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  1. #1
    costner63
    Ospite non registrato

    Consapevolezza, basta???

    Un amico mi ha detto che non si scrive in maiuscolo ed allora reinserisco la discussione.
    innanzitutto volevo cogliere l'occasione x ringraziare tutti coloro che mi hanno dato il loro benvenuto, e, allo stesso tempo saluto i nuovi iscritti al sito.
    volevo porre un quesito a tutti voi.
    credo sia capitato un po a tutti di trovarci in situazioni che si ripetono come ad es. iniziare relazione con la stessa tipologia di persone, trovarsi ad utilizzare gli stessi meccanismi etc.
    eppure anche quando riusciamo a conoscere le ns. modalita' comportamentali queste si ripresentano con puntualita'.
    allora basta essere consapevoli o occorre qualcosa in piu' x interrompere questo tipo di catene?
    grazie x l'attenzione e un bacio a tutti.
    coster63

  2. #2
    ninfaverde
    Ospite non registrato

    Re: Consapevolezza, basta???

    Originariamente postato da costner63
    Un amico mi ha detto che non si scrive in maiuscolo ed allora reinserisco la discussione.
    innanzitutto volevo cogliere l'occasione x ringraziare tutti coloro che mi hanno dato il loro benvenuto, e, allo stesso tempo saluto i nuovi iscritti al sito.
    volevo porre un quesito a tutti voi.
    credo sia capitato un po a tutti di trovarci in situazioni che si ripetono come ad es. iniziare relazione con la stessa tipologia di persone, trovarsi ad utilizzare gli stessi meccanismi etc.
    eppure anche quando riusciamo a conoscere le ns. modalita' comportamentali queste si ripresentano con puntualita'.
    allora basta essere consapevoli o occorre qualcosa in piu' x interrompere questo tipo di catene?
    grazie x l'attenzione e un bacio a tutti.
    coster63
    Spesso quella che noi crediamo essere una consapevolezza, in realtà è soltanto una presa d'atto cognitiva di come a grandi linee funzioniamo.. consapevolezza invece secondo me significa sentirsi nei meccanismi, riuscire a mettersi in contatto con l'emozione che accompagna il comportamento. In pratica è un sentire emozionale, non tanto una limitata conoscenza razionale, dettata da principi logici.

  3. #3
    lialy
    Ospite non registrato
    ciao costner...credo tu abbia sbagliato stanza...forse andrebbe meglio in sentimentalmente...nell'attesa dello spostamento provo a risponderti...anche a me è capitato di avere partner simili sia dal punto di vista comportamentale, fisico e caratteriale...certo non uguali e fatti con lo stampino, ma aventi alcune similitudini...
    credo che questo dipenda + che altro dalla tipologia di partner che ci attira...non ci si innamora a comando, ma ci sono nell'innamoramento o nella mera attrazione fisica delle componenti istintive...e quindi la consapevolezza razionale data dall'essere a conoscenza che siamo attratti da un determinato tipo di persone, che mettiamo in atto comportamenti specifici in determinate situazioni non può far nulla...le attivazioni ci sono...anche se noi possiamo camuffarle attraverso i comportamenti...

  4. #4
    Partecipante Figo L'avatar di leoncina86
    Data registrazione
    08-01-2007
    Residenza
    Modena
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    986
    bhe se queste persone d cui c siamo innamorate..che + o - s assomigliano..nel senso di comportamenti..faccio prima a fare un esempio pratico..sn attratta da persone serie, ai quali piace fare i pensatori i filosofi, che parlano poco, mature..bhe fino adesso m è sempre andata male..in reatà nn erano persone mature ma semplicemente dei gran ballisti molto spesso depressi che s nascondevano dietro le loro parole..bhe sapendo che questo tipo di comportamento potrebbe trarre in inganno..perchè m infatuo sempre d questo genere d persone??spero s sia capito qualcosa..
    "Il brutto delle dipendenze è che non finiscono mai bene. Perchè alla fine, qualunque cosa fosse a mandarci su di giri, smette di farci star bene e comincia a fare male.
    E comunque, dicono che sia impossibile liberarsi dei vizi finchè non si tocca il fondo.
    Ma come si fa a capire quando l'hai toccato?
    Perchè non importa quanto una cosa ci faccia male...a volte smettere è ancora più doloroso."



  5. #5
    Partecipante Super Esperto L'avatar di rexantony
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    12-07-2004
    Residenza
    Lucera... per ora
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    724
    Come giustamente anticipato da lialy sposto la discussione nella stanza apposita....
    Spesso conosciamo la strada per uscire dal labirinto che ci circonda, ma... abbiamo troppa paura di quello che che ci aspetta una volta varcata l'uscita.

