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  1. #16
    Partecipante Veramente Figo L'avatar di Andreuccio M.
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    Riferimento: cosa ne pensate di Jacques Lacan

    ..conosco bene LaCan, l'ho studiato parecchio alla triennale. E' uno psicoanalista molto innovativo che ha apportato dei modi di pensare e delle visioni del tutto nuove, impensabili ed importanti alla psicoanalisi. Nonostante penso che il suo pensiero, ed in generale quello della psicoanalisi, sia un po troppo "filosofico" e a tratti quasi incomprensibile, trovo molto affascinanti ed interessanti.
    L'uragano che mi gira intorno sono solo IO!

    ...OCCHI DRITTI ALL'ORIZZONTE...SULL'ASFALTO LASCIO LE MIE IMPRONTE!

  2. #17
    Partecipante Assiduo L'avatar di joconda77
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    Riferimento: cosa ne pensate di Jacques Lacan

    Ciao! Chi è stato il/la prof che ti ha introdotto a J.L.? Io mi sono specializzata quest'anno all'istituto freudiano ed ho scelto questo percorso perchè ho conosciuto il pensiero di Lacan grazie al docente Massimo Recalcati.

  3. #18
    Partecipante Veramente Figo L'avatar di luigi '84
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    25-03-2008
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    Riferimento: cosa ne pensate di Jacques Lacan

    Citazione Originalmente inviato da Emiliana Visualizza messaggio
    conoscete le sue teorie....?
    non è tra fgli autori più accessibili sicuramente.
    Mi piacerebbe sentire la vostra.
    emi
    Io sono molto legato a Lacan anche se non ne approfondisco direttamente il pensiero.Per quanto mi riguarda è l'ultimo grande autore di quella parte di psicoanalisi che realmente ''pensa'':che invece di rinchiudersi negli spazi spesso soffocanti della clinica si apre ai problemi in senso filosofico.In questo modo Lacan può leggere i problemi dell'occidente in chiavi diverse: dalla linguistica,all'antropologia ecc...Seguendo Freud ma con intenzioni diverse Lacan può destituire l'IO dal ruolo di padrone (quindi in senso anti-cartesiano) e considerarlo come un vero e proprio ''sintomo'':da qui le complesse riflessioni sulla dimensione 'simbolica' (che lo strutturalismo porta avanti) per cui l'Io non è che una complessa trama di simboli dati da una funzione impersonale (inconscia) che determinerebbe l'uomo personalmente e culturalmente.Se l'inconscio si struttura come linguaggio allora ''l'uomo è parlato'' e in questo senso Lacan può dire ancora "Penso dove non sono, dunque sono dove non penso":l'impostazione antiegologica è estremamente presente e ribadita dall'idea che l'IO è ''il sintomo umano per eccellenza,la malattia mentale dell'uomo''.In queste brevi note io rintraccio una forte convergenza col pensiero junghiano secondo cui l'inconscio non è (freudianamente) un mare da prosciugare (''dove era l'es deve subentrare l'io'') ma una istanza,una dimensione,una realtà tipicamente umana che più che essere combattuta con la forza della ragione deve essere ''integrata'' con l'umiltà tipica di chi si trova innanzi all'''inesauribile'': nel ‘sacrificio’ dell’istanza egoica di mantenersi nell’autosufficienza è il senso della ‘funzione trascendente’ e del ‘processo di individuazione’...a parte Jung anche con la psichiatria fenomenologica ci sono punti di incontro notevoli ma non mi sembra il caso di dilungarmi...

