Coraggiosa lettera di Natale a Bush di mons. Bowman, vescovo in Florida
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> --- fonte agenzia ADISTA n°85 - 2002 ---
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> " NOI STATUNITENSI SIAMO BERSAGLIO DEL TERRORISMO PERCHÉ SOSTENIAMO TUTTE
> LE DITTATURE "
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> Racconti la verità al popolo, signor Presidente, sul terrorismo. Se le
illusioni
> riguardo al terrorismo non saranno disfatte, la minaccia continuerà fino
> a distruggerci completamente. La verità è che nessuna delle nostre
migliaia
> di armi nucleari può proteggerci da queste minacce. Nessun sistema di
Guerre
> Stellari (non importa quanto siano tecnologicamente avanzate né quanti
miliardi
> di dollari vengano buttati via con esse) potrà proteggerci da un'arma
nucleare
> portata qui su una barca, un aereo, una valigia o un'auto affittata.
Nessuna
> arma del nostro vasto arsenale, nemmeno un centesimo dei 270 miliardi di
> dollari spesi ogni anno nel cosiddetto "sistema di difesa" può evitare una
> bomba terrorista. Questo è un fatto militare. Signor Presidente, lei non
> ha raccontato al popolo americano la verità sul perché siamo bersaglio del
> terrorismo quando ha spiegato perché avremmo bombardato l'Afghanistan e
> il Sudan. Lei ha detto che siamo bersaglio del terrorismo perché
difendiamo
> la democrazia, la libertà e i diritti umani nel mondo. Che assurdo, signor
> Presidente! Siamo bersaglio dei terroristi perché, nella maggior parte del
> mondo, il nostro governo difende la dittatura, la schiavitù e lo
sfruttamento
> umano. Siamo bersaglio dei terroristi perché siamo odiati. E siamo odiati
> perché il nostro governo ha fatto cose odiose.
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> In quanti Paesi, agenti del nostro governo hanno deposto dirigenti eletti
> dal popolo, sostituendoli con militari-dittatori, marionette desiderose
> di vendere il loro popolo a corporazioni americane multinazionali? Abbiamo
> fatto questo in Iran quando i marines e la Cia deposero Mussadegh perché
> aveva intenzione di nazionalizzare il petrolio. Lo sostituimmo con lo scià
> Reza Pahlevi e armammo, allenammo e pagammo la sua odiata guardia
nazionale
> Savak, che schiavizzò e brutalizzò il popolo iraniano per proteggere
l'interesse
> finanziario delle nostre compagnie di petrolio. Dopo questo sarà difficile
> immaginare che in Iran ci siano persone che ci odiano? Abbiamo fatto
questo
> in Cile. Abbiamo fatto questo in Vietnam. Più recentemente, abbiamo
tentato
> di farlo in Iraq. E, è chiaro, quante volte abbiamo fatto questo in
Nicaragua
> e nelle altre Repubbliche dell'America Latina? Una volta dopo l'altra,
abbiamo
> destituito dirigenti popolari che volevano che le ricchezze della loro
terra
> fossero divise tra il popolo che le ha prodotte. Noi li abbiamo sostituiti
> con tiranni assassini che avrebbero venduto il proprio popolo per
ingrassare
> i loro conti correnti privati attraverso il pagamento di abbondanti
tangenti
> affinché la ricchezza della loro terra potesse essere presa da imprese
come
> la Sugar, United Fruits Company, Folgers e via dicendo. Di Paese in Paese,
> il nostro governo ha ostruito la democrazia, soffocato la libertà e
calpestato
> i diritti umani. È per questo che siamo odiati intorno al mondo. Ed è per
> questo che siamo bersaglio dei terroristi. Il popolo canadese gode di
democrazia,
> di libertà e diritti umani, così come quello della Norvegia e Svezia. Lei
> ha sentito mai dire che un'ambasciata canadese, svedese o norvegese siano
> state bombardate? Noi non siamo odiati perché pratichiamo la democrazia,
> la libertà e i diritti umani. Noi siamo odiati perché il nostro governo
> nega queste cose ai popoli dei Paesi del terzo mondo, le cui risorse fanno
> gola alle nostre corporazioni multinazionali. Quest'odio che abbiamo
seminato
> si ritorce contro di noi per spaventarci sotto forma di terrorismo e, in
> futuro, terrorismo nucleare. Una volta detta la verità sul perché
dell'esistenza
> della minaccia e della sua comprensione, la soluzione diventa ovvia. Noi
> dobbiamo cambiare le nostre pratiche. Liberarci delle nostre armi
(unilateralmente,
> se necessario) migliorerà la nostra sicurezza. Cambiare in modo drastico
> la nostra politica estera la renderà sicura. Invece di mandare i nostri
> figli e figlie in giro per il mondo per uccidere arabi in modo che
possiamo
> avere il petrolio che esiste sotto la loro sabbia, dovremmo mandarli a
ricostruire
> le loro infrastrutture, fornire acqua pulita e alimentare bambini
affamati.
> Invece di continuare a uccidere migliaia di bambini iracheni tutti i
giorni
> con le nostre sanzioni economiche, dovremmo aiutare gli iracheni a
ricostruire
> le loro centrali elettriche, le stazioni di trattamento delle acque, i
loro
> ospedali e tutte le altre cose che abbiamo distrutto e abbiamo impedito
> di ricostruire con le sanzioni economiche. Invece di allenare terroristi
> e squadroni della morte, dovremmo chiudere la nostra Scuola delle
Americhe.
> Invece di sostenere la ribellione e la destabilizzazione, l'assassinio e
> il terrore in giro per il mondo, dovremmo abolire la Cia e dare il denaro
> speso da essa ad agenzie di assistenza. Riassumendo, dovremmo essere buoni
> invece che cattivi. Chi tenterebbe di trattenerci? Chi ci odierebbe? Chi
> vorrebbe bombardarci? Questa è la verità, signor Presidente. È questo che
> il popolo americano ha bisogno di ascoltare