Psicoanalisi e "Second Life"

[willy61]

Di psicologia clinica e psicoterapia sul web se ne parla da parecchio. Ma è la prima volta che sento parlare di psicoanalisi su "Second Life".

Posto l'indirizzo del blog di Frans Tassigny, che si occupa (da parecchio tempo, mi pare) delle potenzialità psicologiche e psicoterapeutiche della rete.

Avvertimento: il sito è in lingua francese. Per ora non ho trovato nulla del genere in italiano, ma sarebbe interessante vedere che succede anche da noi.

Buona vita

Guglielmo

un cabinet virtuel gràce à Second Life
J'en ai jadis été un des pionniers avec le Dr W.Théaux ou J.P Begue à
cet époque l'environnement virtuel ne permettait pas ce genres de
thérapies mais on s'appercoit très vite que les moyen techniques et
formateurs demanderons dans un avenir bienproche à UNE TOUT AUTRE
APPROCHE DE LA CURE et des régles qui doivent la conduire.
Je me suis donc incrit sur second life avec comme avatar frans
Martynov et en parrallèle également sur Mycybertwin, et ai rempli les
79 questions définissant mon profil et les 37 questions d'une enquête
destinée à préciser mes goûts (classroom) mon but est de vous envoyer
mon profil psy créer sur mycyber twin et de mettre cela en "musique "
sur sl, j'ai pensé qu'un analysant répondrait différemment àprès trois
mois d'analyse, si cette cure est profitable on pourra alors comparer
les deux profils et juger en bien ou en mal des progrès du patient ou
de ses résistances et régressions, qu'en pensez-vous ?

[DelfinoArtista]

Io non ho mai giocato/vissuto a second life, ma so di genet che ci passa buona parte della propria vita su second life. Ed in molti casi.. la sua seconda vita è molto più "piacevole" della vita reale.

Esistono già moltissimi racconti di fantascienza di come la gente si possa perdere all'interno di mondi virtuali.

Avete mai letto Neuromante oppure il libro "Ma gli androidi sognano pecore elettriche?" (Do Androids Dream of Electric Sheep?, anche noto in Italia come Il cacciatore di androidi) di Philip K. Dick?

[lelluzza]

Pare anche a me piuttosto interessante e concordo sulla necessità (per me fondamentale in quanto con le lingue mi "acchiappo" pochino) di trovare qualche studio in italiano. Mi incuriosisce molto la potenzialità della rete che in fondo è il mezzo più immediato per tutta una fascia di popolaizone come quella giovanile.