Infatti non resto ad aspettare che mi chiamino o che venga pubblicato l'annuncio dei miei sogni; c'è altro dietro.... Facciamo alcuni esempi.
Un mio collega neoabilitato X a caso, tramite contatti familiari e "giocando in casa", trova l'annuncio per lo stage Y a 300€ al mese, sei mesi full-time. Cosa fa? Lo accetta, poiché vive in famiglia, ha comunque una rete familiare/amicale radicata nel territorio e prima o poi la sfangherà con un altro lavoro; la sottospecie di stipendio è solo un'entrata in più. Stessa proposta al sottoscritto... La rifiuto, dato che per sei mesi mi blocco senza possibilità di cercare altri lavori, non pertinenti ma in cui si sia trattati adeguatamente (anche a livello economico); con quel misero rimborso spese ci pagherei a stento l'affitto...
Altro esempio... Un mio collega neoabilitato X a caso, paziente da anni del medico generico Y (spesso anche amici di famiglia), gli va a fare una visita e giacché si trova lascia il suo CV chiedendo di essere preso in considerazione in qualche progetto... Se lo facessi io, fra i due, secondo te il medico chi chiamerebbe? Ovviamente, al medico puoi sostituire qualsiasi altro professionista (avvocato, psichiatra, neurologo etc.)
Altro esempio... Un mio collega neoabilitato X a caso chiede al suo vecchio relatore Y, con cui ha stretto buoni rapporti, di trovargli un posticino da qualche parte. Mi presento io dal professor Y con la stessa richiesta, ma da emerito sconosciuto, solo perché tale prof Y è ammanicato nel settore aziendale... Fra i due il prof chi sceglierebbe secondo te?
Altro esempio... Un mio collega neoabilitato X a caso, amico dello psicologo Y, il quale lavora per la scuola Z, chiede di essere inserito in qualche progetto della scuola Z. Io invece spero di avere un colloquio col preside (forse), proponendomi da emerito sconosciuto e senza "il passaparola" dello psicologo che già ci lavora. Secondo te quale delle due proposte andrà in porto?
Aggiungo che questi non sono esempi da me inventati, ma descrivono persone da me realmente conosciute...
Aggiungo poi che secondo un recente articolo de "la Repubblica" solo il 2% dei neolaureati trova lavoro attraverso agenzie interinali o internet; ufficialmente il 55% (ma secondo me molto di più) se la cava con agganci familiari e raccomandazioni...
Questa non mi sembra propriamente meritocrazia, e come sempre accade nei "giri dei professionisti" ci si tutela a vicenda chiudendosi e non apprezzando un estraneo seppur competente, dando la priorità a chi già si conosce....altro che professionismo...
Chiudo questa mia sterile risposta con una presa di consapevolezza: ho studiato molto più di altri ma provengo dalla famiglia sbagliata, e non gioco in casa; è bene che me ne faccia una ragione e mi rassegni a vedermi passare avanti molta altra gente....