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  1. #61
    Postatore OGM L'avatar di willy61
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    Riferimento: differenza tra educatore e psicologo

    Citazione Originalmente inviato da armomarx Visualizza messaggio
    innanzitutto non ho mai detto che la riabilitazione in ambito psichiatrico e scienze della felicità sono la stessa cosa. Ho solo affermato che sono due corsi di laurea che non riflettono una reale differenza tra professioni (tecniche di riab. psichiatrica non si differenzierebbe da una specializzazione in psichiatria, scienze della felicità si commenta da sé)
    Premesso che ci possiamo anche dare del tu (siamo colleghi e stiamo discutendo su un forum, non ad una riunione aziendale), io non sono d'accordo.
    Sarà perché sono un vecchio "tecnico" (nel senso che, prima di fare lo psicologo ho lavorato come tecnico di laboratorio e tecnico in produzione), ma "tecnico della riabilitazione psichiatrica" e "psichiatra" non sono la stessa cosa.

    Sto accompagnando, proprio in questo periodo, un signore che - a forza di vecchia romagna - si è procurato una bella sindrome di korsakoff. Una di quelle cose affascinanti (per chi le osserva) che si incontrano solo sui libri di scuola. Hai presente il mitico "paziente H.M." dei corsi di neuroscienze? Ecco, una cosa del genere.
    Memoria a breve termine, zero. Capacità di apprendere, conservata. Tempo massimo di latenza di un ricordo: 35 secondi. Lo incontro una volta ala giorno, per tre ore, da aprile. Quando mi vede, mi sorride e mi chiede chi sono.

    Che faccio con lui? Cerco di fare in modo che le sue abilità e capacità residue non vadano a quel paese. Lo aiuto a cucinare, a tenere la casa minimamente in ordine, ci chiacchiero, lo accompagno dal medico, gli ricordo i farmaci. E cerco di tenere i contatti con la sua famiglia, di farli un po' discutere e ragionare, di diminuire un po' le loro difficoltà. E' un lavoro da educatore, non da psicologo. Ma se riesco a farlo non è certo per le informazioni o le conoscenze acquisite alla facoltà di psicologia, né per quelle apprese nella scuola di specializzazione. E' perché ho fatto le stesse cose con mia nonna, per anni, tempo fa.
    In più ci ho aggiunto un po' di tecnologia, ma costruire un ambiente facilitato non me lo avevano insegnato da nessuna parte.

    Sinceramente, fossi stato un educatore, avrei fatto la metà della fatica.

    Voglio dire che ci sono cose, che si chiamano "tecniche", che sono altamente specifiche di ogni singola professione, e che non si imparano in cinque minuti.
    E che non vanno disprezzate, perché sono quelle cose lì che ti consentono di lavorare.



    Citazione Originalmente inviato da armomarx Visualizza messaggio
    Voglio però sottolineare questa cosa molto importante, altrimenti rischio di essere frainteso: non nego assolutamente che in una comunità o in un centro psicologi ed educatori si ritrovano a svolgere mansioni diverse. Anzi, ne sono ben consapevole perchè l'ho visto anche io fare. Quello che voglio affermare però è che secondo me una figura basterebbe per fare entrambe le mansioni, e secondo me tra i due è proprio lo psicologo, perchè ha più competenze e perchè il piano di studi dell' educatore non ha niente di speciale (insomma quello che ho detto sopra). Quando ho visto un educatore fare qualcosa di diverso, era sempre qualcosa imparato lì per lì alla comunità, come insegnare ai bambini come usare coltello e forchetta o invogliarli a prendersi cura della loro igiene.
    Ma, se le cose sono così intercambiabili, perché non potrebbe essere l'educatore a fare quel che fa lo psicologo?
    In fondo, come dici, "una figura basterebbe per entrambe le mansioni", no?

    Già mi pare di udire le grida di dolore... Ma se una relazione logica è biunivoca...


