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  1. #1
    Partecipante
    Data registrazione
    05-03-2005
    Residenza
    provincia Varese
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    53

    valutazione della motivazione

    Ciao a tutti.
    Dovrei sviluppare o utilizzare un questionario di autovalutazione che mi permetta di comprendere aspetti del clima di un gruppo lavorativo (già esistente) riguardanti il livello di motivazione e di soddisfazione lavorativa. Poichè arrivo dalla psicologia dello sviluppo non so da che parte cominciare. Qualcuno mi aiuti

  2. #2
    Matricola
    Data registrazione
    07-12-2005
    Messaggi
    26
    ...ad esempio "cedendo" il lavoro a qualche collega esperto del settore!! ...
    Scusa per la risposta brusca, non è una critica rivolta direttamente a te, ma su questo forum non faccio altro che trovare richieste di informazioni su come fare una cosa che non fa parte del proprio campo di attività. Capisco che il lavoro è poco e bisogna cercare di adattarsi, ma ritengo che specializzarsi su un campo e fornire la propria professionalità su quello sia la cosa migliore da fare. Dobbiamo imparare a metterci nell'ottica della rete di professionisti che si scambiano commesse e clienti, in nmodo tale da offrire un servizio il più professionale possibile, e non essere dei tuttologi, che fanno tutto e "male" o con poca cognizione di causa. ... per forza poi la gente pensa a noi psicologi come a persone poco preparate e poco professionali!!
    ... se un mio cliente chiede l'analisi del clima aziendale la faccio, se michiede la selezione la faccio, perchè queste sono le attività che svolgo prevalentemente e sulle quali ritengo di avere una buona preparazione, ma se cominciano a chiedermi prevenzione di burnout o interventi legati al mobbing, non improvviso qualcosa, bensì passo la palla a chi su quel campo ha più esperienza di me ... eppure sono argomenti che riguardano anch'essi la psicologia del lavoro!! ... preferisco delegarli ad una collega ... così oltre a far lavorare anche un collega, garantisco al cliente un servizio serio e professionale. ... è chiaro che il collega fa lo stesso quando quelcuno gli chiede di fare una selezione ... .... ... se continuiamo a coltivare ognuno il proprio orticello non arriveremo mai da nessuna parte ragazzi!!!! ... scusa per lo sfogo, non è mia intenzione essere scortese, ma proprio oggi ho avuto a che fare con il lavoro improvvisato di un collega incompetente ... e questo getta discredito nei confronti di tutta la categoria!! ...

  3. #3
    Partecipante Assiduo L'avatar di raffina
    Data registrazione
    25-02-2002
    Residenza
    MILANO
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    123
    Ahimè... mi dispiace ma anche la penso come Paperinik...
    E' pur vero che la legge non distingue un indirizzo dall'altro (siamo tutti abilitati a svolgere un'unica professione, quella di psicologo), ma la coscienza dovrebbe farlo...

  4. #4
    arkady03
    Ospite non registrato
    Raffaellas, c'è un libro della Laura Borgogni, Efficacia organizzativa (Guerini editore), che presenta la metodologia e i risultati di un indagine sul livello di motivazione del personale in una Organizzazione.
    Un altro testo è Salute organizzativa di Avallone (edizione Raffaello cortina).
    Le bibliografie in essi contenute sono molto esaustive.
    Puoi sempre fare ricerche in internet e trovi un sacco di materiale, sia sul clima, sia sulla motivazione al lavoro.

  5. #5
    Partecipante
    Data registrazione
    05-03-2005
    Residenza
    provincia Varese
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    53
    Grazie mille ad arkady03 ma avevo già provveduto da sola visto che essere più specializzati in un ambito non significa che non si possa imparare nulla di un altro ambito. Auguri per chi lavora a compartimenti stagni e non è in grado di realizzare un sapere più globale ed eccletico...

  6. #6
    Partecipante Assiduo L'avatar di raffina
    Data registrazione
    25-02-2002
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    MILANO
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    123
    Mi dispiace Raffaellas che te la sia presa...
    Credo che tu abbia frainteso, perchè quello che hai riassunto ("Chi lavora a compartimenti stagni e non è in grado di realizzare un sapere più globale ed eccletico...") non era il pensiero di nessuno o, almeno, certamente non il mio.
    A mio parere una cosa però è ampliare le proprie competenze in ambiti attigui a quello in cui ci si è specializzati, altra cosa è uscire dal proprio ambito e toccare ambiti ignoti ("Poichè arrivo dalla psicologia dello sviluppo non so da che parte cominciare...").
    Non credo che tu saresti d'accordo a portare la tua macchina a riparare da un imbianchino che per ampliare i suoi ambiti di competenza si sperimenta come meccanico per la prima volta...
    In ogni caso mi dispiace davvero: non ho risposto alla tua richiesta perchè non possedevo quelle informazioni, altrimenti le avrei condivise come ho sempre fatto perchè in fondo, come ho già detto, credo che sia una valutazione che ciascuno deve fare per sè...

