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Discussione: Morti sul lavoro

  1. #151
    Postatore OGM L'avatar di willy61
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    Riferimento: Morti sul lavoro

    Lo scoppio in un'industria di gomme a Sasso Marconi, in provincia di Bologna
    Esplosione in fabbrica: due morti
    Dalla prime informazioni dei vigili del fuoco, ci sarebbero anche quattro feriti, di cui uno grave
    BOLOLGNA - Un' esplosione è avvenuta in un industria a Sasso Marconi, la "Marconi Rubber", fabbrica di materiali in gomma in provincia di Bologna. Due persone sono morte carbonizzate mentre altre quattro sono rimaste ferite, tra le quali uno in gravi condizioni.

    ESPLOSIONE DI UN SILOS - Secondo la prima versione del comandante dei vigili del fuoco di Bologna, Tolomeo Litterio, si è trattato dell'esplosione di un silos che contiene materiali per la produzione di gomma. Litterio ha spiegato che l'incendio è stato già spento: «Stiamo provvedendo a mettere in sicurezza le persone e l'impianto, poi indagheremo sulle cause dell'incidente».

    MINUTO DI SILENZIO IN COMUNE - Minuto di silenzio in apertura del consiglio comunale di Bologna per le due vittime dell'esplosione all'industria di Sasso Marconi. A dare la notizia ai consiglieri è stato il presidente Gianni Sofri.

    Buona vita

    Guglielmo
    Dott. Guglielmo Rottigni
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  2. #152
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    Riferimento: Morti sul lavoro

    Io posso solo dirvi che sono una portalettere e che dall'inizio dell'anno sono morti circa 10 portalettere e ho letto che dopo i muratori noi siamo la categoria più a rischio;credo che anche queste siano morti sul lavoro o no?eppure io non ho letto nulla se non sul sito che riguarda noi postali o su quelli dei sindacati delle poste,per il resto nulla.
    Grace

  3. #153
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    Riferimento: Morti sul lavoro

    Gennaio 2009

    1 gennaio
    Emanuele Sciortino, 60 anni, giardiniere originario di Torre del Lago, padre di tre figli, è morto a Capodanno nel giardino di una villetta di via Tremaiola a Marina di Pietrasanta (Lucca). L'uomo, giardiniere esperto e qualificato, era salito su una scala per potare un albero quando si è verificata la tragedia: un amico è stato il testimone della disgrazia, vani i tentativi di rianimazione.

    Gennaio 2008

    1 gennaio
    Giampietro De Conto, 50 anni, Miane (Treviso), agricoltore, perde la vita in un tritamangime.

    3 gennaio
    Luigi Varallo, 57, Tito (Potenza), colpito alla testa da un cassonetto che conteneva rottami metallici.

    4 gennaio
    Claudio Ferrazzoli, 23, Porzano di Leno (Brescia), colpito al volto dal sostegno in metallo del silo che stava trasportando con altri colleghi.
    F.L., 48, di origine romena, caduto in un trituratore di vegetali alla Valleverde di Riese Pio X (Treviso).
    Massimo Marino, 33, di Gissi (Chieti), schiacciato da un pezzo di ferro.

    7 gennaio
    Pasquale Ricco, 40, Lacchiarella (Milano), schiacciato dal rimorchio contro la motrice.
    Luigi Sguazza, 70, Vedano Olona (Varese), caduto da 3,5 metri d’altezza mentre stava effettuando un sopralluogo su un silo (aveva un contratto a progetto).
    Riccardo Demichelis, 42, Caravagna Piemonte (Cuneo), schiacciato da una ruspa dopo essere stato sbalzato via dalla cabina a causa del rovesciamento del mezzo.

    10 gennaio
    Atanas Germanov, 44, autista di camion, schiacciato da un carico nel porto di Trieste.
    Claudio Ponzo, 55, Frabosa Sottana (Cuneo), durante le operazioni di scarico, è stato violentemente colpito dalla sponda basculante del camion che l'ha scaraventato contro il rimorchio del mezzo pesante.

    11 gennaio
    Giuseppe Della Siega, 59, San Giorgio a Nogaro (Udine), caduto dal cestello di un braccio mobile da un’altezza di otto metri.

    15 gennaio
    Damoc Emaoil, 34, Sesto Fiorentino (Firenze), folgorato da cavi elettrici ad alta tensione.

    16 gennaio
    Philemon Kouda, 21, operaio originario del Burkina Faso schiacciato dal macchinario presso cui stava lavorando in una fonderia di Castelgomberto (Vicenza).
    Massimiliano Guazzolini, 41, Rimini, schiacciato tra un carrello trasportatore e una macchina punzonatrice per la lavorazione delle lamiere.
    Giuseppe Coraccolo, 74, Ragusa, travolto da un escavatore manovrato da un operaio.

    17 gennaio
    Vincenzo Madeo, 51, Mirto di Crosia (Cosenza), precipitato al suolo mentre stava lavorando alla realizzazione di una mansarda.
    Francesco Pizzo, 51, Padova, schiacciato da un camion ribaltatosi durante lo scarico di due tonnellate di ghiaia.

    18 gennaio
    Paolo Ferrara, 52, e Denis Zanon, 40, Venezia, asfissiati mentre stavano ultimando le operazioni di prelievo di un carico di soia nella stiva di una nave, la "World Trader" a Porto Marghera.
    Agostino Lorusso, 31, Andria (Bari), precipitato mentre lavorava in un cantiere edile.

    20 gennaio
    Roberto Imperiale, 36, Castel Bolognese (Ravenna), caduto in un silos di stoccaggio di prodotti per lavorazione della ceramica rimanendo così soffocato dalle polveri.
    Carlo Monteleone, 67, Forenza (Potenza), è morto schiacciato nel ribaltamento del suo trattore.
    Gioacchino Giardina, 40, Canicattì (Agrigento), dilaniato dagli ingranaggi in cui era rimasto impigliato il maglione.
    Federico Artiaco, 34, Napoli, precipitato da un’impalcatura.

    21 gennaio
    Nicolò Roberti, 54, Comiso (Ragusa), precipita da un muro alto tre metri.

    22 gennaio
    Franz Baumgartner, 56, Ora (Bolzano), frigorista ucciso dall’esplosione di una bombola di gas.

    23 gennaio
    Antonio Scalia, 33, Ragusa, schiacciato da una lastra di cemento.
    Giancarlo Settinieri, 40, Trapani, schiacciato da un masso in una cava.

    24 gennaio
    Giancarlo Garabello, 45, Saliceto (Cuneo), rimasto schiacciato sotto un carro ponte della Italiana Coke di Cairo Montenotte, in Val Bormida.
    Giuseppe Mestre, 50, Vazzola di Piave (Treviso), folgorato mentre operava con una betoniera in un cantiere edile.

    25 gennaio
    Lenis Demitros, 34, un marinaio greco a Mestre (Venezia) viene schiacciato da un camion in una stiva nel porto turistico di San Basilio.

    29 gennaio
    Pasquale Tamburelli, 35, a Quarto (Napoli) colpito al capo dalla sponda di un camion.
    Ionel Florea, 39, muratore rumeno, caduto dal tetto di un cantiere di Toscanella di Dozza (Bologna).
    Pietro Maggiori, 58, di Ostra (Ancona) muore travolto dal trattore con il quale stava arando un campo.

    31 gennaio
    Pietro Pintaudi, 25, di Sant’Angelo di Brolo (Messina), stava smontando la ruota del camion del padre quando il cerchione è saltato colpendolo al volto.
    Dott. Guglielmo Rottigni
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  4. #154
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    Riferimento: Morti sul lavoro

    Thyssen, respinte le eccezioni
    Guarinello presenta 12 dossier
    Secondo i giudici i due imputati tedeschi possono stare in giudizio. Lette le imputazioni per i sei dirigenti, parenti in lacrime. Guariniello presenta 12 temi di prova. Prossima udienza venerdì 13
    di Davide Banfo e Sarah Martinenghi



    Quarta udienza al processo ThyssenKrupp che vede imputati sei dirigenti della multinazionale per il rogo dell'acciaieria di Torino in cui morirono sette operai.

    La corte d'assise di Torino ha respinto l'eccezione di nullità sollevata dalle difese per la mancata traduzione di alcuni documenti, spiegando che gli imputati tedeschi (tra cui l'amministratore delegato Herald Espenhahn, su cui grava l'accusa di omicidio volontario) conoscono l'italiano in maniera "idonea e sufficiente". Il processo andrà quindi avanti.

    Aprendo l'udienza, la Corte ha rimosso dall'elenco dalle parti civili i nomi di nove lavoratori che, come ha fatto osservare nei giorni scorsi la difesa, avevano firmato un verbale di conciliazione con l'azienda, e ha ammesso tre cognati delle vittime (uno dei quali era stato escluso all'udienza del 4 febbraio). Il totale delle "persone fisiche" che figurano come parti civili si è quindi ridotto a quarantadue.

    In aula sono presenti come sempre diversi parenti delle vittime ma il pubblico non è molto numeroso. Dopo una pausa tecnica, la cancelliera della Corte ha cominciato a leggere i capi di'imputazioni dei sei manager. Commozione in aula, alcuni parenti sono scoppiati in lacrime.

    Subito dopo, la pubblica accusa, rappresentata dai sostituti Raffaele Guariniello, Laura Longo e Francesca Traverso, ha cominciatoa leggere l'esposizione introduttiva. L'ex procuratore aggiunto Guariniello che ha coordinato l'intera inchiesta, ha chiesto l'ammissione delle prove e l'esame degli imputati, cioè l'interrogatorio in aula di tutti i manager. Nel suo intervento Guariniello ha inizialmente presentato l'elenco dei consulenti tecnici che sono stati utilizzati nell'inchiesta e che spazioni da esperti di sicurezza, a medici a periti informatici. Il pm ha poi presentato 12 dossier che rappresentano ii dodici temi di prova.



    Il magistrato ha illustrato l'elenco dei "temi": l'incendio alla linea 5 della filiale di Torino della multinazionale, l'individuazione delle figure responsabili e la dimostrazione dell'esistenza di un comitato esecutivo (il cosiddetto "board"), un grosso incendio che si sviluppò il 22 giugno 2006 nella sede di Krefeld - in Germania - dell'acciaieria, l'aumento della franchigia assicurativa per il rischio di incidenti, lo stanziamento di un budget straordinario per le misure antincendio, le visite di un ispettore della compagnia di assicurazioni Axa nelle sedi di Terni e Torino (con le relative raccomandazioni), la chiusura dello stabilimento torinese e la decisione di rinviare gli interventi di miglioria sulla linea 5 dopo il suo trasferimento a Terni ("from Turin", come si legge nella corrispondenza interna), le condizioni dello stabilimento torinese (la riduzione del personale, la pulizia, gli investimenti, lo stato degli estintori), le modalità di gestione delle emergenze incendi e l'assenza di un capo turno addestrato a questo scopo, il documento di valutazione del rischio (definito da Guariniello "la carta costituzionale delle aziende"), la ricollocazione della linea 5 a Terni e gli interventi che "chissà quandò", come ha osservato il pm, dovevano essere svolti.

    Subito dopo Guariniello sono intervenuti i legali del Comune di Torino che i è costituito parte civile e degli imputati. L'avvocato che rappresenta la città ha chiesto l'ammissione del sindaco Sergio Chiamparino. Anche i legali della difesa hanno chiesto l'esame degli imputati ma con interprete per i due manager tedeschi. Dopo una serie di schermaglie tecniche sui documenti allegati ai vari fascicoli l'udienza è stata chiuso alle 14,40; la prossima udienza è stata fissata per venerdì 13.

    (10 febbraio 2009)
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  5. #155
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    Riferimento: Morti sul lavoro

    Processo Thyssen, insorgono i familiari

    Tensione alla quinta udienza agitata al processo Thyssen per il rogo in cui morirono sette operai. Al momento di sentire il primo teste la presidente Iannibelli ha chiesto ai familiari che saranno ascoltati dalla corte di uscire. Violente le reazioni dei familiari che volevano restare in aula. L'udienza è stata sospesa a lungo e poi ripresa. Il primo teste è uno degli ispettori di Polizia arrivato nell'acciaieria in fiamme. Drammatico il suo racconto

    di Sarah Martinenghi

    Per le proteste e le urla dei parenti delle vittime, è stata sospesa pochi minuti dopo l'inizio la quinta udienza di oggi del processo Thyssenkrupp. La tensione è salita mentre giudici, avvocati e pm discutevano sull'ammissione dei testimoni: il problema è sorto perchè alcuni dei familiari figurano nell'elenco dei testi e, in base alle norme, non possono seguire le udienze.
    "Io non esco di qua" ha esclamato la madre di Rosario Rodinò, mentre altri hanno preso a battere i pugni sui banchi. "Non fate così altrimenti sgombero l'aula" ha replicato la presidente della Corte d'Assise, Maria Iannibelli.

    Alcuni hanno continuato a protestare nei corridoi anche durante la sospensione ("Io me ne esco da sola, senza che me lo dicano gli avvocati", "Sono loro che dovevano morire", "I nostri sono avvocati di m..., ci hanno fatto firmare un accordo e così non possiamo seguire il processo"), mentre in aula cancellieri, carabinieri e avvocati hanno cercato di spiegare la situazione a chi è rimasto.