    Citazione Originalmente inviato da armomarx Visualizza messaggio
    non sto dicendo tutte queste cose per "patriottismo professionale", perchè quando è stato il momento mi sono scagliato anche pesantemente verso la mia laurea (basta leggersi i miei post per avere conferma). Le affermo perchè sono stufo di tutti questi corsi e corsetti vari che non solo fregano gli studenti ma appesantiscono il mercato del lavoro e il settore sanitario con figure ridondanti e quasi indistinguibili l'una dell' altra (quindi inutili).
    Sui corsi di laurea inutili ti do perfettamente ragione. Ma non includo Scienze dell'Educazione tra questi.

    Buona vita
    Dott. Guglielmo Rottigni
    Ordine Psicologi Lombardia n° 10126

  2. #62
    Partecipante Super Esperto L'avatar di Axamer Ibk
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    Riferimento: differenza tra educatore e psicologo

    Citazione Originalmente inviato da armomarx Visualizza messaggio
    innanzitutto non ho mai detto che la riabilitazione in ambito psichiatrico e scienze della felicità sono la stessa cosa. Ho solo affermato che sono due corsi di laurea che non riflettono una reale differenza tra professioni (tecniche di riab. psichiatrica non si differenzierebbe da una specializzazione in psichiatria, scienze della felicità si commenta da sé)

    poi fammi tu un esempio di questi contenuti "speciali" di scienze dell' educazione, così mi aiuti a capire se ho detto qualcosa di sbagliato. Ti premetto però che, oltre ad aver visionato diversi piani di studi tra scienze dell' educazione e scienze della formazione, dalla mia ho anche tre esami dati tra pedagogia e scienze dell' educazione. Questo per dirti che prima di averti espresso l'opinione che mi hai criticato sopra mi sono informato. Non sono solito sparare sentenze in modo superficiale.




    Mi deve perdonare se le sembrerò caustico, ma non mi risulta che a scienze dell' educazione si insegni a coltivare un orto ed a piallare una porta. Al massimo si insegna a rispettare i turni in un gruppo di discussione, ma quella è una cosa che insegnano anche a Psicologia (e almeno dalle mie parti la insegnano proprio agli psicologi clinici). E torniamo così sempre allo stesso punto di prima.

    Voglio però sottolineare questa cosa molto importante, altrimenti rischio di essere frainteso: non nego assolutamente che in una comunità o in un centro psicologi ed educatori si ritrovano a svolgere mansioni diverse. Anzi, ne sono ben consapevole perchè l'ho visto anche io fare. Quello che voglio affermare però è che secondo me una figura basterebbe per fare entrambe le mansioni, e secondo me tra i due è proprio lo psicologo, perchè ha più competenze e perchè il piano di studi dell' educatore non ha niente di speciale (insomma quello che ho detto sopra). Quando ho visto un educatore fare qualcosa di diverso, era sempre qualcosa imparato lì per lì alla comunità, come insegnare ai bambini come usare coltello e forchetta o invogliarli a prendersi cura della loro igiene.

    non sto dicendo tutte queste cose per "patriottismo professionale", perchè quando è stato il momento mi sono scagliato anche pesantemente verso la mia laurea (basta leggersi i miei post per avere conferma). Le affermo perchè sono stufo di tutti questi corsi e corsetti vari che non solo fregano gli studenti ma appesantiscono il mercato del lavoro e il settore sanitario con figure ridondanti e quasi indistinguibili l'una dell' altra (quindi inutili).
    il tuo post mi ha ricordato quanto spesso gli psicologi si scandalizzino (giustamente) quando un medico o uno psichiatra pontifica dicendo che il nostro corso di studi non e' "speciale". Ancora peggio quelli che aggiungono che una figura (psichiatra con abilitazione come psicoterapeuta) e' piu' che sufficiente per entrambe le mansioni dato che lo psichiatra ha piu' "competenze"

    Cerchiamo di evitare svalutazioni banali del tipo "il mio giocattolo e' piu' bello del tuo".......psichiatra>psicoterapeuta>psicologo>edu catore>operatore OSS eccetera eccetera. Molto piu' maturo accettare e rispettare le differenze di ciascuna figura
    Ultima modifica di Axamer Ibk : 23-11-2012 alle ore 00.31.09

