"Scenze"... mi immagino gli "scenziati"...Originariamente postato da DolceStella
a roma alla salesiana la facoltà si chiama Scenze dell'educazione..ma come corso di psicologia!
Buona vita
Guglielmo
"Scenze"... mi immagino gli "scenziati"...Originariamente postato da DolceStella
a roma alla salesiana la facoltà si chiama Scenze dell'educazione..ma come corso di psicologia!
Buona vita
Guglielmo
Dott. Guglielmo Rottigni
Ordine Psicologi Lombardia n° 10126
Originariamente postato da willy61
"Scenze"... mi immagino gli "scenziati"...
Buona vita
Guglielmo
ciao a tutti
da quel che so io che in qualche modo lavoro a stretto contatto con loro, vi posso dire che gli educatori professionali son molto in gamba qui da noi perchè aiutano noi psicologi e medici nella terapia supportiva con pazienti affetti da shizofrenia....
però da qui ad essere paragonati come noi, mi spiace ma purtoppo non hanno le giuste competenze... diciamo che come figura stanno più vicina a quelle delle infermiere, nel senso che l'infermiere aiuta il medico e in teoria l'educatore affianca lo psicologo.... io la penso così per la mia esperienza... poi non so...
ciao a tutti
Accidenti..qui mancano solo le scale gerarchiche che stabiliscano i rapporti tra psicologi, educatori, avvocati civilisti, logopedisti ed architetti...Originariamente postato da peggy2005
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diciamo che come figura stanno più vicina a quelle delle infermiere, nel senso che l'infermiere aiuta il medico e in teoria l'educatore affianca lo psicologo.... io la penso così per la mia esperienza... poi non so...
ciao a tutti
Scusate ma ho l'impressione che qui la confusione ideativa regni sovrana. L'educatore e lo psicologo sono due professioni totalmente differenti, con funzioni proprie ad ognuna di esse, modi di lavorare e ,mi permetto, modelli epistemologici differenti nell'approcio con gli utenti o pazienti con i quali si lavora. E date le premesse non vedo dove possano esserci rapporti di sorta di subordinazione. Penso proprio che chi porta con sè concezioni di quel genere abbia un'idea ben poco chiara dei rapporti tra la propria professione e quella svolta da altri; ma cosa ancor più grave e rischiosa, un'immagine decisamente confusa del lavoro da svolgere in un gruppo di equipe multidisciplinare. In questi contesti penso sia bene che ognuno svolga la propria professione nella giusta autonomia; si parla in definitiva di un lavoro nell'ambito del sociale; non della corsia di un'ospedale.
Grazie Luisa Miao ho le idee più chiare adesso
I Cani amano gli amici e mordono i nemici, a differenza degli esseri umani, incapaci di amore puro.Sigmund Freud
Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a coloro che sognano di notte soltanto.....
Ciao,anche io non sapevo bene cosa facesse l'educatore,quindo ho raccolto delle info,anche da psicologi che lavorano con gli educatori.
La figura dell'educatore è importantissima,specialmente quando si tratta di famiglie multiproblematiche,la psicoterapia da sola è inutile.I risultati si vedono con il tempo,mentre l'educatore interviene subito nelle famiglie ed è in grado di fornire informazioni importantissime per lo psicologo,cose che vede dentro la famiglia e che i pazienti in terapia non diranno mai,perchè per loro sono normali,addirittura uno psicologo mi ha detto che ottengono più risultati gli educatori che gli psicologi e che lavora in equipe è fonfamentale.Attenzione però l'educatore non è un baby- sitter,o qualcosa del genere,quelli formati e preparati,hanno delle conoscenze tali da poter interagire e comprendere la materia psicologica e sanno dove cercare i problemi all'interno di una famiglia,insegnano ai membri a relazionarsi fra loro e fanno un lavoro costante e giornaliero con le famiglie.Lo psicologo li vede,quando va bene 1 volta alla settimana,e la solo psicoterapia non è sufficiente per certe problematiche.Anche gli educatori che lavorano in casa famiglia,sono indispensabili per aiutare lo psicologo,passano parecchie ore con i minori,per non parlare di quelli che lavorano nelle carceri,per esempio nel minorile...lo psicologo vede il minore auitore di reato saltuariamente,l'educatore interagisce ogni giorno ed diventa fondamentale per lo psicologo e l'approccio terapeutico che si porterà avanti.
Io ero troppo ignorante in materia,e pensavo che fosse una specie di baby-sitter,avevo proprio sottovalutato questa figura professionale.Comunque basta sapere come stanno le cose...e rivalutare certe figure professionali,che meritano davvero.
ah ah ah che confusione ragazzi....
sembrano le battaglie tra pezzenti per accaparrarsi un tozzo di pane...
ah ah ah...
e che disinformazione.
Perdonate l'arroganza ma con i "mia cugina mi ha detto...." "ho sentito...." "medico vs infermieri" si rischia decisamente di cadere nel ridicolo...
ah ah ah...
io ho la prima laurea in Scienze dell'Educzione con indirizzo per Educatori Professionali Extrascolastici e sto conseguendo la Triennale in Psicologia.