    L'udienza è poi ripresa verso le 11. Il primo ad essere ascoltato è stato l'ispettore di Polizia Massimo Galasso. Drammatica la sua testimonianza: "Sono arrivato tra i primi nella fabbrica e ho iniziato a correre lungo la linea 5. Ho scavalcato una persona per terra e la scambiai per un sacco di immondizie. Un altro operaio completamente ustionato mi gridò "Non voglio morire"." In apertura della seduta la Corte aveva ammesso tutte le prove chieste dalle parti ad eccezione di alcune traduzioni di atti. (13 febbraio 2009)
    Dott. Guglielmo Rottigni
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  6. #156
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    Riferimento: Morti sul lavoro (l'unica emergenza che non finisce mai)

    Thyssen, parenti e operai in aula

    "Ho sentito l'odore di carne bruciata"

    Drammatica la sesta udienza del processo per la morte dei sette operai.
    Ad essere chiamati come testi i parenti delle vittime e gli operai sopravvissuti. La prima ad essere sentita la madre di Rosario Rodinò: "Ridatemi mio figlio. Lui mi diceva che in caso di incidente sarebbero morti tutti".
    La sorella Concetta: "Mi hanno tolto la gioia di essere mamma".
    L'operaio Fabio Simonetta: "Ho sentito l'odore di carne bruciata

    di Davide Banfo e Sarah Martinenghi



    Nuova drammatica udienza al processo Thyssen. Ad essere sentiti come testi nel processo per il rogo che causò la morte di sette operai i familiari delle vittime e un operaio sopravvissuto che ha raccontato di aver sentito l'odore di carne bruciata. La prima ad essere ascoltata è stata la madre di Rosario Rodinò. Toccante la sua testimonianza: "Voglio sapere perché mio figlio è morto. Ho firmato l'accordo con l'azienda ma rivoglio indietro vivo mio figlio".
    "Eravamo orgogliosi - ha poi aggiunto Grazia Cascino - che nostro figlio fosse andato a lavorare in quella fabbrica, in cui mio marito ha lavorato per 40 anni. Dal giorno della tragedia invece ci sentiamo in colpa e non ci sopportiamo nemmeno più tra noi". "Voglio sapere perchè mio figlio è morto - ha ribadito più volte Grazia Cascino con la voce rotta dal pianto, rispondendo alle domande degli avvocati compreso quello delle difesa che le chiedeva se fosse stata risarcita - L'unica cosa che voglio è che mi ridiate mio figlio indietro. Sono sempre lì a casa che aspetto di sentire che con le chiavi apra la porta ed entri". La presidente della Corte, Maria Iannibelli, le ha rivolto la parola in questo modo: "Signora, se avessimo questo potere...". "Nell'ultima settimana - ha continuato Grazia Cascino - Rosario diceva che se fosse scoppiato qualcosa non si sarebbe salvato nessuno. E lui non si è salvato". La donna ha anche mostrato ai giudici una foto del figlio: "Guardate, era con le cugine nel settembre del 2007. Questi momenti non ci saranno più".

    Toccante anche il ricordo di Laura Rodinò, sorella di Rosario. "Quando è successa la tragedia ero all'ottavo mese di gravidanza, aspettavo due gemelle e quando sono entrata in sala parto mi sono imposta di non soffrire, di non gridare perchè mio fratello aveva sofferto molto di più. Mi hanno tolto la gioia del diventare mamma". Con disprezzo e rabbia Laura ha inoltre mostrato agli avvocati della difesa la maglietta con una vecchia foto di una gita al mare in famiglia in cui c'è anche suo fratello. Breve l'intervento dell'altra sorella,

    Concetta: "Questo Natale come l'hanno passato quelli che hanno causato la morte di mio fratello? Noi al cimitero".

    Entrambe le sorelle hanno detto che dopo la tragedia i rapporti in famiglia sono cambiati. "Sono cambiati i rapporti anche con i miei figli -dice Concetta- e con mio marito bisticcio di continuo", mentre Laura dice che "la tragedia ha influenzato anche i rapporti con mio marito, prima facevamo di tutto, ci divertivamo tutti insieme, adesso non ho più voglia di fare nulla. Lui cerca di starmi vicino -prosegue- ma io sono scontrosa, arrabbiata, cattiva, ma non mi sento più cattiva degli assassini di mio fratello che per me era come un figlio e per colpa loro ci ritroviamo così".


    Entrambe le ragazze hanno risposto con un certo nervosismo alla domanda dell'avvocato della difesa che chiedeva se loro, o i loro famigliari, avessero ricevuto un risarcimento dall'azienda per la morte del congiunto "era il minimo che potessero fare", hanno replicato. Poche le parole di Luigi Santino, fratello di Bruno Santino: "Nulla è più come prima. negli ultimi tempi diceva che non c'era più sicurezza. Eravamo sempre insieme"


    Dopo i familiari è toccato ad alcuni operai presenti quella notte in fabbrica. Straziante il resconto di Fabio Simonetta, che lavorava alla linea 4, quella vicina alla linea del rogo. "Non si vedeva niente. C'erano fiamme alte fino al soffitto, fumo. E si sentiva odore di carne bruciata". "Ho visto - ha detto - Roberto Scola e Angelo Laurino straziati dalle fiamme, in uno stato orribile. Scola urlava 'portatemi via'. Provai a telefonare all'infermeria, poi cercai di spegnere l'incendio: afferrai la manichetta di un idrante ma si staccò". Simonetta fu tra coloro che portò fuori dal locale Scola e Laurino ("urlavano dal dolore, avevo paura a toccarli, non dimenticherò mai e sono in preda ai sensi di colpa perchè volevo fare di più") e poi, essendo rimasto intossicato dal fumo, venne portato a sua volta in ospedale, dove gli applicarono una maschera d'ossigeno per un'intera giornata. Quanto alle condizioni di lavoro, Simonetta ha detto che "c'erano incendi tutti i giorni". "In prima battuta dovevamo intervenire noi, poi chiamare la squadra di emergenza, composta da due colleghi".

    Sulla sicurezza, Simonetta ha anche aggiunto: "Noi venivamo avvertiti delle ispezioni dell'Asl due giorni prima, e allora ci mettevano a pulire. Negli ultimi tempi - ha detto parlando delle condizioni di lavoro nell'acciaieria in via di smantellamento - ci trasferivano di continuo da una linea all'altra. Dovevamo lavorare su impianti che non conoscevamo e cercavamo di capirci qualcosa da soli. A me, comunque, nessuno non ha mai spiegato niente". "Rispetto al 2003, quando ho cominciato - ha poi osservato - c'era stato un cambiamento enorme. La manutenzione non si faceva più, e la ditta delle pulizie degli impianti arrivava una volta la settimana anzichè tutti i giorni".

    Dopo la testimonanza di Simonetta, la seduta è stata aggiornata al 3 marzo quando in aula dovrebbe essere convocato Antonio Boccuzzi, uno dei sopravvissuti al rogo, parlamentare del Pd. La decisione della Corte di ascoltare subito i parenti arriva dopo le polemiche della scorsa udienza quando per un problema procedurale i familiari iscritti come testi erano stati costretti ad uscire. Nessun teste può infatti restare in aula e ascoltare testimonianze prima del suo turno. La presidente della Corte Maria Iannibelli ha previsto un fitto calendario di udienze sino a giugno. Nelle prime cinque udienze erano stati risolti alcuni problemi procedurali e affrontate diverse eccezioni come quella presentata dalla difesa dei manager tedeschi della multinazionale che sosteneva che due dirigenti non conoscessero l'italiano.

    (17 febbraio 2009)

    Buona vita

    Guglielmo
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  7. #157
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    Riferimento: Morti sul lavoro

    ciao, confesso di non aver letto tutti i post di questa sezione, ma molti di essi. io mi occupo di sicurezza sul lavoro ed esprimo la mia solidarietà e vicinanza verso gli infortunati e loro famiglie.
    lavoro come psicologo in diverse aziende e mi confronto con gli standard di sicurezza adottati dalle imprese. buona parte degli infortuni avvviene sicuramente a causa da macchine, impianti, attrezature non in sicurezza. ma, come tutti sappiamo, oltre l'80% (in media) degli infortuni dipende dal fattore umano, cioè dall'atteggiamento del lavoratore.
    verissimo che le aziende si devono adeguare alla normativa, ma non basta, è necessaria una massiccia azione educativa, preventiva, che parta dall'infanzia e che induca a sviluppare una cultura della sicurezza nella popolazione. un paese dipende dagli individui che esso produce: la cultura della sicurezza domestica, lavorativa, stradale, sanitaria ecc. va sviluppata attraverso programmi scolastico-educativi-formativi. non bastano le leggi. questa è l'azione che devono intraprendere le istituzioni.
    circa la speculazione dei media: i morti sulle strada fanno vendere, meno quelli sul lavoro, se non sono spettacolari, è assodato; guardiamo il lato positivo: hanno fatto emergere un tema prima sotterrato.
    per le statistiche sugli infortuni (ho letto alcune imprecisioni in questi posts) suggerisco di reperire dal sito INAIL. saluti

  8. #158
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    Riferimento: Morti sul lavoro

    Questi i morti a febbraio

    28 FEBBRAIO

    TORINO - Incidente sul lavoro in un cantiere di Givoletto, nel Torinese, dove un operaio è rimasto ferito in modo serio in seguito al crollo delle pareti di terriccio di una buca in cui l'uomo stava lavorando. Dalle prime informazioni sembra che l'operaio fosse impegnato nello scavo per il posizionamento di una tubatura quando si è verificato un crollo del terreno che lo ha coperto quasi completamente.

    27 FEBBRAIO

    BERGAMO - Tre operai sono rimasti feriti in un cantiere edile di Grassobbio (Bergamo). È successo in via Papa Giovanni XXIII dove è in corso la ristrutturazione di una chiesa e di una scuola d'infanzia. I tre sono precipitati nel vuoto per alcuni metri dopo il crollo improvviso dell'impalcatura sulla quale stavano lavorando. Le cause del cedimento non sono ancora state accertate dai carabinieri che sono intervenuti sul posto.

    MANDURIA (TARANTO) - Un operaio di 57 anni, del quale non si è appreso il nome, è rimasto ferito in un incidente sul lavoro avvenuto in una ditta di calcestruzzi, che ha sede sulla strada che da Manduria (Taranto) conduce a Francavilla Fontana (Brindisi). L'operaio ha riportato vari traumi al torace e alla colonna vertebrale. L'uomo, a quanto si è appreso, stava lavorando su una impalcatura quando è caduto da un'altezza di circa due metri.

    VICENZA - Tragedia sul lavoro a Barbarano di Vicenza dove un operaio è morto precipitando da un carroponte. L'incidente è avvenuto all'interno della Zincol Italia. Sul posto sono intervenuti i colleghi dell'uomo e successivamente il 118 ed i Carabinieri e lo Spisal.

    25 FEBBRAIO

    MILANO - Due operai sono stati investiti da un macchinario, oggi pomeriggio, in un cantiere a Dresano, nel Milanese. È avvenuto intorno alle 15.30 in un cantiere in via Milano. I due stavano lavorando quando sono stati colpiti da un grosso macchinario in movimento. Il più grave ha riportato una frattura del bacino e che per questo è stato portato in codice rosso, con l'elisoccorso, all'ospedale Humanitas. Tuttavia, secondo quanto si è appreso dal 118, non sarebbe in pericolo di vita. L'altro operaio ha riportato solo delle lievi escoriazioni ed è stato medicato sul posto.

    24 FEBBRAIO

    MODENA - Un imbianchino serbo di 23 anni si trova ricoverato in gravi condizioni all'ospedale di Baggiovara dopo essere rimasto schiacciato fra una piattaforma semovente e il soffitto di un capannone in costruzione. L'infortunio si è consumato verso le 9.30 in un cantiere di via Della Costa, al villaggio Torrazzi. Secondo quanto appurato l'artigiano si trovava su una piattaforma, manovrata per salire verso il soffitto, che è finita contro una trave, schiacciandolo. Sempre martedì mattina, un lattoniere 52enne di Formigine, che stava lavorando su una copertura in legno vicino alle grondaie di un'abitazione di via Vedriani a Modena, è precipitato a terra da un'altezza di due metri, riportando diverse lesioni. A quanto pare non sarebbe in pericolo di vita. In entrambi i casi, oltre al personale di Modena soccorso, sono intervenuti gli agenti della polizia municipale di Modena e della medicina del lavoro, per ricostruire la dinamica dei due

    23 FEBBRAIO

    TERAMO - È morto all'ospedale di Teramo Gabriele Di Sabatino, 33 anni, di Teramo, uno dei tre cantonieri Anas travolti questa mattina da un autotreno sulla Strada Statale 80RAC «Teramo-mare», mentre era al lavoro in un cantiere mobile regolarmente segnalato. Dei due operai a terra (Gabriele Di Sabbatino e Claudio Cortellucci) sembra non abbiano avuto gravi conseguenze.

    ALASSIO (SAVONA) - Infortunio mortale sul lavoro nel primo pomeriggio ad Alassio: Dario Antonio Pittau, 39 anni, operaio originario di Cernusco sul Naviglio, ma residente a Rodano, in provincia di Milano, è morto, sembra folgorato, mentre lavorava alla ristrutturazione di un'abitazione privata in via Ignazio dell'Oro. Secondo i primi accertamenti, l'uomo stava intervenendo sull'impianto elettrico, quando una scossa lo ha folgorato. Il medico legale, tuttavia, non avendo trovato segni di bruciature, ha disposto l'esame autoptico, per stabilire con esattezza la causa della morte.

    GENOVA - Infortunio sul lavoro nel porto di Genova. Un operaio di 37 anni è rimasto schiacciato dal carico di una gru e ha riportato ferite agli arti e al volto. È stato ricoverato all'ospedale San Martino. I colleghi hanno proclamato uno sciopero di protesta.



    21 FEBBRAIO

    ANDRIA - Il conducente di un mezzo per la raccolta dei rifiuti del Comune di Andria è rimasto ferito dopo che il grosso autoarticolato, composto dalla motrice anteriore e da un cassone posteriore, è rimasto incastrato sotto un ponte in una strada ai margini del centro abitato di Andria.

    GENOVA - Infortunio sul lavoro questo pomeriggio a San Colombano di Calvari, in Val Fontanabuona, nel Levante genovese. Due operai addetti alla pulizia di una cisternadella ditta Torre srl, che aveva contenuto olio di mais hanno perso i sensi e sono stati salvati da un collega. Ricoverati per accertamenti all'ospedale di Lavagna, i due sono in buone condizioni.

    TRENTO - Infortunio sul lavoro nel Trentino, dove Roberto Nave, operaio di 39 anni di Vallarsa, mentre stava tagliando del cartongesso, si è gravemente ferito ad una mano, amputandosi un dito. L'uomo è stato trasferito d'urgenza a Verona, per essere sottoposto ad un delicato intervento chirurgico, nella speranza di recuperare il dito.

    19 FEBBRAIO

    UDINE - Un operaio, Antonio Rossit, 52 anni, di Concordia Sagittaria (Venezia), è morto a Blessano di Basiliano (Udine) cadendo da un soppalco mentre stava dipingendo le pareti di una casa in costruzione.

    SERRASTRETTA (CATANZARO) - Un operaio, P.G., di 65 anni, è morto in un incidente sul lavoro a Serrastretta mentre stava potando un albero con l'ausilio di una motosega. L'incidente è accaduto nella frazione Ievoli. P.G. è caduto da un'altezza di cinque metri ed è deceduto sul colpo. L'operaio stava eseguendo il lavoro di potatura dell'albero per conto di un amico e tra qualche giorno sarebbe dovuto rientrare in Valle d'Aosta, dove risiedeva.

