO NIENTE DI UNIONE PSICHE-SOMA, E LAVORATE CON LE CHIACCHIERE E CHIACCHIERE FATE ON-LINE ANZI NEMMENO VERE CHIACCHIERE, FATE FATTI E QUALLI SI FANNO DAL VIVO

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