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Visualizza risultati del sondaggio: Che aspettative hai sul tuo lavoro, attuale o futuro?

Partecipanti
189. Non puoi votare in questo sondaggio
  • Lavoro / mi aspetto di lavorare come psicologo

    62 32.80%
  • Lavoro / mi aspetto di lavorare, ma NON come psicologo

    23 12.17%
  • Sarà dura trovar lavoro, come psicologo, ma anche in altri campi

    91 48.15%
  • L'importante è la salute!

    13 6.88%
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Visualizzazione risultati 16 fino 24 di 24
  1. #16
    Partecipante Super Esperto
    Data registrazione
    02-04-2005
    Residenza
    Tagliacozzo
    Messaggi
    576

    ciao a tutti

    è vero, sottoscrivo in pieno. La realtà è che è dificilissimo trovare lavoro. Io ho fatto lavori umili, che non c'entranno niente coi studi che ho fatto, se uno ha bisogno di soldi per mantenersi....
    Dott.ssa Liliana Barbus
    Psicologa
    Ordine Psicologi Lazio Nr.15963.

  2. #17
    giuliacondotta
    Ospite non registrato
    Chi sceglie la strada del lavoro di psicologo (soprattutto se clinico) deve avere la piena consapevolezza della complesità, difficoltà, e oserei dire "pesantezza" di tale professione. E una volta raggiunta questa consapevolezza bisogna accettarla, sopportarla ed elaborala tutti i giorni, proprio tutti! Per questo credo che sia uno dei lavori più difficili del mondo, e chi lo esercita, chi SCEGLIE di farlo, deve esserne veramente convinto, deve assumersene la piena responsabilità e deve avere la forza di sopportare tutto ciò che ne deriva. Qui non staimo parlando di "tecnica delle libere associazioni", staimo parlando di persone (quale banalità, vero?).
    Chi non ha questa consapevolezza, e pensa solo che sia un lavoro "bello" , allora è meglio per gli altri e per se stesso che non lo faccia.
    Io, ho SCELTO di non farlo.
    Metto comunque in pratica le mie competenze ogni giorno nel lavoro che faccio, e questo mi dà una marcia in più! Sono felice e realizzata anche se non mi chiamano "Dottoressa".
    A ognuno poi le sue soddisfazioni.
    ciao

  3. #18
    Neofita
    Data registrazione
    16-01-2007
    Residenza
    chieti/lecce
    Messaggi
    4

    Riferimento: Sul lavorare. Italiani i più pessimisti d'Europa

    mi aiutate a capire come funziona qst chat...x favoreeeeeee

  4. #19
    Partecipante Assiduo L'avatar di steff1988
    Data registrazione
    04-08-2007
    Messaggi
    223

    Riferimento: Sul lavorare. Italiani i più pessimisti d'Europa

    Credo che le cose vadano male qui in Italia.
    Io SPERO di lavorare come psicologa, ma sinceramente non ho tante speranze (e le poche che ho, vengono distrutte da persone che quotidianamente mi dicono "Ma che cavolo l'hai presa a fare psicologia??? MA perchè non sei andata a medicina???" .. -_- )
    Effettivamente non ci sono previsioni di futuro roseo.

