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Visualizzazione risultati 1 fino 5 di 5
  1. #1
    ***betty
    Ospite non registrato

    discussione sul counselling

    Ciao a tutti, apriamo una discussione sul counselling?mi sembra un'idea molto buona iniziare a fare consulenza solo con l'abilitazione, così initanto fai esperienza, guadagni e capisci qual'è la scuola che fa per te. Ma secondo voi come si inizia a livello burocratico,intendo e poi solo con la laurea e un anno di tirocinio si può fare una consulenza? vorrei anche capire meglio cosa si intende per consulenza..a chi posso rivolgermi per capirci qualcosa? scusate le domande forse stupide ma solo chiedendo si può imparare.

  2. #2
    Postatore Epico L'avatar di Andalucia
    Data registrazione
    31-05-2005
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    7,678
    ciao...io ritengo che seppur introduttiva come tecnica, il counselling ci mette di fronte delle persone e, come tali, hanno diritto alla massima preparazione e competenza.
    Non ritengo, pertanto, il counselling un "qualcosa con cui cominciare"...
    Lucia


  3. #3
    ***betty
    Ospite non registrato
    Ciao, guarda che la preparazione è di base, anzi la supervisione di qualcuno esperto, sono molto spaventata dal fare errori con le presone che hanno bisogno di aiuto, ma devi per forza iniziare da qualche parte e per forza con i pazienti, l'importante è sapere cosa sai e cosa non sai fare.

  4. #4
    Postatore Compulsivo L'avatar di ste203xx
    Data registrazione
    04-08-2003
    Residenza
    Latina-Roma
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    3,140
    l'importante è anche sapere come ti [b] percepiscono [b] i potenziali clienti-pazienti, nel senso che puoi dire quanto vuoi di "fare counseling", studiarti tutte le definizioni da "manuale", magari spararti pure i vari corsi commerciali, sventolando l'annessa pseudo-certificazione... ma il cliente cosa "recepisce"?
    I clienti dello psicologo non sono praticamente mai i clienti intellettuali di quelli che appaiono nei ''casi clinic relati'', ma possono essere immigrati, persone con la 5a elementare o semplicemente professionisti di altri campi che non sanno di psicologia (o ne sanno nella misura in cui hanno sentito Morelli nei salotti televisi, cioè ne hanno un'immagine distorta), non possono stare lì a studiarsi cos'è il counseling per capire se puoi risolvere il loro problema o no... Diglielo chiaramente, in modo comprensibile anche a una persona con la 3a elementare.

    Ognuno può spararti una definizione di counseling, toh, quasi quasi milevo pure io 'sto sfizio... : "fare counseling" significa "facilitare dei processi" e pitipum pitipam... ti sconfinfera come definizione ? Poi però ti arriva un cliente "messo male" e voglio ridere... . Cioè: se impostiamo la questione sul "cosa è il counseling", andiamo sul filosofico, e iniziamo una serie di "pippe" fine a se stesse (è già successo), e alla fine non ti chiarisci affattocosa vuoi/puoi fare, per chi, in che modo, con quali obiettivi, in quali tempi.

    Pochi filosofeggiamenti dunque: di che problema vuoi occuparti? Innanzitutto, circoscrivi l'area problematica di cui vuoi occuparti, senza buttarti subito sul patologico: problemi di coppia? Crisi adolescenziali? Ecc.

    Una volta che hai circoscritto l'area, non ti buttare solo sui colloqui individuali, mica è l'unica modalità di intervento dello psicologo! Ci sono i gruppi, quindi organizza un gruppo, un corso, un incontro divulgativo... è cmq un contesto più protetto, perché una relazione a due è troppo "violento" come impatto per chi inizia (è troppo difficile gestire le proposte collusive del cliente, persino esperti psicologi ogni tanto vacillano...). Durante il gruppo e dopo, c'è chi ti farà domande, e in quell'occasione potrai sperimentarti nel fare counseling più rivolto al singolo, nel fare le tue prime consulenze.

    Anzi, prima (e contemporaneamente) l'organizzare gruppi, puoi fare esperienza come "osservatrice", per renderti conto davvero di come le persone "vivono" quel tale problema, che è molto diverso da come lo studi sui manuali (che leggerai in abbondanza e in continuazione). Ad esempio, se decidi di occuparti di problemi di coppia, vai sui forum a tema, dove la gente si sfoga dei suoi problemi di coppia, e leggi cosa dice, e pensa a come risponderesti e a come agiresti se quella persona fosse venuta in carne e ossa nel tuo studio (così sperimenti i tuoi punti forza e i tuoi limiti). In più, rompi le balle a tutte le coppie che conosci, interrogando amici, parenti, la parrucchiera, il salumiere di fiducia . Così farai pure girare la voce che ti occupi del tal problema e inizi ad attirare clienti

  5. #5
    Partecipante Affezionato L'avatar di momona78
    Data registrazione
    24-05-2006
    Residenza
    olbia
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    85
    Originariamente postato da ***betty
    Ciao, guarda che la preparazione è di base, anzi la supervisione di qualcuno esperto, sono molto spaventata dal fare errori con le presone che hanno bisogno di aiuto, ma devi per forza iniziare da qualche parte e per forza con i pazienti, l'importante è sapere cosa sai e cosa non sai fare.

    Ciao! Anche a me sembra un "qualcosa da cui e con cui iniziare", anche se non partirei immeditamente all'attacco con colloqui individuali, forse in questi casi gioca una buona parte anche l'esperienza!
    Per Betty: io stava pensando di iscrivermi alla scuola biennale di Obiettivo psicologia.Tu per caso hai fatto qualche scuola e sei si che impressione di ha dato?
    Fammi sapere...ciao...

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