  3. #63
    Partecipante Esperto L'avatar di armomarx
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    Riferimento: differenza tra educatore e psicologo

    Citazione Originalmente inviato da Axamer Ibk Visualizza messaggio
    il tuo post mi ha ricordato quanto spesso gli psicologi si scandalizzino (giustamente) quando un medico o uno psichiatra pontifica dicendo che il nostro corso di studi non e' "speciale". Ancora peggio quelli che aggiungono che una figura (psichiatra con abilitazione come psicoterapeuta) e' piu' che sufficiente per entrambe le mansioni dato che lo psichiatra ha piu' "competenze"

    Cerchiamo di evitare svalutazioni banali del tipo "il mio giocattolo e' piu' bello del tuo".......psichiatra>psicoterapeuta>psicologo>edu catore>operatore OSS eccetera eccetera. Molto piu' maturo accettare e rispettare le differenze di ciascuna figura

    Vorrei dare il mio ultimo contributo a questo tema, perchè altrimenti diventerei ripetitivo e ciò va contro le buone regole del forum di ops. Quindi risponderò in due punti:

    1. Allo stato attuale della formazione in psicologia, io la penso esattamente come questi medici che pontificano. E non sono medico, sono uno studente di psicologia ad un passo dalla laurea. Secondo me, sempre allo stato attuale della formazione in psicologia, hanno ragione loro.

    2. Io non svaluto la persona che ha scelto di intraprendere il percorso di educatore, assistente sociale, psicologo, OSS, ecc. ecc. Io svaluto i percorsi formativi in sè per sè, poichè sono stati creati in modo ambiguo, superficiale e senza tenere conto degli accavallamenti di competenze con altre professioni, incuranti delle conseguenze che tali scelte avrebbero avuto su noi studenti. Questo accavallamento di competenze ha delle enormi ricadute sul lavoro di tutti i giorni, sia per quanto riguarda le nostre possibilità di lavoro, sia per quanto riguarda l'utenza che difficilmente ha una visione completa delle differenze tra ciascuna figura.

    Quindi, sempre secondo me, non è immaturo avere uno sguardo critico su questi percorsi formativi. Anzi, sempre secondo me, è molto più rischioso fare finta di niente o trovare differenze artificiose che nel mondo del lavoro, almeno quello in cui vivo io, nessuno rispetta.


    Se qualcuno volesse continuare questa dicussione con me, mi può scrivere in privato. A me può fare solo piacere
    la complessità di un argomento non giustifica l'uso di un linguaggio difficile e articolato nell' esporlo al pubblico.

  4. #64
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    Riferimento: differenza tra educatore e psicologo

    Citazione Originalmente inviato da armomarx Visualizza messaggio
    Vorrei dare il mio ultimo contributo a questo tema, perchè altrimenti diventerei ripetitivo e ciò va contro le buone regole del forum di ops. Quindi risponderò in due punti:

    1. Allo stato attuale della formazione in psicologia, io la penso esattamente come questi medici che pontificano. E non sono medico, sono uno studente di psicologia ad un passo dalla laurea. Secondo me, sempre allo stato attuale della formazione in psicologia, hanno ragione loro.

    2. Io non svaluto la persona che ha scelto di intraprendere il percorso di educatore, assistente sociale, psicologo, OSS, ecc. ecc. Io svaluto i percorsi formativi in sè per sè, poichè sono stati creati in modo ambiguo, superficiale e senza tenere conto degli accavallamenti di competenze con altre professioni, incuranti delle conseguenze che tali scelte avrebbero avuto su noi studenti. Questo accavallamento di competenze ha delle enormi ricadute sul lavoro di tutti i giorni, sia per quanto riguarda le nostre possibilità di lavoro, sia per quanto riguarda l'utenza che difficilmente ha una visione completa delle differenze tra ciascuna figura.

