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  1. #16
    Partecipante Esperto L'avatar di irlanda
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    Re: allora

    Originariamente postato da valevalens
    sono- anche- insegnante di sostegno in scuole primarie e quest'anno ho seguito un bambino con problemi di apprendimento della letto-scrittura (dislessico e disortografico).
    La certificazione dei bambini dislessici fino al 2007 viene fatta eccome, su richiesta della famiglia e degli insegnanti. La scuola provvede poi ad avviare le pratiche della certificazione in accordo con psicologi della usl che hanno fatto un profilo dinamico funzionale del bambino, in pratica una diagnosi ben approfondita.
    La dislessia viene certificata come DEFICIT COGNITIVO e non come handicap. Il problema nascerà da quest'anno. Tutti i bambini con deficit (anche il ritardo mentale rientra in questa categoria) che sono stati certificati fino a quest'anno potranno continuare ad avere il sostegno fino alla quinta elementare.
    Ma da quest'anno si distinguerà nettamente tra deficit e handicap (senso-motori, sindrome di down ecc.) e sarà molto difficile certificare un bambino dislessico. Di fatto, toccherà alle insegnanti di classe provvedere al recupero dei disturbi dell'apprendimento. Una gran cavolata, giustificata dai tagli alla scuola per via della finanziaria.
    Come psicologa e insegnante di sostegno, rabbrividisco e mi chiedo...per i buchi finanziari sarebbero capaci di passare sopra anche ai problemi dei bambini?! E non hanno ancora capito che l'insegnante di sostegno non è uno che sta lì accanto al bambino come una gruccia, ma come uno che programma interventi educativi e valuta in equipe i risultati.
    Ciao. Grazie del chiarimento. Io comunque non ho detto che la dislessia non viene certificata. Ho solo detto che non esiste una normativa (ad oggi) che sia specifica per questa certificazione. Sappiamo che l'unico modo per essere certificati è quello della 104, indipendentemente dal tipo di difficoltà (lo stesso discorso varrebbe anche per i ddai).

    Come tu stessa dice, volevo specificare che in effetti non viene certificata la dislessia ma il bambino viene certificato sotto il deficit cognitivo (in cui rientra anche il ritardo mentale). E noi sappiamo che in relaltà, il ritardo mentale, almeno che non cia sia veramente, è un fattore di esclusione nella diagnosi dei disturbi specifici di apprendimento.

    Ad ogni modo scusa ma non è corretto dire che è la scuola che avvia le pratiche della certificazione. Sappiamo che la scuola può fare una segnalazione , puù parlare ai genitori perchè facciano vedere il bambino ma, in realtà è la famiglia che provvede a portare il bambino alla usl perchè venga fatta la certificazione.

    Su discorso di handicap o deficit ... devo dire che in effetti concordo con te in merito al fatto che si stia ritornando ad una sorta di "medicalizzazione dell'handicap". Attenzione però perchè se ne facciamo una questione di termini, non è che dire handicap connoti una maggiore gravità rispetto a dire deficit e viceversa. il discorso sarebbe molto lungo e, comunque, come dici tu, solo dal 2007 si parla di questo. Io faccio parte del glh della mia provincia e quando parlavo di controversia mi riferivo proprio a quell'aspetto che tu hai sottolineato, ovvero alla difficoltà che ci sarà da ora in poi di diagnosticare questi disturbi specifici di apprendimento come tali . Si parla di un coinvolgimento da parte degli insegnanti nel processo diagnostico, però, qui da me è ancora tutto in discussione ... fammi avere notizia più precise!

  2. #17
    Partecipante Esperto L'avatar di irlanda
    Data registrazione
    23-11-2003
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    253
    Un'altra cosa ... avanti gli insegnanti specializzati!
    Risorse importantissime in u intero contesto scolastico!!!
    Ce ne vorrebbe uno per classe, anche senza il discorso delle certificazioni!

