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Discussione: Morti sul lavoro

  1. #61
    Postatore OGM L'avatar di willy61
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    Da "Il Manifesto" di ieri, 17 gennaio 2008

    Insicurezza
    I tre morti di ieri: un giovane un pensionato, un migrante
    ThyssenKrupp «disconosce» il suo memorandum segreto. Intanto si scoprono i suoi maneggi per «ricaricare» gli estintori, dopo la strage


    Ogni giorno succede una mezza Thyssen. Non è cinismo, è l'aritmetica dei morti sul lavoro. Che ieri sono stati tre, a cui si aggiungono due feriti gravi.
    In una fonderia di Castelgomberto (Vicenza) è morto Philemon Kuoda, 21 anni, originario del Burkina Faso. Stava togliendo residui di lavorazione da un nastro trasportatore. Un ingranaggio gli ha incastrato un braccio e i compagni di lavoro non sono riusciti a liberarlo.
    Aveva 41 anni e due figli Massimiliano Guazzolini, operaio in un'azienda di san Giovanni in Marignano (Rimini) che produce porte e finestre in metallo. E' stato schiacciato tra un carello elevatore e il bancone della macchina punzonatrice delle lamiere.
    Giuseppe Caraccolo, 74 anni e quindi abbondantemente in pensione, è stato travolto da un escavatore in un cantiere minerario a Ragusa. Era un ex dipedente della ditta proprietaria del cantiere. Arrotondava, probabilmente in nero, l'assegno della pensione.
    I due feriti gravi sono un operaio diciottenne, trafitto da un tondino in un cantiere in Alto Adige, e un lavoratore albanese che ha avuto una mano stritolata da un rullo nel cantiere dell'Alta velocità di Bologna.
    Ieri a Roma una delegazione della ThyssenKrupp ha incontrato il ministro del lavoro Cesare Damiano. In quella sede i vertici tedeschi della multinazionale hanno «preso le distanze nel modo più fermo (sic)» dall'ormai famoso memoradum segreto sequestrato dai magistrati torinesi ad alcuni dirigenti della Tk Italia. Il documento «non esprime la visione della ThyssenKrupp», ha detto Ralph Labonte, capo del personale della multinazionale. Labonte ha declassato le sette pagine a «un appunto redatto tra il 17 e il 19 dicembre». Prima, ha aggiunto, che il capo supremo della multinazionale Ekkerard Schultz venisse a Torino per partecupare ai funerali dei Rocco Marzo, il capoturno, il più anziano tra le sette vittime della strage. La precisazione della data tende a non far passare herr Schultz come uno dalla doppia faccia, che si costerna di fronte al sindaco Chiamparino e intanto organizza in segreto la disinformazione per addossare agli operaio morti la colpa dell'incendio. Prendendola per buona, risulta la possiamo considerare dei doppiogiochisti tutti i dirigenti della ThyssenKrupp che, accompagnati dall'ambasciatore tedesco, erano in Duomo al primo dei funerali, quello con quattro bare.
    ThyssenKrupp, ha assicurato Labonte, sosterrà economicamente le famiglie delle 7 vittime e si impegna a trovare un nuovo posto di lavoro per i 150 operai della acciaieria di Corso Regina Margherita.
    Il dirigente si è dichiarato «sorpreso» nel leggere quanto scritto su la Stampa di ieri. L'articolo sviluppa un episodio in parte già noto. Subito dopo l'incendio, gli operai roconobbero e bloccarono all'ingresso dello stabilimento il furgoncino della ditta che provvedeva a caricare gli estintori. Il giorno successivo quel furgoncino tornò il tecnico ricaricò gli estintori nei reparti non ancora messi sotto seqestro (tutti, sembra di capire, eccetto la linea 5 andata a fuoco). L'ha detto il tecnico ai magistrati che , a questo punto, sanno anche il nome del «mandante», un dirigente torinese della Tk. Magari quello che ha sostenuto in un'intervista che «toccava» agli operai ricaricare gli estintori.