    PAVIA - Un operaio edile Renato Ioppi di 68 anni è morto questa mattina a Pavia mentre lavorava in un deposito di materiale per l'edilizia. L'uomo, un sessantottenne residente a Pavia, è deceduto sul colpo per un gravissimo trauma cranico.

    TRENTO - Ancora un infortunio sul lavoro nel Trentino. Uno dei titolari di una falegnameria di Telve Valsugana è rimasto ferito alla testa, schiacciato da alcune travi in legno. Dopo i primi soccorsi l'uomo è stato trasportato con l'elicottero all'ospedale Santa Chiara di Trento, dove è stato sottoposto a una tac, che ha rivelato un trauma cranico.



    18 FEBBRAIO

    BIELLA - È morta strangolata in una macchina per la spiumatura dei polli una donna che, nel Biellese, stava lavorando nell'azienda agricola del cugino. L'incidente si è verificato a Cascina Vaccino (Biella) nella sede di un consorzio. Silvana Zublena, 48 anni, di Cavaglià, che intendeva spiumare due polli e un fagiano, ha acceso il macchinario ma, all'improvviso, la sciarpa che portava al collo è stata risucchiata all'interno, trascinando la testa della donna nella bocchetta.

    17 FEBBRAIO

    GORIZIA - La vittima è Stanislao Primozic, di 55 anni, agricoltore di Gorizia. Verso le 17 - secondo una ricostruzione degli investigatori - l'uomo, impegnato in un intervento di potatura delle viti, stava utilizzando una estirpatrice quando, per cause ancora al vaglio della Polizia, ha agganciato accidentalmente un albero che, piegandosi, lo ha colpito. Primozic è morto praticamente sul colpo.

    MARINO DEL TRONTO (ASCOLI PICENO) - Un agricoltore di 53 anni, Luciano Firmani, è morto travolto dal trattore con il quale stamani stava lavorando in un campo a Marino del Tronto (Ascoli Piceno), nei pressi del supercarcere.

    BERGAMO - Un operaio bergamasco di 43 anni è rimasto ferito in un incidente sul lavoro oggi pomeriggio intorno alle 17 in pieno centro a Bergamo. L'uomo, residente a Seriate, stava lavorando alla ristrutturazione di un negozio in via Sant'Orsola in cima a un soppalco, quando un pannello di legno ha ceduto e l'operaio è caduto a terra da un'altezza di oltre due metri, battendo la testa al suolo.

    MANTOVA - Un elettricista è stato colpito da una scarica elettrica da 15 mila volts e si è miracolosamente salvato. È successo questa mattina in un'azienda di Villimpenta, nel mantovano. Alessandro Merlin, 33 anni di Ostiglia, era stato incaricato della manutenzione della cabina elettrica dell'azienda che produce filtri. A un tratto, mentre l'elettricista, dopo aver aperto il quadro elettrico, stava avvitando alcuni bulloni, è stato investito dalla scarica da 15 mila volts che lo ha scaraventato a terra.

    16 FEBBRAIO

    SAVONA - Un uomo di 60 anni, piemontese, è morto stamani a Mallare, in Valbormida, schiacciato dal suo camioncino mentre era intento a delle operazioni di manutenzione dello stesso automezzo. Secondo le prime informazioni, l'uomo era titolare di una ditta di lavori forestali.

    NAPOLI - Due operai sono rimasti feriti e folgorati in un cantiere edile di Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli. Secondo una prima ricostruzione dei Vigili del Fuoco, una gru stava effettuando una manovra quando ha tranciato cavi della corrente elettrica e i due operai sono rimasti feriti. Vincenzo Vuolo è stato investito dalla scarica elettrica e ha perso i sensi. Il collega, che si trovava nella cabina della gru, isolata dalle scariche elettriche, ha abbandonato il veicolo per soccorrere il compagno, ma nel tentativo di rianimarlo è rimasto a sua volta folgorato. Vuolo è nipote del titolare dell'impresa Carpenfer, società proprietaria del mezzo meccanico.

    VIGNANELLO (VITERBO) - Un operaio di 51 anni, S.F., è rimasto ferito in modo grave in un incidente sul lavoro avvenuto nel pomeriggio nel cimitero di Vignanello, in provincia di Viterbo. L'uomo, colpito violentemente da una benna per calcestruzzo al torace, è stato trasportato in eliambulanza al policlinico Gemelli di Roma, dove è ricoverato in prognosi riservata.

    BARI - Un incidente sul lavoro si è verificato nella sede dell'autofficina Orba nella zona industriale di Modugno. Un operaio, Antonio Campanale di 52 anni, che stava eseguendo lavori di riparazione al paraurti di un autoarticolato è stato investito dalla cabina del mezzo. Forse per distrazione l'autista del mezzo, un cittadino albanese di 35 anni, ha spento il motore provocando l'abbassamento del sistema idraulico che teneva la cabina sollevata dal suolo. Questa è caduta sull'operaio provocandogli lo schiacciamento della testa e del torace. Campanale è ora ricoverato in prognosi riservata nel reparto di Rianimazione dell'ospedale Di Venere di Carbonara.

    PESCARA - Un operaio è rimasto ferito, con ustioni di primo e secondo grado sul 30% del corpo, in un incendio scoppiato questo pomeriggio in un sansificio a Scafa (Pescara). L'uomo, 55 anni, ricoverato inizialmente all'ospedale di Pescara, sarà trasferito al Centro grandi ustionati dell'ospedale Bufalini di Cesena.



    14 FEBBRAIO

    CAMPO NELL'ELBA (LIVORNO) - Un operaio di 55 anni è morto intorno alle 9.30 mentre stava lavorando in un cantiere edile di Marina di Campo frazione balneare di Campo nell'Elba. L'uomo sarebbe caduto da una impalcatura alta appena due metri, ma ha sbattuto la testa procurandosi le lesioni mortali. Non è escluso che l'operaio possa avere accusato un malore mentre stava lavorando.

    13 FEBBRAIO

    LA SPEZIA - Incidente sul lavoro stamani nella cava del monte Muzzerone, fra i Comuni della Spezia e Porto Venere. Un operaio che si trovava alla guida di un mezzo e' rimasto incastrato nel ribaltamento dello stesso e ha dovuto essere liberato dai vigili del fuoco. L'uomo e' stato trasportato in ospedale della Spezia per essere sottoposto ad una tac che verifichi eventuali lesioni agli organi interni.

    BRESCIA - Un operaio albanese e' morto oggi a Brescia in un infortunio sul lavoro. L'uomo, secondo i primi accertamenti, e' precipitato dal tetto di un'azienda specializzata nella lavorazione dei metalli. L'operaio e' morto all'istante e sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Brescia e i funzionari dell'Asl.

    SIENA - Un uomo è morto e un altro è rimasto seriamente ferito in due diversi incidenti sul lavoro accaduti oggi nel Chianti, in provincia di Siena. Nel Comune di Gaiole, un 79enne è morto schiacciato dal trattore con cui stava lavorando il terreno. La vittima, Ruggero Ferrucci, è morto schiacciato dal mezzo agricolo, dopo averne perso il controllo. Sempre a Gaiole, un operaio di 35 anni, che stava segando rami di albero lungo la sponda di un torrente, si è stritolato un piede nel macchinario e ora si trova ricoverato in prognosi riservata all'ospedale.

    MATERA - Un operaio di 59 anni di Metaponto di Bernalda (Matera) è rimasto gravemente ferito mentre era intento a lavorare nei campi di una locale azienda agricola. Per cause ancora in fase di accertamento, è rimasto incastrato con il braccio sinistro nella fresa agricola procurandosi l'amputazione del quinto dito della mano, fratture costali multiple e la frattura scomposta di omero, radio e ulna. Prontamente soccorso, l'uomo è stato subito trasportato presso l'ospedale civile di Policoro (Matera) ma, considerate le gravi condizioni, è stato immediatamente elitrasportato presso l'ospedale San Carlo di Potenza, dove tuttora si trova ricoverato con prognosi riservata. Sull'incidente stanno effettuando mirati accertamenti i Carabinieri della Stazione di Metaponto e gli Ispettori della locale Azienda Sanitaria.

    MILANO - Un uomo è rimasto ferito, in modo grave alla testa, per le conseguenze di un'esplosione che si è verificata oggi in una ditta metalmeccanica di Cairate (Varese). Lo si è appreso dal 118. L'esplosione è avvenuta in una ditta situata in via Rovigo. Il ferito è stato trasportato all'ospedale di Gallarate in codice giallo.

    12 FEBBRAIO

    UDINE - Tre dipendenti delle Ferrovie dello Stato sono rimasti intossicati da etere etilbutilico contenuto in due carri cisterna nello scalo ferroviario di Cervignano del Friuli, in provincia di Udine. L'etere etilbutilico è una sostanza pericolosa, infiammabile e volatile, che, se inalata, può causare irritazione alle vie respiratorie, nausea, malessere e stordimento, fino alla perdita di coscienza. A contatto con la pelle e gli occhi, provoca irritazione. In base alla ricostruzione fornita dai Carabinieri, per cause e modalità in corso di accertamento, durante le operazioni di smistamento, i due carri cisterna, probabilmente a causa di un eccessivo riempimento, hanno avuta una piccola perdita della sostanza da una valvola di sfogo. I tre dipendenti hanno accidentalmente inalato la sostanza e per precauzione sono ricorsi alle cure dei sanitari presso l'ospedale civile di Palmanova (Udine).

    MONTEFIASCONE (VITERBO) - Un giovane operaio di 19 anni, D.I., residente a Latera, in provincia di Viterbo, è rimasto gravemente ferito in un incidente sul lavoro avvenuto in un cantiere edile di Montefiascone. È ricoverato in prognosi riservata nell'ospedale Belcolle di Viterbo. Sulle cause dell'infortunio sono in corso accertamenti da parte dai carabinieri e dai tecnici dell'ufficio prevenzione della Asl. Il giovane sarebbe rimasto ferito mentre lavorava ad un mezzo pesante.

    SIRACUSA - Corrado Ballatore, 82 anni originario di Avola, è morto schiacciato mentre stava spostando un grosso macchinario nel pastificio di famiglia, chiuso ormai da diversi anni. Il locale si trova in viale Ermocrate a Siracusa, nella periferia della città, in un'area di insediamenti artigianali. L'anziano stava spostando con un sollevatore idraulico un grosso macchinario in disuso che, per cause da accertare, si sarebbe adagiato su un fianco travolgendolo. Il corpo è stato estratto dai carabinieri.

    DIANO MARINA (IM) - Due operai appartenenti ad una impresa edile di Cuneo, la "United colour of Cometto" sono rimasti seriemente feriti, questo pomeriggio a Diano Marina (Imperia), dopo che l'elevatore sul quale erano saliti per tinteggiare la facciata di una palazzina, al terzo piano, si e' ribaltato. Si tratta di Pasquale Santobello, 37 anni di Alessandria e Franja Genc, 36 anni, immigrato albanese residente a Rifreddo, in provincia di Cuneo. Hanno riportato un politrauma, fratture e Santobello anche un trauma cranico. Pare, da una prima ricostruzione, che i due imbianchini abbiano sistemato male due dei quattro stabilizzatori dell'elevatore, che viene utilizzato come una sorta di ponteggio mobile. E' stato, molto verosimilmente per questo motivo, che l'impianto si e' ribaltato e i due sono caduti compiendo un volo di circa otto metri. 11 FEBBRAIO

    NAPOLI - Un operaio è morto in un incidente sul lavoro avvenuto in un cantiere nella zona della Torretta, nei pressi della stazione di Mergellina a Napoli. Roberto Di Clemente, 28 anni - secondo la prima ricostruzione - è caduto da un tetto precipitando al suolo. L' operaio è morto prima dell' arrivo dei soccorsi.

    BERGAMO - Un operaio bergamasco di 52 anni è morto in una cava a Brembate, dopo essere stato travolto e schiacciato da una ruspa mentre stava lavorando. L'uomo, soccorso dai sanitari del 118, è morto poco dopo.

    BIELLA - Un romeno di 26 anni, Roger Marcos, ha perso la vita mentre era al lavoro lungo la tangenziale del Maghettone, a Mongrando nel biellese. Con un collega impegnato alla gru, stava eseguendo uno scavo per la posa di tubi degli scarichi fognari di un distributore di benzina in fase di costruzione. Il giovane è stato travolto da una frana che lo ha imprigionato per alcuni minuti. Il collega è riuscito a tiralo fuori ma le sue condizioni sono apparse subito gravissime.

    TELGATE (BERGAMO) - Un uomo di 72 anni è rimasto invece ferito nel pomeriggio in un'azienda che produce materiale plastico a Telgate (Bergamo), dopo essere stato travolto da alcuni sacchi che stava scaricando da un bancale. L'uomo è l'ex custode della ditta, che ogni tanto torna al lavoro per aiutare i dipendenti.

    PALERMO - Un operaio di 49 anni, è caduto da un'impalcatura al terzo piano di uno stabile. Ha riportato diverse fratture.

    10 FEBBRAIO

    MESSINA - Un operaio di 36 anni rischia di perdere tre dita di una mano in conseguenza di una esplosione di un recipiente metallico contenente gas argon, avvenuta all'interno della raffineria di Milazzo, nel messinese. L'operaio, G.M., originario di Siracusa, è dipendente della Sonim, una ditta esterna allo stabilimento, subito dopo lo scoppio del contenitore del gas utilizzato per le saldature, è stato trasferito all'ospedale Cannizzaro di Catania

    BERGAMO - È ricoverato in prognosi riservata un operaio bergamasco di 33 anni che è rimasto vittima di un grave infortunio sul lavoro alla ditta Edilizia 90 snc di Bossico (Bergamo). Il giovane, residente in paese, è stato travolto da due pesanti tavole di legno cadute da un camion mentre le stava caricando. La vittima è stata colpita al collo e ha riportato la fratura della terza vertebra cervicale.

    9 FEBBRAIO

    MILANO - Un operaio di un cantiere dell'autostrada A4 Milano-Brescia è stato travolto e ucciso da un'auto che, in seguito ad un incidente, è sbandata nella corsia di emergenza dove l'uomo stava lavorando. Lo ha reso noto Autostrade per l'Italia che ha espresso «cordoglio alla famiglia e ai compagni di lavoro dell'operaio». È accaduto al Km 19 in direzione Brescia, tra lo svincolo della tangenziale est di Milano e l'uscita di Agrate.