    Saluti,
    Luigi

  4. #19
    Partecipante Super Figo L'avatar di ikaro78
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    Riferimento: cosa ne pensate di Jacques Lacan

    Io sono molto legato a Lacan anche se non ne approfondisco direttamente il pensiero.Per quanto mi riguarda è l'ultimo grande autore di quella parte di psicoanalisi che realmente ''pensa'':che invece di rinchiudersi negli spazi spesso soffocanti della clinica si apre ai problemi in senso filosofico.In questo modo Lacan può leggere i problemi dell'occidente in chiavi diverse: dalla linguistica,all'antropologia ecc...Seguendo Freud ma con intenzioni diverse Lacan può destituire l'IO dal ruolo di padrone (quindi in senso anti-cartesiano) e considerarlo come un vero e proprio ''sintomo'':da qui le complesse riflessioni sulla dimensione 'simbolica' (che lo strutturalismo porta avanti) per cui l'Io non è che una complessa trama di simboli dati da una funzione impersonale (inconscia) che determinerebbe l'uomo personalmente e culturalmente.Se l'inconscio si struttura come linguaggio allora ''l'uomo è parlato'' e in questo senso Lacan può dire ancora "Penso dove non sono, dunque sono dove non penso":l'impostazione antiegologica è estremamente presente e ribadita dall'idea che l'IO è ''il sintomo umano per eccellenza,la malattia mentale dell'uomo''.In queste brevi note io rintraccio una forte convergenza col pensiero junghiano secondo cui l'inconscio non è (freudianamente) un mare da prosciugare (''dove era l'es deve subentrare l'io'') ma una istanza,una dimensione,una realtà tipicamente umana che più che essere combattuta con la forza della ragione deve essere ''integrata'' con l'umiltà tipica di chi si trova innanzi all'''inesauribile'': nel ‘sacrificio’ dell’istanza egoica di mantenersi nell’autosufficienza è il senso della ‘funzione trascendente’ e del ‘processo di individuazione’...a parte Jung anche con la psichiatria fenomenologica ci sono punti di incontro notevoli ma non mi sembra il caso di dilungarmi...

    Saluti,
    Luigi
    Beh, l'Io non è 1 complessa trama di simboli per Lacan, è piuttosto l'effetto di molteplici identificazioni immaginarie (bisogna fare attenzione per non perdersi e confondersi nei meandri di un pensiero molto complesso, Lacan non parlava di "simboli", ma di "simbolico" e di "significanti").

    Saluti,
    ikaro

  5. #20
    Partecipante Veramente Figo L'avatar di luigi '84
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    Riferimento: cosa ne pensate di Jacques Lacan

    Citazione Originalmente inviato da ikaro78 Visualizza messaggio
    Beh, l'Io non è 1 complessa trama di simboli per Lacan, è piuttosto l'effetto di molteplici identificazioni immaginarie (bisogna fare attenzione per non perdersi e confondersi nei meandri di un pensiero molto complesso, Lacan non parlava di "simboli", ma di "simbolico" e di "significanti").

    Saluti,
    ikaro
    Infatti io intendevo proprio ciò che dici;l'identificazione immaginaria è un atto 'simbolico' a ben vedere,un processo che esprime bene l'etimologia della parola: simbolico deriva infatti da sym-ballein (mettere assieme,unificare).In senso strutturalista probabilmente ha più importanza questa 'funzione' che genera continuamente la trama dei significanti mentre in senso junghiano ha più importanza il 'prodotto finale' che non dipende tanto da un'istanza dell'io ma dal fatto che esso non sia più che un barlume immerso in una notte infinita e inconscia e tuttavia magmatica e pulsante.
    Forse ho osato troppo con l'accostamento ma mi piace scorgere delle 'relazioni comprensibili' quando analizzo il pensiero dei grandi autori che non sono sovrapponibili certo ma danno adito a svariate interpretazioni.
    Grazie comunque per la dritta ikaro.

    Saluti,
    Luigi

  6. #21
    Partecipante Esperto L'avatar di chiccarella
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    Riferimento: cosa ne pensate di Jacques Lacan

    vi consiglio questo testo:

    WEINRICH H.

    La lingua bugiarda

    Possono le parole nascondere i pensieri
    ?

    Possono le parole nascondere i pensieri? La risposta, un'appassionata arringa contro una diffusa tradizione pessimistica, difende la "verità della lingua" e l'innocenza delle singole parole. Una fitta trama di rapporti lega il tema alla filosofia e alla teologia classiche, alla retorica, alla critica letteraria. Con raffinatezza e ironia Weinrich si muove fra Shakespeare e Goldoni, Platone e Wittgenstein, cita i discorsi di Hitler e Eichmann per approdare alla conclusione che no, le parole non mentono: i segni linguistici sono fatti sia per il bene sia per il male, e dunque l'inganno non è nella lingua, ma sempre nell'uso che se ne fa.