    Buona vita

    Guglielmo
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  2. #62
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    Venezia, due operai morti sul lavoro
    incidente fatale anche a Padova

    VENEZIA - Due operai addetti ai lavori di pulizia della stiva di una nave sono morti a Porto Marghera. Secondo una prima ricostruzione, i due sarebbero deceduti per asfissia a causa dell'alta concentrazione di anidride carbonica nell'ambiente in cui stavano lavorando. L'incidente si è verificato nel corso della notte. Le vittime sono due dipendenti di ditte che operano per conto del Cia, il Consorzio intermodale adriatico. Un terzo operaio coinvolto nell'incidente, sarebbe stato invece soccorso in tempo e tratto in salvo

    In un altro incidente sul lavoro ha perso la vita un commerciante di Bagnoli di Sopra, un piccolo centro in provincia di Padova. Francesco Pizzo, 51 anni, è morto ieri sera mentre stava scaricando un paio di tonnellate di ghiaia dal suo autocarro.

    La disgrazia è avvenuta nel deposito della ditta Beton Condeo, dove Pizzo si era recato per consegnare il carico. Dopo aver espletato le pratiche burocratiche negli uffici dell'azienda, l'uomo, da solo, ha portato il camion nel luogo dello scarico e ha azionato il cassone. Non si è accorto, però, secondo la ricostruzione degli investigatori, che il terreno sul quale si trovava il mezzo aveva un avvallamento, che ha fatto rovesciare il camion sul fianco destro, causando la morte del conducente.

  3. #63
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    il problema è che qui in italia ci si accorge dei fatti solo quando "scappa il morto".
    e allora si,ecco il mondo politico,i sindacati,confindustria che fanno grandi cerimonie e come al solito le parole sono tante,nobili,commoventi... ma rimangono sempre e sole parole...
    per esempio: la strage della thyssenkrupp.
    Perchè solo DOPO che quei poveri operai sono morti si è scoperto uno scenario allucinante sulle condizioni di sicurezza all'interno della fabbrica??
    estintori scarichi,non presenti,si lavorava senza adeguata attrezzatura...
    perchè dopo e non prima???
    i sindacati dov'erano??
    dov'erano gli ispettori del lavoro??
    i dirigenti dell'azienda??
    chi ha ascoltato gli operai che si lamentavano quotidianamente sulle condizioni di sicurezza?
    nessuno.
    mah...


    NO AL DECRETO 133!! SALVIAMO L'UNIVERSITA' PUBBLICA E LA RICERCA! SVEGLIAMOCI!!

  4. #64
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    e intanto oggi altri morti sul lavoro a porto marghera...


    NO AL DECRETO 133!! SALVIAMO L'UNIVERSITA' PUBBLICA E LA RICERCA! SVEGLIAMOCI!!

  5. #65
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    Citazione Originalmente inviato da schizofrenico Visualizza messaggio
    il problema è che qui in italia ci si accorge dei fatti solo quando "scappa il morto".
    e allora si,ecco il mondo politico,i sindacati,confindustria che fanno grandi cerimonie e come al solito le parole sono tante,nobili,commoventi... ma rimangono sempre e sole parole...
    per esempio: la strage della thyssenkrupp.
    Perchè solo DOPO che quei poveri operai sono morti si è scoperto uno scenario allucinante sulle condizioni di sicurezza all'interno della fabbrica??
    estintori scarichi,non presenti,si lavorava senza adeguata attrezzatura...
    perchè dopo e non prima???
    i sindacati dov'erano??
    dov'erano gli ispettori del lavoro??
    i dirigenti dell'azienda??
    chi ha ascoltato gli operai che si lamentavano quotidianamente sulle condizioni di sicurezza?
    nessuno.
    mah...

    io ho una risposta valida a tutte le tue domande, che a costo di esser noiosa è sempre la stessa:

    "perchè siamo un paese del terzo mondo e facciamo ridere i polli"

    aggiungo che abbiamo una supponenza pari solo alla nostra imbecillità, visto che le sollevazioni di massa le vediamo solo quando sospendono il campionato di calcio, alla faccia di tutti i seri problemi che quotidianamente viviamo.

