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  1. #1
    Johnny
    Ospite non registrato

    tossicodipendenza e menzogna

    sapete dirmi qualcosa riguardo alla relazione che c'è tra queste due cose? Ho letto in quelche testo (ma era solo accennato) che la tossicodipendenza (o la tossicofilia) è correlata al raccontar menzogne, mi interessava approfondire l'argomento, solo che non trovo fonti.

  2. #2

  3. #3
    Ruth di Lonsdale
    Ospite non registrato
    mah, io per la poca - pochissima - esperienza che ho, posso dirti che ho visto td racconta menzogne a volte inconsapevolmente per riempire vuoti di memoria "fisiologici" (questo più gli alcolisti), a volte consapevolmente sia per arrivare a qualcosa (alla ricerca di sostanze o per scampare a conseguenze di atti compiuti) o per apparire "migliori" rispetto alla realtà.
    non posso aiutarti nel trovare fonti però. mi spiace!
    elena

  4. #4
    Partecipante Esperto L'avatar di TheGathering
    Data registrazione
    26-04-2005
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    Milano
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    487
    Magari è legato anche a un aspetto antisociale o borderline di personalità.
    Può essere menzogna fine a sè stessa, per fregare gli altri, menzogna per apparire migliori, menzogna perchè non si sa neanche più quale sia la verità. Menzogna per ottenere quello che si vuole (e qui forse oltre ai tossici potremmo metterci anche i politici.. )
    Controlling my feelings for too long..
    They make me....
    make me scream your screams...
    (MUSE- "Showbiz")
    Just so you'll be scared of me
    behind my power
    I will hide all my fears..
    ("Locked away"- The gathering)

  5. #5
    Johnny
    Ospite non registrato
    si infatti più che altro mi interessava sesaper se è vero e eventualmente che tipo di menzogne sono: compensatorie, motimania, strumentali x raggiungere uno scopo, ecc e se è legato alla struttura di personalità, oppure alla specifica sostanza, o altro

  6. #6
    Partecipante Esperto L'avatar di TheGathering
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    26-04-2005
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    Milano
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    487
    Bè penso sia legato alla personalità e al disturbo della persona, che poi può essere accentuato e aggravarsi in seguito all'uso di sostanze.
    Cmq penso sia un aspetto che varia da persona a persona, non so se si può generalizzare x quanto riguarda l'uso della menzogna, però se trovi qualcosa di interessante postalo.
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  7. #7
    Partecipante Super Esperto L'avatar di dott.ssaConfusa
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    08-09-2005
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    535
    Io vedo alcolisti (per lo più vecchiotti, c'è da dirlo) affermare e spergiurare di aver bevuto solo una birra analcolica (ps: non esiste birra totalmente analcolica!!!) a fronte di:
    1) esami delle urine positive per l'etanolo
    2) valori delle gamma gt di molto superiori al limite massimo consentito (che è 49), e che indicano presenza di intossicazione del fegato
    3) prova con l'etilometro che in certi casi pratichiamo per essere certi
    4) tanfo inennarabile di qualsiasi bevanda altamente alcolica!!!
    Purtroppo la menzogna è tipica di quasi tutti i dipendenti, siano tossici, alcolisti, giocatori patologici, che tendono a sottovalutare il problema o che cmq non hanno ancora maturato quella motivazione indispensabile per guarire.

  8. #8
    Partecipante Super Esperto L'avatar di dott.ssaConfusa
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    Ah, ho notato che la tendenza a mentire dipende moltissimo dall'ambiente familiare, dall'ipercontrollo e dal modo in cui la famiglia reagisce alla dipendenza del proprio caro.

  9. #9
    Partecipante Super Figo L'avatar di estela84
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    toscana!
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    ciao rasputin, provo a risponderti xkè stò x sostenere un esame proprio sulle tossicodipendenze. La domanda ke hai fatto te apre 2filoni sulla questione droga: la prima, è quella ke vede il "drogato" come passivo, sedotto e incastrato dalla sostanza e da quello ke è il suo determinismo farmacologico, quindi in balia della componente chimica della droga ke incide sul suo modo di fare e di essere, il drogato è plasmato dalla droga. Una visione + recente, invece, vede il rapporto problematico con la droga non tanto determinato dalla dipendenza, ma da quello ke tale sostanza rappresenta x noi, da cosa ci aspettiamo da essa,dal fatto ke ormai la sostanza risponde alle richieste dei nostri bisogni. I tossicodip sn attivi nella loro carriera di assunzione, nn sono in balia della sostanza ma attuano scelte + o meno consapevolmente. Proprio x questo motivo, ti rispondo ke secondo me la menzogna nn è determinata tanto dalle proprietà della sostanza, quanto sia dal carattere stesso dell'assuntore, e come già altri hanno detto, anche dallo scopo ke vogliono raggiungere. Inoltre, i pregiudizi ke la società ha verso i tossicodipendenti, le campagne di tolleranza zero verso la droga, nn fanno altro ke stigmatizzare il tossicodipendente, il quale a sua volta, come in una profezia ke si autoavvera, tenderà sempre più a identificarsi in tale ruolo, con tutti gli atteggiamenti e comportamenti che ruotano attorno alla parola drogato.Però ci tengo tanto a dirti di trattare questo argomento sempre con cuore e ricordare ke nn sono assolutamente tutti uguali, ciò ke vale x uno nn è detto valga x un altro!ciaooooooooooooooooooooo
    Ultima modifica di estela84 : 05-09-2007 alle ore 16.00.40