    Quindi, sempre secondo me, non è immaturo avere uno sguardo critico su questi percorsi formativi. Anzi, sempre secondo me, è molto più rischioso fare finta di niente o trovare differenze artificiose che nel mondo del lavoro, almeno quello in cui vivo io, nessuno rispetta.


    Se qualcuno volesse continuare questa dicussione con me, mi può scrivere in privato. A me può fare solo piacere
    Il paradosso e' che dici di svalutare percorsi formativi di altri corsi/professioni quando non hai nemmeno finito il tuo ....quindi a miglia e miglia dal mondo del lavoro e delle specializzazioni

    Sulla necessita' di uno sguardo critico sono in completo accordo: non sullo svalutare gratuitamente
    Ultima modifica di Axamer Ibk : 01-12-2012 alle ore 18.48.42

  5. #65
    Partecipante Esperto L'avatar di armomarx
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    Riferimento: differenza tra educatore e psicologo

    Citazione Originalmente inviato da Axamer Ibk Visualizza messaggio
    Il paradosso e' che dici di svalutare percorsi formativi di altri corsi/professioni quando non hai nemmeno finito il tuo ....quindi a miglia e miglia dal mondo del lavoro e delle specializzazioni

    Sulla necessita' di uno sguardo critico sono in completo accordo: non sullo svalutare gratuitamente

    1. "ad un passo dalla laurea" significa che devo finire di scrivere la tesi e di consegnare i documenti in segreteria. I miei 39 esami già me li sono lasciati alle spalle.

    2. esperienze nel mondo del lavoro e delle specializzazioni si hanno già prima della laurea (tirocinio, volontariato, incontri, ecc.). Dove sta scritto che bisogna aspettare di laurearsi prima di poter parlare di ciò che si è già visto in queste esperienze? c'è la censura per caso prima dell' esame di Stato per psicologi?

    3. svalutare gratuitamente almeno per me significa offendere senza argomentare. Mi pare invece nel mio caso di aver argomentato abbastanza il perchè delle mie opinioni. Ho citato i piani di studi, ho citato il lavoro che ho visto fare ad operatori diversi del campo, ho citato le esperienze degli altri. Che devo fare più?

    4. Per piacere evitiamo di metterla sul personale, che non è intellettualmente onesto. Cerchiamo di controbattere opinione per opinione.
    Ultima modifica di armomarx : 06-12-2012 alle ore 15.10.13
    la complessità di un argomento non giustifica l'uso di un linguaggio difficile e articolato nell' esporlo al pubblico.

  6. #66
    L'avatar di issia.ti
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    Riferimento: differenza tra educatore e psicologo

    Cerchiamo di rimanere in topic! Evitiamo attacchi personali e polemiche che portano a perdere il tema del thread. Grazie
    ...il vero oro non tintinna e non brilla....ma luccica al sole e nitrisce al buio....

    «Alice: "Per quanto tempo è per sempre?" Coniglio bianco: "A volte, solo un secondo".»

    "Se tu conoscessi il Tempo bene quanto me, non parleresti di sprecarlo, come se fosse una cosa. Perchè non lo è".




    REGOLAMENTO DI OPS!!!!

  7. #67
    Partecipante Super Esperto L'avatar di Axamer Ibk
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    Riferimento: differenza tra educatore e psicologo

    Citazione Originalmente inviato da issia.ti Visualizza messaggio
    Cerchiamo di rimanere in topic! Evitiamo attacchi personali e polemiche che portano a perdere il tema del thread. Grazie
    Concordo sul fuori tema ma, ti chiedo perdono, fatico a vedere attacchi personali. Se una persona argomenta un'idea usando come base esperienze personali o opinioni che derivano da esperienze personali e' ovvio che qualora si voglia contestare tale tesi (e penso di averlo fatto in modo civile) si fara' riferimento a suddette esperienze! Mi sembra parte di una normale dialettica piu' che un attacco 'ad personam'.