  6. #66
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    due operai morti acciaieria san gabriele,san giorgio di nogaro(ud).si sgancia il carico dell'altoforno e schiaccia due operai.
    uno di 35 anni e l'altro di 40(lascia 3 figli,una di queste sono io.....)
    .....
    .....
    ma ai tempi non se ne parlava,o meglio....è stato sicuramente meno notato....per loro

    cavalco la luna,
    lei che non mi lascia mai,
    che mi accompagna in ogni mio viaggio
    cammino su un sentiero di stelle che si specchiano in mare
    ...infinita vita...infinito pensare

  7. #67
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    Citazione Originalmente inviato da fatasognante Visualizza messaggio
    27-04-1991

    due operai morti acciaieria san gabriele,san giorgio di nogaro(ud).si sgancia il carico dell'altoforno e schiaccia due operai.
    uno di 35 anni e l'altro di 40(lascia 3 figli,una di queste sono io.....)
    .....
    .....
    ma ai tempi non se ne parlava,o meglio....è stato sicuramente meno notato....per loro

    ecco, dopo di questo mi sento male.

  8. #68
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    no scusate il momento di sconforto è che ogni volta che ne sento parlare ho un'immagine della mia vita ben nitida nel cuore,qualcosa che niente e nessuno cambierà ma che è stato difficile....scusate davvero,ma....a volte mi prende male anche a distanza di 17 anni,ero una bambina,mi hanno spezzato il cuore...

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  9. #69
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    Citazione Originalmente inviato da nuryel78 Visualizza messaggio
    visto che le sollevazioni di massa le vediamo solo quando sospendono il campionato di calcio, alla faccia di tutti i seri problemi che quotidianamente viviamo.
    stra-quoto.

    siamo un paese di "pane&gazzetta"

  10. #70
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    Da "Il Corriere della Sera", di oggi:

    lo scoppio al momento della riaccensione di un forno
    Torino: due operai feriti in esplosione
    In unafabbrica di materiale ferroso a Collegno. Uno è in prognosi riservata

    TORINO - Due operai sono rimasti feriti in seguito all'esplosione avvenuta questa mattina tra le 6 e le 6;30 in una ditta di materiale ferroso di Collegno, nel torinese. Secondo i primi accertamenti dei carabinieri e dei vigili del fuoco intervenuti sul posto, l'esplosione si sarebbe verificata al momento della procedura di riaccensione di un forno per il trattamento del materiale di cui la ditta si occupa. Un operaio 40enne è ricoverato all'ospedale Cto in prognosi riservata ed è attualmente sottoposto a trattamento farmacologico mentre un suo collega di un anno più anziano si trova all'ospedale Martini da dove potrebbe essere dimesso nelle prossime ore.

    Buona vita

    Guglielmo
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  11. #71
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    again:

    Un altro grave incidente si è verificato oggi nel ferrarese: un operaio di 54 anni, Giuseppe Bonati, di Stienta (Rovigo), è morto all'ospedale Sant'Anna di Ferrara per le ferite riportate in un infortunio sul lavoro. L'incidente è accaduto alle 8 nell'azienda Carpenteria Cmg di via Sutter a Ferrara: l'operaio stava lavorando a un muletto sollevatore, con il motore in funzione, quando il mezzo è partito e lo ha travolto.

  12. #72
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    Nel frattempo qualche farabutto di deputato versa solo 20 miseri, luridi e pidocchiosi euro alle vedove della thyessen. rivoglio la ghigliottina, per la miseria.
    "...l'effetto farfalla: l'idea cioè che una farfalla, sbattendo le ali oggi a Pechino, possa incidere sulle perturbazioni atmosferiche del mese prossimo a New York." Gleik- teoria del caos

    " To see a world in a grain of sand and a heaven in wild flower - hold infinity in the palm of your hand, and eternity in an hour." William Blake

  13. #73
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    ancora, un napoletano che lavorava fuori casa:

    GENOVA - Tragico infortunio sul lavoro, intorno alle 2 del mattino, sull'autostrada A10 Genova - Ventimiglia, nel tratto compreso tra Arenzano e Voltri. Un operaio napoletano addetto alla manutenzione della segnaletica autostradale è stato travolto e ucciso da un furgone guidato da un autotrasportatore.