  5. #20

    Riferimento: Sul lavorare. Italiani i più pessimisti d'Europa

    PSICOLOGIA E LAVORO.
    Vorrei dedicare questo spazio a tutti coloro che tentano disperatamente di inserirsi nel mondo del lavoro esercitando la professione di psicologo, ma che si trovano a gravitare in circuiti lavorativi, istituzionali e non, che sottostimano la psicologia relegandola a ruoli marginali.
    C'è sempre meno spazio per gli psicologi nella sanità, nella giustizia, nella scuola. Svolgere una attività privata diventa quasi impossibile, per la concorrenza e per i costi connessi, mentre lo psicologo tenta di inserirsi da outsider nei settori più disparati.
    Le discipline psicologiche hanno una loro specificità che in Italia non è riconosciuta adeguatamente. L'iter per diventare psicologo è lungo e difficoltoso e prepara professionisti validi che non hanno alcuno sbocco nel mondo del lavoro.
    Perché accade ciò?
    Gli psicologi hanno coscienza del fatto che ormai in Italia sono più di 60 mila unità ?
    E' possibile che le discipline psicologiche non siano mai state adeguatamente sostenute a livello politico e legislativo?
    E' possibile che gli psicologi, esperti di psicologia delle masse e custodi dei segreti della psiche non riescano a raggiungere risultati collettivi per la loro professione ?
    Nella speranza che questo spazio rappresenti uno strumento utile a catalizzare esperienze e contenuti su questo tema, porgo cordiali saluti.
    Se volete dare un contributo a questa causa visitate Professione Psicologo

  6. #21
    Banned
    Data registrazione
    14-01-2009
    Messaggi
    4,394

    Riferimento: Sul lavorare. Italiani i più pessimisti d'Europa

    Ringrazio per gli spunti di riflessione, e concordo pienamente.
    Ci vorrebbe qualche psicologo in politica...penso per esempio al ddl che riguarderebbe l'inserimento degli psicologi nelle scuole...tante parole, ma pochi fatti. Ricordo un docente dell'università;mi disse che negli altri Paesi Europei la figura dello psicologo scolastico è molto valorizzata...mentre qui in Italia è già tanto se vengono consultati "a gettone". Quanti problemi si riuscirebbero a prevenire in età adulta se si cominciasse dalla scuola! Ma chi lo capisce?solo noi psicologi!

  7. #22
    Little Freud
    Ospite non registrato

    Riferimento: Sul lavorare. Italiani i più pessimisti d'Europa

    studio per diventare psicologa...indi mi aspetto di lavorare da psicologa!voglio essere ottimista! è sempre stato il mio sogno e farò di tutto per realizzarlo!!

  8. #23
    Partecipante Affezionato L'avatar di valery
    Data registrazione
    03-05-2007
    Residenza
    messina
    Messaggi
    106

    Riferimento: Sul lavorare. Italiani i più pessimisti d'Europa

    nella risposta al sondaggio forse sono sono stata troppo ottimista . So della difficoltà di trovare lavoro, ma pur non facendo parte di chi dice "ci penserò a tempo debito", non mi va neanche di fare di fare la negativa...stiamo a vedere, ma impegnamoci lo stesso.
    ..Child Roland to the Dark Tower came..


    [/URL]

  9. #24
    Neofita L'avatar di gerinbirsa
    Data registrazione
    20-01-2005
    Residenza
    Romans D'Isonzo (GO)
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    Blog Entries
    2

    Riferimento: Sul lavorare. Italiani i più pessimisti d'Europa

    Ciao a tutti. Spero di dare un po' di fiducia a chi si accinge a diventare un professionista in questo settore. Lavoro dal 1998, i primi tre/quattro anni sono stati durissimi e se non ci fosse stato mio marito sicuramente non sarei stata in grado di mantenermi e di portare un contributo alla mia famiglia. Ma ho insistito, ho sempre e solamente lavorato come psicologa credendo moltissimo nel valore di questa professione: nel 2002 ci fu la svolta, molto passaparola, l'aiuto della pubblicità su Internet, sulle Pagine gialle, una continua e incessante promozione delle mie attività che non smetteva mai, neanche di domenica.
    Ora le cose vanno molto bene, opero su due settori che mi danno soddisfazione e da poco abbiamo inaugurato il mio nuovo studio, finalmente staccato dall'abitazione e completamente autonomo. Sono felice di poter fare questo lavoro ed ormai che il "giro" si è formato i clienti/pazienti/atleti arrivano senza gli sforzi di prima. Un messaggio: credeteci fino in fondo e scegliete dei settori non inflazionati, fate molti corsi di aggiornamento, partecipate a convegni e rimanete in contatto con i colleghi. I vostri sforzi dopo un po' verranno ripagati. Dal profondo Nord Est un saluto carissimo!
    Marina Gerin Birsa

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