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Discussione: abusi e maltrattamenti

  1. #1

    abusi e maltrattamenti

    Salve a tutti, sto cercando master o corsi che riguardino la terapia per vittime di abusi sessuali e maltrattamenti (minori o donne). Qualcuno mi sa dare qualche suggerimento?
    Grazie!

  2. #2
    Partecipante Assiduo
    Data registrazione
    12-11-2005
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    184
    a milano il tiama (www.centrotiama.it) organizza vari corsi su abuso e maltrattamento su minori.

  3. #3
    Postatore Compulsivo L'avatar di LuisaMiao
    Data registrazione
    07-02-2005
    Residenza
    Monza
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    3,204
    chiaralia, conosci in modo diretto i corsi organizzati da TIAMA? è un po' che li ho visti ma non so come sono, e non conosco nessuno che li ha fatti... e prima di spendere soldi e prendere giorni di ferie per seguirli, vorrei avere qualche info
    Grazie!
    Não sei o motivo pra ir
    só sei que não posso ficar
    não sei o que vem a seguir
    mas quero procurar.
    (Mafalda Veiga)

    Il mio blog

  4. #4
    Partecipante Assiduo
    Data registrazione
    12-11-2005
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    184
    io hpo fatto il tirocinio post-lauream li' e mi sono trovata molte bene, ho trovato il loro modo di lavorare molto interessante ma non ho seguito nessun corso... penso pero' di seguirne uno l'anno prossimo! ma per ora non ne ho esperienza diretta...

  5. #5
    Partecipante L'avatar di dr.ssa A
    Data registrazione
    07-11-2006
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    47
    Ciao Betta, io ho frequentato un master su "valutazione diagnosi e intervento in situazioni di abuso all'infanzia e all'adolescenza" a modena, molto bello dovrebbero riattivarlo a settembre. E' molto incentrato sulla psicologia giuridica ma dà anche degli interessantissimi elementi di tipo clinico. Se ti posso consigliare un testo di riferimento per farti un'idea, leggi il D'Ettore Fuligni.
    Per quanto riguarda l'aspetto terapeutico, beh, non esiste una vera psicoterapia del trauma ma degli interventi sulle conseguenze del trauma. Da questo punto di vista la scuola di Rossi a reggio emilia (particolarmente) e le scuole di impronta cognitiva sono molto utili.
    Un abbraccio e fammi sapere se vuoi info sul master, te le dò volentieri.

  6. #6
    Grazie, mi leggerò il libro. Mi piacerebbe avere ulteriori informazioni sul master e, in particolare, capire se offre, oltre che una buona formazione, anche strumenti concreti che consentano di lavorare in questo campo. A te è servito?
    Se non ho capito male è necessario comunque un percorso di formazione psicoterapeutica, vero?

  7. #7
    LunaImmobile
    Ospite non registrato
    Ciao..
    io ti consiglio vivamente di farti comunque una base in psico giuridica se vuoi lavorare in questo campo..perchè comunque ti troverai a trattare con avvocati,periti (e perizie)..e non è semplice se non si possiede un minimo di linguaggio "comune" (anche se è ben poco purtroppo).
    Poi dipende da te,se preferisci focalizzarti sul trattamento delle vittime (però anche lì valuta bene..i termini violenza ed abusi sono molto generici,hai la violenza intra e quella extrafamigliare che richiedono trattamenti differenti,il trattamento per le donne non è ovviamente lo stesso di quello per i minori eccetera).difficile

  8. #8
    Partecipante L'avatar di dr.ssa A
    Data registrazione
    07-11-2006
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    47
    Sono d'accordo con LunaImmobile, la base di psicologia giuridica è importantissima, anche perchè se ci arrocchiamo nelle nostre definizioni psicologiche rischiamo di esporre a falsificazioni e nostre tesi. E' un campo delicatissimo davvero.
    Io credo che il master che ho frequentato sia proprio valido:
    - ottima base teorica
    - moltissimi spunti sugli strumenti da utilizzare (ma poi sei tu che devi andare a prenderli e astudiarli con attenzione, questo è chiaro)
    - approccio psicogiuridico e multidisciplinare
    - docenti in gamba
    - spese sostenibili (che non guasta mai)

    Riguardo la necessità di avere una formazione in psicoterapia... dipende da cosa vuoi fare nel campo dell'abuso.
    A me ad esempio interessa molto la prevenzione della recidiva di reati sessuali a danno di minori: esistono molte tecniche che si possono maneggiare e applicare senza essere psicoterapeuti. Mi riferisco in particolare alle tecniche cognitivo-comportamentali di gestione della rappresentazione per prevenire l'arousal, molto efficaci secondo la letteratura scientifica.
    Le perizie le puoi fare anche essendo solo psicologa.

    Le informazioni sul master comunque le trovi su http://www.unimore.it/OffertaFormati...506.html?ID=48
    è la presentazione dell'anno scorso, quello che ho frequentato anche io.
    Se posso esserti utile in qualche altro modo, fammelo sapere, mi piacerebbe comunque continuare a scambiare con te e con altre e altri interessati, delle opinioni sul tema.

    A presto

    A

  9. #9
    Partecipante L'avatar di dr.ssa A
    Data registrazione
    07-11-2006
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    47
    Vorrei provare a mantenere in vita questo thread, per questo posto un articolo trovato sul sito della BPS che credo possa interessare tutti noi interessati al tema dell'abuso.
    Che ne pensiamo?

    We continue to blame rape victims
    Researchers in Israel have found people, including psychologists, continue to allocate some blame to rape victims. The reason, they say, is that blaming rape victims allows us to maintain our belief in a just world, and to preserve our sense of control over our own lives.

    Sixty male and female participants, including university students, and 24 psychotherapists (including clinical psychologists) who work with sexual offenders, were presented with a number of fictitious rape scenarios. The scenarios varied according to the sex of the victim and whether or not the rapist was a stranger, but all generally involved a victim hitching a lift from a male driver who would later rape them.

    On a blame scale from one to ten, the participants held the victims responsible with an average score of 2.14. “This trend is moderate, but it exists among all subjects regardless of gender or occupation”, the researchers said.

    Female participants tended to allocate less blame to a female victim than male participants did, while the opposite was true for male victims. However, overall, female victims were blamed more. The participants also blamed the victim more when the rapist was a stranger. Therapists allocated just as much blame as the student participants.

    Overall, the more a participant held the victim to be responsible, the less severe they judged the rape to be, and the less serious punishment they said was deserved by the rapist.

    Yael Ididis and colleagues concluded: “Despite growing public awareness of the problem of rape, this study shows that even among educated subjects, assumed to be free of prejudice, there is still a tendency to blame the victim”.
    __________________________________

    Idisis, Y., Ben-David, S. & Ben-Nachum, E. (2007). Attribution of blame to rape victims among therapists and non-therapists. Behavioural Sciences and the Law, 25, 103-120.

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