    Buona lettura

    Chicca

  7. #22
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    Riferimento: cosa ne pensate di Jacques Lacan

    Citazione Originalmente inviato da joconda77 Visualizza messaggio
    Ciao! Chi è stato il/la prof che ti ha introdotto a J.L.? Io mi sono specializzata quest'anno all'istituto freudiano ed ho scelto questo percorso perchè ho conosciuto il pensiero di Lacan grazie al docente Massimo Recalcati.
    Io ho studiato LaCan con il professore LoCastro, che è molto conosciuto e fa parte anche lui dell'istituto freudiano di Catania. Comunque conosco Recalcati, ho studiato su suoi libri sempre per clinica.
    L'uragano che mi gira intorno sono solo IO!

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  8. #23
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    Riferimento: cosa ne pensate di Jacques Lacan

    Citazione Originalmente inviato da Andreuccio M. Visualizza messaggio
    Io ho studiato LaCan con il professore LoCastro, che è molto conosciuto e fa parte anche lui dell'istituto freudiano di Catania. Comunque conosco Recalcati, ho studiato su suoi libri sempre per clinica.
    Posso farti una domanda? a me sembra di capire che tu Lacan, l'abbia studiato all'Universita', grazie ad un professore molto noto e ben preparato sull'orientamento specifico. Ma ora, si studia Lacan all'Universita'? Cioè, tutti gli altri Autori, li avete fatti, prima di arrivare a Lacan o avete fatto Freud-Lacan? Oppure era un seminario?
    Scusa, ma indipendentemente da come uno possa considerare J. Lacan, il fatto che in piu' di uno in Sicilia abbiate detto di averlo studiato all'Universita', grazie ad un Prof., suscita qualche interrogativo.
    Mi potresti far capire meglio?
    Grazie
    Gaia

    Tessera n° 15 Club del Giallo

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  9. #24
    Partecipante Super Figo L'avatar di ikaro78
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    Riferimento: cosa ne pensate di Jacques Lacan

    Posso farti una domanda? a me sembra di capire che tu Lacan, l'abbia studiato all'Universita', grazie ad un professore molto noto e ben preparato sull'orientamento specifico. Ma ora, si studia Lacan all'Universita'? Cioè, tutti gli altri Autori, li avete fatti, prima di arrivare a Lacan o avete fatto Freud-Lacan? Oppure era un seminario?
    Scusa, ma indipendentemente da come uno possa considerare J. Lacan, il fatto che in piu' di uno in Sicilia abbiate detto di averlo studiato all'Universita', grazie ad un Prof., suscita qualche interrogativo.
    Mi potresti far capire meglio?
    Grazie
    Non capisco che interrogativo susciti: a Torino se incontri Borgogno -ad esempio- studierai Ferenczi, se incontri Nino Ferro studierai Bion ecc... se incontri un lacaniano non è che incontri solo Freud e Lacan (anche se, in effetti, sono 2 autori per i quali non basta una vita di studio, buona parte dei Seminari di Lacan sono ancora inediti, pensa un po'...), ma è chiaro che quello resta l'asse privilegiato di 1 lacaniano, gli altri autori vengono per lo più interrogati in quanto rientrano nel discorso psicoanalitico e nelle sue diverse articolazioni...

    Saluti,
    ikaro

  10. #25
    Postatore Epico L'avatar di RosadiMaggio
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    Riferimento: cosa ne pensate di Jacques Lacan

    Citazione Originalmente inviato da ikaro78 Visualizza messaggio
    Non capisco che interrogativo susciti: a Torino se incontri Borgogno -ad esempio- studierai Ferenczi, se incontri Nino Ferro studierai Bion ecc... se incontri un lacaniano non è che incontri solo Freud e Lacan (anche se, in effetti, sono 2 autori per i quali non basta una vita di studio, buona parte dei Seminari di Lacan sono ancora inediti, pensa un po'...), ma è chiaro che quello resta l'asse privilegiato di 1 lacaniano, gli altri autori vengono per lo più interrogati in quanto rientrano nel discorso psicoanalitico e nelle sue diverse articolazioni...

