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Visualizzazione risultati 1 fino 6 di 6
  1. #1
    Partecipante
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    28-09-2005
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    allattamento fino a quando?

    Ciao a tutti. Conosco molte mamme che allattano i loro bimbi e fin qui direi che è tutto normale.
    Normale vedere neonati allattati al seno, normale vedere bimbi di sei mesi, un pò più raro vedere bimbi di un anno, ma bimbi più grandi? Che ve ne pare dell'allattamento prolungato?
    Bellissimo. Bella la sensazione, bella l'idea di questa coccola immensa, bella la comodità (il bimbo si calma praticamente sempre col seno materno) ma qual è la fregatura?
    L'OMS raccomanda di allattare i bimbi almeno fino all'età di 2 anni eppure sento in giro che "gli psicologi questa cosa proprio bene non la vedono". Devo dire che sono solo voci (dicerie, non voci nella mia testa hehehe) che ho sentito, non uno studio scientifico, non un libro serio...qualcuno ha letto qualcosa o ha delle idee (diciamo scientificamente fondate) sugli aspetti negativi -dal punto di vista di uno sviluppo psichico sano- dell'allattamento prolungato?

  2. #2
    psichica psiche!!! L'avatar di sarettina85
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    io ti posso parlare sia per esperienza personale che per i (pochi) studi a riguardo che ho fatto nel corso spacialistico di sviluppo e nella mia tesi: i vantaggi dell'allattamento prolungato sono innegabili dal punto di vista "medico" perchè attraverso il latte passano gli anticorpi, ma è anche vero che molte madri con l'allattamento esercitano un controllo molto forte sul bimbo nel senso che tendono a mantenerlo sempre piccolo (ha ancora bisogno del latte)a non dargli autonomia sopportando di vivere notti insonni e capricci, avendo però la consolazione di avere il bimbo sempre lì. questo del punto di vista psicologico è un male per entrambi.
    per quanto riguarda la mia esperienza personale è che io la mia bimba che ha ormai un anno la allatto ancora anche se solo per aiutarla a dormire (e qui è in parte comodità mia) che però non vivo l'allattamento come questo scambio di amore assolutamente irrinunciabile (forse per le particolari circostanze in cui l'ho avuta) e che finito l'inverno, ricco di malanni ed influenze, inizierò a svezzarla del tutto perchè anche lei riesca meglio a capire dove finisco io e dove inizia lei...certo non è che la metterò nella sua chiamera e chiuderò a chiave la porta!!!scusa se non sono stata chiara magari se ritrovo qualche articolo scientifico in inglese che avevo per la tesi te lo mando..ciao

  3. #3
    Partecipante
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    28-09-2005
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    Citazione Originalmente inviato da sarettina85 Visualizza messaggio
    ma è anche vero che molte madri con l'allattamento esercitano un controllo molto forte sul bimbo nel senso che tendono a mantenerlo sempre piccolo (ha ancora bisogno del latte)a non dargli autonomia sopportando di vivere notti insonni e capricci, avendo però la consolazione di avere il bimbo sempre lì. questo del punto di vista psicologico è un male per entrambi.
    per quanto riguarda la mia esperienza personale è che io la mia bimba che ha ormai un anno la allatto ancora anche se solo per aiutarla a dormire (e qui è in parte comodità mia) che però non vivo l'allattamento come questo scambio di amore assolutamente irrinunciabile (forse per le particolari circostanze in cui l'ho avuta)
    Dici che tu vivi l'allattamento in modo, diciamo, non morboso (è questo che intendi con "mantenerlo sempre piccolo" o "avere il bimbo sempre lì"?).

    Secondo te non è possibile quindi eventualmente continuare l'allattamento oltre l'anno di età mantenendo un certo controllo sui tentativi (inconsapevoli e spontanei) di strumentalizzazione di entrambi? Tra l'altro non capisco allora perchè l'OMS raccomanda di allattare fino a 2 anni (tra l'altro pare che dal 1°al 2°anno il latte materno costituisca circa il 30% del fabbisogno del bambino)se sono note le conseguenze psicologiche negative...questo proprio non mi è chiaro...

