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Discussione: Il lavoro di oggi..

  1. #46
    Partecipante Affezionato L'avatar di Lisa1969
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    02-12-2005
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    Grazie del consiglio, io avevo telefonato nei posti dovevo volevo farlo e mi hanno detto tutti di inviare una mail di presentazione e allegare il curriculum, ma stanotte stavo pensando anche io di andare di persona nei prossimi centri.

    Sì da noi c'è l'ufficio tirocini, ma accettano la domanda solo se hai già 120 crediti e io sapendo di raggiungerli con l'appello di luglio ho iniziato a muovermi prima se no saltavo la selezione per settembre e va a finire che mi si accavalla con la tesi...

    Allora proverò nei due modi che mi hai consigliato, grazie mille!
    il cuore ha le sue ragioni che la ragione non conosce (Pascal)

  2. #47
    Partecipante L'avatar di giuliett
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    04-11-2005
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    33
    ciao a tutti
    dopo aver letto le poco rosee prospettive lavorative in psi lavoro mi chiedo in clinica cosa ci attende?fare educatrici a vita? consultori.case famiglia...che altro?
    raccontatemi9 le vostre esperienze!!!!(che fa un clinico non psicoterapeuta???)

  3. #48
    Partecipante Esperto L'avatar di Giampiera
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    21-09-2005
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    249
    Originariamente postato da Lisa1969
    Grazie del consiglio, io avevo telefonato nei posti dovevo volevo farlo e mi hanno detto tutti di inviare una mail di presentazione e allegare il curriculum, ma stanotte stavo pensando anche io di andare di persona nei prossimi centri.

    Sì da noi c'è l'ufficio tirocini, ma accettano la domanda solo se hai già 120 crediti e io sapendo di raggiungerli con l'appello di luglio ho iniziato a muovermi prima se no saltavo la selezione per settembre e va a finire che mi si accavalla con la tesi...

    Allora proverò nei due modi che mi hai consigliato, grazie mille!
    Figurati se non ci aiutiamo fra di noi!!!!!

  4. #49
    Partecipante Affezionato L'avatar di Lisa1969
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    02-12-2005
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    il cuore ha le sue ragioni che la ragione non conosce (Pascal)

  5. #50
    Ghiotto patato ಠ_ಠ L'avatar di Biz
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    Io spezzo una lancia a favore della Psicologia del Lavoro, voi se volete spezzatemela sulle reni

    Personalmente sono contentissimo della scelta che ho fatto, mi sono laureato l'anno scorso da un pò sto facendo il tirocinio in una società che si occupa di Valutazione e Formazione...giro praticamente in tutto il Veneto in aziende:
    Non prendo nulla a parte la benzina per la macchina negli spostamenti. E sarà così per un altro paio d'anni o magari di più. Credo sia giusto (lancia sulle reni).
    Ma a livello di competenze e know how, sto ricevendo molto di più di quello che sto dando, questo sicuramente.
    Ovvio che il mio discorso regge se l'azienda ci tiene all'intraprendenza ed alla qualità, se stessi a fare fotocopie dubito che parlerei così, ma io proverei a cambiare

    La mia esperienza è stata questa: finita l'università ho mandato due curriculum a due società di consulenza (una che fa selezione, mi interessava di più ed era vicina alla mia città ed una ad una società di Formazione, che mi incuriosiva e che stava in una città che adoro). Mi hanno chiamato entrambe, ho scelto la più lontana e che mi incuriosiva, per ora sono molto contento e soddisfatto della scelta. All'interno fai conoscenze con i clienti, continuano ad aprirsi strade ed il bello è avere diverse possibilità per scegliere ancora e sempre. Altro esempio:
    Sono stato contattato dalle Generali per una posizione all'interno delle risorse umane perchè serviva uno psicologo del lavoro nella gestione paghe/contratti (cercano ancora se vi interessa - sede centrale Mogliano Veneto)...dopo il colloquio ho rifiutato perchè non mi piace l'ambiente troppo aggressivo (secondo me)...boh probabilmente manco mi avrebbero preso, ma sono stato comunque io a rifiutare, ma il fatto che mi abbiano contattato (tra l'altro non sono riuscito a sapere come avessero avuto il mio numero di cellulare!! ) mi fa avere qualche speranza che volevo condividere con voi