    Se un amico mi dice che non gli piace la cucina italiana dopo averla provata 4 volte gli contestero' il fatto che il suo giudizio potebbe essre lacunoso dato che si basa su un'esperienza limitata ...chiedo venia per l'excursus
    Ultima modifica di Axamer Ibk : 07-12-2012 alle ore 20.24.20

  8. #68
    L'avatar di issia.ti
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    Riferimento: differenza tra educatore e psicologo

    Non fraintendermi, il mio rimprovero era riferito ad entrambi, è chiaro che, se uno dei due utenti contesta di essere stato accusato e/o offeso da attacchi personali, si finisce per creare un totale botta e risposta sulla veridicità e autenticità delle polemiche e delle affermazioni. Il mio intento è solo quello di frenare questo comportamento per non perdere l’argomento del thread

    In generale, non è del tutto sbagliato fondare la propria opinione su esperienze personali, o su un breve percorso formativo. Quest’ultimo non preclude comunque il fatto che una persona possa essersi adeguatamente informata. Io personalmente mi trovo nella stessa situazione di armomarx, anche se onestamente non la penso come lui. Anche io non ho terminato il mio percorso, sono anzi piuttosto agli inizi, ma nel lavoro ho avuto a che fare più volte con entrambe le figure in questione. Lavoro in una struttura ricettiva, quindi non ho pienamente la consapevolezza dell’operato di queste persone aldilà dei progetti che hanno seguito qui. Ritengo però che le due figure, seppur con finalità differenti, possano a loro volta completarsi, ma con una “pecca” in più per l’educatore, non me ne vogliano, quando operano senza la piena consapevolezza del loro paziente. Cosa che invece ritengo possa avere uno psicologo.
    Mi è capitato, ad esempio, di seguire un ragazzo, che tramite un’importante associazione regionale, è stato mandato nella struttura per cui lavoro, a conseguire alcune ore di lavoro per compensare alcuni “problemi comportamentali” che gli impediscono di vivere normalmente come altri ragazzi della sua età. Conoscevo già questo ragazzo, e ho avuto modo di osservare già da prima i suoi scompensi, che non erano solo comportamentali. Ma non ho le competenze per poterle esaminare ed emettere una “diagnosi”.
    Quello che mi ha sorpreso è che, parlando con le varie educatrici che lo accompagnavano da noi, nessuna di loro aveva consapevolezza di questi problemi. Avevano solo il compito di “educare” questo ragazzo a compiere le più comuni attività della vita di tutti i giorni.
    Infine, quoto a pieno quanto scrive Willy più indietro

    Citazione Originalmente inviato da willy61 Visualizza messaggio
    Sto accompagnando, proprio in questo periodo, un signore che - a forza di vecchia romagna - si è procurato una bella sindrome di korsakoff. Una di quelle cose affascinanti (per chi le osserva) che si incontrano solo sui libri di scuola. Hai presente il mitico "paziente H.M." dei corsi di neuroscienze? Ecco, una cosa del genere.
    Memoria a breve termine, zero. Capacità di apprendere, conservata. Tempo massimo di latenza di un ricordo: 35 secondi. Lo incontro una volta ala giorno, per tre ore, da aprile. Quando mi vede, mi sorride e mi chiede chi sono.

    Che faccio con lui? Cerco di fare in modo che le sue abilità e capacità residue non vadano a quel paese. Lo aiuto a cucinare, a tenere la casa minimamente in ordine, ci chiacchiero, lo accompagno dal medico, gli ricordo i farmaci. E cerco di tenere i contatti con la sua famiglia, di farli un po' discutere e ragionare, di diminuire un po' le loro difficoltà. E' un lavoro da educatore, non da psicologo. Ma se riesco a farlo non è certo per le informazioni o le conoscenze acquisite alla facoltà di psicologia, né per quelle apprese nella scuola di specializzazione. E' perché ho fatto le stesse cose con mia nonna, per anni, tempo fa.
    In più ci ho aggiunto un po' di tecnologia, ma costruire un ambiente facilitato non me lo avevano insegnato da nessuna parte.