  3. #18
    Partecipante Affezionato L'avatar di xxxevolxxx
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    Milano
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    67

    Re: allora

    Originariamente postato da valevalens
    Come psicologa e insegnante di sostegno, rabbrividisco e mi chiedo...per i buchi finanziari sarebbero capaci di passare sopra anche ai problemi dei bambini?!
    E' questa la cosa che mi sorprende!! I problemi "cognitivi", la dislessia, l'adhd, sono deficit che troviamo in bambini di intelligenza normale. Purtroppo però se non vengono correttamente affrontati possono compromettere anche le capacità intellettive di questi bambini!
    Non parlo a livello "teorico" ma intendo a livello pratico,non riuscire a leggere, a fare i calcolo a prestare attenzione a tutto quello che gli altri bambini apprendono in classe, vuol dire accumulare poco per volta un ritardo che accentuerà sempre di più il divario nei confronti degli altri compagni di classe della stessa età. Vuol dire avere la potenzialità di imparare a usare delle strategie (e l'intelligenza è anche questo), se assiduamente seguiti, ma se non vengono adeguatamente seguiti c'è il rischio che questa potenzialità resti tale senza potersi trasformare mai in atto! Fino a che non sarà troppo tardi. Fino a che, a fronte di varie bocciature, con un autostima che arriverà 20mila leghe sotto i piedi, lasceranno la scuola e cosa può andare a fare un ragazzino che ha la terza media, non sa leggere e non sa fare i calcoli e non sa niente perchè a scuola non riusciva ad apprendere? E magari è anche iperattivo e impulsivo e agisce senza pensare?

    Io non ho parole, deficit di questo genere sono ancora più difficili da seguire e danno a tutti noi una grossissima responsabilità, abbiamo il dovere di aiutare questi bambini a superare queste limitazioni per far in modo che non soffochino quelle competenze e quelle potenzialità (anche intellettive) che stanno sbocciano sotto le difficoltà, mascherate da questo deficit cognitivo, per questi bambini, a differenza di altre patologie, si può fare molto! si possono recuperare! quello che facciamo per loro determinerà il corso di tutta la loro vita! Abbiamo il dovere di fare tutto quello che è possibile per aiutarli! E' colpa della società e di questo sistema se questi bambini finiscono in mezzo alla strada o diventano dei teppisti sulla scia dell'inclinazione oppositivo-provocatoria che spesso si portano dietro.

    Possiamo fare qualcosa ma non lo facciamo, è questo che mi fa rabbrividire! Un maestra non può avere le forze per seguire in ogni materia, per ogni argomento in modo approfondito questo bambino usando metodiche e tecniche specifiche per cercare di aumentare le sue potenzialità! Ci vuole accanto un insegnante specifico che sia SUPERspecializzato in queste cose e sappia, passo dopo passo, come fare per far sentire questo bambino integrato nella classe sia a livello di relazioni sociali sia a livello di conoscenze e competenze cognitive, una persona che insomma riesca a sottrarre l'intelligenza di questi bambini dalle grinfie del deficit per restituirla al bambino e perchè quest'ultimo la possa usare per creare la propria formazione e il proprio futuro come gli altri bambini più fortunati!!!

  4. #19
    Partecipante L'avatar di mamygi56
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    Re: Re: allora

    Originariamente postato da xxxevolxxx
    E' questa la cosa che mi sorprende!! I problemi "cognitivi", la dislessia, l'adhd, sono deficit che troviamo in bambini di intelligenza normale. Purtroppo però se non vengono correttamente affrontati possono compromettere anche le capacità intellettive di questi bambini!
    Non parlo a livello "teorico" ma intendo a livello pratico,non riuscire a leggere, a fare i calcolo a prestare attenzione a tutto quello che gli altri bambini apprendono in classe, vuol dire accumulare poco per volta un ritardo che accentuerà sempre di più il divario nei confronti degli altri compagni di classe della stessa età. Vuol dire avere la potenzialità di imparare a usare delle strategie (e l'intelligenza è anche questo), se assiduamente seguiti, ma se non vengono adeguatamente seguiti c'è il rischio che questa potenzialità resti tale senza potersi trasformare mai in atto! Fino a che non sarà troppo tardi. Fino a che, a fronte di varie bocciature, con un autostima che arriverà 20mila leghe sotto i piedi, lasceranno la scuola e cosa può andare a fare un ragazzino che ha la terza media, non sa leggere e non sa fare i calcoli e non sa niente perchè a scuola non riusciva ad apprendere? E magari è anche iperattivo e impulsivo e agisce senza pensare?

    Io non ho parole, deficit di questo genere sono ancora più difficili da seguire e danno a tutti noi una grossissima responsabilità, abbiamo il dovere di aiutare questi bambini a superare queste limitazioni per far in modo che non soffochino quelle competenze e quelle potenzialità (anche intellettive) che stanno sbocciano sotto le difficoltà, mascherate da questo deficit cognitivo, per questi bambini, a differenza di altre patologie, si può fare molto! si possono recuperare! quello che facciamo per loro determinerà il corso di tutta la loro vita! Abbiamo il dovere di fare tutto quello che è possibile per aiutarli! E' colpa della società e di questo sistema se questi bambini finiscono in mezzo alla strada o diventano dei teppisti sulla scia dell'inclinazione oppositivo-provocatoria che spesso si portano dietro.

