Psicologia giuridica, Cabras

[psicociobin]

e credo che sia tutto il testo per i non frequentanti

[Alexxx00]

ragazze, ho saputo dell'esistenza di una dispensa di psicologia giuridica della cabras... ma è da fare anche quella?
vi prego ditemi di no... in questa dispensa ci sono argomenti tipo empowerment, teoria dell'anomia, teoria dell'ettichettamento, teoria del controllo sociale, teoria dell'apprendimento sociale, la devianza come azione comunicativa... vi prego ditemi che all'esame occorre portare solo il suo libro e il manuale... il programma è già infinito così.. se qualcuna sa qualcosa, per favore mi illumini...

[psicociobin]

la dispensa è per chi ha frequentato quest'anno

[Alexxx00]

ah, ok... grazie... allora io non la devo portare...questa si che è una bella notizia... mi ci sarebbe mancata solo quella...

[psicociobin]

già...!!!è vastissimo il programma, non so come farò a ricordare tutti gli argomenti

[sconsina]

[Alexxx00]

ragazze, nelle domande che sono segnate qui ho visto che in un appello ha chiesto la devianza... dove la trovo di preciso... io nel manuale non l'ho trovata... ma forse sono tropo stanca e non ci ho fatto caso per questo... mi aiutate voi?grazie grazie

[psicociobin]

Originariamente postato da [Alexxx]
ragazze, nelle domande che sono segnate qui ho visto che in un appello ha chiesto la devianza... dove la trovo di preciso... io nel manuale non l'ho trovata... ma forse sono tropo stanca e non ci ho fatto caso per questo... mi aiutate voi?grazie grazie

sui testi d'esame non lo trovi da nessuna parte...io ho qualcosa dagli appunti delle lezioni!
ho riportato qualcosina sul pc e te lo posto

[Alexxx00]

saresti davvero gentile... ti mando la mail in pm?

[psicociobin]

la devianza è un fenomeno che si presta ad essere definito in diversi modi a seconda dell’approccio teorico di riferimento. Secondo il senso comune è deviante chi non rispetta le norme che la maggioranza delle persone condivide e rispetta . Le norme sono delle regole che disciplinano la condotta umana allo scopo di garantire una pacifica convivenza, possono essere implicite ed esplicite, ossia non dichiarate e dichiarate, questa distinzione implica nella definizione di devianza due diverse accezioni: devianza in senso stretto e devianza in senso criminale. Coloro i quali violano norme scritte o verbali che non hanno valore di legge sono semplicemente devianti, mentre coloro i quali che trasgrediscono norme aventi valore di legge sono criminali.
Devianza e criminalità non sono la stessa cosa, il concetto di devianza è un concetto ampio che può includere anche la criminalità, mentre la criminalità non include necessariamente la devianza (esempio i reati dei colletti bianchi sono compiuti da persone che rispettano le norme sociali ma che commettono dei reati), è il fenomeno per il quale vengono violate norme dello stato.
Se si segue l’approccio medico la devianza è intesa come una patologia, tale definizione si basa sulle categorie di sano malato, si ascrive il comportamento deviante ad un categoria di tipo patologico. Questa è una concezione molto diffusa in ambito scientifico, numerose sono le correnti di studio che identificano la devianza come il prodotto di disturbi psichiatrici o di personalità. Definire la devianza come patologia significa individuare una patologia che è causa della condotta deviante.
Questa è una definizione restrittiva perché significa valutare che cosa possa determinare la patologia e come questa possa incidere sulla difficoltà del soggetto di rispettare norme condivise socialmente.
La devianza può essere definita anche come dato statistico, come un qualcosa che appartiene ad una minoranza di soggetti, cioè persone che non rispettano le norme decise da una maggioranza.
Un ulteriore modo di concepire la devianza è considerarla come una realtà osservabile, tale approccio più naturalistici porta a valutare ciò che è deviante e ciò che è normale all’interno di una realtà specifica in cui le persone stabiliscono a partire da determinate norme condivise solo in quel momento ciò che è normale e ciò che è deviante.
Per ultimo la devianza viene definita come un processo (approccio psicologico), è ciò che è disfunzionale all’interno di un processo che conduce ad un risultato. Sulla base del presupposto che ogni condotta umana è finalizzata al raggiungimento di uno scopo, ciò che è funzionale al raggiungimento dello scopo è normale mentre è deviante ciò che è disfunzionale al raggiungimento dello scopo.
La disfunzionalità o funzionalità delle azioni è intesa all’interno di processi comunicativi, cognitivi e comportamentali.
Definire la devianza non è compito facile, tra gli studiosi non esiste un accordo, risulta utile tenere conto di tutti i contributi sulla devianza per avere in mente la sua complessità.
È utile chiedersi se è possibile essere totalmente normali o totalmente devianti, in realtà tale quesito ha un senso perché l’essere devianti è una componente della persona, non si può non essere devianti, è normale esserlo. Ognuno di noi conosce quali sono le soglie di devianza che può accettare. Essere sempre conformi alle norme implica rigidità, la devianza sottintende maggiore flessibilità della condotta e del pensiero, implica innovazione e cambiamento.

[kyoko226]

la devianza cmq è nelle dispense dei frequentanti per quello nn l'hai trovata!se nn ricordo male per chi nn ha frequentato nn c'è!

[Alexxx00]

ok, perfetto... grazie mille

[sconsina]

sono fusa e la giornata è ancora lunga...

[dj81]

Sapete a che pagina sono le domande suggestive e la legge di pechino?

Ho saputo che all'esame chiede anke domande a imbuto e a tunnel ma non le trovo nel libro...sapete in che pagine son?grazie

[sconsina]

la legge di pechino a pag 22 del suo libro