    ROMA - Un operaio di 43 anni è morto dopo essere caduto da una scala mentre effettuava alcuni lavori nel cortile di una scuola elementare a Roma. L'uomo, Rodolfo Ruggeri, è caduto da un'altezza di cinque metri ed morto sul colpo mentre stava ultimando alcuni lavori nel cortile della scuola elementare Giuditta Tavani Arquati, a lungotevere della Farnesina.

    REGGIO EMILIA - Due operai sono rimasti feriti in un incidente sul lavoro avvenuto in un'azienda di Reggiolo, comune della bassa reggiana. L'incidente è avvenuto in via Meucci durante la saldatura del coperchio di una cisterna contenente resina allo stato liquido. Per cause in corso di accertamento due pakistani di 31 e 26 anni sono stati raggiunti da una fiammata sviluppatasi dal bruciatore. I due operai sono stati ricoverati all'ospedale di Guastalla con una prognosi di 30 giorni a testa per ustioni di primo e secondo grado al viso.


    8 FEBBRAIO

    MESSINA - Tragedia del lavoro che si perde, a Messina, dove un uomo di 49 anni, Natale Barca, padre di tre figli, è morto d'infarto all'interno al bar della stazione centrale di Messina. Era uno dei 20 lavoratori licenziati e che dal 2 febbraio occupano i bar della stazione centrale e marittima. Centostazioni, la societa' che gestisce gli immobili di Rfi, non ha rinnovato il contratto di locazione alle ditte Carani e Colosi che hanno messo in mobilita' i lavoratori.

    7 FEBBRAIO

    TRENTO - Alessio Tavonatti, agricoltore di 33 anni, di Revò, in provincia di Trento, si è salvato per miracolo da un brutto incidente verificatosi nel piazzale della sua abitazione, dove stava lavorando con il proprio trattore, che, per un problema tecnico, è finito in un adiacente dirupo, ribaltandosi.

    6 FEBBRAIO

    ROMA - Alle prime luci dell'alba, un furgone con sei persone a bordo è uscito di strada, sull'Autostrada del Sole tra Cassino e Pontecorvo, al km 668. Nell'incidente, una persona è morta e cinque sono rimaste ferite. Sulle cause dell'incidente, sono in corso le indagini della Polizia Stradale, anche se non è da escludere un probabile colpo di sonno.

    5 FEBBRAIO

    COLLETORTO (CAMPOBASSO) - Un agricoltore - Pasquale Mastrogiacomo, di 56 anni - è morto schiacciato dal trattore con il quale stava lavorando nella campagna di Colletorto. L'incidente è avvenuto in contrada «Capitanata». L'uomo è finito con il suo trattore in una scarpata ed è morto dopo un volo di oltre venti metri.

    BERGAMO - Un operaio extracomunitario di 38 anni è stato schiacciato da un albero questa mattina a Treviglio, in provincia di Bergamo, mentre effettuava una operazione di potatura. L'uomo è in gravi condizioni ed è stato trasportato dall'elicottero del 118 all'ospedale civile di Brescia. L'uomo è un dipendente di un'azienda florovivaistica di Bolgare (Bergamo) e stava lavorando su incarico di una cooperativa che gestisce la manutenzione del verde cittadino alla potatura e al taglio di alcune piante lungo la via Calvenzano, quando un albero alto circa tre metri gli è caduto addosso, colpendolo alla schiena. Le sue condizioni di salute sono gravi; non è in pericolo di vita, ma per i medici potrebbe rischiare di rimanere paralizzato.

    4 FEBBRAIO

    MILANO - Attorno alle 22.00 alla Form di Cormano (azienda metalmeccanica con 350 dipendenti) si è verificato un grave incidente sul lavoro. Ne dà notizia la Fiom. Dopo il cambio di una parte dello stampo, quando la macchina di pressofusione si è rimessa in moto, un componente si è staccato e una colata di alluminio fuso ha investito il lavoratore che stava accanto alla macchina. «Si tratta -afferma la Fiom in una nota- tanto per cambiare, di un lavoratore interinale che ora è ricoverato in gravi condizioni a causa delle ustioni. In attesa di conoscere l'esatta dinamica dei fatti, i lavoratori della Form hanno dichiarato per domani un'ora di sciopero».

    GENOVA - Incidente sul lavoro questa mattina a Genova-Nervi. È crollato un muro interno con il ponteggio in una casa in ristrutturazione in via Sala. Un operaio è rimasto ferito ed è stato trasportato in codice giallo all'ospedale San Martino.

    VIAREGGIO (LUCCA) - E' morto Shelqi Bargyamany, 54 anni di origine albanese, per essere caduto da 10 metri, mentre si trovava sul terrazzo al secondo piano di un locale attiguo all'Hotel Astor, sul lungomare di Viareggio, per svolgere lavori di manutenzione. L'uomo, 55 anni, albanese, regolare in Italia e residente a Firenze, stava verificando l'origine di alcune infiltrazioni d'acqua. L'operaio lavorava per una ditta della provincia di firenze.


    3 FEBBRAIO

    BERGAMO - Un operaio di 25 anni è rimasto ferito oggi pomeriggio in un incidente sul lavoro a Casazza, nel Bergamasco. Il giovane stava lavorando su una scala, quando è caduto a terra da un'altezza di circa quattro metri, riportando un trauma cranico e una contusione al collo.
    FROSINONE - Enrico Costantini, l'autotrasportatore di 52 anni di Alatri (Frosinone) che il 4 novembre scorso rimase ferito in un incidente sul lavoro, è morto dopo tre mesi di agonia nell'ospedale Santa Scolatisca di Cassino, dove era ricoverato. La vittima stava scaricando decine di gomme presso la Marangoni di Anagni, quando cadde dal mezzo su cui stava lavorando. L'impatto fu violento e gli provocò una lesione gravissima alla schiena.

    CESENATICO (FORLÌ-CESENA) - Mario Migliaccio, 42 anni, originario di Frosinone ma abitante a San Mauro Pascoli (Forlì-Cesena) ha perso la vita nel pomeriggio mentre stava lavorando, per una ditta di Longiano, nella ristrutturazione di un albergo in via Cavour, a Ponente di Cesenatico. L'uomo, secondo una prima ricostruzione dei carabinieri della Compagnia di Cesenatico, stava lavorando ai muri della tromba dell'ascensore quando ha perso l'equilibrio precipitando per diversi metri e infilandosi nello spazio tra lo stesso ascensore e il muro ed è morto sul colpo.

    VENEZIA - All'interno di uno stabilimento di verniciatura di Marghera un mezzo movimentazione materiali ha avuto un incidente provocando il ferimento di un operaio. L'uomo, un cittadino cinese di 31 anni, alla guida di un veicolo per il trasporto di materiale ferroso, è rimasto ferito non riuscendo a evitare l'impatto con un carro ponte. Sul posto sono intervenuti il Suem 118, i Vigili del Fuoco, lo Spisal e una Volante della Polizia. L'uomo è stato condotto presso il locale pronto soccorso dove gli sono state diagnosticate ferite guaribili in un mese circa.

    SIRACUSA - Due operai sono rimasti feriti nella raffineria di Augusta, in provincia di Siracusa durante un rogo sviluppatosi per cause ancora da accertare. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, comunque, l'incendio si sarebbe sprigionato da una cabina elettrica. I feriti sono stati trasportati all'ospedale Cannizzaro di Catania. Presentano ustoni al volto e alle mani. Le loro condizioni non sarebbero comunque gravi.

    REGGIO EMILIA - Un operaio di 48 anni, residente a Reggio Emilia, è rimasto vittima di un infortunio sul lavoro avvenuto nel primo pomeriggio di oggi nella ditta Zi.De. Spa Zincatura elettrolitica di via Torquato Tasso a Cadelbosco Sopra, comune della bassa reggiana. Secondo quanto hanno accertato i carabinieri della locale stazione, intervenuti sul luogo insieme al personale della medicina del lavoro della Ausl di Guastalla l'operaio al momento dell'infortunio si trovava nel reparto cromatura. Per cause in corso di accertamento è rimasto schiacciato tra il forno essiccatoio e il cestello delle viti che sopraggiungeva sulla linea di produzione.

    PERUGIA - Sarà l'esame del dna a ufficializzare quello che ormai sembra essersi delineato come un tragico e terribile incidente sul lavoro che ha visto coinvolta una donna di 35 anni, Giovanna Bacchettini, il cui corpo è stato stritolato dagli ingranacci di un trinciaforaggio nel capannone della piccola azienda agricola di famiglia a Case Maggi, nel comune di Giano dell' Umbria (Perugia). A dare l'allarme ieri sera, era stato il marito della donna, Claudio Falchi, 52 anni, titolare dell'azienda agricola che, dopo essere rincasato, e non trovando la compagna a casa, aveva subito iniziato le ricerche. Dopo aver cercato a lungo nei paraggi, l'uomo ha notato uno stivale della donna accanto alla macchina per tritare il fieno, all'interno della stessa stalla dove aveva visto per l'ultima volta la 35enne, prima di uscire di casa nel pomeriggio. L'ipotesi più accreditata è che la 35enne, mentre stava compiendo alcune operazioni vicino al miscelatore, è caduta nel macchinario finendo stritolata tra gli ingranaggi.


    2 FEBBRAIO

    MILANO - Un operaio è morto in seguito a un incidente sul lavoro avvenuto in una azienda di Concorezzo, nel Milanese. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, l'uomo è stato risucchiato da un nastro trasportatore. L'incidente è avvenuto alla Colombo Spurghi, in via Monte Rosa. La vittima è un senegalese di circa 40 anni, in regola con il permesso di soggiorno. L'incidente è avvenuto intorno alle 21.30.

    ROMA - Un operaio italiano di 61 anni è stato trasportato in gravi condizioni all'ospedale Sant'Eugenio di Roma dopo essere caduto dal tetto di capannone dove stava lavorando in via Pontina 573. Secondo quanto affermano fonti del 118 l'uomo, che è attualmente in stato di coma, nella caduta ha riportato un profondo trauma cranico e numerose fratture agli arti. Resta ancora da chiarire la dinamica dell'incidente avvenuto nelle prime ore del pomeriggio.

    LA SPEZIA - Due operai sono rimasti feriti questa mattina, in un incidente sul lavoro avvenuto all'alba in un cantiere edile nella frazione di Molicciara, in Comune di Castelnuovo Magra (Spezia). I due uomini stavano lavorando all'interno di un magazzino quando un pesantissimo pancale di cemento è caduto a terra. Uno dei due è stato investito in pieno riportando uno schiacciamento del bacino. L'altro, che si trovava poco distante, ha riportato una distrazione al rachide cervicale ed un trauma contusivo al braccio sinistro. I medici del «118», dopo un consulto sul posto, hanno disposto per l'operaio rimasto schiacciato il trasferimento urgente all'ospedale «Santa Chiara» di Pisa, con l'elicottero convenzionato apposta per i casi d'urgenza.

    BOLZANO - Ancora un brutto infortunio sul lavoro in Alto Adige. È accaduto in una segheria del legno, nei pressi di Collalbo, poco sopra Bolzano. Un operaio 45enne di Renon è finito con la mano destra negli ingranaggi di una macchina per spaccare la legna. Ora rischia di perdere l'arto. Per cercare di salvarglielo, l'operaio è stato trasportato con l'auto di soccorso della Croce bianca alla clinica universitaria di Innsbruck, in Austria.

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    Riferimento: Morti sul lavoro

    Riprendo da "L'Unità" di oggi (che mi pare anche l'unico quotidiano a riportare la notizia)

    Lodo Alfano per i top manager, il governo eclissa il processo Thyssen
    di Massimo Franchi Sacconi vuole salvare i manager Thyssen da una probabile condanna per strage. Una norma inserita surrettiziamente al decreto correttivo con cui il ministro del Lavoro ha modificato il Testo Unico sulla sicurezza mette al riparo i vertici di tutte le aziende dalle responsabilità su tutti gli infortuni sul lavoro.

    La denuncia arriva dalla Fiom Cgil. Ad accorgersi dell'articolo 10-bis introdotto nel decreto legislativo approvato dal Consiglio dei ministri il 9 aprile sono stati i legali del sindacato: Elena Poli, Sergio Bonetto. Gli stessi che sono parte civile al processo Thyssen in corso a Torino e che vede imputati i vertici dell'azienda tedesca.

    «L'articolo 10-bis va a ribaltare il senso delle responsabilità in caso di incidente sul lavoro – spiega Bonetto - . Per rimanere alla Thyssen finora la responsabilità della mancanza degli estintori è di chi aveva in potere di comprarli, che aveva il budget per farlo e quindi i manager al massimo livello italiano e tedesco. Se passerà questa norma si farà il contrario: la responsabilità sarà al livello più basso, quello più vicino all'evento. Se passerà questa norma, per il rogo di Torino al massimo a pagare sarà il responsabile dello stabilimento. I top manager italiani e tedeschi sarebbero non imputabili». La norma ha infatti applicazione immediata. «Si tratta di norme penali e quindi migliorando le condizioni degli imputati sono valide per i processi in corso e hanno anche valore retroattivo», completa la spiegazione Elena Poli.

    La denuncia della Fiom arriva proprio nel giorno in cui il testo andrà alla Conferenza Stato Regioni. «Il Testo unico sulla sicurezza era uno dei pochi provvedimenti del governo Prodi che avevamo approvato. Chiediamo che lì venga modificato e, in caso contrario, facciamo appello al presidente della Repubblica, sempre sensibile a queste tematiche, perché blocchi l'ennesima porcata», sbotta Gianni Rinaldini, segretario generale Fiom.

    «E' una norma salva-manager, un Lodo Alfano ancora più grave perché si parla di lavoratori – gli fa eco Giorgio Cremaschi -. La cosa più grave è che ora capiamo quello che è successo nei mesi scorsi in molte fabbriche. Ai capi reparto era stata fatta firmare una cosiddetta “presa di responsabilità”: in sostanza il testo diceva: “Se succede qualcosa, è colpa mia”. Noi eravamo tranquilli perché i nostri legali ci avevano detto che con il Testo Unico in vigore non aveva alcun valore. Ora capiamo che le aziende e Confindustria sapevano quello che stava scrivendo il governo e quella lettera ora inchioda i capi reparto e salva i manager».