    Possiamo fare qualcosa ma non lo facciamo, è questo che mi fa rabbrividire! Un maestra non può avere le forze per seguire in ogni materia, per ogni argomento in modo approfondito questo bambino usando metodiche e tecniche specifiche per cercare di aumentare le sue potenzialità! Ci vuole accanto un insegnante specifico che sia SUPERspecializzato in queste cose e sappia, passo dopo passo, come fare per far sentire questo bambino integrato nella classe sia a livello di relazioni sociali sia a livello di conoscenze e competenze cognitive, una persona che insomma riesca a sottrarre l'intelligenza di questi bambini dalle grinfie del deficit per restituirla al bambino e perchè quest'ultimo la possa usare per creare la propria formazione e il proprio futuro come gli altri bambini più fortunati!!!
    CHI SEI?

    TI PROPONGO COME MINISTRO DELA PUBBLICA ISTRUZIONE.....CMQ ANDREBBE BENE ANCHE VICEMINISTRO

    purtroppo nelle scuole avviene esattamente il contrario. a questi nostri figli, quando viene data attenzione è solo per additarli e eleggerli a capri espiatori di ogni situazione di disturbo

    abbiamo fatto certificare Ale per permettergli di avere un'opportunità in più di successo scolastico.

    stiamo aspettando di conoscere la persona che gli verrà affiancata...speriamo bene! lui è così selettivo
    ".....non si deve mai dire a un bambino che i sogni sono sciocchezze: sarebbe una tragedia se lo credesse."

  5. #20
    Partecipante L'avatar di mamygi56
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    Una scuola "esclusiva"

    Marzia Bonacci, 14 settembre 2007

    Il numero degli insegnanti di sostegno subirà una drastica diminuzione per la mancanza di copertura economica. In fermento sindacati e associazioni che accusano il ministro Fioroni di volere un'istruzione discriminatrice



