Indubbiamente gli sviluppi della scienza nel XX secolo hanno portato a rivedere il concetto di causalità da una forma diretta verso altre più complesse e non lineari. Tuttavia ciò che è rimasto costante è il concetto di soggetto identificato per lo più con quello di coscienza, con l'idea di padronanza sul sapere e sul mondo, caratterizzato da un rapporto indiviso e che fa tutt'uno con i propri oggetti di conoscenza o col proprio corpo (ma qui il discorso si fa complesso e Cartesio era un dualista). La psicoananlisi parla di un soggetto diviso, mancante, incompleto per struttura che proprio in questa sua mancanza ad essere trova ciò che più gli è proprio, che parla e dice cose che non sa di sapere, in altre parole il soggetto dell'inconscio.Originariamente postato da gieko
E' vero, Freud e la psicoanalisi hanno incarnato una delle teorie che hanno sovvertito il pensiero cartesiano. Ma oggi anche in fisica, matematica, filosofia, etc etc la logica cartesiana viene sempre meno... Penso alle teorie del caos, alla fisica quantistica, alla teoria della relatività, forse scoperte che vanno ancora un passo in là...
Sono concezioni profondamente divergenti, non si tratta di pensarle secondo il criterio del vero o falso. Il problema è che nel mondo "psi" attuale c'è sempre meno posto per l'inconscio e si tenta di guistificare questa posizione con argomentazioni che non sono appropriate poichè parlano un altro linguaggio e si fondano su presupposti estranei alla psicoanalisi.