    L'articolo 10-bis modifica il cosidetto “Obbligo di impedimento”. «Nei reati commessi mediante violazione delle norme relative alla prevenzione degli infortuni e all'igiene sul lavoro il non impedire l'evento equivale a cagionarlo alle seguenti condizioni: (...) Il comma D recita: “che l'evento non sia imputabile ai soggetti di cui agli articoli 56,57, 58, 59 e 60 del presente decreto legislativo per la violazione delle disposizioni ivi richiamate”. La traduzione la fanno gli avvocati. “Gli articoli citati – spiega Elena Poli – si riferiscono ai cosiddetti “preposti”. Si tratta dei capi-reparto, dei responsabili di stabilimento, ma anche dei progettisti, dei fabbricanti, degli installatori e pure dei medici che danno valutazioni sull'igiene e la sicurezza nei luoghi di lavoro. Insomma, tutti tranne i manager».

    A rischio quindi non c'è solo il processo Thyssen, in corso a Torino, ma anche tutti i procedimenti che riguardano morti e infortuni sul lavoro.

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    Riferimento: Morti sul lavoro

    Da. "La Repubblica", di oggi, edizione online

    Il presidente arriverà proprio oggi nel capoluogo piemontese
    Intervenga per impedire che passi l'articolo 10 bis del testo"
    Thyssen, i parenti della vittime a Napolitano: "No alla revisione del testo sulla sicurezza"

    TORINO - Non allentare le norme sulla sicurezza sul lavoro. E' questo l'appello dei parenti delle vittime del rogo alla Thyssen di Torino, del 6 dicembre 2007, che hanno inviato in tal senso una lettera al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

    Il presidente arriverà proprio oggi nel capoluogo piemontese, e i parenti delle vittime chiedono con la loro lettera di intervenire per impedire che passi l'articolo 10 bis del testo unico per la sicurezza sui luoghi di lavoro.

    Si tratta di una norma che prevede di punire la condotta dei datori, in caso di infortunio, solo a determinate condizioni: tra queste, anche la condizione che non vi siano responsabilità degli operai coinvolti. La norma, così formulata, rischierebbe di avere conseguenze giudiziarie anche sulla punibilità degli imputati nel processo Thyssen, che è ripreso questa mattina a Torino.

    A denunciare la formulazione dell'articolo 10 bis è stata ieri la Fiom, ma già nelle settimane scorse il pm Raffaele Guariniello aveva segnalato che la norma sarebbe in contrasto con l'articolo 40 del codice penale secondo cui "chi non fa di tutto per impedire un evento, avendo l'obbligo di farlo, è come se cagionasse l'evento stesso".

    "E' strano che vogliano introdurre una simile norma proprio ora che ci sono in corso i processi Thyssen e Eternit" hanno commentato alcuni parenti a margine dell'udienza. In aula, dove intanto è in corso il controesame dei periti, è stata esposta sui banchi, come sempre, la foto dei sette operai deceduti nel rogo del 6 dicembre 2007 con sotto la scritta: "non uccideteli una seconda volta".
    Dott. Guglielmo Rottigni
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  11. #161
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    Riferimento: Morti sul lavoro

    A quanto pare, Napolitano ci sente ancora bene, per essere così vecchietto.

    Da "Il Corriere della Sera", di oggi, edizione online

    Il presidente aveva ricevuto una lettera dAi parenti delle vittime DELLA thyssen
    Sicurezza sul lavoro, Napolitano: «Attendo riscrittura della norma»
    Il capo dello Stato interviene sulla discussione in corso per le modifiche al testo unico e in particolare sul 10 bis
    TORINO - «Conosco la questione che ho seguito anche prima. Anche prima c'era la preoccupazione per quella norma e l'avevamo espressa subito. In ogni caso prendo atto che questa mattina il ministro Sacconi si è dichiarato pronto a riscrivere la norma per evitare interpretazioni che non sono state volute e che sarebbero pesanti anche agli effetti del processo Thyssen. Siamo in attesa di vedere questa nuova scrittura della norma». Queste le parole del capo dello Stato, Giorgio Napolitano, interpellato dai cronisti in merito alla discussione in corso per le modifiche al testo unico sulla sicurezza in particolare relative all'art. 10 bis.


    Il presidente Napolitano (Ansa)
    L'INCONTRO - A Napolitano - che martedì aveva ricevuto, tramite il prefetto di Torino, la lettera dei familiari delle vittime del rogo della Thyssen -, sarà consegnata anche un’altra lettera del consiglio di fabbrica dell’azienda. Giovedì il presidente incontrerà proprio i familiari delle vittime, il cui timore è legato a un passaggio del testo unico che a loro avviso rischia di cancellare la possibilità di accertare le responsabilità dei vertici aziendali. La visita di Napolitano a Torino durerà tre giorni e si cconcluderà giovedì mattina a Forno di Coazze, dove c'è un ossario che conserva le spoglie di 98 partigiani uccisi nel 1944. Il ministro del Welfare Maurizio Sacconi, in merito alle polemiche sull'articolo contestato - inizialmente per una mobilitazione di Fiom-Cgil - aveva detto che di fronte a incertezze interpretative «siamo pronti, tranquillamente, a riscrivere quel testo perché ne sia chiara la finalità, rispetto ad interpretazioni capziose e malevoli».

    Buona vita

    Guglielmo
    Dott. Guglielmo Rottigni
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  12. #162
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    Riferimento: Morti sul lavoro

    E questo è l'elenco dei caduti del mese di Marzo 2009:

    Marzo: il problema è l'atterraggio
    nomortilavoro | 24 Marzo, 2009 14:05

    27 MARZO

    ANCONA - Un operaio italiano di 45 anni ha riportato un trauma cranico e altre ferite in un incidente sul lavoro avvenuto stamani ad Ancona, presso un'azienda di riparazioni meccaniche in via Albertini. L'uomo sarebbe precipitato dal cestello di una gru, battendo la testa dopo un volo di circa quattro metri. Subito soccorso, è stato condotto da un'ambulanza nell'ospedale regionale di Torrette.

    26 MARZO

    BERGAMO - Un operaio bergamasco di 25 anni, E.T., si è ferito questa mattina in un incidente sul lavoro alla Tenaris di Dalmine (Bergamo). L'infortunio si è verificato nel reparto Fas-Pelligrino, specializzato nella produzione di tubi speciali di grosso diametro, generalmente usati nella costruzione di piattaforme petrolifere. Il giovane, residente a Medolago (Bergamo), stava lubrificando alcuni macchinari quando ha inavvertitamente appoggiato il piede tra la parte rigida e quella mobile del saliscendi usato per la movimentazione dei tubi. Quando la piattaforma si è abbassata, l'arto è rimasto schiacciato tra le due sezioni dell'apparecchiatura e si è fratturato. L'operaio è stato trasportato in ospedale, dove gli è stata diagnosticata la frattura delle dita di un piede e la recisione dei tendini. Nel frattempo, l'Asl ha disposto la chiusura del reparto fino alle 6 di domani mattina, ponendo come condizione alla riapertura dell'impianto il ripristino delle adeguate protezioni che, secondo la Cgil, sarebbero inutilizzabili dal 23 marzo.

    SERRA SAN QUIRICO (ANCONA) - Un operaio, F.B., 51 anni, originario di Senigallia, è rimasto gravemente ferito in un incidente sul lavoro avvenuto in una cava della Gola della Rossa, nel comune di Serra San Quirico. L'uomo, che stava lavorando con una ruspa, è stato travolto da una frana. Soccorso da un'eliambulanza, è stato trasferito con un codice tre, quindi di estrema gravità, nell'ospedale regionale di Torrette, ad Ancona, dov'è ricoverato in prognosi riservata.

    OSIMO (ANCONA)- Un uomo di 47 anni, N.Z., è morto in un incidente sul lavoro mentre ad Osimo, insieme al padre, stava smantellando un capanno agricolo. La struttura ha improvvisamente ceduto travolgendolo. N.Z. è morto sul colpo.

    FALERIA (VITERBO) - Un uomo di 65 anni, Dante Casini, artigiano edile in pensione, è stato schiacciato da alcuni blocchi di peperino che gli sono caduti addosso mentre stava costruendo un muro nei pressi della sua abitazione a Faleria, in provincia di Viterbo. L'uomo è stato trasportato in eliambulanza del 118 al policlinico Gemelli di Roma, dove è stato ricoverato in prognosi riservata. Le sue condizioni sono state definite gravissime dai medici che lo hanno in cura. Secondo quanto accertato dai carabinieri, nel pomeriggio, mentre il pensionato era a bordo di una piccola ruspa, avrebbe urtato un ponteggio sul quale si trovavano i blocchi di peperino, che gli sono caduti dall'alto e lo hanno colpito al capo e gli hanno schiacciato il torace. Il piccolo cantiere edile è stato posto sotto sequestro.

    SABBIO CHIESE (BRESCIA) - Un operaio è morto stamani in una cava, a Sabbio Chiese, in un incidente sul lavoro. L'infortunio è avvenuto intorno alle 11 e a quanto si è appreso si tratterebbe di uno schiacciamento. Sono intervenuti i sanitari del 118 - che hanno però potuto constatare solo la morte dell'uomo -, i carabinieri della compagnia di Salò e i vigili del fuoco.

    24 MARZO

    BERGAMO - È ricoverato in gravi condizioni agli Ospedali Riuniti di Bergamo l'operaio bergamasco rimasto vittima di un grave incidente sul lavoro in una ditta di Lurano (Bergamo). L'uomo, 46 anni, residente a Treviglio (Bergamo) è stato travolto da un muletto durante la movimentazione di un carico di materiale nello stabilimento di un'azienda specializzata nella lavorazione di lamiere.

    TORINO - Avrebbe compiuto 50 anni il prossimo 6 novembre l'artigiano morto oggi a Torino mentre era impegnato in uno scavo per collegare la condotta fognaria centrale ad un condominio. Si chiamava Vincenzo Romano ed era domiciliato a Nardò, in provincia di Lecce. L'uomo era impegnato in uno scavo per la rete fognaria. All'improvviso, secondo una prima ricostruzione dell'accaduto, lo scavo ha ceduto e l'uomo è stato sepolto vivo dalla terra. Nell'incidente sarebbe rimasto coinvolto anche un altro operaio, che però si sarebbe salvato.

    BARI - Un artigiano di 48 anni, Francesco D'Ambrosio, di Bitritto, è in coma dopo essere caduto oggi dalla balaustra di una casa dove stava montando infissi nuovi in via Ligabue a Conversano. È successo poco prima di mezzogiorno. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, l'uomo si è sbilanciato e ha fatto un volo di circa quattro metri battendo la nuca. L'uomo, titolare di una ditta individuale, è stato subito soccorso.

    PERUGIA - Un operaio albanese di 49 anni è rimasto ferito in seguito ad un incidente sul lavoro verificatosi per il cedimento strutturale del solaio di una abitazione in ristrutturazione a Sigillo, in provincia di Perugia. L'incidente si è verificato intorno alle 7.15. L'operaio, regolarmente assunto, è precipitato da un'altezza di circa tre metri. Trasportato all'ospedale di Branca è stato ricoverato per la frattura ad una vertebra e è stato giudicato guaribile in un mese dai sanitari.

    23 MARZO

    BOLZANO - Ancora un infortunio mortale sul lavoro in Alto Adige dovuto al ribaltamento di un trattore. Si è verificato a Vernurio, frazione del comune di Rifiano, nella Val Passiria, in Alto Adige, dove un agricoltore di 65 anni, nel ribaltamento del mezzo, ha riportato una seria ferita alla colonna vertebrale.

    21 MARZO

    RAVENNA - Un ottantenne è morto schiacciato verso le 8 a Bagnacavallo, in provincia di Ravenna, da un muletto di un cantiere edile di via Sillaro. Secondo i primi accertamenti dei carabinieri, l'uomo era andato al cantiere per caricare del materiale quando, in un'area esterna, per cause ancora in via di accertamento è stato investito dal mezzo morendo sul colpo.

    VICENZA - A perdere la vita è stato Remo Tagliapietra, 37 anni, figlio del titolare di un'azienda agricola di Zanè. Secondo la ricostruzione dei carabinieri di Thiene, l'agricoltore stava finendo di caricare un rimorchio di balle di fieno, del peso di 3-4 quintali l'una. Una di queste è precipitata e lo ha colpito al capo.

    ANCONA - Un marinaio abruzzese di 55 anni, di cui per il momento sono state rese note solo le iniziali del nome - Carlo Emmi, - perchè la famiglia non è stata ancora avvertita, è morto in un incidente sul lavoro nel porto di Ancona. L'uomo si trovava su una nave chiatta, utilizzata per trasportare massi, trainata da un rimorchiatore che stava facendo manovra per attraccare alla banchina 15. Per cause che sono al vaglio della polmare e della Capitaneria di porto, una fune d'acciaio si è spezzata e ha colpito mortalmente il marinaio. Per lui non c'è stato scampo.

    20 MARZO

    LATINA - Aniello Sansone, aveva 45 anni ed era originario di San Felice a Cancello (Caserta) è morto a Gaeta in seguito alla caduta da un'impalcatura da circa 10 metri d'altezza. L'uomo stava lavorando nella zona industriale della città nel sud della provincia di Latina, nei cantieri per l'apertura della littorina tra la località portuale e Formia.

    CAPRI (NAPOLI) - Un operaio di 39 anni è caduto da un'impalcatura di 4 metri di altezza, nel centro di Capri, ed è stato trasferito in idroambulanza al Cardarelli di Napoli, con vari traumi. L'uomo è stato salvato da una imbragatura che ne ha attutito il colpo, ma è stato poi investito da un tubo metallico. P.V., residente a Napoli, stava smontando in mattinata un ponteggio nella centralissima via Le Botteghe.

    MILANO - Infortunio sul lavoro all'interno del Polo Fieristico di Rho-Pero. Nel pomeriggio di ieri due operai italiani di 33 e 42 anni, dipendenti di una ditta di ventilazione, sono stati schiacciati da un silos industriale che erano intenti a posizionare. Sul posto sono intervenuti Polizia di Stato, Carabinieri ed Asl di Milano. I due hanno riportato gravi lesioni agli arti ed alla testa e si trovano ricoverati presso gli ospedali Niguarda e San Carlo di Milano.

    19 MARZO

    CATANZARO - Un operaio, Francesco Comità, di 40 anni, è morto in un incidente sul lavoro accaduto in località Martelletto di Settingiano, nel catanzarese. L'uomo è rimasto schiacciato da un macchinario trita-sassi.