    Saluti,
    ikaro

    Grazie ikaro, con il tuo intervento, ho capito meglio; è che essendo Lacan piuttosto difficile da capire, mi sembrava strano potesse essere insegnato bene anche all'Universita'.
    Poi, se invece si tratta di professori che incontri e del fatto che l'insegnamento di psicologia dinamica o simili il cui focus verte pero' sulla stessa, hanno una specifica preparazione, non è niente di nuovo, in effetti;
    ho avuto un lapsus
    Gaia

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  11. #26
    Postatore Epico L'avatar di RosadiMaggio
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    Riferimento: cosa ne pensate di Jacques Lacan

    Citazione Originalmente inviato da ikaro78 Visualizza messaggio
    Non capisco che interrogativo susciti: a Torino se incontri Borgogno -ad esempio- studierai Ferenczi, se incontri Nino Ferro studierai Bion ecc... se incontri un lacaniano non è che incontri solo Freud e Lacan (anche se, in effetti, sono 2 autori per i quali non basta una vita di studio, buona parte dei Seminari di Lacan sono ancora inediti, pensa un po'...), ma è chiaro che quello resta l'asse privilegiato di 1 lacaniano, gli altri autori vengono per lo più interrogati in quanto rientrano nel discorso psicoanalitico e nelle sue diverse articolazioni...

    Saluti,
    ikaro

    Grazie ikaro, con il tuo intervento, ho capito meglio; è che essendo Lacan piuttosto difficile da capire, mi sembrava strano potesse essere insegnato bene anche all'Universita'.
    Poi, se invece si tratta di professori che incontri e del fatto che l'insegnamento di psicologia dinamica o simili il cui focus verte pero' sulla stessa, avendo essi una specifica preparazione, non è niente di nuovo, in effetti;
    ho avuto un lapsus
    Ultima modifica di RosadiMaggio : 24-08-2008 alle ore 21.00.09
    Gaia

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  12. #27
    Partecipante Super Figo L'avatar di francesca63
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    Riferimento: cosa ne pensate di Jacques Lacan

    Citazione Originalmente inviato da ikaro78 Visualizza messaggio
    Beh, l'Io non è 1 complessa trama di simboli per Lacan, è piuttosto l'effetto di molteplici identificazioni immaginarie (bisogna fare attenzione per non perdersi e confondersi nei meandri di un pensiero molto complesso, Lacan non parlava di "simboli", ma di "simbolico" e di "significanti").

