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  1. #1
    wilmetta
    Ospite non registrato

    autonomia professionale nel settore formazione e consulenza

    Salve a tutti, mi auguro che qualcuno dei colleghi già inseriti nel settore della consulenza e formazione possa darmi qualche elemento utile per fare chiarezza rispetto ad una esperienza professionale che sto facendo.

    Sono laureata con indirizzo clinico e appena abilitata. Da qualche giorno ho iniziato uno stage presso una società che si occupa di consulenza e formazione (poichè mi interessa il settore ed ho avuto alcune esperienze precedenti).
    Questa società nello specifico mi aveva colpito perchè si presentava sul sito come molto attenta alla contestualizzazione dell'intervento, al monitoraggio, alla verifica..tutti elementi che credo vicini alla competenza psicologica.

    Da quando sono qui però l'impressione è contraria: le proposte per i bandi di gara che mi stanno facendo seguire in affiancamento sono preformati e validi per tutti i contesti, sono un mix di quelli che mi sembrano contenuti scontati e banalizzati, tipo comunicazione efficace, ascolto attivo..etc, per nulla personalizzati sulla questione specifica che motiva la formazione.

    Il fatto è che questa società è composta da ingegneri, economisti, laureati in scienze politiche...e ora comincio a vedere questa differenza di prospettive (che prima mi sembrava una risorsa), come un limite, dato che non mi sembra si punti molto sull'integrazione di competenze specifiche.

    La questione che mi pongo è se valga la pena provare a ritagliarmi un mio spazio specifico di lavoro in questa società (coerente con la mia formazione) oppure no.

    Qualcuno si trova o si è trovato a fare i conti con una questione del genere è ha voglia di confrontarsi con me?

    Grazie!

  2. #2
    Ciao!
    non sose posso esserti utile ma io mi occupo di formazione con un ente regionale da due anni e per una cooperativa da tre. Figuro però come libera professionista (prima mi facevano le ritenute d'acconto poi mi sono aperta la partita iva), e ciò mi dà delle libertà nel senso che l'ente o la coop mi dicono quali sono gli obiettivi dei corsi e dei progetti e poi io mi preparo per le docenze o i laboratori. Inizialmente magari concordo con il tutor i temi che affronto in aula ma poi ho "libertà di azione" quindi mi preparo e conduco i gruppi. Per esempio uno dei laboratori che mi dà più soddisfazioni è proprio sulla comunicazione e l'ascolto attivo, ma perchè il target è composto da educatori insegnanti e genitori. Lì in certi gruppi andiamo in profondità e a volte scattano anche delle consulenze private..

    In finale, direi che molto dipende dal settore in cui opera la società che dici...da quello che scrivi mi sembra si rivolgano ad aziende manager ecc..quindi a questo punto dovresti vedere se ti interessa sperimentarti con loro.
    Io per dire non ho mai lavorato con le aziende, ho sempre preferito il sociale però a fronte (credo) di un guadagno minore...

    urca ti ho scritto un papiro senza accorgermene...

    ciao!

  3. #3
    wilmetta
    Ospite non registrato
    Grazie del riscontro isadora, molto interessante quello che mi hai scritto, così come quello di cui ti occupi.
    Il mio interesse per la formazione è trasversale ai contesti, al momento sono impegnata in questo stage perchè si tratta dell'opportunità che si è concretizzata per prima e in modo più definito fra le varie ricerche che avevo avviato.

    Una delle cose che mi auguro, qualora questo stage non avesse un seguito (di inserimento), è che sia servito ad acquisire competenze sulla formazione da reinvestire, chissà, magari in contesti analoghi ai tuoi!

    Comunque, per errore ho postato questa discussione anche in un altro settore, in cui si sono avviati dei confronti.

    ecco il link, per te e per chiunque altro interessato:
    http://www.opsonline.it/forum/showth...19#post1146019

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