    CREMONA - Due morti sul lavoro sono avvenute in provincia di Cremona. Pierluigi Ongini, agricoltore di 54 anni di Cignone, frazione di Bordolano (Cremona) è morto nei suoi campi, colpito al capo dall'albero che aveva appena segato. Un incidente senza testimoni: la vittima è stata ritrovata adagiato tra una ruota e le leve dei comandi della gru al cui braccio il tronco era ancora legato con una catena. L'altra vittima è Felice David, di 66 anni, residente a Cremona. In questo caso l'incidente è avvenuto a Torricella del Pizzo (Cremona). L'anziano è morto schiacciato dalla macchina seminatrice per cereali che stava riparando.

    18 MARZO

    TARANTO - Un operaio di 22 anni - di cui non si è appreso il nome - è rimasto gravemente ferito in un incidente sul lavoro avvenuto nella frazione di Talsano. Il giovane, dipendente di una ditta di condizionatori d'aria, è precipitato da una scala, da un'altezza di circa tre metri.

    TRENTO - Incidente mortale questa mattina, verso le 11,30, lungo la corsia sud dell'Autostrada del Brennero, all'altezza di Avio, in provincia di Trento. Un camionista tedesco di 43 anni ha perso la vita, schiacciato tra le lamiere del suo mezzo, dopo un tamponamento che ha coinvolto tre mezzi pesanti, con il ferimento di altre due persone.

    BOLZANO - Il comandante dei vigili del fuoco volontari di Prato alla Drava, in Alto Adige, è morto nella caduta dal tetto della locale scuola elementare. Josef Schoenegger, 54 anni, era salito sull'edificio per portare delle imbracature ai suoi colleghi che stavano spalando neve dal tetto della scuola. L'uomo è improvvisamente scivolato, precipitando per circa sei metri.

    ROMA - Un operaio, di 58 anni, è caduto da un'altezza di quattro metri mentre stava lavorando in un locale sottostante la succursale dell'università La Sapienza a Civitavecchia, che si era riempito d'acqua. L'uomo, che si è fratturato una gamba ed ha riportato parecchie contusioni, era su una scala in ferro che al momento di scendere ha ceduto.

    SALERNO - Un operaio, Gerardo Di Pasquale di 54 anni, è rimasto ferito mentre lavorava nella galleria in costruzione sull'A3 Salerno Reggio Calabria tra Contursi e Sicignano. Lo rende noto l'Anas. Secondo una prima ricostruzione, l'uomo, che ha l'incarico di capo squadra, alle 4,30 di questa mattina si trovava su una delle impalcature utilizzate per eseguire lavori in galleria. All'improvviso, per cause ancora da accertare, ha perso l'equilibrio ed è caduto da un'altezza di circa 7 metri.

    17 MARZO

    LEPORANO (TARANTO) - Con la motozappa stava arando un piccolo fondo di sua proprietà, a Leporano (Taranto), quando alcune lame dell'attrezzo agricolo sono saltate, colpendolo alle gambe: vittima dell'incidente un uomo di 74 anni, Carmine Moschetti, che ha riportato profonde ferite agli arti inferiori.

    RAVENNA - Incidente mortale alle porte di Ravenna all'interno di un cantiere edile di via Cella a Madonna del Santo. Un giovane operaio di 27 anni, Ionut Bogdan Stratulat di origine rumena, è rimasto schiacciato dalla fossa dove stava lavorando che ha ceduto per poi morire a durante il trasporto all'ospedale.

    BERGAMO - Un operaio bergamasco di 34 anni è rimasto ferito in un incidente sul lavoro avvenuto in un'officina meccanica di Orio al Serio (Bergamo). Secondo la ricostruzione dell'Asl il giovane stava manovrando un carrello dell'azienda Al.Ca di via delle Industrie quando, per cause ancora da stabilire, il macchinario gli è caduto addosso, fratturandogli le caviglie.

    ROMA - Un escavatore con l'operatore si è ribaltato in via Crema, a Roma, mentre stava per essere scaricato da un autocarro a causa della rottura di una delle pedane di scivolo. Nella caduta è sato investito e ferito gravemente il portiere dello stabile dove la macchina avrebbe dovuto lavorare, e sono state danneggiati anche tre veicoli parcheggiati. Il ferito, un uomo di 45 anni, trasportato al Pronto Soccorso del San Giovanni è entrato con codice rosso.

    16 MARZO

    MORBEGNO (SONDRIO) - Il figlio del titolare di un'impresa edile, con sede a Berbenno di Valtellina (Sondrio), è rimasto gravemente ferito durante i lavori di demolizione. L'incidente è avvenuto in un cantiere aperto a Morbegno (Sondrio). L'uomo, M.S., 40 anni, residente a Berbenno, era alla guida di un escavatore che all'improvviso si è ribaltato schiacciandolo.

    TRENTO - Grave infortunio sul lavoro questa mattina alla lavanderia industriale Zbm a Linfano di Arco, in provincia di Trento, dove il 32enne Massimo Palazzo, nativo di Roma e residente a Riva del Garda, mentre stava eseguendo lavori di manutenzione, è rimasto incastrato con un braccio negli ingranaggi di una macchina, procurandosi gravi lacerazioni che gli hanno fatto perdere molto sangue.

    BOLZANO - Restano molto gravi alla clinica universitaria di Innsbruck, in Austria, le condizioni di un operaio rimasto ferito in un incidente sul lavoro verificatosi a Mezzaselva, frazione del comune di Fortezza, in Alto Adige. L'uomo, un 35enne dipendente di un'impresa di Vipiteno, era impegnato in lavori ad una centralina elettrica, quando a causa di un corto circuito è stato investito da un'improvvisa fiammata che gli ha provocato ustioni di terzo grado ad una gamba e di secondo grado al viso.

    GROSSETO - È finito fuori strada con il suo furgone, che si è ribaltato. È morto così, stamani intorno alle 6.30, Vincenzo Brunese, 49 anni, a Paganico, in provincia di Grosseto. La Polstrada sta cercando di ricostruire le cause dell'incidente. La vittima, che viaggiava da sola alla guida del mezzo, abitava a Montepascali, nel grossetano.

    15 MARZO

    VASTO (CHIETI) - Un allevatore 42enne della provincia di Chieti, Pasquale Di Stefano, è morto in un incidente sul lavoro che si è verificato nel tardo pomeriggio nell'allevamento di bovini che l'uomo gestiva in contrada Montalfano di Cupello. Dai primi accertamenti dei carabinieri è emerso che Di Stefano si trovava alla guida di un trattore, impegnato in alcuni lavori, quando il mezzo si è ribaltato schiacciandolo.

    14 MARZO

    TORRICELLA PELIGNA (CHIETI) - Un uomo di 75 anni di Torricella Peligna, Giovanni Palizzi, è morto schiacciato dal trattore che si è ribaltato nel corso di lavori agricoli in una zona periferica del paese. L'incidente si è verificato poco dopo mezzogiorno in contrada Morretto.

    NAPOLI - L'uomo, che aveva 49 anni, è caduto da un'altezza di circa tre metri. Sul posto è ancora visibile la scala, che potrebbe essersi spostata, facendogli perdere l'equilibrio. Accanto al corpo dell'uomo c'è il vaporizzatore che stava utilizzando per le pulizie.

    GENOVA - Un nuovo incidente sul lavoro è accaduto stamani nel porto di Genova, due giorni dopo la morte di un marittimo russo. Un marinaio siriano di 29 anni, imbarcato sulla nave Star Hope, battente bandiera cambogiana, ormeggiata al ponte ex Idroscalo, è rimasto ferito precipitando nella stiva da una altezza di circa tre metri. L'allarme è scattato intorno alle 10.30 e ha mobilitato 118, vigili del fuoco, capitaneria di porto e polizia marittima. Per recuperare il ferito è stata utilizzata un'autoscala dei vigili del fuoco.

    13 MARZO

    SOSPIROLO (BELLUNO) - Un uomo di 75 anni, Franco Casanova, è morto a Sospirolo per le ferite riportate nel rovesciamento del mezzo agricolo che stava conducendo su uno sterrato. Secondo quanto si è appreso, l'anziano, che stava trasportando della legna, sarebbe rimasto schiacciato dal trattore che si è capovolto per cause da accertare.

    RIETI - Due uomini sono rimasti gravemente feriti nel pomeriggio in provincia di Rieti in due distinti incidenti sul lavoro. A Oliveto Sabino, a Roccasinibalda, un uomo di 62 anni, M.G.B. è rimasto schiacciato da un trattore che si è ribaltato provocandogli sette fratture costali, lo schiacciamento di due vertebre e una lussazione alla clavicola. Nelle montagne di Petrella Salto un macedone, D.I., di 41 anni, residente a Viterbo, si è ferito gravemente con la motosega, che gli ha lacerato buona parte di un braccio con il rischio di perdita dell'intero arto, mentre stava lavorando nel taglio boschi per conto di un'gazienda.

    12 MARZO

    BOLZANO - Ancora un grave infortunio sul lavoro in Alto Adige. Nel pomeriggio in una segheria a Ponticino, frazione di Sarentino, un operaio è rimasto seriamente ferito mentre stava tagliando legname. L'uomo, dopo aver ricevuto le prime cure da medico di soccorso, è stato trasportato d'urgenza all'ospedale San Maurizio di Bolzano, dove e ' stato ricoverato nel reparto di rianimazione. Sulla dinamica dell'infortunio indagano i carabinieri.

    GENOVA - Incidente mortale in porto a Genova a calata Massaua , vicino a Ponte Etiopia. Secondo una prima sommaria ricostruzione, un marittimo sarebbe stato colpito al torace mentre si trovava all'interno di una stiva di un traghetto. L'uomo, trasferito in ambulanza all'ospedale Villa Scassi, è deceduto. I sindacati hanno proclamato uno sciopero immediato in porto a Genova di 24 ore. Dallo sciopero sono esclusi i servizi passeggeri per i traghetti. Secondo quanto spiegato dalla Guardia costiera, la vittima è di nazionalità russa, si chiamava Iuri Roshchin, di 49 anni, componente dell'equipaggio della nave cargo «Catherine» battente bandiera belga. L'incidente è avvenuto a bordo della motonave, probabilmente durante le operazioni di scarico. Secondo una sommaria ricostruzione dalla Polmare, che ha condotto i primi atti urgenti, erano in corso le operazioni di scarico dei container dal garage della nave, quando la ralla (la motrice utilizzata per movimentare i container), guidata da un dipendente del Genoa Terminal, con una ruota è finita su un cavalletto che è stato sbalzato schiacciando il marinaio. Il magistrato che coordina l'inchiesta è il pm Alberto Lari.

    VARESE - Si rompe un tubo dell'alta pressione e un operaio perde la vita. È accaduto questo pomeriggio, intorno alle 15.15, nella discarica di Gorla Maggiore, in Provincia di Varese. La vittima, un operaio di 44 anni, nato a Trani, stava completando un lavoro di impermeabilizzazione quando è stato sorpreso dal cedimento del tubo che lo ha colpito alla nuca. Inutile l'intervento del 118 di Varese. Le indagini sono affidate ai Carabinieri della Compagnia di Saronno.

    MILANO- Un operaio è caduto nel Po nel mantovano mentre stava lavorando su un ponte ferroviario che sovrasta il corso d'acqua. L'operaio si chiama Laurent Muratai, albanese di 30 anni, dipendente di una ditta del Napoletano che ha in appalto i lavori di verniciatura del ponte sulla linea Bologna-Verona. In corso le ricerche dei vigili del fuoco, ma con il passare delle ore diminuiscono le possibilità di ritrovare vivo l'uomo, anche perchè le squadre del 115 intervenute hanno constatato che nel punto della caduta dell'operaio l'acqua è piuttosto alta e la temperatura e la corrente aumentano i rischi di incidente fatale. In particolare, i vigili del fuoco sono sul posto dalla mattina, appena scattato l'allarme, con un elicottero decollato da Bologna che sorvola da pochi metri il corso d'acqua e con il nucleo sommozzatori giunto in appoggio da Milano che sta perlustrando metro per metro il fondale del fiume alla ricerca dell'operaio.

    VITERBO - Uno stuntman di 30 anni, Mirco Zamperla, è rimasto gravemente ferito mentre era impegnato nell'aeroporto militare di Viterbo nelle riprese della serie Tv 'Intelligence'. L'uomo, per cause in corso d'accertamento, mentre eseguiva una scena d'azione, è caduto a terra battendo violentemente il capo ed ha perso i sensi. Lo stuntman è stato ricoverato in prognosi riservata nel reparto di neurochirurgia dell'ospedale Belcolle. Oltre agli operatori del 118, che hanno soccorso lo stuntman, sono interventi i carabinieri di Viterbo e gli ispettori del lavoro. La fiction 'Intelligenge', che andrà in onda su Canale 5, è interpretata, tra gli altri, da Raoul Bova e Massimo Venturiello. La produzione è della Taodue.

    FABRIANO (ANCONA) - Incendio per fortuna senza feriti all'interno di una galleria ferroviaria della Rfi in costruzione lungo la linea Orte-Falconara. La notte scorsa, per motivi in corso di accertamento, ha preso fuoco un gruppo ossiacetilenico carrellato (costituito da una bombola di ossigeno e una di acetilene), a un km circa dall'imboccatura della galleria, dove in questi giorni opera una ditta appaltante.

    11 MARZO

    BERGAMO - Un operaio marocchino di 49 anni è rimasto ferito nella notte in un incidente sul lavoro in un cotonificio di Albino, nel bergamasco. L'uomo stava sistemando alcuni pesanti rotoli di stoffa nello stabilimento di via Manni, quando la gamba destra sarebbe rimasta incastrata in un macchinario, fratturandosi. Dopo l'infortunio l'immigrato è stato soccorso dai medici del 118 e portato in ospedale, da dove è stato dimesso con una prognosi di 30 giorni.

    10 MARZO

    PERUGIA - Un uomo di 73 anni del quale non si conosce ancora l'identità è morto travolto dal crollo di un muro mentre stava lavorando alla periferia di Perugia. L'incidente è avvenuto nella zona di Sant'Egidio per cause ancora in corso di accertamento da parte dei carabinieri. I vigili del fuoco stanno ancora lavorando per estrarre il corpo dalle macerie.