  7. #7
    Partecipante Esperto L'avatar di saperessere
    Data registrazione
    13-10-2005
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    Ferrara
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    425
    Originariamente postato da raffaellas
    Grazie mille ad arkady03 ma avevo già provveduto da sola visto che essere più specializzati in un ambito non significa che non si possa imparare nulla di un altro ambito. Auguri per chi lavora a compartimenti stagni e non è in grado di realizzare un sapere più globale ed eccletico...
    Il mio avvocato mi ha appena consigliato di rivolgermi ad un altro, perchè lui di diritto del lavoro non sa niente. Eppure è avvocato da molti anni, con un grosso studio con altri 5 colleghi.
    E' normale tra professionisti scambiarsi i clienti. Non significa lavorare a compartimenti stagni: è questione di immagine e professionalità.
    Il "sapere globale" non si improvvisa, richiede molti anni di studi, esperimenti e..... clienti. Va comunque perseguito. Penso che dovremmo riflettere sulla colleggialità, come fanno altre categorie di professionisti, vedi medici, avvocati, ingegneri, ed altri che in forma associata, nel massimo rispetto, si specializzano e diventano complementari, all'interno dello stesso studio.
    Altri più sopra hanno detto le stesse cose, forse meglio di me. Io personalmente non sono geloso di metodi e conoscenze. Se un collega mi chiama e mi chiede di aiutarlo in un settore che non conosce sono ben felice in cambio della reciprocità. Immagina l'impatto di uno studio associato di psicologi, ognuno con diverse competenze. Oltre a ridurre i costi di mantenimento pro capite, farebbe dire alla gente: "Guarda, anche gli Psicologi si associano. Ma allora sono prefessionisti come gli altri". Con un po' di umiltà riusciremmo a fare molta cultura sulla professione. Ne abbiamo tanto bisogno....

  8. #8
    Partecipante Assiduo L'avatar di vivaladomenica
    Data registrazione
    29-03-2006
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    roma
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    146
    Originariamente postato da saperessere
    Il mio avvocato mi ha appena consigliato di rivolgermi ad un altro, perchè lui di diritto del lavoro non sa niente. Eppure è avvocato da molti anni, con un grosso studio con altri 5 colleghi.
    E' normale tra professionisti scambiarsi i clienti. Non significa lavorare a compartimenti stagni: è questione di immagine e professionalità.
    Il "sapere globale" non si improvvisa, richiede molti anni di studi, esperimenti e..... clienti. ....

    Sono d'accordissimo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

    lo psicologo spesso e volentieri è considerato una figura inutile proprio a causa delle esperienze negative causate da chi si improvvisa...esperto, purtroppo (a saperlo prima) non basta la laurea non basta il tirocionio e men che mai l'abilitazione a fare un bravo psicologo (nel suo campo) questa maledetta idea che lo psicologo debba saper fare un po' di tutto poi!!!!!



    è vero che l'esperienza si fa lavorando, ma non a spese dell'intera categoria!!!!!!

  9. #9
    Partecipante Assiduo L'avatar di orsogatto
    Data registrazione
    18-08-2005
    Residenza
    Torino
    Messaggi
    155
    cut - è vero che l'esperienza si fa lavorando, ma non a spese dell'intera categoria!!!!!! - cut

    ...e degli utenti, aggiungerei!

  10. #10
    ***betty
    Ospite non registrato
    Ciao, sono daccordo sul fatto che bisogna essere competenti soprattutto in un settore, ma almeno per quello che mi riguarda ora dopo il tirocinio sto cercando qualunque strada mi dia una speranza di un'occupazione anche la psicologia del lavoro(vengo dal clinico)perchè settorializzarsi a priori rischia di renderti disoccupato. cioè vedi dove qualcuno ti dà una possibilità e poi magari ti settorializzi. sbaglio?