  10. #10
    Partecipante Affezionato
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    21-03-2005
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    Bologna
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    100
    io so che per quello che riguarda gli alcolisti nei manulai dicono di moltiplicare almeno per 2 il numero di bevande assunte che riferisce il paziente
    Roberto

  11. #11
    Partecipante Super Esperto L'avatar di dott.ssaConfusa
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    I manuali, per carità, vanno sempre bene. Leggeteli, però vi dico, per esperienza personale, che tutti i manuali di questo mondo non insegnano quanto l'esperienza e l'avvicinarsi graduale alle varie problematiche. Un conto è leggere le teorie o i numeri sui libri, un altro è avere a che fare con le persone, che, ovviamente, non sono tutte uguali.

  12. #12
    Partecipante Super Figo L'avatar di estela84
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    toscana!
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    la penso proprio come te dott. confusa! e sn contenta di sentirtelo dire! troppo spesso sento parlare di alcune cose come se fossero casi patologici da manuale, quando la vera essenza delle cose la si può capire solo con l'esperienza e gradualmente! nessuno è riducibile ad una definizione da manuale

  13. #13
    Partecipante Super Esperto L'avatar di dott.ssaConfusa
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    Beh, Estela, ti ringrazio ma quello che ho scritto è quello che dovrebbero pensare tutti gli psicologi.
    Io personalmente ho imparato più in un anno di tirocinio e 4 mesi di volontariato, che in 5 anni di studio...Anche perchè bisogna ricordarsi che per molti i libri sono un business, ci sommergono di libri sempre più nuovi o aggiornati ma spesso ripetitivi o carenti a livello di sostanza.

  14. #14
    Johnny
    Ospite non registrato
    concordo con tutti, ora è un pò più chiaro l'argomento.
    Facendo esami (sono ancora studente ) ho scoperto dal libro di Shapiro "stili nevrotici" alcune cose attinenti al 3d quindi le scrivo, anche se in parte l'avete già detto in termini generali (lo scrivo perchè sono fresco di esame e quindi il ricordo è vivivo...tra un pò mi dimenticherei!):

    in sostanza, il soggetto con disturbo impulsivo (quindi anche psicopatici e impulsivi-passivi cioè alcolisti) hanno un difetto nel processo di integrazione cognitiva, cioè l'idea, il capriccio, l'impulso del momento non viene sottoposto a integrazione cognitiva e resta un capriccio (la persona normale invece integra l'impulso in un sistema di atteggiamenti, credenze, interessi stabili e a lungo termine, astratti, impersonali, perciò il capriccio diventa un desiderio, e l'impulso diventa intenzione, implicando anche un cambio nell'atteggiamento verso l'oggetto che non è più considerato uno strumento per soddisfazione personale).
    Quindi lo psicopatico ha uno stile cognitivo passivo e concreto: passivo perchè non sottopone a integrazione l'impulso, e concreto perchè mira ala soddisfazione personale e immediata.

    Perciò non avendo progetti e interessi a lungo temrine è anche privo di coscienza e autocritica, e ciò porta a vedere la comunicazione solo per il risultato che può dare: da qui la menzogna e l'insincerità, che avrebbe quindi una funzione manipolatoria.
    Ultima modifica di Johnny : 15-09-2007 alle ore 09.57.04

  15. #15
    Partecipante Super Figo L'avatar di estela84
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    Perciò non avendo progetti e interessi a lungo temrine è anche privo di coscienza e autocritica, e ciò porta a vedere la comunicazione solo per il risultato che può dare: da qui la menzogna e l'insincerità, che avrebbe quindi una funzione manipolatoria.

    sì, ma io credo ke quello ke hai detto nn riguardi solo alcolisti o tossicodipendenti, penso ke sia una cosa estendibile a chiunque abbia determinate necessità e ovviamente un determinato carattere..
    cmq se ti va ti consiglio un bel libro, ank'io ho dato l'esame di psicologia delle tossicodipendenze..nn è un libro di studio, è + di lettura, ci sn riportate tante esperienze di persone ke sono riuscite a smettere con o senza servizi..e lì ti fa capire tantissime cose legate anke a quell ke cerchi te.. si kiama "Riuscire a smettere" di Scarscelli, a me ha aperto la mente senza ricorrere a paroloni clinici o giudizi diagnostici..esamina vari temi riportando poi sotto le esperienze!

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