Ciao. Grazie del chiarimento. Io comunque non ho detto che la dislessia non viene certificata. Ho solo detto che non esiste una normativa (ad oggi) che sia specifica per questa certificazione. Sappiamo che l'unico modo per essere certificati è quello della 104, indipendentemente dal tipo di difficoltà (lo stesso discorso varrebbe anche per i ddai).Originariamente postato da valevalens
sono- anche- insegnante di sostegno in scuole primarie e quest'anno ho seguito un bambino con problemi di apprendimento della letto-scrittura (dislessico e disortografico).
La certificazione dei bambini dislessici fino al 2007 viene fatta eccome, su richiesta della famiglia e degli insegnanti. La scuola provvede poi ad avviare le pratiche della certificazione in accordo con psicologi della usl che hanno fatto un profilo dinamico funzionale del bambino, in pratica una diagnosi ben approfondita.
La dislessia viene certificata come DEFICIT COGNITIVO e non come handicap. Il problema nascerà da quest'anno. Tutti i bambini con deficit (anche il ritardo mentale rientra in questa categoria) che sono stati certificati fino a quest'anno potranno continuare ad avere il sostegno fino alla quinta elementare.
Ma da quest'anno si distinguerà nettamente tra deficit e handicap (senso-motori, sindrome di down ecc.) e sarà molto difficile certificare un bambino dislessico. Di fatto, toccherà alle insegnanti di classe provvedere al recupero dei disturbi dell'apprendimento. Una gran cavolata, giustificata dai tagli alla scuola per via della finanziaria.
Come psicologa e insegnante di sostegno, rabbrividisco e mi chiedo...per i buchi finanziari sarebbero capaci di passare sopra anche ai problemi dei bambini?! E non hanno ancora capito che l'insegnante di sostegno non è uno che sta lì accanto al bambino come una gruccia, ma come uno che programma interventi educativi e valuta in equipe i risultati.
Come tu stessa dice, volevo specificare che in effetti non viene certificata la dislessia ma il bambino viene certificato sotto il deficit cognitivo (in cui rientra anche il ritardo mentale). E noi sappiamo che in relaltà, il ritardo mentale, almeno che non cia sia veramente, è un fattore di esclusione nella diagnosi dei disturbi specifici di apprendimento.
Ad ogni modo scusa ma non è corretto dire che è la scuola che avvia le pratiche della certificazione. Sappiamo che la scuola può fare una segnalazione , puù parlare ai genitori perchè facciano vedere il bambino ma, in realtà è la famiglia che provvede a portare il bambino alla usl perchè venga fatta la certificazione.
Su discorso di handicap o deficit ... devo dire che in effetti concordo con te in merito al fatto che si stia ritornando ad una sorta di "medicalizzazione dell'handicap". Attenzione però perchè se ne facciamo una questione di termini, non è che dire handicap connoti una maggiore gravità rispetto a dire deficit e viceversa. il discorso sarebbe molto lungo e, comunque, come dici tu, solo dal 2007 si parla di questo. Io faccio parte del glh della mia provincia e quando parlavo di controversia mi riferivo proprio a quell'aspetto che tu hai sottolineato, ovvero alla difficoltà che ci sarà da ora in poi di diagnosticare questi disturbi specifici di apprendimento come tali . Si parla di un coinvolgimento da parte degli insegnanti nel processo diagnostico, però, qui da me è ancora tutto in discussione ... fammi avere notizia più precise!