  11. #11
    Partecipante Figo L'avatar di Doni
    Data registrazione
    16-12-2002
    Residenza
    Bologna
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    957
    Non sbagli, ma non ci si può nemmeno fare l'esperienza sulle spalle della gente o della categoria.
    A volte ho l'impressione che chi viene dal clinico veda la psicologia del lavoro come un settore di serie B, sul quale ci si può buttare chiunque.
    Ebbene, io vengo dallo sperimentale, ma per riuscire a lavorare bene nella psico del lavoro ho iniziato già con il tirocinio, ho fatto un master e un corso finanziato, lavoro nel settore ormai da 4 anni, e credo di avere ancora moltissimo da imparare!!!
    La psicoanalisi è un mito tenuto in vita dall'industria dei divani (W. Allen)

  12. #12
    pepper
    Ospite non registrato
    beh Raffaellas... a questo punto ti consiglio di partire dal tuo livello di motivazione e soddisfazione lavorativa!!
    Scusami ma non penso che accettare un incarico di cui non si hanno le necessarie competenze possa aumentare la propria motivazione ecc. ecc.

  13. #13
    Partecipante Esperto L'avatar di Silfanya
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    02-01-2006
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    Mogliano Veneto
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    292
    Sono d'accordo con paperinik e tutti coloro che ha proseguito su quell'opinione.
    Io ho studiato 5 anni psic del lavoro e sto facendo tirocinio in un centro di orientamento in cui principalmente si occupano di orientamento all'università, ma ho per fortuna avuto occasione di tenere parti di seminari per gli universitari, hanno anche il servizio di assistenza psicologica.
    Sono felicissima perchè posso imparare da persone SPECIALIZZATE nel loro settore: quando devo chiedere qualcosa sulla consulenza psicologica vado "dal clinico", quando devo chiedere per l'orientamento allo studio vado da "quella dello sviluppo" per sapere sull'orientamento al lavoro, vado dalla psicologa del lavoro, per la formazione e selzione a uno specializzato in questo.
    Io non mi permetterei mai di improvvisarmi psicologa clinica, per rispetto del mio collega che ne sa sicuramente di più e della persona che prenderei in giro (oltre che me stessa).

    Secondo me settorializzarsi a priori non rende disoccupati, a mio modo di vedere può portare solo che maggiore professionalità. Quel che rende disoccuoati è il NON capire che c'è sempre da imparare.
    http://formazionevenezia.blogspot.cominformazioni su come scrivere un curriculum vitae, una lettera di presentazione, presentarsi al colloquio di lavoro, reinserirsi nel mercato del lavoro, corsi di formazione finanziati...

  14. #14
    Partecipante Assiduo L'avatar di vivaladomenica
    Data registrazione
    29-03-2006
    Residenza
    roma
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    146
    Originariamente postato da Silfanya
    Sono d'accordo con paperinik e tutti coloro che ha proseguito su quell'opinione.
    Io ho studiato 5 anni psic del lavoro e sto facendo tirocinio in un centro di orientamento in cui principalmente si occupano di orientamento all'università, ma ho per fortuna avuto occasione di tenere parti di seminari per gli universitari, hanno anche il servizio di assistenza psicologica.
    Sono felicissima perchè posso imparare da persone SPECIALIZZATE nel loro settore: quando devo chiedere qualcosa sulla consulenza psicologica vado "dal clinico", quando devo chiedere per l'orientamento allo studio vado da "quella dello sviluppo" per sapere sull'orientamento al lavoro, vado dalla psicologa del lavoro, per la formazione e selzione a uno specializzato in questo.
    Io non mi permetterei mai di improvvisarmi psicologa clinica, per rispetto del mio collega che ne sa sicuramente di più e della persona che prenderei in giro (oltre che me stessa).

    Secondo me settorializzarsi a priori non rende disoccupati, a mio modo di vedere può portare solo che maggiore professionalità. Quel che rende disoccuoati è il NON capire che c'è sempre da imparare.

    sono d'accordissimo, non ci si può improvvisare psicologi del lavoro se si è fatto il clinico, la motivazione (avere un'occupazione ) la capisco, ma che professionalità si offre? si rischia di fare dei gravi errori e compromettere la fiducia verso tutti quegli psicologi del lavoro che hanno le competenze per quel ruolo.... insomma non ci rubiamo il lavoro tra noi!!!!!!!!!!!!!!!

  15. #15
    Partecipante Esperto L'avatar di sarasarafr
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    27-03-2006
    Messaggi
    327
    ...inoltre aggiungerei...
    visto che concordo sul fatto che i nostri colleghi di clinico ci considerano di serie B...ci lascino fare i lavori di serie B!!!io non farei MAI lo psicologo clinico e sarei ben contenta di delegare nel caso mi venisse fatta una richiesta!
    settorizzarsi vuol dire specializzarsi in una professione e questo da valore...non vuol dire farlo per sempre!!!
    hai fatto sviluppo?bene!!!non ti da più soddisfazione lavorare con i bambini?

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