    Sinceramente, fossi stato un educatore, avrei fatto la metà della fatica.

    Voglio dire che ci sono cose, che si chiamano "tecniche", che sono altamente specifiche di ogni singola professione, e che non si imparano in cinque minuti.
    E che non vanno disprezzate, perché sono quelle cose lì che ti consentono di lavorare.

    Ma, se le cose sono così intercambiabili, perché non potrebbe essere l'educatore a fare quel che fa lo psicologo?
    Se anche nel percorso formativo delle due figure ci possono essere dei parallelismi, questo non vuol dire che ognuno di noi abbia la possibilità di scegliere il percorso più facile per raggiungere una meta, e poi possa fare quello che vuole. Lo psicologo avrà il suo compito, e l'educatore ne avrà un altro. Potranno forse incontrarsi, ma ognuno avrà le proprie responsabilità.
    Ultima modifica di issia.ti : 10-12-2012 alle ore 16.48.05
    ...il vero oro non tintinna e non brilla....ma luccica al sole e nitrisce al buio....

    «Alice: "Per quanto tempo è per sempre?" Coniglio bianco: "A volte, solo un secondo".»

    "Se tu conoscessi il Tempo bene quanto me, non parleresti di sprecarlo, come se fosse una cosa. Perchè non lo è".




    REGOLAMENTO DI OPS!!!!

  9. #69
    Partecipante Super Esperto L'avatar di Axamer Ibk
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    Riferimento: differenza tra educatore e psicologo

    Citazione Originalmente inviato da issia.ti Visualizza messaggio
    Non fraintendermi, il mio rimprovero era riferito ad entrambi, è chiaro che, se uno dei due utenti contesta di essere stato accusato e/o offeso da attacchi personali, si finisce per creare un totale botta e risposta sulla veridicità e autenticità delle polemiche e delle affermazioni. Il mio intento è solo quello di frenare questo comportamento per non perdere l’argomento del thread
    nessuna critica, svolgi giustamente il tuo ruolo di moderazione

    Citazione Originalmente inviato da issia.ti Visualizza messaggio
    In generale, non è del tutto sbagliato fondare la propria opinione su esperienze personali, o su un breve percorso formativo. Quest’ultimo non preclude comunque il fatto che una persona possa essersi adeguatamente informata.
    assolutamente si: pero' se una contestazione ad una opinione personale viene vista come attacco personale allora ogni dibattito diventa impossibile. Ogni opinine espressa in base ad esperienze personali rischia di divenire simile ad una tautologia

    Citazione Originalmente inviato da issia.ti Visualizza messaggio
    Se anche nel percorso formativo delle due figure ci possono essere dei parallelismi, questo non vuol dire che ognuno di noi abbia la possibilità di scegliere il percorso più facile per raggiungere una meta, e poi possa fare quello che vuole. Lo psicologo avrà il suo compito, e l'educatore ne avrà un altro. Potranno forse incontrarsi, ma ognuno avrà le proprie responsabilità
    Concordo in pieno....e aggiungo che accettare le diversita' non significa astenersi dal mantenere un 'occhio critico'.
    Purtroppo il problema (almeno c'era quando ero ancora in italia) e' che nei luoghi di lavoro c'e' molta confusione sui ruoli e su 'chi' fa 'cosa'. La cosa terribile e' il caso di colleghi psicoterapeuti che no trovando lavoro sono stati costretti a reinventarsi come educatori (e' ancora possibile?)...per la gioia dei datori di lavoro che hanno personale iper qualificato a prezzi di saldo Alcuni oserebbero parlare di sfruttamento
    Ultima modifica di Axamer Ibk : 11-12-2012 alle ore 13.25.49

  10. #70

    Riferimento: differenza tra educatore e psicologo

    L'educatore si occupa anche di orientamento. Vedete le statistiche istat. Informatevi e non parlate a vanvera. Lo psicologo sta al medico come l'educatore all'infermiere??? Ma state scherzando??? Che razza di psicologi siete se avete tanta superbia? Il pedagogista si occupa anche e soprattutto di progettazione, gestione degli interventi formativi, educativi e riabilitativi, sempre nel suo ambito, oltre che di consulenza e di tant'altro.