    Non ho consigli per chi ha 30 anni ed è già laureato da parecchio e si trova nei casini, capiterà anche a me e sarò qui a lamentarmi, però per chi è neo-laureato e inizia i primi anni di lavoro: è il know-how il vostro stipendio, la laurea conta proprio come base di partenza, giusto il bigliettino da visita.
    Sto parlando esclusivamente di placement come psicologi del lavoro (ho visto che si parlava in precedenza anche di clinici, lo scrivo perchè non ho idea di come sia la situazione in quel campo).
    "Guardatemi, signori...sono un uomo di sessant'anni e ho il corpo di un ragazzino.Ce l'ho in frigo."
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  6. #51
    Partecipante Esperto L'avatar di Giampiera
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    21-09-2005
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    249
    Originariamente postato da Biz
    Io spezzo una lancia a favore della Psicologia del Lavoro, voi se volete spezzatemela sulle reni

    Personalmente sono contentissimo della scelta che ho fatto, mi sono laureato l'anno scorso da un pò sto facendo il tirocinio in una società che si occupa di Valutazione e Formazione...giro praticamente in tutto il Veneto in aziende:
    Non prendo nulla a parte la benzina per la macchina negli spostamenti. E sarà così per un altro paio d'anni o magari di più. Credo sia giusto (lancia sulle reni).
    Ma a livello di competenze e know how, sto ricevendo molto di più di quello che sto dando, questo sicuramente.
    Ovvio che il mio discorso regge se l'azienda ci tiene all'intraprendenza ed alla qualità, se stessi a fare fotocopie dubito che parlerei così, ma io proverei a cambiare

    La mia esperienza è stata questa: finita l'università ho mandato due curriculum a due società di consulenza (una che fa selezione, mi interessava di più ed era vicina alla mia città ed una ad una società di Formazione, che mi incuriosiva e che stava in una città che adoro). Mi hanno chiamato entrambe, ho scelto la più lontana e che mi incuriosiva, per ora sono molto contento e soddisfatto della scelta. All'interno fai conoscenze con i clienti, continuano ad aprirsi strade ed il bello è avere diverse possibilità per scegliere ancora e sempre. Altro esempio:
    Sono stato contattato dalle Generali per una posizione all'interno delle risorse umane perchè serviva uno psicologo del lavoro nella gestione paghe/contratti (cercano ancora se vi interessa - sede centrale Mogliano Veneto)...dopo il colloquio ho rifiutato perchè non mi piace l'ambiente troppo aggressivo (secondo me)...boh probabilmente manco mi avrebbero preso, ma sono stato comunque io a rifiutare, ma il fatto che mi abbiano contattato (tra l'altro non sono riuscito a sapere come avessero avuto il mio numero di cellulare!! ) mi fa avere qualche speranza che volevo condividere con voi

    Non ho consigli per chi ha 30 anni ed è già laureato da parecchio e si trova nei casini, capiterà anche a me e sarò qui a lamentarmi, però per chi è neo-laureato e inizia i primi anni di lavoro: è il know-how il vostro stipendio, la laurea conta proprio come base di partenza, giusto il bigliettino da visita.
    Sto parlando esclusivamente di placement come psicologi del lavoro (ho visto che si parlava in precedenza anche di clinici, lo scrivo perchè non ho idea di come sia la situazione in quel campo).

  7. #52
    Partecipante Assiduo L'avatar di Andrea1975
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    05-07-2007
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    [i]Non prendo nulla a parte la benzina per la macchina negli spostamenti. E sarà così per un altro paio d'anni o magari di più. Credo sia giusto (lancia sulle reni).
    Ma a livello di competenze e know how, sto ricevendo molto di più di quello che sto dando, questo sicuramente.
    Ovvio che il mio discorso regge se l'azienda ci tiene all'intraprendenza ed alla qualità, se stessi a fare fotocopie dubito che parlerei così, ma io proverei a cambiare
    [/B]
    Come diceva Marco Ferradini: no caro amico non sono d'accordo!

    Lo psicologo del lavoro, e lo psicologo in genere, in un percorso regolare dopo il diloma, studia almeno 5 anni, poi fa 1 anno di tirociinio. C'è ancora da formarlo? Va beh, facciamo un tirocinio (stage) di 6 mesi poi? C'è ancora da formarlo? Non ne vedo gli estremi.
    Neanche un fisico nucleare necessita di tanta "formazione".
    Penso che possiamo comprendere il processo legato all'anomalia del mercato del lavoro: tanta richiesta e poca offerta; ma non possiamo ritenerlo corretto. Così facendo facciamo un errore colossale. Un conto è accettarlo perchè non possiamo fare altrimenti, un conto è ritenere che sia giusto.
    Tutte le professioni e i mestieri necessitano di una formazione continua, aggiornamento e percorsi di carriara, ma appunto dobbiamo essere consapevoli del fatto che impariamo ma apportiamo comunque all'azienda un valere che deve essere ricunisciuto e quindi contraccambiato.