    Saluti,
    ikaro
    Ciao Ikaro, come ti avevo detto qualche tempo fa, leggere Lacan e cercare di capirlo è "un incubo". Ma ultimamente ho cercato di farlo e ne ho tratto alcune conclusioni. Apprezza la buona volontà!
    Lacan parte da una intuizione di Heidgger: la psiche umana è in senso essenziale aperta al mondo.Questa intuizione guida la lettura lacaniana di Freud; anzicchè come un sistema chiuso sottoposto alle interferenze di un mondo ostile, Lacan vede la psiche come un entità nella sua essenza formata dai(ed esistente nei suoi) coinvolgimenti nel mondo.Lacan, ha articolato l'idea che, appunto per la nostra apertura al mondo, rimaniamo aggrappati a formulazioni, visioni, oggetti, a cui attribuiamo un senso profondo, pur non sapendo ancora, quale esso sia. Abbiamo la mistica sensazione che ci riguardi, ma non comprendiamo il significato. Ma pur partendo da un coinvolgimento con il mondo, finiamo presto in uno stato di disorganizzazione. Ciò avviene, secondo Lacan, perchè il mondo per noi è occasione di autoinganno. Nel suo saggio sullo specchio, afferma che l'Io si forma sulla base di una percezione errata, di un travisamento.Da un punto di vista psicologico, il bambino nasce prematuramente, è gettato in un mondo che egli non ha ancora gli strumenti per abitare. In particolare, la sua capacità di identificarsi con le immagini visive supera la realtà interna. Quando a 6 mesi riconoscerà la sua imagine nello specchio, vedrà in essa molta più unità di quella che possiede internamente nelle sue frammentate esperienze corporee. Lacan Usa lo specchio come metafora rispecchiante della madre: nel guardare il figlio, la madre proietta fantasie inconsce di ciò che egli è e che superano la vivente realtà psichica del bambino, e la deformano.La madre lo vede come un individuo molto più unitario di quello che è in realtà, ma il bambino si identifica con quell'immagine unitaria e con ciò comincia a costruire un Io alienato da sè.
    Quindi l'unità del soggetto è una forma di falsità, l'occultamento di una sottostante, e più vera, condizione di vuoto e di disorganizzazione.
    Di conseguenza la psicoanalisi lacaniana deve disvelare tale falsa unità: si parla di falso sè, di personalità come- se. Tutti conosciamo uomini che non sono che il guscio dell'essere umano. Lacan sostiene che quella di essere una forma di falsità e di autoalienazione è la caratteristica essenziale dell'Io.
    Ma ci si può chiedere: perchè per il bambino vedere la sua immagine come un qualcosa di unitario, non dovrebbe rientrare in sano processo di integrazione e di accudimento materno, grazie al quale acquisisce una unità utenticamente sua? Ma con Lacan o ci si adegua o si lascia perdere....
    Ciao
    FRANCESCA

    Potranno tagliare tutti i fiori ma non fermeranno mai la primavera....(P. Neruda)

  13. #28
    Partecipante Super Figo L'avatar di ikaro78
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    Riferimento: cosa ne pensate di Jacques Lacan

    Ma con Lacan o ci si adegua o si lascia perdere....
    Questa è buona ! Però non ho capito se ti sei adeguata o hai lasciato perdere... Scherzo, eh!! Appena ho un po' di calma provo a risponderti!

    A presto!
    ikaro

  14. #29
    Partecipante Assiduo L'avatar di _FrAnCeScA__
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    Riferimento: cosa ne pensate di Jacques Lacan

    Ciao a tutti!!
    Io sono iscritta ancora alla magistrale, ma ho intenzione di proseguire la formazione sul versante lacaniano...diciamo che xò sono ancora parecchio "ignorante" in materia, nel senso che ho seguito dei seminari a Torino e lavoro presso un ente ad impronta lacaniana.
    Ho letto i testi che avete consigliato, ma da quale iniziare x avere bene le idee chiare?
    grazie a tutti
    ciauzzzz
    _Il MiO NoN è Un CaMmInO Ma La DaNzA TrIbALe di Un BaLLeRiNo BeNdAtO, CoN QuALcHE LiViDO__

    "Quel che parla nell'uomo va ben al di là della parola, fino a penetrare i suoi sogni, il suo essere e il suo organismo stesso"
    J.Lacan

  15. #30
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    Riferimento: cosa ne pensate di Jacques Lacan

    Citazione Originalmente inviato da _FrAnCeScA__ Visualizza messaggio
    Ciao a tutti!!
    Io sono iscritta ancora alla magistrale, ma ho intenzione di proseguire la formazione sul versante lacaniano...diciamo che xò sono ancora parecchio "ignorante" in materia, nel senso che ho seguito dei seminari a Torino e lavoro presso un ente ad impronta lacaniana.
    Ho letto i testi che avete consigliato, ma da quale iniziare x avere bene le idee chiare?
    grazie a tutti
    ciauzzzz
    Secondo me è molto buono il testo Jacques Lacan di Recalcati e Di Ciaccia. Conosco personalmente Recalcati e la sua chiarezza espositiva si rispecchia bene nel libro, che troverai difficile in alcuni passaggi, ma molto chiaro in altri. Fa un po' di storia di Lacan, dei suoi concetti principali e di come essere analista.
    Buona lettura!
    Se sei di milano avrei un altro consiglio da darti...di dove sei?

    "L'amore è dare all'Altro ciò che non si ha"

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