Credetemi: il 90% di ciò che ho letto dietro sono per lo più un ottimo elenco di luoghi comuni.
Consiglio di dare un occhiata alla legislazione in materia (vedi Set....) e di vedere come funzionano le equipe multiprofessionali prima di lanciarsi in oziose diatribe su "chi può o non può" o peggio ancora su "chi è meglio".
prima è bene conoscere, con siurezza, poi si può anche esporre un parere.
il proprio però, non quello dell'"amica" o della "cugina".
(ps: "spacciarsi" per una figuraa professionale senza esserne in possesso del titolo è punito dalla legislazione italiana ed internazionale... attenta cugina!!!)
ah ah ah
no no, non franintendetemi, non intendevo polemizzare anzi.
Ma è veramente da anni che continuo a leggere e sentire giudizi tranciati con l'accetta basati spesso più su un contagio emozionale che non su dati reali.
e nel frattempo sia i colleghi pedagogisti che quelli psicologi sono costretti a prostituire la propria dignità professionale ed umana con contratti co.co.co da 8 euro l'ora lordi o a fare rispettivamente le alterne funzioni senza averne le pertinenze.
questo mi rattrista.
io presiedo uno società coopertiva con sede in Oristano e la mia equipe è costituita da pedagogisti, pedagogista clinici, psicologi, psicoterapeuti, mediatori e consulenti familiari, avvocati penalisti e civilisti.
non solo si può ma, a mio parere, si deve lavorare in equipe multiprofessionali.
da soli si ha solo una parte di visione delle problematiche e solo in equipe si può fornire un servizio al cliente che sia professionale ed esaustivo.
Hai proprio ragione! io sono laureata in Scienze dell'Educazione e sto prendendo la seconda in Psicologia e di lavori per educatori... bè ..molto pochi!
caspita però! tua cugina riesce a svalutare 2 facoltà in un sol colpo la sua (Scienze dell'educazione) perché questa frase nasconde implicitamente la convinzione che Psicologia sia più importante, e Psicologia perché per diventare psicologi bisogna studiare ben 6 anni (3+2+1 tirocinio + eds ).
Sono d'accordo sui post che avete scritto, in più aggiungo anche una considerazione epistemologica: l'Educatore si avvale di un modello di riferimento di tipo comportamentista, perché deve agire a livello dei comportamenti (da quelli di tutti i giorni, anche i più elementari, a quelli più elaborati, tipo imparare a lavorare il legno per acquisire abilità professionali, ecc..).
C'è anche un gran dibattito sul comportamentismo (M. Armezzani - Esperienza e significato nelle scienze psicologiche - cap. 2) secondo cui non apparterrebbe alle scienze psicologiche, perché il prefisso -psico presuppone che ci si occupi di eventi interni, mentre il comportamento è osservabile direttamente proprio perché esterno. Lo stesso Watson disse che nella sua disciplina "il comportamento viene studiato per proprio conto, diventando oggetto di una scienza completamente separata e indipendente [dalla psicologia]".
Lo Psicologo invece, proprio in virtù dell'oggetto di studio (la psiche) si avvale di teorie e di metodi che sono orientati verso il mondo interno.
Insomma, psicologo e educatore si occupano di 2 ambiti diversi, non serve fare a gara su chi è più importante o utile, perché sono 2 professioni che si completano a vicenda e devono interagire tra di loro, specialmente oggi che si tende sempre di più a lavorare in equipe.
Ultima modifica di Johnny : 28-07-2008 alle ore 12.16.23
da educatore (laurea quadriennale in scienze dell'educazione+tirocinio) e psicologo in fieri (triennale+specializzazione in corso) direi che il post che sta qui sopra ha pienamente centrato la risposta!
perfetta!
riguardo "la cugina"...Dio mio...forse non ha proprio proprio le idee chiarissime su quale titolo di studio abbia conseguito
ne deduco che non stia lavorando, perchè appena metti piede nel far west del lavoro "vero" i tuoi limiti e le ue peculiarità ti si piantano pienamente nel cervello!
la domanda è: se educatore è uguale a psicologo, perchè ci sono due lauree con nomi diversi???
e la seconda domanda è, del tutto personale, allora perchè sto prendendo la seconda laure in psicologia???
Per come la vedo io (psicologo che lavora come educatore), per il laureato in psicologia proporsi come educatore è solo un modo per trovare lavoro più facilmente (o per trovare lavoro del tutto).
Hanno ragione gli educatori che si sentono defraudati della propria professione, così come noi ci sentiamo defraudati quando un laurato in economia fa la selezione del personale.
Si tratta di due figure ingannevolmente vicine ma non sovrapponibili, che possono (e devono) lavorare in un'equipe multidisciplinare, ma possiedono competenze e modelli di riferimento diversi.
Io per lavorare da educatore, ho dovuto praticamente "reinvertarmi" (con pazienza e umiltà) e talvolta occorre che qualcuno mi ricordi qual'è invece il mio titolo di studio!
"Il tempo vola e noi no. Strano sarebbe se noi volassimo e il tempo no: il cielo sarebbe pieno di uomini con l'orologio fermo" (A. Bergonzoni)