    Se lanci una moneta infinite volte a terra, non sempre cadrà come credi... Prima o poi cadrà di taglio...

  6. #6
    Postatore Epico L'avatar di Alesxandra
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    07-02-2005
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    Blog Entries
    4

    Re: Consapevolezza, basta???

    Originariamente postato da costner63
    credo sia capitato un po a tutti di trovarci in situazioni che si ripetono come ad es. iniziare relazione con la stessa tipologia di persone, trovarsi ad utilizzare gli stessi meccanismi etc.
    eppure anche quando riusciamo a conoscere le ns. modalita' comportamentali queste si ripresentano con puntualita'.
    allora basta essere consapevoli o occorre qualcosa in piu' x interrompere questo tipo di catene?
    Per interrompere questi meccanismi è necessario riconoscerli come parte di sè e capirne il funzionamento, ma soprattutto capire perchè esistono, come mai si sono strutturati e quando. la loro origine più remota insomma. E anche essere realmente consapevoli di quanto siano dannosi per noi e per il prossimo. Consapevolezza non solo cognitiva, ma emotiva. Ma anche capito questo (e non è facile) si è solo a metà del cammino......sradicarli è dura, ci vogliono anni........tanti quanti ce n'è voluto per farli strutturare. E comunque.....in fondo non si cambia mai così tanto........purtroppo

  7. #7
    Postatore Compulsivo L'avatar di francesco27
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    22-06-2006
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    Long Island, N.Y.
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    3,732
    certo caro costener, il focus siamo noi, tutto parte da noi e se ci ritroviamo ad affrontare sempre lo stesso tipo di situazione o avere a che fare sempre con un tipo di persone è perchè insita nella nostra vita abbiamo quella causa di sofferenza e gli altri non sono altro che un effetto, uno specchio su cui si riflette una nostra causa interna.
    ma non è mai un caso.
    Scriveva il poeta William Blake, in Auguries of Innocence:
    Vedere il mondo in un granello di sabbia E il cielo in un fiore di campo,
    Tenere l'infinito nel palmo della tua mano, E l'eternità in un'ora.


    Potremmo chiederci perché una determinata cosa succede a me e non a un altro? Che cosa sono fortuna e sfortuna? Qual è l'origine di certe sofferenze che arrivano improvvise e inaspettate?
    Semplificando, si potrebbe scegliere fra tre possibili risposte:

    1)Tutto dipende dalla volontà di un essere superiore

    2) Tutto dipende dal caso

    3)Tutto dipende da noi stessi.

    Nella prima ipotesi non si può far altro che rimettersi a tale volontà suprema, accettando in qualche modo ciò che ci accade. Se invece si crede al caso, possiamo solo sperare che gli eventi, "casual-mente", vadano bene, senza alcuna possibilità di cambiarne il corso. Ma spesso il caso non è altro che un concetto di comodo, per quando non si hanno spiegazioni migliori.
    Il Buddismo afferma: «Se vuoi conoscere le cause create nel passato, guarda gli effetti che si manifestano nel presente. Se vuoi conoscere gli effetti che si manifesteranno nel futuro, guarda le cause che stai mettendo nel presente».
    Karma è un'antico termine sanscrito che significa "azione". Qualsiasi azione (causa), mentale verbale o fisica, produce una reazione (effetto). Tutto ciò che pensiamo, diciamo o facciamo produrrà un effet-' to, che può essere immediato o più o meno lontano nel tempo.-Nessuna causa svanisce nel nulla, nonostante le apparenze; piuttosto, si accumula dentro di noi, in una sorta di magazzino, in attesa di essere attivata.
    Anche una multa può arrivare mesi dopo che si è passati col rosso (convinti magari di averla fatta franca), quando ormai ce ne eravamo completamente dimenticati. A un livello più ampio, una nube di smog può svanire nell'aria e, siccome non ci dà più fastidio, ce ne scordiamo. In realtà si è "depositata da qualche parte", anche se non la vediamo. Ma i suoi effetti devastanti prima o poi si faranno sentire, tra-mite il buco dell'ozono, l'effetto serra, le piogge acide... E in qualche modo ne saremo coinvolti.
    Ognuno ha un suo karma personale: un accumulo di cause e tendenze positive e negative che, nel secondo caso, porteranno sofferenze a se stesso e agli altri.