  8. #53
    Ghiotto patato ಠ_ಠ L'avatar di Biz
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    Capisco quello che vuoi dire, e mi trovo d'accordo in linea generale, la questione che mi pongo anche grazie alla tua riflessione è: "Quando il nostro apporto all'azienda va in pari con il nostro bisogno di formazione (e quindi smettiamo di attingere dalle risorse aziendali?)? E di conseguenza, quando è giusto "arrabbiarsi" perchè non si riceve una retribuzione?
    In riferimento al mio caso, non mi sento sfruttato perchè in questi momenti io sto portando il mio apporto all'organizzazione, ma l'organizzazione mi sta dando molto per il mio futuro.
    Io credo che siano tutti casi personali
    Preciso che parlo sempre del campo dello psicologo del lavoro, ma mi sto anche rendendo conto che forse sto portando il discorso OT
    "Guardatemi, signori...sono un uomo di sessant'anni e ho il corpo di un ragazzino.Ce l'ho in frigo."
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  9. #54
    Partecipante Assiduo L'avatar di Andrea1975
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    Io credo che sempre si riceva dall'organizzazione in termini di esperienze e formazione (parodossalmente anche in situazioni di mobing).
    Ti faccio un esempio paradossale: l'AD della azienda in cui lavoro ha ricevuto questa carica per la prima volta quando è nata l'azienda stessa, prima ricopriva un altro ruolo certamente con seniority molto alta ma con caratteristiche più tecnico-gestionali che politico-strategiche. Quindi anche lui "è stato formato" on the job in un certo senso, ma ti assicuro che si fa pagare (e anche molto bene). Ovviamente il contributo che apporti tu (o io) non è paragonabile a quello di un AD, ma anche gli emolumenti sono proporzionali.

    Quindi ribadisco un periodo di formazione non retribuito è lecito, ma poi... Pensa sempre che si pagano, giustamente, anche quelli che sono adibiti alla riproduzione cartacea dei documenti (fotocopie), allo smistamento della posta o alla guida di una macchina per un dirigente e credo che tu apporti un contributo intellettuale, operativo e strategico almeno uguale al loro!

  10. #55
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    Ti racconto la mia esperienza da sempre come psicologa del lavoro ma che nel tempo non è diventata ricca! anzi....
    dopo il tirocinio (6 mesi soc selezione e 6 mesi asl) e un certo perido disoccupata, sono stata del 2 anni resp di selezione in adecco; ho lasciato per disperazione (!) ed ho cominciato un lungo cammino come libera professionista in cui ho iniziato ad adattarmi a tutto quello che potevo fare: ho iniziato con l'orientamento nelle scuole, ho fatto progetti di benessere scolastico, formazione nei corsi di apprendistato (gestione della clientela), e da quest'anno faccio delle selezioni in piccole e medie aziende.
    E tutt'ora faccio tutte queste cose che, se ben incastrate, non sono in contrasto l'una con l'altra! ma non ti credere che abbia guadagni folli!!!
    Da quando ho lasciato l'adecco sono svanite tutte le certezze economiche ma ho cominciato a volgere effettivamente la professione di psicologo... ma non ci sono certezze nè dal punto di vista dei guadagni nè da quello dei clienti che ogni volta possono cambiare e li devi cercare e "coltivare".
    Ci vuole molta, molta e dico molta motivazione e voglia di fare! e tanti sacrifici.....
    in bocca al lupo!!!

  11. #56

    Riferimento: Il lavoro di oggi..

    brava psicogattopardo!!!!!!!!!!!!!!!!!
    spero ank'io un giorno di avere la tua professionalità!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! !

  12. #57
    Partecipante Affezionato
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    Riferimento: Il lavoro di oggi..

    Ciao Sara ma dove hai vinto la selezione per una società di consulenza..di dove sei?
    Io sono marchigiana, abilitata in psicologia del lavoro, all'università pensavo che usciti da questa facoltà questo indirizzo era richiestissimo, invece vi assicuro che conta molto poco..tornassi indietro probabilmente farei economia, è molto più spendibile ragazzi sul mercato..io a 28 anni sono stufa di persone che dopo l'esame di stato mi propongono stage e tirocini fini a se stessi!!! non capisco perchè se uno vuole fare l'ingegnere o l'architettoc'è sempre uno studio che ti prende, per fare lo psicologo del lavoro o cmq occuparsi di selezione e consuelnza aziendale è impossibile fare solo esperienza!!! se c'è qualche marchigiano in linea sono tutte orecchie!!!

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