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Discussione: sesso con amici

  1. #121
    Partecipante Super Esperto L'avatar di jen84carla
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    30-06-2006
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    Originariamente postato da neuropsy33
    Ti assicuro che non appena riuscirò a pubblicare il mio libro ne farò pubblicità qui, nell'area apposita, così conoscerai il mio nome e il mio cognome.

    Per risponderti, ti dirò che TUTTI noi siamo esseri umani. Tutti abbiamo un cervello, il quale possiede strutture nervose la cui anatomofisiologia è uguale in tutti, salvo alcune modificazioni nei malati mentali o nei disturbi neurologici. Quindi ti assicuro che non ti parlo della mia esperienza, ma di quella dedotta da grandi della psicoanalisi (vedi Freud, per es.) i quali ritennero, date prove empiriche, che l'affettività dell'amicizia è la sublimazione di impulsi erotici.

    Non c'è bisogno di scandalizzarsi o preoccuparsi: del resto, i sentimenti che legano un umano all'altro hanno tutti una base organica, scaturita da stimoli esterni. Quindi, ragionando, il legame con una persona ha in sè, oltretutto, l'importanza che si dà all'aspetto fisico. E questo vale per TUTTI. Quando un bambino dice: "mi piace Federico" secondo te cosa esprime? Importanza solo dal punto di vista fisico, perché non ha ben chiara nè l'idea, nè il sentimento di amicizia.
    Figurati se impongo il mio punto di vista, anzi: ti assicuro che lavorare in clinica offre realtà diverse da esplorare e da analizzare, ed è grazie a quelle che riscontro elementi letterari nella neuropsichiatria e ho la possibilità di constatarli. Però cerca di capirmi! Non posso scriverti un trattato di neuropsichiatria su un forum!
    lavorare in tale ambito significa anche avere una mente "aperta"...non solo riferirsi au un determinato approccio.

  2. #122
    Postatore Epico L'avatar di claudiapitt
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    leggendo quanto scrive neuropsy, mi sorge spontanea una domanda: visto che l'amicizia nasce da una particolare caratteristica attraente, le persone cieche come fanno? i non vedenti non possono avere amici?




    Credi nell'amore a prima vista o devo ritornare?

    "here I am: Mary Fuckin' Poppins" (S.Jones- S&TC)

    La setta dei gufatori
    Dea della vendetta
    Ex-Inquisitore boia del fu-F.E.R.U.

  3. #123
    neuropsy33
    Ospite non registrato
    La risposta è semplice: prima ho detto che spesso l'amore nasce anche da una persona brutta esteriormente ma bella interiormente. Lo stesso è per il non vedente.
    Volendo ben vedere, tu privi il non vedente di tutti gli altri sensi. Non hai mai visto un non vedente toccare un amico, annusargli la pelle, ascoltare la sua voce? Non sono sensazioni tipiche anche dell'amore? E due non vedenti che si abbracciano da amici li hai mai visti? Cos'è l'abbraccio, secondo te?
    Il piacere sensoriale caratterizza tutta la nostra vita, e lo stimolo endocrino che noi chiamiamo "impulso sessuale" si estende dall'amico semplice fino alla persona che amiamo.

  4. #124
    Partecipante Super Esperto L'avatar di jen84carla
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    30-06-2006
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    leggo un certo determinismo nelle tue spiegazioni, un tentativo molto rigido di classificare tutto.

  5. #125
    asinov
    Ospite non registrato
    in soldoni, in psicoanalisi, amicizia e amore sono entrambi governati da una pulsione libidica, dico bene? forse a distinguere l'amore dall'amicizia c'è una differente quantità di investimento libidico? e allora potremmo mettere le "amicizie sessuali" come frutto di un investimento libidico intermedio tra l'amore e l'amicizia. Meno specialistico di così non riesco ad essere, portate pazienza comunque neuropsy33 l'argomento dal punto di vista psicanalitico è interessante, sarebbe bello se riusciste, tu e qualcun'altro che se ne intende, a discuterne. Come inquadrare le amicizie di sesso, che non sono semplici amicizie e non sono amore, da un punto di vista psicoanalitico? Se prendete questa strada sarò ben lieto di leggervi con attenzione.

  6. #126
    neuropsy33
    Ospite non registrato
    Dunque, inizio col dire che la mia tendenza ad inquadrare tutto non esiste, perché la scienza dimostra quanto io ho affermato. Io tendo semplicemente a riportare l'uomo per quello che è.
    In merito al discorso di asinov, diciamo che qui ci si aiuta meglio con la filosofia e la fenomenologia dell'amore. La psicoanalisi, dal canto suo (essendo del resto, come tutte le discipline mediche e scientifiche, una filosofia), espone in maniera chiara l'amore.
    Traggo un sunto delle mie conoscenze qui: l'amore è indistintamente dal sesso il frutto di un impulso erotico. Ciò che noi comunemente chiamiamo "amore" altro non è che un impulso sessuale che, con il tempo, ha subito delle modificazioni sia grazie a fattori endogeni (effetti psicologici, stimoli neuro-endocrinologici, etc.) , sia a fattori esterni al nostro corpo. Kandel è riuscito a dimostrare, come altri, quanto il nostro cervello fosse "plastico", ossia modificabile per mezzo dell'impatto ambientale. Del resto, ragionandoci, da dove può venire l'amore? Dal cuore? No, ovvio. Aristotele è ormai morto da millenni; oggi la scienza e la psicofarmacologia ci offrono ampie vedute sull'amore. L'amore, come ogni altro affetto, ha sede nel nostro corpo.

    Parlando di investimento libidico, la faccenda si complica, nel senso che si entra nello specifico della psicoanalisi legata a fattori neurobiologici. Freud descrisse la pulsione sessuale come originata da uno stimolo esterno, ed in sostanza sarebbe un impulso di natura chimica che "lambisce" la sostanza nervosa, sottoponendola a continua eccitazione.
    Continuamente sottoposta a stimoli, deve trovare un modo per reagire, e ciò può avvenire sostanzialmente dando sfogo all'impulso erotico originato dallo stimolo esterno (nel mio caso, per es., la mia fidanzata), così da apportare modificazioni anche alla realtà esterna (vedere la mia fidanzata felice di essere stata soddisfatta).

    Analizzando l'amicizia, non v'è differenza. Lo stimolo è lo stesso (la presenza di una persona che, fisicamente o caratterialmente ci attrae), la sostanza nervosa viene lambita ed eccitata di continuo; la quantità di investimento libidico è la stessa, cambia lo stereotipo superegoico. Per un uomo che si definisce "eterosessuale" (anche se poi, come in sostanza ti sto dicendo, non lo è) è umiliante copulare con un altro uomo; il senso di virilità verrebbe a mancare, e per questo sublima, ossia trasforma la pulsione in qualcosa di socialmente e moralmente accettabile (l'amicizia). Ciò avviene in un passato molto remoto, in infanzia, quando si creano le prime sequenze di relazioni intrattenute con se stessi e con il mondo esterno. L'appagamento consiste dunque nel vero valore dell'amicizia (aiuto reciproco, fedeltà, etc.) e la modificazione apportata al mondo esterno è costituita, in sostanza, dal poter dare e poter ricevere affetto dall'amico.

    Se vuoi ulteriori chiarimenti, puoi contattarmi in privato, però non sarò sempre disponibile!
    Spero comunque di essere stato di aiuto.

  7. #127
    asinov
    Ospite non registrato
    no no, va benissimo così! il tuo post è stato chiarissimo e conciso. meglio di così non posso ottenere

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