    La vicenda. Lo dice lei stessa, "non sono una delle venti donne più potenti della Terra", ma non per questo non ha la forza o la rabbia di prendere carta e penna e scrivere al ministro dell'Istruzione Fioroni, inviando il messaggio anche a La Repubblica affinché non si disperda tra le varie carte che affollano il ministero, affinché questo suo grido disperato ma cosciente non rimanga un'eco flebile inascoltata. Ivana Leone, in fondo, vorrebbe solo avere risposta a qualche domanda semplice, quasi elementare, quasi banale. Racconta, infatti, di avere un figlio, Luca, "bello, fisicamente perfetto ma che non ci arriva". Un bambino che lei, senza mascherarsi dietro il politically correct, definisce "ritardato", e che dopo un anno di proficuo lavoro portato avanti con l' insegnante di sostegno assegnatogli, oggi rischia di arrestare questo suo processo educativo per via della diminuzione dell'assistenza scolastica imposta dal ministero. Così Luca, che alla fine dell'anno "sapeva distinguere le lettere dell'alfabeto e scriverle in stampatello", adesso potrà usufruire soltanto della metà delle ore di cui ha beneficiato l'anno scorso. Non ha scrupoli Ivana, e così presenta il conto al cattolico ministro: "Luca frequenta la scuola per quaranta ore settimanali, ma verrà seguito in modo particolare soltanto per undici. Nelle restanti ore verrà preso in carica dalle insegnanti di classe che hanno già ventidue bambini. Dunque - chiede- io che non sono né ricca né potente e che con dignità voglio permettere a mio figlio di studiare senza incatenarmi al cancello della scuola, che cosa posso fare per offrirgli un futuro se non posso neppure garantirgli l'istruzione elementare?".
    Forse il ministro Fioroni potrà scegliere di non rispondere ad Ivana, se non fosse che come lei, in Italia, sono in molte, e tutte altrettanto arrabbiate per questa decurtazione del numero degli insegnanti di sostegno, come dimostra un video che da diversi giorni circola su Internet. Una ripresa che ritrae un'iniziativa organizzata dai Cobas della Scuola a Salerno, e che ha assistito all'intervento accorato di una madre con due figli diversamente abili. Cambia il luogo forse, ma non il senso e l'angoscia della denuncia. Anche a lei infatti è stato comunicato dall'istituto scolastico (il 20 agosto per altro), che non potrà disporre dello stesso orario di sostegno per il suo bambino. Una decisione inaccettabile a cui ha scelto di non rassegnarsi: "dove sta scritto - si chiede - che mio figlio non possa avere la possibilità di diventare qualcuno? Pure che ci fosse una possibilità su 100, io gliela devo". Per questo combatterà, dovesse arrivare all'eventualità di incatenarsi davanti alla scuola, perché assicura che "i miei figli, i loro diritti non li perderanno".
    I dati. Lettere, contestazioni, proteste, sindacati e associazioni sul piede di guerra. Da agosto la battaglia contro la diminuzione del numero degli insegnanti destinati ai portatori di handicap si è messa in moto contro il ministero della Pubblica Istruzione, che fino ad oggi ha continuato a negare qualsiasi volontà di diminuire l'assistenza scolastica. Stando infatti a quanto recentemente affermato da Fioroni ai microfoni di Repubblica tv, "il numero dei disabili è diminuito mentre quello degli insegnanti di sostegno è aumentato". In verità, secondo dati conosciuti anche dalle organizzazioni sindacali, gli alunni disabili nell'anno 2007-2008 saranno quasi 200 mila e a questi stessi mancheranno 5.000 docenti di sostegno. Come ci spiega Maria Vitale, responsabile messinese di Sfida (Sindacato Famiglie Italiane Diverse Abilità), "il ministero non ha divulgato i dati ufficiali, che però sono ricavati dalle note emanate dalle varie direzioni regionali e quindi risultano attendibili, tanto che ne dispongono tutti i sindacati". Dietro a questo taglio ci sarebbero l'assenza di una copertura economica e una marcia indietro compiuta dal ministro: "Fioroni era partito dalla necessità di riconoscere il diritto di garantire le ore di sostegno laddove ce ne fosse bisogno, ma poi non ha avuto la copertura economica per farlo". Sui numeri, infine, è stato lo stesso ministero a prospettare uno scenario fosco, dato che "proprio Emanuele Barbieri, funzionario del dicastero, durante il programma Unomattina, ha affermato che gli studenti con handicap saranno più di 160mila, intorno a 180mila, mentre gli insegnanti di sostegno soltanto 80mila, cioè la metà rispetto alla richiesta di assistenza". Giusto per fare un esempio, spiega sempre la responsabile di Sfida, "una scuola di Agrigento ha 12 studenti disabili e soltanto 3 insegnanti ad occuparsi di loro. In questa condizione, come si garantisce il diritto allo studio?".
    La domanda sta a cuore anche ad altre associazioni, oltre che ai sindacati e soprattutto alle famiglie vicine a giovani studenti portatori di handicap. La Lega per i diritti delle persone con disabilità (Ledha), per esempio, ha inviato una preoccupata lettera alla scuola chiamando in causa direttamente il governo: "Ci sono state manifestazioni in pieno agosto, interventi indignati di associazioni, sindacati e gruppi di insegnanti. Proteste e articoli di giornale", si legge, "ma purtroppo la situazione non è cambiata: è arrivato l'inizio dell'anno scolastico, che si preannuncia indimenticabile. In negativo. Il problema è il taglio degli insegnanti di sostegno, che ha colpito tutte le regioni e di conseguenza moltissime scuole. Minima polemica politica: fa ancora più strano - siamo ingenui a crederlo? - che provvedimenti di questo genere vengano da un governo di sinistra".

    http://www.aprileonline.info/4569/una-scuola-esclusiva
    ".....non si deve mai dire a un bambino che i sogni sono sciocchezze: sarebbe una tragedia se lo credesse."

  6. #21
    Partecipante L'avatar di mamygi56
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    ho trovato....

    ...qui dei suggerimenti operativi


    http://www.istruzioneer.it/allegato.asp?ID=421232
    ".....non si deve mai dire a un bambino che i sogni sono sciocchezze: sarebbe una tragedia se lo credesse."

  7. #22
    Partecipante Esperto L'avatar di irlanda
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    Re: ho trovato....

    Originariamente postato da mamygi56
    ...qui dei suggerimenti operativi


    http://www.istruzioneer.it/allegato.asp?ID=421232
    Sì, sì, è molto interessante! grazie.
    Vedi che tutto torna agli strumenti compensativi e dispensativi di cui si parlava!

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