  11. #71

    Riferimento: differenza tra educatore e psicologo

    Ed io ho fatto esami di neurofisiologia, medicina sociale, igiene, criminologia, psicologia generale, psicologia dello sviluppo ecc. Non ho competenze medico-psicologiche??? Non mi sognerei mai di definirmi una psicologa, ma voi non vi azzardate di definirvi educatori o pedagogisti.

  12. #72
    L'avatar di Haruka
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    Riferimento: differenza tra educatore e psicologo

    E per fortuna che la moderatrice aveva appena scritto:
    Citazione Originalmente inviato da issia.ti Visualizza messaggio
    Cerchiamo di rimanere in topic! Evitiamo attacchi personali e polemiche che portano a perdere il tema del thread. Grazie
    Per quanto ci si possa sentire punti sul vivo, non facciamoci prendere dalla rabbia rimaniamo in toni civili sul thread per cortesia

  13. #73
    Johnny
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    Riferimento: differenza tra educatore e psicologo

    Citazione Originalmente inviato da maritasmile Visualizza messaggio
    L'educatore si occupa anche di orientamento. Vedete le statistiche istat. Informatevi e non parlate a vanvera. Lo psicologo sta al medico come l'educatore all'infermiere??? Ma state scherzando??? Che razza di psicologi siete se avete tanta superbia? Il pedagogista si occupa anche e soprattutto di progettazione, gestione degli interventi formativi, educativi e riabilitativi, sempre nel suo ambito, oltre che di consulenza e di tant'altro.
    Citazione Originalmente inviato da maritasmile Visualizza messaggio
    Ed io ho fatto esami di neurofisiologia, medicina sociale, igiene, criminologia, psicologia generale, psicologia dello sviluppo ecc. Non ho competenze medico-psicologiche??? Non mi sognerei mai di definirmi una psicologa, ma voi non vi azzardate di definirvi educatori o pedagogisti.
    fissa l'immagine per 30 secondi e datti una calmata



    hai competenze medico-psicologiche ma non sei né medico né psicologo.
    Nessuno psicologo si azzarda a definirsi educatore né pedagogista, solo che in Italia esistono gli Ordini professionali e alcuni compiti devono essere svolti solo ed esclusivamente da chi ha un certo TITOLO (il titolo lo si acquisisce col tirocinio + Esame di Stato); ad esempio se non sei medico non puoi prescrivere i farmaci, se non sei ingegnere non puoi svolgere i compiti che soono a lui esclusivi.

    VOI (educatori, pedagogisti, ecc... ecc...) siete fortunati perché quando hanno istituito l'ordine degli Psicologi (1989) per vari motivi (lobby?) non hanno definito chiaramente quali sono gli atti tipici dello PSICOLOGO e quindi fino ad oggi varie figure (educatori, pedagogisti, ma anche molti altri in tanti altri contesti oltre a quello assistenziale e sanitario) continuano a svolgere mansioni che in teoria dovrebbero essere dello psicologo.

    L'unico ambito che hanno definito bene è quello della psicoterapia perché la possono svolgere anche i medici (ampiamente rappresentati in parlamento e potere forte) , tutte le altre mansioni tipiche dello psicologo non psicoterapeuta invece (e sono tantissime) le hanno lasciate al vento.
    Finalmente oggi c'è una commissione che si sta occupando di questo, di definire gli atti tipici dello psicologo.

    Viceversa noi psicologi veniamo pian piano esclusi dai vari contesti in cui dovremmo lavorare. E' il mondo che va al contrario.