    La vittima è Pasquale Filosa, 31 anni, originario di Cercola (Napoli) e dipendente della ditta campana Seven Service Srl, che ha vinto l'appalto per i lavori sulla A10. Filosa stava segnalando l'apertura del cantiere con un bastone luminoso quando un Fiat Ducato guidato da un sessantenne di Varese lo ha travolto scaraventandolo a quindici metri. L'impatto con l'asfalto è stato mortale.

    Sulle cause dell'incidente sono in corso accertamenti, ma le ipotesi più probabili sono la distrazione o l'eccesso di velocità. Autostrade per l'Italia ha espresso il proprio cordoglio alla famiglia e ai compagni di lavoro.

  14. #74
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    Mentre a Roma si discute il da farsi, Sagunto viene espugnata...

    Da "L'Unità" di oggi, alle 17.12

    Morti bianche, 5 vittime in due diversi incidenti


    Probabilmente è di 5 morti il bilancio della strage infinita delle vittime sul lavoro. Due gli incidenti: uno in provincia di Viterbo con 2 morti e 2 dipersi; l'altro nel Genovese, con una vittima.

    A Castiglione in Teverina, tra Orvieto e Viterbo, è esploso un deposito di fuochi d'artificio, provocando la morte di due persone. Altre due sono disperse, ma è probabile che i loro corpi verrano ritrovati presto. Il deposito è infatti ancora in fiamme e i vigili del fuoco di Orvieto, Amelia e Terni sono sul posto. Secondo i primi rilievi l'esplosione ha causato il crollo del tetto dell'edificio travolgendo le quattro persone che si trovavano all'interno. I vigili del fuoco per ora hanno recuperato i corpi di carbonizzati di due vittime. Il deposito era regolare e sottoposto al controllo di prevenzione.

    Un operaio è morto dopo essere stato investito da un'auto mentre segnalava la presenza di un cantiere, sulla A10, tra Arenzano ed il bivio per l'A26 verso Genova. È accaduto al km 19. Sul posto sono intervenuti i soccorsi sanitari, la Polizia Stradale ed il personale di Autostrade per l'Italia, ma purtroppo per il lavoratore, dipendente della ditta Seven Service, primaria impresa italiana specializzata negli interventi in galleria, non c'è stato nulla da fare. Sulle cause dell'incidente sono in corso accertamenti ma, secondo i primi rilievi, sono probabili la distrazione o l'eccesso di velocità.
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  15. #75
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    Da "L'Unità" di oggi (unico quotidiano online a riportare la notizia...)

    Morti bianche, due vittime a Padova e Avellino


    Dopo la tragedia che mercoledì ha visto morire quattro persone dlela stessa famiglia nello scoppio di uan fabbrica di fuochi d'artificio, non si ferma la starge sul lavoro. Giovedì a morire sono altri due operai.

    In provincia di Padova, a San Martino di Lupari, un operaio romeno padre di tre figli, Vasile Danc, è morto nella segheria dove lavorava. Proprio oggi era il suo compleanno, il 46esimo: un pezzo di legno gli è caduto in testa mentre stava lavorando ad una macchina utensile.

    L'altro incidente mortale, invece, è successo a Pratola Serra, in provincia di Avellino. Si chiamava Raffaele Maffei, il muratore 44enne che è finito folgorato da una scarica elettrica mentre costruiva un solaio. Secondo una prima ricostruzione, la tragedia si è verificata a causa di una manovra errata della betoniera che con il lungo braccio di gomma da cui viene pompato il cemento, ha toccato i fili dell'alta tensione.


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