lui e' di base un razionale, e' abbattuto e senza speranze, non e' piu' convinto della storia ovvero ormai si e' arreso e pensa che non c'e' e non ci sara' mai niente da fare per comprendersi e "prendersi", ci tiene ed e' molto triste ma si e' autoconvinto che sono troppe le differenze caratteriali ed incompatibili i modi di pensare. lei e' di base una sentimentale, ci crede ancora e sa che in fondo in fondo, dopo cinque anni certo non sempre idilliaci ma che comunque nemmeno sono da rinnegare o senza punti positivi, vede ancora una luce che batte e una speranza che pulsa, non vuole fare prevalere la distruttivita' ed il negativismo ma metterci tutta se stessa per dimostrare che questa storia ha ancora un senso e una vita futura che ha diritto di essere vissuta. la situazione dei fatti e' che ci sono si' molte differenze e pochi punti d'incontro oggettivi, ma probabilmente sarebbe un vero peccato buttare all'aria un amore che ne ha passate tante e tuttora non e' nel massimo del suo splendore, ma che in fondo vive ancora e nutre speranza e sarebbe davvero arido condannarlo a morire facendo prevalere la sola ragione. non e' per insistenza o forzatura, lui stesso e' consapevole di essere ancora molto coinvolto ed avere voglia di lei, ci tiene molto e si dice innamorato, ma a tratti e' sconsolato e non ci crede piu' (a causa principalmente di problemi di comunicazione, interessi diversi e problemi nel sesso), finendo cosi' per ubbidire puramente alla ragione e dicendo che per il benessere di entrambi forse sarebbe meglio inculcarsi davvero nella testa che la storia e' impossibile.
se voi foste in lei e ci credereste ancora davvero veramente, non solo per abitudine o paura della solitudine, cosa fareste per ridare anche a lui un po' di speranza e convincimento? lasciarlo libero certo, magari non assillarlo con telefonate e contatti pretenziosi ovvio, ma poi bho'...?????