    Ce l'hai con gli Ordini? Ok allora aboliamoli tutti, avvocati-notai-commercialisti inclusi (gli Ordini-casta); e non sempre a prendersela con quelli più sfigati, ad es. taxisti e psicologi.
    Ultima modifica di Johnny : 13-08-2013 alle ore 11.33.16

  14. #74

    Riferimento: differenza tra educatore e psicologo

    Io non ce l'ho ne con gli psicologi ne con gli ordini. Ognuno deve fare il suo lavoro senza invadere quello degli altri. Non credi? In questo sito ho letto tanti psicologi con tanta naturalezza dicono di fare il lavoro degli educatori sapendo di invadere il campo degli educatori/pedagogisti, ammettendolo. Ti sembra corretto? La formazione per questo lavoro è diversa. Ci sono tante professioni che non hanno un ordine e sono più che rispettate senza invasioni di campo. Il vostro ordine è nato recentemente, ricordatevelo. Per motivi che non sto qui a dire c'è un ritardo nell'istituzione di un ordine,ma non significa che non verrà istituito. Poi con la legge monti anche le professioni non regolamentate sono state riconosciute a livello di legge.

  15. #75
    Johnny
    Ospite non registrato

    Riferimento: differenza tra educatore e psicologo

    Citazione Originalmente inviato da maritasmile Visualizza messaggio
    Io non ce l'ho ne con gli psicologi ne con gli ordini. Ognuno deve fare il suo lavoro senza invadere quello degli altri. Non credi? In questo sito ho letto tanti psicologi con tanta naturalezza dicono di fare il lavoro degli educatori sapendo di invadere il campo degli educatori/pedagogisti, ammettendolo. Ti sembra corretto? La formazione per questo lavoro è diversa. Ci sono tante professioni che non hanno un ordine e sono più che rispettate senza invasioni di campo. Il vostro ordine è nato recentemente, ricordatevelo. Per motivi che non sto qui a dire c'è un ritardo nell'istituzione di un ordine,ma non significa che non verrà istituito. Poi con la legge monti anche le professioni non regolamentate sono state riconosciute a livello di legge.
    seguendo il tuo ragionamento è vero anche il contrario, che educatori/pedagogisti fanno anche mansioni "da psicologo", visto che l'orientamento (per citarne uno...ma anche selezione del personale, test, psicologia sportiva ecc....) è una delle mansioni racchiuse nel "tariffario" degli psicologi (tariffario tra virgolette perché con la legge del 2006 sono stati abolite le tariffe minime e massime ma cmq resta l'elenco delle prestazioni professionali).

    Capisco che educatori e pedagogisti ora vogliano difendere il loro orticello escludendo per legge gli psicologi da certe mansioni (ad es. gli psicologi non possono più lavorare come educatori in certe strutture...) ma allora contemporaneamente bisognerebbe anche rendere obbligatoria la figura dello psicologo per i compiti che gli competono (ad es. il coordinamento, supervisioni, formazione...).
    Altrimenti chiudiamo le facoltà di psicologia, visto che non c'è lavoro e veniamo esclusi anche da lavori che abbiamo sempre fatto.

    Competenze vs Titolo:
    Per finire, se proprio vogliamo protendere verso una posizione a favore delle competenze (ossia "non conta il titolo di studio, l'importante è avere competenze a riguardo") anziché del titolo (ossia "per fare cere cose bisogna avere un certo titolo conseguito con percorso di studi specifico") non vedo perché noi psicologi non possiamo fare assistenza educativa, e invece gli educatori possono fare, tanto per dirne una, colloqui evidentemente di natura psicologica.

    Infatti così come (detto da te) educatori/pedagogisti hanno competenze per svolgere certe mansioni tipicamente da psicologo, non vedo perché lo psicologo non abbia competenze tipiche per svolgere l'attività di educatore (ad es. anche noi facciamo svariati esami di pedagogia e affini, le tecniche educative servono per sviluppare abilità cognitive e comportamentali che noi psicologi ben conosciamo essendo oggetto di studio della psicologia , che dire del comportamentismo alla base di tante tecniche educative -che è una scuola di psicologia -, e così via)
    Ultima modifica di Johnny : 14-08-2013 alle ore 14.03.30

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