    Ho visto bambini (di oltre 2 anni) entrare in una stanza piena di gente e, incontrando la mamma dopo qualche ora di distacco da lei, dire "VOGLIO LA TETTA" senza neanche dire "ciao mamma", ecco questo secondo me è male. Sbagliato che la mamma permetta
    1. al bambino di fare il piccolo tiranno che quando dice "tetta" in qualunque momento/condizione/situazione PRETENDE che lei smetta ogni attività per accontentarlo e
    2. a se stessa di usare questa modalità di relazione per far sì che il bambino dipenda in modo malsano da lei e come strumento per "sedarlo" senza sviluppare altre modalità di interazione.

    Mi farebbe molto piacere se mi passassi gli articoli che dici o anche solo i riferimenti in modo che possa recuperarli.
    Grazie, ciao!

  4. #4
    Partecipante Affezionato
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    Ho avuto qualche tempo fa alla scuola di specializzazioni il Dott. Marra, un pediatra che ha svolto delle lezioni molto belle su questi temi.
    Lui era a favore dell'allattamento prolungato..fino a 2 anni circa.
    Nelle sue spiegazioni, che mi sono piaciute molto, spiegava che in passato, quando le donne avevano molti figli, questo era il tempo fisiologico che il bambino riusciva a passare attaccato al seno materno.
    poi arrivava in genere un altro fratellino e lo svezzamento diventava una necessità sia per dare spazio al nuovo arrivato sia per spingere il primo a crescere staccandosi dalla mamma in un momento in cui era pronto per farlo.
    Personalmente non sono per l'allattamento prolungato alotre questa età.
    Si limita l'autonomia e si complica la possibilità di fare nuove esperienze (v. l'inserimento al nido o alla materna).

  5. #5
    psichica psiche!!! L'avatar di sarettina85
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    per quanto riguarda gli articoli li ho richiesti facendo una ricerca alla LLL (la leche league) italiana, poi ho letto Lawrence e gli articoli sulla rivista PEDIATRICS di Choen e Mulliner. ovviamente l'ambito in cui ho fatto le ricerche era un pò particolare perchè il problema dell'allattamento l'ho analizzato nei casi di madri con figli in carcere.
    penso che sia ovvio che l'allattare per lungo tempo limiti l'autonomia del bambino anche se non posso dire che allattare fino a due anni provochi necessariamente problemi psicologici. l'OMS consiglia l'allattamento prolunagato perchè porta benefici fisici sia al bambino (anticorpi) che alla mammma (previene alcuni tumori) però, parlando per la situazione del nord del mondo, si trascura l'informazione riguardo i risvolti e le implicazioni psicologiche dell'allattare come il fatto che più si va avanti più ci sono problemi a smettere (il bambino piange, non riesce a dormire, la mamma si sente inutile...). ovviamente deve essere la madre che nel suo rapporto col bambino decide di smettere di allattare e in questo i tempi sono diversi per tutti (contingenze, fastidi...)ma credo che se l'allattamento diventa per la madre il senso della sua maternità allora sia sbagliatissimo continuare...e in ultimo c'è da tener presente che dai 18 mesi il bambino comincia consapevolmente a sperimentare il "potere" che ha sulla madre (i capricci, le scenate)e che ha questo, gradatamente la madre deve essere in grado di porre dei limiti. se cede alla richiesta della "tetta"ovviamente il piccolo diventerà un tiranno.

  6. #6
    Partecipante Assiduo L'avatar di marilisa
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    anche io credo che l'indicazione dell'OMS sia alquanto strana. lo svezzamento, che generalmente si incomincia verso i 5 6 masi, ha uno scopo non soltanto "medico", ma ha soprattutto lo scopo di avviare il processo per il raggiungimento dell'autonomia del bambino e il principio di realtà. un bambino che a 2 anni grida TETTA e vede materializzarsi davanti a sè l'oggetto dei suoi desideri avrà difficoltà a superare la fase dell'onnipotenza. penso, in questo senso, ad una autrice sicuramente datata ma per certi versi attuale, ovvero la Klein

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