    PESARO - Infortunio mortale nelle campagne di Case Bruciate, a Pesaro. Un pensionato di 76 anni è morto schiacciato dal suo motocoltivatore mentre stava facendo marcia indietro. Il manubrio del mezzo agricolo lo ha schiacciato contro un albero, uccidendolo per un trauma addominale. A dare l'allarme è stato uno dei generi della vittima, che non lo aveva visto tornare per pranzo. Si è recato nell'appezzamento di terreno del suocero, e ha trovato l'anziano a terra, morto da almeno quattro ore. (

    07 MARZO

    MARGHERITA DI SAVOIA (FOGGIA) - Perde l'equilibrio mentre sta sistemando un telone esterno del suo ristorante, cade, batte la testa e muore sul colpo. La vittima è Giovanni Tiritiello, di 59 anni, proprietario del ristorante 'Pleasure' sul lungomare di Margherita di Savoia, tra le province di Bari e Foggia. L'uomo aveva chiesto al figlio ventottenne di reggergli la scala per ripristinare la tensostruttura danneggiata dal forte vento dei giorni scorsi. Mentre era al lavoro ha perso l'equilibrio, ha colpito in modo violento il figlio con una scarpa e il ragazzo non ha potuto fare nulla per attutire la caduta del padre.
    06 MARZO

    MILANO - È stato ucciso per errore, durante una manovra della gru che alcuni suoi colleghi stavano azionando, l'operaio morto stamani a Mesero, nel Milanese. Secondo quanto risulta dai verbali della Polizia locale, che si è occupata degli accertamenti nel cantiere edile dove si è verificato l'incidente, a schiacciare il lavoratore è stata la pesante forca in ferro agganciata al braccio meccanico, che serve per sollevare i pallet di materiale. Adeodato P., 34 anni, originario di Varese e residente a Malgesso, sempre in provincia di Varese, non ha avuto scampo. Il marchingegno che lo ha colpito al petto gli ha provocato uno schiacciamento toracico gravissimo ed è morto prima dell'arrivo dei soccorsi del 118. La salma dell'operaio è stata trasportata nella camera mortuaria dell'obitorio di Magenta (Milano).

    RAVENNA - Un operaio albanese di 44 anni residente in provincia di Frosinone è rimasto gravemente ferito in un incidente sul lavoro accaduto alle porte di Ravenna. Secondo i primi rilievi della polizia e della medicina del lavoro, l'uomo, dipendente di una ditta edile, è scivolato verso le 9.30 sul rimorchio di un camion mentre stava scaricando materiale dal mezzo pesante. È stato ricoverato con prognosi riservata all'ospedale di Ravenna.

    ASCOLI PICENO - Un operaio è rimasto ferito in modo lieve in un incidente sul lavoro avvenuto stamani nella fabbrica di smalti e vernici Elantas-Deatech, nella zona industriale di Campolungo ad Ascoli Piceno. Stando ad una prima ricostruzione dei fatti, l'uomo sarebbe stato investito da un bancale cadutogli addosso. È stato condotto in ospedale per accertamenti.

    05 MARZO

    CRISPIANO (TARANTO) - Un giovane di 27 anni, titolare di una ditta edile, è morto in un incidente sul lavoro avvenuto poco fa a Crispiano (Taranto). Secondo la prima ricostruzione fatta dai carabinieri, il giovane - del quale non si è ancora appreso il nome - sarebbe rimasto schiacciato tra un escavatore e un pilastro. I sanitari del 118 ne hanno constatato il decesso. Sul posto anche i vigili urbani di Crispiano, i vigili del fuoco, il medico legale e gli ispettori del lavoro. Indagini sono state avviate per ricostruire la dinamica dell'incidente e verificare eventuali violazione delle norme sulla sicurezza.

    LATINA - È morto schiacciato dal suo trattore mentre lavorava in un campo. L'incidente è avvenuto questa mattina in una zona di campagna di Campoverde, frazione di Aprilia. La vittima è un uomo di 68 anni del luogo che è morto sul colpo. Secondo la ricostruzione dei carabinieri il trattore si è improvvisamente ribaltato durante una manovra e l'uomo è rimasto schiacciato.

    CIVITAVECCHIA (ROMA) - Un macchinista di scena, Damiano Impiccichè, di 32 anni, è rimasto seriamente ferito durante lo smontaggio delle scenografie del Laureato, versione teatrale dell'omonimo film interpretata da Giuliana De Sio, rappresentata ieri sera al Teatro Traiano di Civitavecchia. Colpito da un pannello, il giovane è caduto al palcoscenico finendo con l'addome sul grosso martello che stava maneggiando. Trasportato all'ospedale San Paolo, è stato operato nel corso della notte per l'asportazione della milza che era rimasta lesionata. Dopo un sopralluogo, in mattinata i carabinieri hanno sequestrato il pannello che sarà sottoposto ad una perizia.

    TRAPANI - La vittima è Francesco Passalacqua di Capaci (Pa). Sul luogo dell'incidente, oltre alla polstrada di Castelvetrano e ad un sostituto procuratore di Marsala, sono intervenuti gli ispettori dell'Ausl 9 di Trapani, chiamati a valutare se sono stati rispettati tutti i parametri previsti dalla legge in materia di sicurezza sul posto di lavoro.

    ROMA - L'operaio si chiamava Alfonso Bellofato, era originario di Avellino ed era residente a Cerveteri, in provincia di Roma. L'operaio, era titolare, assieme al fratello di una ditta di costruzioni, che lavorava in sub-appalto alla ditta Moretti, e stava manovrando un escavatore all'interno di una buca profonda tre metri, lunga 20 metri e larga due metri, scavata per la costruzione di una villa, quando è crollato un muretto di contenimento e il terreno è franato, praticamente seppellendolo.

    SURBO (LECCE) - Un addetto alle pulizie delle carrozze delle Ferrovie dello Stato è stato travolto da un locomotore in manovra nello scalo merci della stazione di Surbo e ha riportato varie lesioni e ferite. L'incidente - riporta il Quotidiano di Lecce - è accaduto ieri sera mentre l'uomo, Francesco Stafferi, di 53 anni, di Collepasso (Lecce), era alla guida di un'apparecchiatura spazzatrice e attraversando un binario, in una zona semi buia, non si è accorto del sopraggiungere del locomotore. Un'autoambulanza del 118 lo ha trasportato all'ospedale Vito Fazzi del capoluogo i cui medici si sono riservati la prognosi ma hanno escluso il pericolo di vita. Indagini sono state avviate dalla magistratura anche per accertare se è vero che uno dei due fari del locomotore fosse spento, il che potrebbe aver contribuito al verificarsi dell'investimento nella zona poco illuminata dello scalo.

    02 MARZO

    OLBIA - Rischia l'amputazione delle gambe un operaio gallurese di 58 anni, vittima oggi di un incidente sul lavoro alla Subersarda di Tempio Pausania. Al momento l'uomo e' ricoverato con prognosi riservata all'ospedale di Tempio, ma non e' escluso il trasferimento in elicottero a Sassari. L'operaio sarebbe precipitato dentro un silos, dove viene raccolta la polvere di sughero, mentre con altri operai stava lavorando alla pulizia delle pareti interne.

    NAPOLI - Un operaio torinese di 58 anni e' morto in un cantiere della Tav in provincia di Napoli, a Caivano. L'uomo e' morto sul colpo dopo essere caduto da un muretto dell'altezza di circa 5 metri sulla linea ferrata. A quanto riferiscono i carabinieri, nel corso di un sopralluogo effettuato con i magistrati, sarebbero state riscontrate carenze in materia di sicurezza. Probabilmente l'operaio non avrebbe neanche dovuto trovarsi li' in quel momento: l'uomo risultava addetto alla stazione di isolamento acque, distante dal luogo dell'infortunio.

    LUCERA (FOGGIA) - Un operaio edile di 50 anni, Antonio Roberto, è caduto da un'impalcatura di un cantiere edile e ha riportato gravi ferite alla testa. È accaduto stamani mentre faceva lavori di ristrutturazione in un appartamento. Secondo una prima ricostruzione fatta dagli agenti del locale commissariato di polizia, l'operaio ha perso l'equilibrio ed è caduto da un'altezza di circa cinque metri. È stato trasportato dapprima al locale ospedale poi, a causa della gravità delle ferite, agli Ospedali riuniti di Foggia i cui medici si sono riservati la prognosi.

    Buona vita

    Guglielmo
    Dott. Guglielmo Rottigni
    Ordine Psicologi Lombardia n° 10126

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  14. #164
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    Riferimento: Morti sul lavoro

    Sì, purtroppo. E vanno ad aggiungersi a questi, che non avevo ancora riportato:

