Ieri ho ricevuto la telefonata di una paziente in analisi da alcuni mesi, che mi ha comunicato la sua decisione di cambiare terapeuta perché ne ha trovata una omosessuale come lei.
Non si tratta del fatto che si trovi male con me, anzi, abbiamo sbrogliato alcune questioni serie, ma cambia semplicemente perché l'altra ha il suo stesso orientamento sessuale.
Al di là del movimento che questa paziente sta facendo, e che credo di poter identificare bene, mi sto chiedendo se sia corretto che gli psico-professionisti dichiarino il loro orientamento sessuale ai pazienti (vale per tutti, ovviamente).
Ho avuto altre pazienti omo, ma è la prima volta che mi interfaccio con una simile questione.
Vi ringrazio se sarà possibile avviare un dibattito.