Carissimi,
sono iscritta al 4° anno dello Iacp e sto per diplomarmi ( dicembre).
Quando ho cominciato la scuola l'ho fatto perchè trovavo la visione dell'uomo di Rogers, in armonia con il mio modo di vedere le cose e credo che questo sia un buon approccio alla scelta di una scuola.
Personalmente al 1° anno ero preoccupata di esami finali e adempimenti vari, reduce dall'esperienza universitaria in cui il cammino è seganto da esami superati e da superare. Allo Iacp la parte teorica e di studio è fondamentale, ma non c'è nessuno che ti interroga o ti fa fare esami tipo università. La responsabilità ( e irresponsabilità) di leggere i testi consigliati etc. è personale e in questo si matura molto. Ad un certo punto è la persona stessa che sente di avere bisogno di leggere e studiare e informarsi, non lo si fa per l'esame!
Tra l'altro la prova finale di passaggio è su argomenti che sono appresi in modo naturale.
L'esperienza personale, i laboratori e i gruppi d'incontro sono molto attivi e coinvolgenti sul piano personale. E' un'occasione di crescita prima che di Professionalizzazione. Rogers diceva che fare il terapeuta è diverso dall'essere terapeuta e quindi si cresce molto "sull'essere ". Credo che sia fondamentale avere il coraggio di fare i conti con se stessi e con le proprie aree oscure.
Angelica prg, tu parli di test veri e propri di valutazione sulla maturità, bhè, non sono test, ma una autovalutazione in cui tu racconti come ti senti dopo un anno di scuola, cosa ti sembra aver capito di te stessa, cosa hai imaparato in cosa senti di dover fare strada e i tuoi compagni ti danno un feed back, che NON è un giudizio, ( imparerai che giudizio e l'opposto dell'essere un terapeuta rogersiano), ma come loro ti vedono , i docenti ti tutelano e vigilano sulla correttezza del feedback non giudicante.
Ti posso parlare della mia esperienza e dirti che è un percorso molto forte e molto bello, e augurarti che lo sia anche per te e per gli altri in rete. Buon Viaggio !
P.s Leggetevi q.sa di Rogers anche prima di iniziare!