    花は桜木人は武士
    "tra i fiori il ciliegio, tra gli uomini il guerriero".
    Nessun Metodo Come Metodo Nessun Limite Come Limite. B.Lee

  8. #8
    Postatore Compulsivo L'avatar di francesco27
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    22-06-2006
    Residenza
    Long Island, N.Y.
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    3,732
    ciò che ci accade è l'effetto di una causa che sta dentro di noi. Cercare
    responsabilità e soluzioni all'esterno non servirà, se contemporaneamente non si modificano le cause interiori.
    [controlla la lunghezza del messaggio] Mostra una Versione Stampabile | InUn esempio per semplificare. Se uno è dominato dal mondo di Collera, avrà la tendenza a trattar male la gente (causa). Creerà quindi intorno a lui un ambiente di conflitto, dove le persone gli risponderanno nello stesso modo (effetto) o, al limi?
    te, cercheranno di evitarlo. Questo risultato non farà altro che rafforzare la tendenza alla collera: la persona si arrabbierà sempre di più, aumenterà il suo rancore, pensando che gli altri meritano di esse-re trattati male, perché solo lui è nel giusto. E via così, in un circolo vizioso sempre più forte. Continuare a prendersela con l'ambiente esterno è come ostinarsi a dare testate a una porta chiusa per-ché non ci si accorge di avere la chiave in tasca. Una sofferenza inutile.
    La più importante implicazione della teoria del karma è che ognuno è l'artefice del proprio destino. Il fatto che tutte le cause della sofferenza sono dentro di noi significa che non può esistere una sofferenza più grande delle nostre potenzialità. Di conseguenza — e per fortuna — ognuno ha la possibilità di cambiare qualunque problema.
    Nel proporre il punto di vista del Buddismo che sono felice di poter condividere con voi, vi dico che ogni persona ha dentro di sé la potenzialità di cambiare il corso dell'esistenza qui e ora, indipendentemente dal bagaglio karmico che porta sulle spalle.
    Quindi riepilogando:
    , il punto di vista di Nichiren Daishonin è veramente rivoluzionario:
    1) L'ambiente è lo specchio che riflette il nostro "' karma. Inutile cercare di cambiare l'immagine riflessa, se non si modificano le cause interiori. Inutile lamentarsi che «il mondo è cattivo» o «la gente non mi capisce». Al contrario, l'immagine allo specchio è un prezioso messaggio per capire cos'è che non va in noi.
    2) Grazie allo stato vitale che "illumina" le cose, i desideri terreni si trasformano: diventano un mezzo da usare e non più un fine che ci domina. Da potenziale veleno per l'esistenza, acquistano le proprietà di una medicina benefica. Per questo motivo, non c'è bisogno di reprimerli e rinunciare alle soddisfazioni della vita con ascetico distacco.
    3) Il processo di alleggerimento del karma passato e di creazione di karma positivo per il futuro avviene nel presente. Tutti possiamo attuarlo a par-tire da adesso, senza rinunciare alla nostra identità. La felicità si trova in questa vita: la chiave per aprir-ne la porta l'abbiamo già in tasca.
    Questo processo sviluppa una relazione armoniosa con l'ambiente. Progressivamente, appare quella che potremmo chiamare "fortuna" (circostanze favorevoli, trovarsi al posto giusto nel momento giusto...), ma che in realtà è una rete di effetti positivi in risposta alle nostre azioni.


    花は桜木人は武士
    "tra i fiori il ciliegio, tra gli uomini il guerriero".
    Nessun Metodo Come Metodo Nessun Limite Come Limite. B.Lee

  9. #9
    Postatore Compulsivo L'avatar di francesco27
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    22-06-2006
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    L’ultimo post è per sottolineare che cambiare il proprio destino è tutt'altra cosa. Ci vuole una pratica assidua e corretta: i risultati dipendono dall'impegno che ci si mette.
    Si parte sempre da se stessi e ci si migliora giorno per giorno, passo dopo passo, è una rivoluzione umana, una rivoluzione del Cuore, un allargamento del proprio Io, da ego ad abbracciare l’umanità.
    Le cause della sofferenza non si trasformeranno solo perché uno cerca di non pensarci o se ne occupa solo quando ne ha voglia. Inoltre, di fronte al proprio karma è impossibile fingere: poter ingannare se stessi è una pura illusione. Ci vuole coerenza. Ad esempio, è inutile farsi belli agli occhi della gente continuando però a creare cause negative con azioni guidate dall'egoismo. Per dirla con un proverbio: chi predica bene e poi razzola male, non vedrà miglioramenti.
    Spero di essere stato d’aiuto a qualcuno ed aver arricchito la discussione nel tread!
    Ciao a tutti!


    花は桜木人は武士
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  10. #10
    jjonathan
    Ospite non registrato
    la consapevolezza non basta, ci vuole anche la volontà di cambiare.



    O.T.: Lialy ma da quando sei moderatrice??

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