    30 APRILE

    MONTENERO DI BISACCIA (CAMPOBASSO) - Un carpentiere di 55 anni, Antonio Splendido, di San Savero (Foggia) è morto dopo essere stato travolto dai cavalletti di un ponteggio in allestimento, mentre lavorava al primo piano di una villetta in costruzione a Montenero di Bisaccia. L'infortunio è avvenuto intorno alle 8, vicino al Centro commerciale «Costa Verde». L'uomo era intento a guidare, con l'ausilio di un telecomando, una gru che doveva depositare sul solaio i cavalletti: questi però sono precipitati, investendo il carpentiere che è caduto a terra sbattendo la testa. L'uomo è morto sul colpo. Non è ancora chiaro cosa abbia determinato la caduta degli attrezzi dal macchinario.
    SENIGALLIA (ANCONA) - Un operaio italiano Vincenzo Giannasecoli di 43 anni è rimasto ferito in un incidente sul lavoro in un'azienda di Senigallia (Ancona), la Euromarmi. L'uomo, dipendente di una ditta esterna, è caduto da un'impalcatura alta circa sei metri, mentre lavorava all'ampliamento di un capannone. Subito soccorso dai compagni, è stato trasportato in eliambulanza nell'ospedale di Torrette ad Ancona, dove viene sottoposto ad accertamenti.
    TRENTO - Ancora un infortunio sul lavoro nel Trentino. Si e' verificato a Dambel, in Valle di Non, dove Albertino Fellin, 50enne del luogo, mentre stava spargendo anticrittogammici lungo un terreno in pendenza, e' scivolato ed e' caduto, finendo sotto il pesante mezzo. Subito soccorso, l'agricoltore e' stato trasportato all'ospedale Santa Chiara di Trento, dove i medici gli hanno riscontrato gravi ferite.
    BOLOGNA - Stava lavorando a una fresa nello stabilimento C.M.V. di Granarolo dell'Emilia, in provincia di Bologna, quando, per cause in corso di accertamento, ha riportato l'amputazione di quattro dita della mano sinistra. Vittima dell'infortunio un operaio 44enne di origine polacca, K.K.T., che e' stato soccorso dai colleghi e accompagnato all'Ospedale Maggiore di Bologna. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri che hanno sequestrato il macchinario.
    27 APRILE
    BOLOGNA - Un meccanico di 49 anni è morto a Castel Guelfo, nel Bolognese, intorno alle 7, schiacciato dal cassone del camion che stava cercando di riparare. L'uomo - Salvatore Ventrici, di Imola - aveva infilato la testa tra cassone e pneumatici probabilmente per individuare il guasto, quando il cassone gli è caduto addosso schiacciandogli il capo.
    25 APRILE
    SALINE JONICHE (RC) - Un uomo di 40 anni, Annunziato Zampaglione, è morto mentre lavorava a bordo di un trattore, dal quale lo stesso Zampaglione è caduto dal sellino, che non ha retto il suo peso e lo ha travolto. Vani sono stati i tentativi di rianimazione dello Zampaglione, il quale è deceduto poco dopo.
    BRINDISI - Incidente sul lavoro o malore: sarebbero queste - secondo le prime indagini della polizia - le cause della morte di Antonio Pichierri, agricoltore di 39 anni di Erchie. Il cadavere dell'uomo è stato trovato nelle campagne di Brindisi-Restinco, in contrada Sangiorgio, dalla moglie della della vittima che era aveva raggiunto il marito sul fondo agricolo non vedendolo tornare a casa. Pichierri si trovava a terra, davanti al trattore, nel sangue, e aveva un'ampia ferita al capo.
    FROSINONE - Gli è rimasto il braccio incastrato nella macina, e una ragazza di 17 anni rischia di perdere l'arto. L'incidente è avvenuto oggi in un frantoio a Campoli Appennino (Fr). La ragazza stava aiutando i genitori, proprietari del frantoio, a pulire la macina quando il suo braccio è rimasto incastrato negli ingranaggi.
    BOLZANO - È rimasto ferito un agricoltore 39enne di Caldaro, caduto da un'altezza di circa 3 metri, mentre stava lavorando su una piattaforma mobile, in località Klughammer. Soccorso dalla Croce Bianca di Egna, il cui personale ha chiesto l'intervento anche del medico di urgenza. L'agricoltore è stato trasportato in elicottero all'ospedale di Bolzano.
    TRENTO - È accaduto ad un boscaiolo a Monte Terlago. Non è stato ancora chiarito se l'uomo sia caduto da una pianta, oppure se questa gli sia rovinata addosso, mentre cercava di abbatterla. È intervenuto il servizio di elisoccorso, che lo ha medicato e stabilizzato sul posto e, poi, vista la gravità delle ferite riportate, ha trasportato l'uomo all'ospedale Santa Chiara di Trento.
    24 APRILE
    AQUILA - Un uomo è morto a Cagnano Amiterno, uno dei comuni in provincia dell'Aquila colpiti dal terremoto del 6 aprile scorso, travolto dal crollo di un fabbricato che stava demolendo. L'uomo si trovava in un cementificio, dove stava lavorando su un escavatore per demolire un fabbricato. L'uomo è poi sceso dal mezzo ed è stato travolto dalle macerie.
    BRESCIA - Doppia tragedia sul lavoro questa mattina nel Bresciano. Poco dopo le 7.30 nel piazzale della Ori Martin in via Canovetti un giovane camionista di appena 25 anni di Roseto degli Abruzzi è morto schiacciato tra due mezzi pesanti. Sull'infortunio mortale in città sta effettuando gli accertamenti di rito la polizia stradale di Brescia. Il secondo infortunio mortale si è verificato verso le 8 a Ome, in località Barche: un agricoltore del paese di 45 anni si è ribaltato con il trattore ed è morto schiacciato. Inutile l'intervento tempestivo del 118 che ha inviato l'eliambulanza. A Ome indagano i carabinieri della compagnia di Gardoen Valtrompia.
    MILANO - Due morti sul lavoro, nelle ultime ore in provincia di Brescia. Si tratta di un agricoltore e di un camionista. L'agricoltore è stato travolto dal proprio trattore, dopo che il veicolo si è ribaltato. Il tragico incidente e« avvenuto ieri sera. Il corpo della vittima è stato scoperto solo questa mattina dalla moglie che lo cercava da ore. Sorte analoga per il camionista che è stato travolto dal proprio veicolo. Il mezzo era parcheggiato, con tanto di motore acceso, nel piazzale di un'azienda quando si è messo improvvisamente in moto ed ha investito il camionista che si trovava poco lontano.
    GELA - Incidente sul lavoro mortale stamani all'alba a Gela, in provincia di Caltanissetta. Un uomo di 50 anni, Umberto La Coganata, è stato investito da un autocompattatore. La vittima, che è un operaio addetto alla raccolta dei rifiuti, stamani intorno alle 5.30, era sceso dal mezzo in via Venezia, me è stato travolto dall'autocompattatore che stava facendo manovra.
    23 APRILE
    ROMA - Un operaio di 47 anni è rimasto vittima di una scarica elettrica ad altissimo voltaggio mentre stava lavorando in un cantiere all'interno della centrale Enel di Torrevaldaliga Nord, Civitavecchia (Roma). L'uomo, originario di Castellammare di Stabia (Napoli) e residente a Santa Marinella (Roma), è un dipendente della «Impes»: una ditta di Matera appaltatrice dell'Enel e, al momento dell'incidente, si stava occupando dela manutenzione della cabina elettrica della torre carbonifera del gruppo T2. L'operaio, al quale è stato riscontrato un «coma da elettroconduzione», è stato immediatamente soccorso e ricoverato all'ospedale San Paolo di Civitavecchia con prognosi riservata ma, rendono noto dal comando dei carabinieri di Civitavecchia, non rischia la vita.
    BOLOGNA - Stava lavorando a una fresa nello stabilimento C.M.V. di Granarolo dell'Emilia, in provincia di Bologna, quando, per cause in corso di accertamento, ha riportato l'amputazione di quattro dita della mano sinistra. Vittima dell'infortunio un operaio 44enne di origine polacca, K.K.T., che e' stato soccorso dai colleghi e accompagnato all'Ospedale Maggiore di Bologna. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri che hanno sequestrato il macchinario.
    22 APRILE
    SAVONA - Un operaio di 54 anni, Giovanni Genta, spotornese, è rimasto ferito gravemente in un incidente sul lavoro accaduto questa mattina presso un impianto della società Funiviaria Alto Tirreno nella zona di Miramare a Savona. Poco dopo le 8 l’uomo è precipitato da un’altezza di cinque metri, a quanto sembra da una struttura terrazzata, ed ha riportato un grave trauma cranico. E’ intervenuto il personale del 118 che dopo i primi soccorsi all’infortunato, vista la gravità delle lesioni, ha disposto l’immediato ricovero in elicottero presso l’ospedale San Martino di Genova.
    21 APRILE
    BOLOGNA - Un operaio egiziano di 32 anni e' morto in seguito a un infortunio sul lavoro avvenuto verso le 10 a Bologna. La vittima stava lavorando nell'azienda Almet Italia, che si occupa della distribuzione di semilavorati in alluminio, situata in via del Carrozzaio, nella zona inustriale del capoluogo emiliano. L'uomo e' deceduto poco dopo il ricovero all'ospedale maggiore dove era giunto in gravi condizioni. Degli accertamenti si stanno occupando i carabinieri.
    20 APRILE
    BARI - Un operaio di 41 anni, dipendente di un'azienda alla periferia di Triggiano (Ba), e' rimasto lievemente ferito mentre potava un albero. Si tratta di Alessando Lamanna, che e' colpito da un tronco, ed e' stato immediatamente soccorso dai compagni di lavoro. L'uomo e' stato medicato all'ospedale "Fallacara" e giudicato guaribile in 15 giorni.
    RAGUSA - Infortunio mortale sul lavoro in un’azienda di prefabbricati della terza fase della zona industriale di Ragusa. A perdere la vita un operaio di 40 anni di Chiaramonte Gulfi. Immediato il trasporto in ambulanza al Pronto soccorso dell’ospedale Civile, dove l’equipe sanitaria ha tentato di rianimarlo, ma senza risultati.
    RAGUSA - E sempre in mattinata si è verificato un altro grave incidente sul lavoro, la vittima è un 32enne di Randazzo trasferito in elisoccorso al Cannizzaro di Catania per essere sottoposto a intervento chirurgico al cranio per una emorragia sub epidurale.
    18 APRILE
    NAPOLI - Un uomo di 40 anni, Pietro Del Pizzo, è morto in un incidente sul lavoro verificatosi in via del Nastro verde, a Sorrento, in provincia di Napoli. Era stato incaricato dal proprietario di un terreno di effettuare interventi di ripristino dello stato dei luoghi, richiesti dalla magistratura dopo che l'area era stata sequestrata in seguito all'esecuzione di lavori senza permesso, come la realizzazione di muri di contenimento. Del Pizzo era alla guida del suo macchinario di movimento terra per rimettere a posto l'area quando il mezzo si è ribaltato: per lui non c'è stato nulla da fare.
    15 APRILE
    BERGAMO - Un operaio ferito in un infortunio sul lavoro è rimasto coinvolto anche in un incidente stradale con l'ambulanza che lo stava trasportando in ospedale. Le conseguenze del doppio incidente sono state comunque lievi: da quello sul lavoro ha riportato traumi guaribili in 15 giorni e dall'incidente stradale è uscito solo con qualche escoriazione in più. È successo nel bergamasco a Bonate Sopra. L'operaio, un bulgaro di 47 anni, era caduto dal tetto di un capannone, dove era salito per svolgere dei lavori senza alcuna precauzione.
    CASCIAGO (VARESE) - Infortunio sul lavoro alle 14 di oggi in piazza Cavour a Casciago. Un operaio di 35 anni, originario di Vietri sul Mare, in provincia di Salerno e dipendente di una ditta che si occupa del rifacimento della piazza, è stato ferito alla testa da un grosso pezzo di tubo in cemento, di quelli usati per le reti fognarie che è caduto da un camion che lo stava trasportando. Il tubo pare si sia sganciato per cause ancora in corso di accertamento e scivolando giù dal camion ha travolto l'operaio. L'uomo è stato trasportato in gravi condizioni all'ospedale. La prognosi è riservata.
    ROMA - Un operaio è rimasto ferito non in maniera grave in un incidente sul lavoro avvenuto nel cantiere edile della metro C a Conca d'Oro. Secondo una prima ricostruzione intorno alle 18.30 l'uomo sarebbe caduto da una impalcatura, procurandosi la frattura di una caviglia e la slogatura di un polso. L'operaio è stato soccorso dal 118 ed è stato portato nell'ospedale Sandro Pertini. Sono intervenuti gli agenti della polizia del commissariato Fidene.
    BOLZANO - Ancora un infortunio sul lavoro in Alto Adige; si è verificato in una zona boschiva poco sopra il forte di Fortezza, dove un 52enne anni di Moso in Passiria, operaio di una ditta impegnata in un disboscamento per conto della Provincia, è stato colpito da un tronco, che gli ha schiacciato la parte inferiore del corpo. L'uomo stava lavorando a circa 2.000 metri di quota, dove, insieme a colleghi era intento a trasportare a valle dei tronchi, imbrigliati con cavi di acciaio. Improvvisamente uno dei tronchi è scivolato e lo ha colpito. L'uomo ha riportato la frattura del bacino e, dopo i primi soccorsi sul posto, è stato ricoverato all'ospedale di Bressanone. Le sue condizioni sono serie, ma non appare in pericolo di vita.
    PORDENONE - Un agricoltore di 73 anni, Livo Sacilotto, è stato schiacciato da un trattore a San Leonardo Valcellina, nel comune di Montereale Valcellina, in provincia di Pordenone. L'anziano, originario del luogo, stava effettuando dei lavori di piantumazione in un podere quando, per cause in via di accertamento, il trattore si è ribaltato, piombandogli addosso.
    14 APRILE
    UDINE - Infortunio sul lavoro alla Caffaro di Torviscosa, in provincia di Udine, dove un operaio è stato investito da una miscela di acido benzoico e vapore ad alta temperatura, rimanendo ustionato. In base alla ricostruzione fornita dai carabinieri della Stazione locale accorsi sul posto, Gianluca Sesso, di 33 anni, originario di Palmanova e residente a Cervignano del Friuli, è rimasto ustionato durante le operazioni di apertura-chiusura delle valvole di un impianto multifunzionale per la preparazione di prodotti chimici. L'uomo è stato giudicato guaribile in 30 giorni.
    MILANO - Un operaio extracomunitario è rimasto gravemente ferito in un incidente sul lavoro cadendo da un'impalcatura di circa tre metri. Portato in ospedale, è stato ricoverato in prognosi riservata per trauma cranico. È successo oggi, intorno alle 14.30, a Cornaredo, nel milanese, nella ditta 'Gran Milano'. L'uomo, di cui non si conoscono le generalità, è stato immediatamente soccorso e trasportato in elicottero all'ospedale San Raffaele di Milano in codice rosso.
    CAMPOFILONE (FERMO) - Un uomo di 75 anni, Giuseppe Concetti, di Campofilone (Fermo), è morto travolto dal trattore a bordo del quale stava lavorando in un campo agricolo di Campofilone. Lungo un tratto in pendio, il trattore si è rovesciato e ha trascinato con sè l'anziano, morto poco dopo.
    11 APRILE
    VERONA - Infortunio mortale nel veronese, a Sona, dove un agricoltore di 66 anni ha perso la vita mentre stava lavorando sul suo trattore. Secondo la ricostruzione dei carabinieri, il cardano del mezzo, al quale era collegata una macchina da lavoro, ha tranciato il braccio del 66enne. Quando sono giunti sul posto i militari per lui non c'era piu' niente da fare.
    9 APRILE
    TRENTO - Infortunio sul lavoro questo pomeriggio nei boschi di Castel Condino, in provincia di Trento. Coinvolto un operaio forestale che, nel corso di lavori di taglio di alberi, e' rimasto schiacciato in maniera piuttosto seria da un ramo. Dopo i primi soccorsi, l'uomo, che appariva cosciente, e' stato trasportato con l'elicottero all'ospedale Santa Chiara di Trento, dove e' stato accolto in prognosi riservata.
    7 APRILE
    RAGUSA -Incidente sul lavoro a Vittoria, in provincia di Ragusa. Un operaio e' rimasto gravemente ferito in un impianto di betonaggio ubicato sulla strada provinciale 18 Vittoria-Santa Croce di Camerina. L'uomo e' rimasto incastrato fra i rulli di un macchinario da cui e' stato estratto dai vigili del fuoco. L'uomo e' stato trasportato in elisoccorso in ospedale.
    AGRIGENTO - Un anziano e' morto in un incidente sul lavoro questa mattina a Porto Empedocle, nei pressi di Agrigento, mentre eseguia interventi di ristrutturazione in una casa di sua proprieta'. L'uomo, Salvatore Catalosi, 77 anni, stava lavorando nell'immobile, un vecchio edificio nel centro storico alle spalle del municipio, quando un muro ha ceduto e i detriti lo hanno travolto.
    4 APRILE
    GORIZIA - Un volontario della Protezione civile di Gorizia di 56 anni, Carmine Vitale, e' morto cadendo dal tetto della sede di Sant'Andrea. Secondo una prima ricostruzione Vitale stava eseguendo dei lavori di riparazione della copertura con un altro volontario, quando una parte del tetto ha ceduto.
    SAVONA - Incidente sul lavoro nelle campagne di Piana Crixia, in Valbormida (fra Cairo Montenotte e Acqui Terme): una donna di 42 anni (C.S.) è stata investita dalla caduta improvvisa di una grossa balla di fieno del peso di 400 chilogrammi, precipitata da un’altezza di circa tre metri. L’incidente è accaduto poco prima delle 9, mentre la donna stava lavorando nella stalla di un cascinale in località San Massimo. Soccorsa dal 118 e dalla Croce Bianca di Dego, la donna è stata portata all’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure con un elicottero dei vigili del Fuoco, arrivato da Genova; ha riportato un forte trauma cervicale.
    PALERMO- Un operaio e' morto dopo essere caduto da un'impalcatura mentre lavorava alla ristrutturazione di un immobile a Palermo. La vittima e' Angelo Tumminello, 54 anni, dipendente di un'impresa edile privata. E' stato soccorso e trasportato all'ospedale di Villa Sofia, ma e' deceduto prima che i medici potessero fare nulla. Sull'incidente indaga la polizia.

    2 APRILE
    LATINA - E' stato messo sotto sequestro, dopo il sopralluogo del sostituto procuratore Luigia Spinelli, il cantiere edile a Prossedi scenario della morte di due operai del posto, Lidano Monti e Domenico Cicciarelli. I due erano su un ponteggio mentre stavano ristrutturando la cappella all'interno del cimitero comunale quando il tetto e' crollato improvvisamente, investendo in pieno i due uomini rimasti vittime sotto alle macerie.

    SELLERO (BRESCIA) - Grave infortunio sul lavoro martedì mattina intorno alle 8,30 nell’impianto siderurgico della "Riva Acciaio" di Sellero, situato tra la statale e la ferrovia. Un operaio moldavo di 46 anni residente a Costa Volpino, dipendente di un’impresa che ha in appalto alcuni lavori di manutenzione, è rimasto ferito mentre stava posando con alcuni colleghi la rete antincendio di un capannone.
    TORINO - Tre operai sono stati travolti da alcuni pannelli presso la "Fondazione Teatro Regio", in Strada Settimo. E' successo questa mattina alle 9. I lavoratori stavano montando i pannelli, alcuni dei quali sono caduti loro addosso. I feriti sono stati trasportati presso l'ospedale Giovanni Bosco. Medicati, sono quindi stati dimessi: due operai hanno una prognosi di dieci giorni, mentre per un terzo la prognosi e' di trenta giorni, a causa della frattura scomposta al braccio sinistro. Sul posto sono intervenuti polizia e personale dell'Ispettorato del lavoro.


    Buona vita

    Guglielmo
    Dott. Guglielmo Rottigni
    Ordine Psicologi Lombardia n° 10126

  15. #165
    fata_turkina
    Ospite non registrato

    Riferimento: Morti sul lavoro


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