AARRGGHHH!!!
E' brutto dire che i vostri post mi hanno un po' depresso???
A parte gli scherzi, sono contenta per chi è riuscito a trovare un lavoro decente e che sia addirittura in ambito psicologico...
La mia esperienza è la seguente:
La laurea non ha cambiato minimamente le mie prospettive occupazionali: lavoro da 4 anni in un call center (ho cominciato l'anno prima in cui mi sono laureata); ho fatto il tirocinio post lauream alla Lega Tumori e in un Istituto di specializzazione, ma anche lì non c'era alcuna prospettiva successiva.
Ho superato l'esame di Stato ad aprile 2006 e mi sono immediatamente iscritta all'albo (risultato: posta pubblicitaria in cassetta e 155 euro in meno ogni anno per rinnovare l'iscrizione).
Mi rendo conto che operativamente la mia esperienza è esigua, ma i vari corsi di specializzazione/master/corsi di formazione non sempre hanno costi accessibili (e spesso neppure gli orari, per chi come me lavora 8 ore al giorno su turni che coprono ogni orario e giorno della settimana).
(questa sono io a fine giornata!!!)
Invidio molto chi è riuscito a intraprendere una carriera lavorativa degna di questo nome. Mi rendo conto che probabilmente non ho una mentalità abbastanza "imprenditoriale", ma francamente ho qualche preplessità ad abbandonare un lavoro che seppur noioso mi dà da mangiare ogni mese (ed è a tempo indeterminato) per contratti a progetto/collaborazione/stage che sono forse pagati anche peggio... Avevo anche pensato a mettermi in proprio (anche a me interessava soprattutto la formazione), ma la clientela dove te la vai a cercare????
Aspetto risposte... anche da quelli la cui strada si è separata dalla psicologia alla fine del tirocinio!!!!
Bacio!